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Finale della UEFA Champions League 1992-1993

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Finale della UEFA Champions League 1992-1993
L'Olympiastadion di Monaco di Baviera teatro della finale
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 1992-93
Data26 maggio 1993
ImpiantoStadio Olimpico
Spettatori64 400
Dettagli dell'incontro
Olympique Marsiglia Milan
1 0
ArbitroSvizzera (bandiera) Kurt Röthlisberger
Successione
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La finale della 38ª edizione di UEFA Champions League (la prima con la nuova denominazione) è stata disputata il 26 maggio 1993 all'Olympiastadion di Monaco di Baviera tra Olympique Marsiglia e Milan. All'incontro hanno assistito circa 65 000 spettatori. La partita, arbitrata dallo svizzero Kurt Röthlisberger, ha visto la vittoria per 1-0 del club francese.

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Francia (bandiera) Olympique Marsiglia 1 (1991)
Italia (bandiera) Milan 5 (1958, 1963, 1969, 1989, 1990)

Il cammino verso la finale

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L'Olympique Marsiglia di Raymond Goethals esordisce al primo turno contro i nordirlandesi del Glentoran, passando agilmente il turno con un complessivo 8-0. Al secondo turno i rumeni della Dinamo Bucarest si dimostrano coriacei, fermando i francesi al Național sullo 0-0, ma perdendo il ritorno al Vélodrome 2-0. In seguito al sorteggio è inserito nel gruppo A insieme ai belgi del Club Bruges, agli scozzesi dei Rangers e ai russi del CSKA Mosca, superando il turno come primo classificato restando imbattuto, totalizzando 9 punti e segnando 14 reti, di cui 6 solo nella partita casalinga contro i moscoviti.

Il fantasista del PSV Romário nella morsa dei milanisti De Napoli (a sinistra) e Maldini (a destra), durante la fase a gironi Champions League.

Il Milan di Fabio Capello inizia il cammino europeo al primo turno contro gli sloveni dell'Olimpia Lubiana passando il turno agilmente con un risultato complessivo di 7-0. Al secondo turno i cecoslovacchi dello Slovan Bratislava si arrendono ai rossoneri sia in casa che in trasferta, rispettivamente coi risultati di 1-0 e 4-0. In seguito al sorteggio è inserito nel gruppo B insieme agli svedesi dell'IFK Göteborg, agli olandesi del PSV e ai lusitani del Porto, superando il turno come primo classificato totalizzando 12 punti.

Marsiglia e Milan si affrontano nuovamente dopo che nei quarti di finale del '91 i rossoneri furono sconfitti e squalificati per un anno. La partita di ritorno a Marsiglia era stata sospesa all'87º minuto, sul risultato di 1-0 per l'Olympique Marsiglia, dopo che il Milan si era rifiutato di continuare a giocare in seguito allo spegnimento di uno dei riflettori dello stadio. La squadra italiana era stata per questo squalificata per un anno dalle competizioni internazionali oltre a subire la sconfitta a tavolino per 3-0.[1] Le compagini appaiono sin da subito le candidate stagionali a disputarsi il trofeo in finale, tranne per qualche sprazzo positivo dei Rangers di Glasgow. Entrambe le squadre giungono imbattute all'appuntamento di Monaco, ma i milanesi ci arrivano da favoriti avendo vinto tutte le dieci gare disputate mettendo a segno 23 reti e subendone solo una.

Il marsigliese Basile Boli che decise la finale

La partita all'Olympiastadion non è però quella che i tifosi rossoneri si aspettano, con la squadra che non è più quella brillante vista in inverno, complici le scelte di turn-over adottate dal tecnico friulano. Capello infatti esclude Ruud Gullit e Jean Pierre Papin, schierando Marco Van Basten e Roberto Donadoni non al meglio e Daniele Massaro che, così come Gianluigi Lentini, non si dimostra agile come nei giorni passati, pur mancando due clamorose palle gol con Massaro e Van Basten. La squadra del presidente Bernard Tapie, dunque, dapprima si pone sulla difensiva ma pian piano, rendendosi conto che sta affrontando un Milan non irresistibile, esce fuori dal guscio e sul finire del primo tempo passa addirittura in vantaggio con una rete di Basile Boli, da calcio d'angolo battuto da Abedi Pelé.

