Gran Premio di Spagna 1979
Gran Premio di Spagna 1979 | |||||||||||||
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318º GP del Mondiale di Formula 1 Gara 5 di 15 del Campionato 1979 | |||||||||||||
Data | 29 aprile 1979 | ||||||||||||
Nome ufficiale | XXV Gran Premio de España | ||||||||||||
Luogo | Jarama | ||||||||||||
Percorso | 3,404 km | ||||||||||||
Distanza | 75 giri, 255,300 km | ||||||||||||
Clima | Soleggiato | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
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Il Gran Premio di Spagna 1979 è stata la quinta prova della stagione 1979 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 29 aprile 1979 sul Circuito di Jarama. La gara è stata vinta dal francese Patrick Depailler, su Ligier-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del secondo, e ultimo, successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo l'argentino Carlos Reutemann e lo statunitense Mario Andretti, entrambi su Lotus-Ford Cosworth.
Vigilia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppi futuri
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 aprile si tenne a Londra una riunione della FISA, organismo che aveva sostituito dal 1979 la Commissione Sportiva Internazionale, con lo scopo di redigere i nuovi regolamenti tecnici per le stagioni future. Jean-Marie Balestre, presidente della FISA, rigettò la proposta fatta dalla FOCA per la creazione di una commissione di gestione della Formula 1, che sarebbe stata composta da tre membri nominati dalla FOCA, tre dalla FISA, tre dagli organizzatori dei gran premi e due dagli sponsor. Balestre minacciò la creazione di un campionato mondiale di Formula 1 alternativo, al quale avrebbero partecipato le grandi case automobilistiche; minacciò inoltre di squalificare piloti e team che sarebbero rimasti fedeli al campionato gestito dalla FOCA.[1] La FISA chiese anche delle delucidazioni all'Automobile Club britannico in merito alla natura giuridica della FOCA; inoltre la FISA evidenziò come un campionato gestito dalla FOCA potesse violare le leggi antitrust.[2]
Venne ufficializzato l'esordio dell'Alfa Romeo nel Gran Premio del Belgio, quello successivo a quello di Spagna.[3] Venne prospettato l'abbandono dell'attività agonistica, già nel corso della stagione 1979, di Niki Lauda. L'austriaco smentì la notizia affermando di voler proseguire almeno fino al termine della stagione 1980.[4]
Durante una conferenza stampa la FISA annunciò anche la tenuta del Gran Premio d'Italia sul tracciato di Imola.[3] La CSAI, dal suo canto, non avallò l'accordo per l'alternanza che era stato sottoscritto fra i due circuiti.[5]
Aspetti tecnici
[modifica | modifica wikitesto]Molte furono le novità per la prima gara iridata in Europa della stagione. La casa tedesca Kauhsen fece l'esordio assoluto con la WK. La Lotus portò per la prima volta la 80, affidata al solo Mario Andretti; anche la Renault presentò una nuova vettura, la RS10, utilizzata dal solo Jean-Pierre Jabouille. Infine vi fu l'esordio per la Merzario A2 e la Williams FW07. La McLaren portò una versione B della M28 per John Watson. La Wolf riutilizzò nuovamente la WR7, mentre l'Ensign ripresentò la N177. Solo nelle prove la Copersucar-Fittipaldi impiegò il modello F6, già utilizzato in Sudafrica, per poi ripiegare sulla F5A.[6]
La Lotus 80 però non soddisfaceva Mario Andretti, che dichiarò:
«Sono convinto che Colin Chapman abbia commesso un'imprudenza. Invece di sviluppare e migliorare la Lotus 79 che era la "capostipite" delle wing-car, cioè delle vetture ad effetto suolo, ha voluto realizzare una macchina rivoluzionaria, completamente nuova. Questo fatto ha comportato lunghi studi, una costruzione che è andata a rilento e dei grossi problemi di messa a punto. Purtroppo, penso che ci vorrà ancora molto tempo prima che la 80 possa competere al massimo delle sue possibilità che dovrebbero essere notevoli, secondo i dati forniti dalla galleria del vento e gli studi effettuati. C'è da dire che fra la teoria e la pratica passa sempre una enorme differenza ed una macchina deve scendere in pista prima di poter essere valutata a fondo. Forse, in questo senso Chapman ha peccato di presunzione.[7]»
