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Humbert Balsan

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Humbert Balsan (Arcachon, 21 agosto 1954Parigi, 10 febbraio 2005) è stato un produttore cinematografico e attore francese, attivo dalla seconda metà degli anni settanta alla prima metà degli anni duemila.

Balsan inizia la sua carriera cinematografica come attore, esordendo nel 1974 in Lancillotto e Ginevra, diretto da Robert Bresson, per il quale ricopre il ruolo di aiuto regista nell'opera successiva, Il diavolo probabilmente (1977). A partire dai primi anni ottanta affianca all'attività recitativa anche quella produttiva, che diventa presto prevalente, mentre le sue interpretazioni diventano episodiche.

Si dedica in particolare ad autori del Vicino e Medio Oriente, come gli egiziani Youssef Chahine e Yousry Nasrallah, il libanese Maroun Bagdadi, il palestinese Elia Suleiman.

Tra le sue produzioni più importanti, Il destino di Chahine, Premio del 50º Anniversario al Festival di Cannes 1997, El Medina di Nasrallah, premiato al Festival di Locarno 1999, Intervento divino di Suleiman, Premio della giuria al Festival di Cannes 2002, Viaggio alla Mecca (2004) di Ismaël Ferroukhi, Premio Luigi De Laurentiis alla Mostra del Cinema di Venezia 2004 e Quand la mer monte... (2004) di Yolande Moreau e Gilles Porte, Premio César per la migliore opera prima e Premio Louis-Delluc.

Si toglie la vita a soli cinquant'anni, impiccandosi negli uffici della sua società di produzione, la Ognon Pictures.[1]

Alla sua figura e alla sua tragica fine è ispirato il film Il padre dei miei figli (2009) di Mia Hansen-Løve, la cui opera prima avrebbe dovuto essere prodotta da Balsan.

  1. ^ (FR) Jean Roy, Humbert Balsan, le flamboyant, in L'Humanité, 14 febbraio 2005. URL consultato il 21 giugno 2010.

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