Vai al contenuto

Frank Bridge

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Frank Bridge

Frank Bridge (Brighton, 26 febbraio 1879Eastbourne, 10 gennaio 1941) è stato un compositore, violista e direttore d'orchestra britannico.

Targa posta al, 4 Bedford Gardens, Kensington, London

Studiò al Royal College of Music a Londra dal 1899 al 1903 sotto Charles Villiers Stanford e altri musicisti. Suonò la viola in diversi quartetti, e in particolare con l'English String Quartet (assieme a Marjorie Hayward), e diresse, a volte in sostituzione di Henry Wood, prima di dedicarsi alla composizione, ricevendo il patrocinio di Elizabeth Sprague Coolidge.

Bridge era pacifista convinto, e fu profondamente turbato dalla prima guerra mondiale, al punto che ricominciò a comporre soltanto nel 1921–24 con la sonata per pianoforte, che mostra un cambiamento radicale del linguaggio musicale[1]. Nel 1915 compose Lament (for Catherine, aged 9 "Lusitania" 1915) per orchestra d'archi, in memoria dell'affondamento della RMS Lusitania[2]. Il pezzo venne eseguito in prima dalla New Queen's Hall Orchestra, diretta dal compositore, il 15 settembre, alle Proms del 1915, come parte di un programma di "musica popolare italiana", il resto del quale venne diretto da Henry Wood[3][4].

Bridge rimase frustrato dal fatto che le sue ultime composizioni venivano ignorate mentre le prime "edoardiane" continuavano a ricevere attenzione[5].

Bridge è soprattutto ricordato per il tutoraggio privato dato a Benjamin Britten, che in seguito sostenne la musica del suo maestro e gli rese omaggio nelle Variazioni su un tema di Frank Bridge (1937), composte sulla base di un tema dal secondo dei Tre Idilli per quartetto d'archi (1906). Britten fu allievo di Bridge solo per la composizione,[6] tuttavia sostenne apertamente che nel 1963 si sentiva ancora di "non aver raggiunto" gli standard tecnici che gli aveva fissato Bridge[6]. Quando Britten si recò negli Stati Uniti con Peter Pears nel 1939, Bridge gli consegnò la sua viola Giussani e gli augurò buon viaggio e buon ritorno. Bridge morì nel 1941 senza aver rivisto Britten[7].

Fra le opere di Bridge si distinguono la suite orchestrale The Sea (1910–11), l'Oration (1930) per violoncello e orchestra (registrata nel 1976 da Julian Lloyd Webber) e l'opera The Christmas Rose (prima nel 1932), ma egli è più noto oggi per la sua musica da camera. Le sue prime composizioni sono nello stile del tardo romanticismo, ma le opere successive come il Terzo (1926) e Quarto (1937) quartetto d'archi, hanno una composizione armonica molto raffinata, mostrando l'influenza della seconda scuola viennese[1]. Le sue opere mostrano inoltre influenze armoniche di Maurice Ravel, e molto sfumate di Aleksandr Skrjabin[8]. Una delle sue più caratteristiche armonie è l'accordo di Bridge[senza fonte] in Do minore e Re maggiore suonati all'unisono, molto commoventi in There Is a Willow Grows Aslant a Brook e nella Sonata per pianoforte (1921–24). Egli scrisse questi lavori in memoria di Ernest Farrar.

Altre opere frequentemente eseguite sono l'Adagio in Mi per organo, Rosemary per pianoforte, e il suo capolavoro, la Sonata per violoncello in Re minore (1913–17). Lo Scherzetto per violoncello e pianoforte fu riscoperto nella biblioteca del London's Royal College of Music dal violoncellista Julian Lloyd Webber.

Anche se non era un organista, e non associato alle musiche della Chiesa anglicana, i suoi brevi pezzi per organo sono fra le sue composizioni più eseguite[5].

Le sue Three Songs for voice, viola and piano (1907) sono state il brano oggetto di analisi per la seconda prova pratica del Concorso AFAM DM180 per la classe d'insegnamento CODM/04 (Storia della Musica) svoltasi al Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia il 24 febbraio 2024.

  • Quartetto n° 1 in mi minore "Bologne"
  • Quartetto in sol minore
  • Quartetto n° 3
  • Quartetto nº 4
  • The Christmas Rose opera
  • Fantasia-Trio con pianoforte
  • Fantasia per quartetto con pianoforte
  • Quintetto per pianoforte e archi
  • Sestetto a corde
  • Trio per violino, violoncello e pianoforte nº 2
  • Sonata per violino e pianoforte
  • Sonata per violoncello e pianoforte
  • The hour glass, per pianoforte
  • Divertiment per flauto, oboe, clarinetto e fagotto
  • Rapsodia-Trio per due violini e alto
  • Sonata per pianoforte
  • The Sea suite orchestrale
  • Summer, poema sinfonico
  • Enter Spring per orchestra
  • Oration per violoncello e orchestra
  • Spring Song, per violoncello e pianoforte
  1. ^ a b Payne, Hindmarsh, and Foreman, 2001
  2. ^ Cerabona, 2014
  3. ^ Anon., 1915
  4. ^ Anon., 2014
  5. ^ a b Hindmarsh, 1980
  6. ^ a b Mitchell, 1991
  7. ^ Kildea, 2013
  8. ^ Payne, Foreman, and Bishop, 1976
  • Anon. 1915. "Concerts. &c" (classified advertisement). The Times, issue 40960 (Wednesday, 15 September): 1.
  • Anon. 2014. Seasons: 1915 Season". Proms 2014: 18 July – 13 September. BBC Radio 3 website (consultato il 27 giugno 2014).
  • Cerabona, Ron. 2014. "Pianists Celebrate Wartime Composers". Canberra Times (8 May).
  • Hindmarsh, Paul. 1980. Liner notes for The Organ Music of Frank Bridge. Stuart Campbell, organ. (LP Recordig, 1 disc) Pearl SHE 545. Kent: Pearl Records.
  • Kildea, Paul. 2013. Benjamin Britten: A Life in the Twentieth Century. London: Allen Lane. ISBN 9780141924304 (pbk); ISBN 9781846142321. Reprinted, London: Penguin Books, 2014. ISBN 9781846142338 (pbk).
  • Mitchell, Donald (ed.). 1991. Letters from a Life: The Selected Letters and Diaries of Benjamin Britten 1913–1976, assistant editor Philip Reed; associate editors Rosamund Strode, Kathleen *Mitchell, and Judy Young. Vol. 1: 1923–1939. London: Faber and Faber. ISBN 9780571152216.
  • Payne, Anthony, Lewis Foreman, and John Bishop. 1976. The Music of Frank Bridge. London: Thames Publishing. ISBN 9780905210025.
  • Payne, Anthony, Paul Hindmarsh, and Lewis Foreman. 2001. "Bridge, Frank". The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN22326671 · ISNI (EN0000 0001 0878 5613 · SBN REAV098330 · Europeana agent/base/149555 · LCCN (ENn81009699 · GND (DE118857142 · BNE (ESXX5307044 (data) · BNF (FRcb13891849m (data) · J9U (ENHE987007282839205171 · NDL (ENJA01061657 · CONOR.SI (SL134292835