Aspetti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]La scuderia tedesca Willi Kauhsen Racing Team fece il suo esordio nel mondiale. L'unica vettura portata venne affidata a Gianfranco Brancatelli, pilota torinese all'esordio nel mondiale, con una certa esperienza in Formula 2. Inizialmente la Kauhsen aveva utilizzato come pilota, nei test, il belga Patrick Nève.[8]
La scuderia tedesca avrebbe dovuto già fare il suo esordio nel corso del mondiale 1978, utilizzando un telaio fornito dalla giapponese Kojima.[9] La partecipazione, che avrebbe dovuto iniziare dal Gran Premio del Belgio 1978, poi non si era concretizzata per una diatriba fra la scuderia tedesca e lo sponsor Toshiba.[10]
Per il 1979 la Kauhsen era stata multata di 30.000 dollari per aver pagato i diritti d'iscrizione con un assegno poi risultato non coperto; una volta saldata la multa la scuderia tedesca venne ammessa a partecipare al mondiale, anche se senza la possibilità di marcare punti validi per la classifica piloti e la Coppa Costruttori.[3]
Qualifiche
[modifica | modifica wikitesto]Resoconto
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima giornata di prove, caratterizzata da un teso vento, il tempo migliore fu fatto segnare da Gilles Villeneuve su Ferrari, in 1'14"87. Il canadese precedette il compagno di scuderia Jody Scheckter e Jacques Laffite, su Ligier. Le prove iniziarono con due ore di ritardo per la richiesta della FOCA di controllare attentamente l'apparato di pronto soccorso presente sul tracciato.[4]
Al sabato le condizioni climatiche variarono rispetto al giorno precedente, con meno vento e una temperatura più elevata. Ciò favorì le vetture gommate Goodyear, che aveva anche portato delle gomme da tempo che duravano solo due giri.[11] La prima fila venne monopolizzata dalle due Ligier di Jacques Laffite e Patrick Depailler: questa fu la terza pole position per la casa francese in stagione. Si migliorò anche Mario Andretti, che si pose quarto dietro a Gilles Villeneuve.[12]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Nella sessione di qualifica[13] si è avuta questa situazione:
Gara
[modifica | modifica wikitesto]Resoconto
[modifica | modifica wikitesto]Al via, la testa della gara venne presa da Patrick Depailler, che precedeva Jacques Laffite, Gilles Villeneuve, Carlos Reutemann, Jody Scheckter e Mario Andretti.
L'argentino della Lotus passò Villeneuve nel corso del secondo giro, ma il canadese tentò di riprendersi subito la posizione. Sulla sua vettura però saltò la prima marcia, col canadese che finì fuori pista, ma fu capace di riprendere la gara, anche se solo al quarto posto. Pochi giri dopo e, a causa di un testacoda, Gilles Villeneuve perse altre posizioni, finendo nelle retrovie.
Patrick Depailler era capace di tenere un ritmo di gara di un secondo al giro più rapido del suo compagno di scuderia, e primo inseguitore, Jacques Laffite. Laffite si ritirò al giro 15, a causa di un guasto all'impianto elettrico. Ora scalava in seconda posizione Carlos Reutemann, seguito da Jody Scheckter, Mario Andretti, Niki Lauda e Jean-Pierre Jarier. Questi ultimi quattro piloti dettero vita a un lungo duello per il terzo posto.
La classifica rimase congelata fino al quarantacinquesimo giro quando Niki Lauda fu capace di passare Andretti. L'austriaco della Brabham, quindici giri dopo, fu capace di passare anche Jody Scheckter, e porsi al terzo posto. Tre giri dopo, però, un guasto al motore della sua monoposto, lo costrinse al ritiro. Dalle retrovie, intanto, stava rinvenendo Gilles Villeneuve, che al giro 58 aveva compiuto un pit stop: con gomme nuove il canadese fece segnare tempi molto veloci e, dopo il ritiro di Lauda, si pose all'ottavo posto.
