Fratelli Rosselli
ove nel 1925
il primo foglio clandestino antifascista
dette alla Resistenza la parola d'ordine
NON MOLLARE
fedeli a questa consegna
col pensiero e coll'azione
CARLO e NELLO ROSSELLI
soffrendo confini carceri esilii
in Italia in Francia in Spagna
mossero consapevoli per diverse vie
incontro all'agguato fascista
che li ricongiunse nel sacrificio
il 9 giugno 1937
a Bagnoles de l'Orne
ma invano si illusero gli oppressori
di aver fatto la notte su quelle due fronti
quando spuntò l'alba
si videro in armi
su ogni vetta d'Italia
mille e mille col loro stesso volto
volontari delle Brigate Rosselli
che sulla fiamma recavano impresso
grido lanciato da un popolo all'avvenire
GIUSTIZIA E LIBERTÀ
I fratelli Carlo e Nello Rosselli furono due importanti politici, giornalisti e attivisti dell'antifascismo italiano.
Vissero a lungo in esilio a Parigi e furono uccisi a Bagnoles-de-l'Orne il 9 giugno 1937 da formazioni locali di estrema destra, probabilmente su ordine proveniente dai vertici del fascismo italiano[1][2][3].
Assassinio
[modifica | modifica wikitesto]Residenti a Firenze in una casa in via Giusti, 38 appartenevano a una agiata famiglia di fede ebraica.
Nel giugno 1937 Carlo soggiorna per delle cure termali a Bagnoles-de-l'Orne. Qui è raggiunto dal fratello Nello, che aveva ottenuto il passaporto nel maggio 1937, su intercessione di Gioacchino Volpe (probabilmente in buona fede)[4] con una sollecitudine che ad alcuni amici, tra cui Piero Calamandrei, parve sospetta e motivata dal fine di arrivare attraverso Nello al rifugio di Carlo[5]. Il 9 giugno, in Francia, i due furono sequestrati e poi uccisi da una squadra di militanti dell'organizzazione di estrema destra francese Cagoule, guidati da Jean Filliol. Riguardo agli ideatori dell'omicidio, pare vi fosse, tra gli altri, Santo Emanuele, Tenente Colonnello dei Carabinieri e capo della Sezione Controspionaggio, unitamente al Generale Mario Roatta, al Colonnello Paolo Angioy e al Maggiore dei Carabinieri Roberto Navale, presumibilmente con la tacita approvazione del ministro degli Esteri Galeazzo Ciano e del suo capo di gabinetto Filippo Anfuso. [6]
I fratelli Rosselli furono sepolti nel cimitero monumentale parigino di Père-Lachaise, ma nel 1951 i familiari ne traslarono le salme in Italia, nel Cimitero Monumentale di Trespiano, nel piccolo borgo omonimo, comune di Firenze, sulla via Bolognese. La tomba si trova nel Sacrario di Giustizia e Libertà, nel riquadro subito a destra dell'ingresso del cimitero, dove la lapide dei fratelli Rosselli riporta il simbolo della "spada di fiamma", emblema di Giustizia e Libertà, e l'epitaffio scritto da Calamandrei:
«GIUSTIZIA E LIBERTÀ
PER QUESTO MORIRONO
PER QUESTO VIVONO»
Il medesimo Sacrario comprende le tombe di Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Enrico Bocci e Nello Traquandi[7] in quello che è denominato il "Quadrato del Non Mollare".
Nel cimitero di Trespiano sono sepolti anche Piero Calamandrei e Spartaco Lavagnini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giuseppe Fiori, Casa Rosselli, Einaudi, 1999, p. 202
- ^ Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli. 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico, Mondadori, Milano 2007.
- ^ Articolo sul quotidiano Il Tempo del 2 gennaio 1945, su saela.eu.
- ^ profilo di Gioacchino Volpe Archiviato l'8 maggio 2006 in Internet Archive.
- ^ profilo di Nello Rosselli nel Sistema informatico dell'Archivio di stato di Firenze, su archiviodistato.firenze.it. URL consultato il 30 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
- ^ Giuseppe Fiori, Casa Rosselli, Einaudi, 1999, pp. 202 e segg.
- ^ Sacrario di Giustizia e Libertà, su resistenzatoscana.org. URL consultato il 13 giugno 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Edizioni di «Giustizia e libertà», Parigi, 1938; ora in Scritti Vari, a cura di Giorgio Agosti e Alessandro Galante Garrone, Feltrinelli, Milano, 1978 («Opere scelte di Gaetano Salvemini», volume VIII, pp. 673–718).
