Vai al contenuto

Francesco Pelle

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Francesco Pelle (Locri, 4 febbraio 1977) è un mafioso italiano detto Ciccio Pakistan[1], appartenente alla 'Ndrangheta e all'omonima 'ndrina dei Pelle.

Fino al suo arresto nel 2021, Pelle era considerato uno dei fuggitivi più pericolosi e ricercati d'Italia.

Figlio di Domenico Pelle detto Micu 'U Mata, secondo gli inquirenti, egli è stato protagonista nella Faida di San Luca, la guerra tra i Pelle-Vottari contro i Nirta-Strangio[1]. Pelle fu accusato di aver ordinato l'omicidio di Maria Strangio, caduta sotto le pallottole dai sicari dei Pelle-Vottari nell'attentato del 25 dicembre 2006, il cui obiettivo era il marito Giovanni Luca Nirta, capo della 'ndrina rivale che restò illeso. Si tratterebbe di una risposta all'agguato, avvenuto il 31 luglio precedente, il giorno della nascita di suo figlio, a causa del quale è ridotto in sedia a rotelle per una pallottola alla schiena[2]. La vendetta dei Nirta-Strangio arrivò nel 2007 con la strage di Duisburg, nella quale sei persone, ritenute vicine ai Pelle-Vottari, sono state uccise.[3][4]

Nel 2008 è stato arrestato in un ospedale di Pavia[5][6][7][8][9][10][11]. Nel 2014 è stato condannato all'ergastolo[12]. Nel 2018, uscito dal carcere, viene sottoposto all'obbligo di dimora a Milano, in attesa della sentenza; però, in seguito alla conferma dell'ergastolo, diventa nuovamente latitante.[13]

È stato catturato il 29 marzo 2021 a Lisbona, in Portogallo, presso una clinica nella quale era ricoverato per COVID-19[14][15] e poi estradato in Italia il 23 settembre successivo.[16]

  1. ^ a b Ciccio Pakistan il boss latitante a Milano - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 12 giugno 2020. URL consultato il 13 novembre 2020.
  2. ^ Vincenzo Imperitura, 14 anni dalla Strage di Natale: cosa è successo il 25 dicembre 2006, su citynow.it, 25 dicembre 2020. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  3. ^ Milano, sparito il boss Francesco Pelle: 'Ciccio Pakistan' (di nuovo) latitante dopo l'ergastolo, su MilanoToday. URL consultato il 13 novembre 2020.
  4. ^ Giusy Pirosa, Boss Francesco Pelle: nuovamente latitante dopo l'ergastolo, su unitremilano.it, 21 luglio 2019. URL consultato il 13 novembre 2020.
  5. ^ Preso il boss di San Luca che vive sulla sedia a rotelle - cronaca - Repubblica.it, su repubblica.it, 18 settembre 2008. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  6. ^ https://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/antimafia/0731_2008_09_18_arresto_francesco_pelle.html
  7. ^ 'NDRANGHETA: ARRESTO FRANCESCO PELLE, DA CLINICA PAVIA NESSUN COMMENTO, su adnkronos.com, 18 settembre 2008. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  8. ^ 'Ndrangheta, arrestato a Pavia boss Francesco Pelle, in Reuters, 18 settembre 2008. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  9. ^ https://www.ilsecoloxix.it/mondo/2008/09/18/news/ndrangheta-in-manette-il-boss-francesco-pelle-1.33378864
  10. ^ https://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2008/09/19/PA403.html
  11. ^ Ciccio, il boss che scatenò, su La Stampa, 19 settembre 2008. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  12. ^ All’ergastolo per strage di Duisburg Incastrato dalla traduzione sbagliata [collegamento interrotto], su Corriere della Sera, 21 luglio 2014. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  13. ^ 'Ndrangheta, boss di San Luca Francesco Pelle scomparso dopo la conferma dell'ergastolo, su Il Fatto Quotidiano, 21 luglio 2019. URL consultato il 13 novembre 2020.
  14. ^ https://www.ansa.it/amp/calabria/notizie/2021/03/29/ndrangheta-boss-pelle-arrestato-a-lisbona_236a86a9-d565-4720-8a45-98acf025a076.html
  15. ^ Lucio Musolino, 'Ndrangheta, arrestato il boss Francesco Pelle: era tra gli 8 latitanti di ‘massima pericolosità’. “Positivo al Covid, era ricoverato a Lisbona”, in ilfattoquotidiano.it, 29 marzo 2021. URL consultato il 29 marzo 2021.
  16. ^ 'Ndrangheta, rientra in Italia Ciccio Pakistan, il boss in sedia a rotelle arrestato a Lisbona, su la Repubblica, 24 settembre 2021. URL consultato il 17 gennaio 2023.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]