Il Milan avrebbe tutta la seconda frazione per risalire la china, ma la squadra non è in serata e la partita si avvia verso l'inesorabile sconfitta. A festeggiare sono i marsigliesi che, per la prima volta nella storia, portano il trofeo in Francia. Tuttavia poche settimane più tardi il club francese sarà coinvolto nel cosiddetto Affaire VA-OM che vedrà il Marsiglia privato del titolo nazionale, retrocesso in seconda divisione ed escluso dalla UEFA Champions League l'anno successivo. Inoltre la squadra francese verrà esclusa dalla Supercoppa Europea e dalla Coppa Intercontinentale, che il Milan disputerà da supplente, perdendo entrambi i trofei.[2]

Nel 2006 l'ex calciatore del Marsiglia Jean-Jacques Eydelie pubblica la sua biografia in cui sostiene che la sua squadra, ad eccezione di Rudi Völler, avesse fatto abbondante uso di farmaci dopanti prima della finale contro il Milan. Diversi ex giocatori del club francese, nonché l'ex presidente Bernard Tapie, negarono con forza tali affermazioni, e la conseguente inchiesta dell'UEFA in merito si risolse in un nulla di fatto.[3]

Monaco di Baviera
26 maggio 1993, ore 20:15
Olympique Marsiglia1 – 0
referto
MilanOlympiastadion (64 400 spett.)
Arbitro: Svizzera (bandiera) Röthlisberger

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Olympique Marsiglia
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Milan
Olympique Marsiglia
P 1 Francia (bandiera) Fabien Barthez Ammonizione al 70’ 70’
D 2 Francia (bandiera) Jocelyn Angloma Uscita al 62’ 62’
D 3 Francia (bandiera) Éric Di Meco Ammonizione al 31’ 31’
D 4 Francia (bandiera) Basile Boli Ammonizione al 56’ 56’
C 5 Francia (bandiera) Franck Sauzée
D 6 Francia (bandiera) Marcel Desailly
D 7 Francia (bandiera) Jean-Jacques Eydelie
A 8 Croazia (bandiera) Alen Bokšić
A 9 Germania (bandiera) Rudi Völler Uscita al 79’ 79’
A 10 Ghana (bandiera) Abedi Pelé
C 11 Francia (bandiera) Didier Deschamps
A disposizione:
C 12 Francia (bandiera) Jean-Christophe Thomas Ingresso al 79’ 79’
D 13 Francia (bandiera) Bernard Casoni
C 14 Francia (bandiera) Jean-Philippe Durand Ingresso al 62’ 62’
C 15 Francia (bandiera) Jean-Marc Ferreri
P 16 Francia (bandiera) Pascal Olmeta
Allenatore:
Belgio (bandiera) Raymond Goethals
P 1 Italia (bandiera) Sebastiano Rossi
D 2 Italia (bandiera) Mauro Tassotti
D 3 Italia (bandiera) Paolo Maldini
C 4 Italia (bandiera) Demetrio Albertini
D 5 Italia (bandiera) Alessandro Costacurta
D 6 Italia (bandiera) Franco Baresi
C 7 Italia (bandiera) Gianluigi Lentini Ammonizione al 39’ 39’
C 8 Paesi Bassi (bandiera) Frank Rijkaard
A 9 Paesi Bassi (bandiera) Marco van Basten Uscita al 86’ 86’
C 10 Italia (bandiera) Roberto Donadoni Uscita al 58’ 58’
A 11 Italia (bandiera) Daniele Massaro
A disposizione:
P 12 Italia (bandiera) Carlo Cudicini
D 13 Italia (bandiera) Stefano Nava
C 14 Italia (bandiera) Stefano Eranio Ingresso al 86’ 86’
C 15 Italia (bandiera) Alberico Evani
A 16 Francia (bandiera) Jean-Pierre Papin Ingresso al 58’ 58’
Allenatore:
Italia (bandiera) Fabio Capello
  1. ^ Antonio Dipollina, 50 miliardi perduti, in la Repubblica, 28 marzo 1991.
  2. ^ 1992/93: Finalmente Francia, su it.uefa.com, 26 maggio 1993.
  3. ^ Andrea Sorrentino, Quella Coppa Campioni è nostra, in la Repubblica, 22 gennaio 2006.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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