- Alessandro Levi, Ricordi dei fratelli Rosselli, La Nuova Italia, Firenze, 1947 («Quaderni del Ponte», 2).
- Maria Garbari, I «vinti» della Resistenza. Nel quarantesimo del sacrificio di Carlo e Nello Rosselli, «Studi Trentini di Scienze Storiche», a. LVI, n. 3, 1977, pp. 281–94.
- Leo Valiani, Il pensiero e l'azione di Carlo e Nello Rosselli, «Nuova Antologia», anno 112°, Vol. 530°, Fasc. 2118-2120, giugno-Luglio-Agosto 1977, pp. 24–40. Poi compreso in n. 22, pp. 3–22.
- Pierre Guillen, La risonanza in Francia dell'azione di GL e dell'assassinio dei fratelli Rosselli;
- Le componenti mazziniana e cattaneanea in Salvemini e nei Rosselli. La figura e l'opera di Giulio Andrea Belloni, Atti del Convegno di studi nel venticinquesimo anniversario della fondazione della Domus Mazziniana tenutosi a Pisa il 4-6 novembre 1977, Arti Grafiche Pacini & Mariotti, Pisa, 1979, pp. 257. Comprende:
- Aldo Rosselli, La famiglia Rosselli. Una tragedia italiana, presentazione di Sandro Pertini, prefazione di Alberto Moravia, Bompiani, Milano, 1983, pp. 184.
- Leo Valiani, Carlo e Nello Rosselli da Mazzini alla lotta di liberazione, «Nuova Antologia», anno 122°, Vol. 558°, Fasc. 2163, luglio-Settembre 1987, pp. 45–59.
- Diego Scacchi, Arturo Colombo, Per Carlo e Nello Rosselli, presentazione di Giovanni Spadolini, Casagrande, Lugano, 1988, pp. 71 («Quaderni europei», I).
- Roberto Vivarelli, Le ragioni di un comune impegno. Ricordando Gaetano Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Ernesto Rossi, «Rivista Storica Italiana», a. c, Fasc. III, dicembre 1988, pp. 669–78.
- Giovanni Spadolini, Carlo e Nello Rosselli. Le radici mazziniane del loro pensiero, Firenze, Passigli, 1990, pp. 61 («Letture Rosselli», 2).
- Franco Bandini, Il cono d'ombra. Chi armò la mano degli assassini dei fratelli Rosselli, SugarCo, Milano, 1990, pp. 527.
- Arturo Colombo, I Rosselli, due guardiani per l'albero della libertà, in Id., Voci e volti della democrazia. Cultura e impegno civile da Gobetti a Bauer, Le Monnier, Firenze, 1990, pp. 115–145 («Quaderni di storia»).
- Valdo Spini, Per una storia del Socialismo Liberale a Firenze, Collana "Progetto", n. 1 anno XI, gen.- feb. 1991.
- AA. VV., Nel nome dei Rosselli. 1920-1990, «Quaderni del Circolo Rosselli», a. XI, n. 1, Milano, FrancoAngeli, 1991, pp. 177. Con una bibliografia sui fratelli Rosselli di Giuseppe Muzzi.
- Simone Visciola, Giuseppe Limone (a cura di), I Rosselli. Eresia creativa, eredità originale, Napoli, Guida, 2005
- Cultura e società nella formazione di Gaetano Salvemini, su google.it.
- Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli. 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico, Milano, Mondadori, 2007.
- Alessandro Giacone e Éric Vial (a cura di), I fratelli Rosselli. L'antifascismo e l'esilio, Roma, Carocci, 2011.
- Valdo Spini (a cura di), Carlo e Nello Rosselli testimoni di Giustizia e Libertà, Firenze, Clichy, 2016
- Alessandro Giacone e Éric Vial (a cura di), Carlo e Nello Rosselli nell'80° dell'assassinio, Quaderni del Circolo Rosselli (n. 2-3/2017), Pisa, Pacini Editore, 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Rosselli
- Nello Rosselli
- Socialismo liberale
- Giustizia e Libertà
- OVRA
- Servizio Informazioni Militare
- Mario Roatta
- L'assassinio dei fratelli Rosselli, sceneggiato televisivo diretto da Silvio Maestranzi (1974)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sui fratelli Rosselli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui fratelli Rosselli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo e Nello Rosselli, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Angelo d'Orsi, L'assassinio dei fratelli Rosselli.
- Il delitto Rosselli, su google.it.
- Il caso Rosselli: un omicidio di regime, su fctp.it.
- Un delitto di Stato, su candiani.comune.venezia.it.
- Fondazione Circolo Fratelli Rosselli [collegamento interrotto], su rosselli.org.