Galleria Granarolo
Galleria Granarolo | |
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Tipo | Galleria ferroviaria |
Stato | Italia |
Coordinate | 44°25′26.11″N 8°54′11.34″E |
Gestore | Rete Ferroviaria Italiana |
Linea | Succursale dei Giovi (via Granarolo) |
Lunghezza | 2,879 km |
Nº di canne | 1 |
Nº di binari | 2 |
Scartamento | 1 435 mm |
Alimentazione | 3 000 V cc |
Costruttore | Fincosit Condotte |
Inizio dei lavori | 1939 |
Fine dei lavori | 1950 |
Apertura | 27 maggio 1962 |
La galleria Granarolo è una galleria posta sulla "via Granarolo", la tratta ferroviaria che collega la stazione di Genova Piazza Principe con la linea succursale dei Giovi, che conduce verso Milano e Torino.
Prende il nome dalla località di Granarolo, posta sulle alture genovesi.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1937 fu approvato un piano di potenziamento del nodo ferroviario genovese, che fra i vari interventi prevedeva di collegare la stazione Principe con la linea succursale dei Giovi attraverso una linea diretta (la "via Granarolo") che evitasse il passaggio dalla congestionata stazione di Sampierdarena.[1]
L'opera principale di tale tratta sarebbe stata la galleria Granarolo, lunga 2914 m.[1]
I lavori di costruzione furono avviati nel 1939 dall'impresa Fincosit, ma si arrestarono nel 1943 a causa degli eventi bellici.[2] Furono ripresi nel 1946 dalla società Condotte, ma proseguirono più lentamente del previsto a causa dei terreni particolarmente problematici.[2] Lo scavo fu completato nel 1950, ma per l'apertura al traffico della linea fu necessario attendere fino al 27 maggio 1962,[3] a causa delle difficoltà incontrate nell'esproprio dei terreni nel quartiere di Rivarolo.[2]
La "via Granarolo" costituì l'ultimo esempio in Italia di linea elettrificata col sistema trifase:[4] tale situazione durò tuttavia meno di un anno, fino alla conversione dell'intera tratta da Genova a Ronco alla corrente continua, avvenuta il 20 marzo 1963.[5]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una galleria a canna unica, con sezione dimensionata per il doppio binario. L'opera ha una lunghezza di 2879 m ed è compresa fra le progressive chilometriche 3+397 (portale nord) e 0+518 (portale sud).[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bozzano, Pastore, Serra (2010), p. 127.
- ^ a b c Bozzano, Pastore, Serra (2010), p. 140.
- ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 30, 1962
- ^ Fulvio Massa, Il nodo genovese e le sue stazioni, in Tutto Treno, n. 387, Duegi, ottobre 2023, p. 61, ISSN 1124-4232 .
- ^ Franco Castiglioni, Vapore e trifase, in Tutto Treno, n. 387, Duegi, ottobre 2023, p. 33, ISSN 1124-4232 .
- ^ Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 72 (Arquata S. - Genova)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Corrado Bozzano, Roberto Pastore e Claudio Serra, Tra mare e monti da Genova alla Spezia, Genova, Nuova Editrice Genovese, 2010, ISBN 978-888896338-9.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Galleria Granarolo, su Structurae.