Al giro 67 Mario Andretti scalzò Scheckter dal podio virtuale, mentre Villeneuve conquistò ancora una posizione, passando Jochen Mass.
Patrick Depailler si aggiudicò il secondo e ultimo gran premio di F1, valido per il mondiale, della sua carriera, precedendo le due Lotus.[14] Questa fu anche la centoventesima vittoria per una vettura a motore Ford Cosworth.[15]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]I risultati del gran premio[16] furono i seguenti:
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Piloti
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Pilota | Punti |
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1 | Gilles Villeneuve | 20 |
2 | Patrick Depailler | 20 |
3 | Jacques Laffite | 18 |
4 | Carlos Reutemann | 18 |
5 | Jody Scheckter | 16 |
6 | Mario Andretti | 12 |
7 | Jean-Pierre Jarier | 7 |
8 | John Watson | 4 |
= | Alan Jones | 4 |
10 | Didier Pironi | 4 |
11 | Emerson Fittipaldi | 1 |
= | Niki Lauda | 1 |
Costruttori
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Team | Punti |
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1 | Ligier-Ford Cosworth | 38 |
2 | Ferrari | 36 |
3 | Lotus-Ford Cosworth | 30 |
4 | Tyrrell-Ford Cosworth | 11 |
5 | McLaren-Ford Cosworth | 4 |
= | Williams-Ford Cosworth | 4 |
7 | Fittipaldi-Ford Cosworth | 1 |
= | Brabham-Alfa Romeo | 1 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cristiano Chiavegato, Balestre minaccia piloti e costruttori, in La Stampa, 19 aprile 1979, p. 23.
- ^ Cristiano Chiavegato, Violata dalla FOCA la legge antitrust?, in Stampa Sera, 30 aprile 1979, p. 17.
- ^ a b c (ES) El "Kahusen" en el G. P. de España F-1, in El Mundo Deportivo, 27 aprile 1979, p. 28. URL consultato il 20 settembre 2012.
- ^ a b Cristiano Chiavegato, La Ferrari fa il vuoto anche in Spagna, in La Stampa, 28 aprile 1979, p. 19.
- ^ Per Monza-Imola un no della Csai?, in La Stampa, 27 aprile 1979, p. 19.
- ^ (ES) Villeneuve y Scheckter los mas rapidos, in El Mundo Deportivo, 28 aprile 1979, p. 29. URL consultato il 20 settembre 2012.
- ^ Cristiano Chiavegato, F.1, Andretti accusa Chapman di presunzione, in La Stampa, 21 aprile 1979, p. 23.
- ^ (ES) "Kaushen" excluida por razones economicas dal mundial de F-1, in El Mundo Deportivo, 5 gennaio 1979, p. 22. URL consultato il 20 settembre 2012.
- ^ (ES) Willy Kahusen y "Kojima" llegaron a un acuerdo, in El Mundo Deportivo, 21 gennaio 1978, p. 23. URL consultato il 2 luglio 2012.
- ^ (ES) ¿Debutara el "Kojima" en F-1?, in El Mundo Deportivo, 25 maggio 1978, p. 23. URL consultato il 15 luglio 2012.
- ^ Cristiano Chiavegato, Sorpresa Goodyear sabato nelle prove, in Stampa Sera, 30 aprile 1979, p. 17.
- ^ (ES) Laffite y Depailler, nuevo "doblete" "Ligier", in El Mundo Deportivo, 29 aprile 1979, p. 32. URL consultato il 21 settembre 2012.
- ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
- ^ Cristiano Chiavegato, In Spagna ritorna a brillare la stella della Ligier, in Stampa Sera, 30 aprile 1979, p. 17.
- ^ (FR) Espagne 1979, su statsf1.com. URL consultato il 26 settembre 2012.
- ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
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