Henry Toft

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Henry Toft
Dati biografici
PaeseRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Rugby a 15
UnionInghilterra (bandiera) Inghilterra
RuoloTallonatore
Ritirato1940
Carriera
Attività di club[1]
1930-40Waterloo
Attività da giocatore internazionale
1936-39Inghilterra (bandiera) Inghilterra10 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 31 dicembre 2000

Herbert Toft, noto anche come Henry Toft, Bert Toft o H.B. Toft (Salford, 2 ottobre 1909Chichester, 7 luglio 1987), fu un giornalista britannico, in passato rugbista internazionale per l'Inghilterra negli anni trenta del XX secolo; dirigente scolastico di professione, fu anche corrispondente di rugby per l'Observer fino al 1966.

Formatosi scolasticamente a Manchester, dove compì gli studi superiori e universitari[1], si laureò in materie umanistiche assumendo una cattedra presso la scuola nella quale si era diplomato[1]. Rugbista nel ruolo di tallonatore, militava nel Waterloo, club di Blundelsands, all'epoca Lancashire e oggi Merseyside, e nel 1936 fu chiamato in nazionale inglese in occasione della Calcutta Cup di quell'anno a Twickenham.

Toft (penultimo a destra) capitano della squadra della RAF a Parigi nel 1944

All'epoca, noto ancora come Henry Toft, risultò essere l'unico giocatore senza un secondo prenome da scrivere sul programma ufficiale della gara, e all'ennesima richiesta al riguardo, rispose che il suo nome era «Henry "bloody" Toft!» («Henry "dannato" Toft!»)[2]; per tale ragione, nell'ambiente rugbistico divenne noto con l'acronimo di H.B. Toft[2].

Toft disputò 10 incontri in nazionale, l'ultimo dei quali, a Edimburgo nel 1939, da capitano[3]. Furono in totale 4 gli Home Nations Championship disputati, con due vittorie finali, una indivisa nel 1937 e una insieme a Irlanda e Galles nel 1939. Terminò la carriera di club per arruolarsi nella Royal Air Force allo scoppio della seconda guerra mondiale; anche da militare comunque scese in campo, come capitano, per la squadra di rugby della RAF[4]. Nel suo palmarès figurano anche diversi inviti nei Barbarians negli anni trenta[5].

Tornato alla vita civile, riprese l'insegnamento nella Manchester Grammar School, della quale divenne in seguito preside[1], e assunse l'incarico di consulente tecnico per la Rugby Football Union fino al 1952[6] dopodiché, per 14 anni, fu cronista di rugby per le colonne dell'Observer, il quotidiano domenicale del Guardian[6], per cui commentò i Cinque Nazioni, i tour delle nazionali britanniche e quelli dei British & Irish Lions: quello di questi ultimi del 1966 in Nuova Zelanda fu il suo reportage di congedo dalla testata[7]. Morì nel luglio 1987 a Chichester a 77 anni[6].

  1. ^ a b c (EN) Steve Lewis, One Among Equals: England's International Rugby Captains, London, Vertical Editions, 2008, p. 141, ISBN 1904091318.
  2. ^ a b (EN) The First 25 Years, su About Us, xxiclub.squarespace.com, University of Manchester XXI Club. URL consultato il 6 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2022).
  3. ^ (EN) To-Day Calcutta Cup Match, in The Manchester Guardian, 18 marzo 1939, p. 7.
  4. ^ (EN) History - 1940 - 1950, su raf.mod.uk, RAF Rugby Union. URL consultato il 6 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2013).
  5. ^ (EN) Kenneth Sheard e Eric Dunning, Barbarians, Gentlemen and Players: A Sociological Study of the Development of Rugby Football, 2ª ed., London, Routledge, 2013, p. 217, ISBN 1135762805.
  6. ^ a b c (EN) Bert Toft dies at 77, in The Guardian, 9 luglio 1987, p. 29.
  7. ^ (EN) The big lessons of the Lions, in The Observer, 11 settembre 1966, p. 18.

Collegamenti esterni

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