Delizia dei Bagni Ducali
Delizia dei Bagni Ducali | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Indirizzo | Viale Alfonso I d'Este, 17 |
Coordinate | 44°49′32.69″N 11°37′50.15″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | in uso come sede di uffici comunali |
Costruzione | 1541 |
Realizzazione | |
Proprietario | Comune di Ferrara |
Committente | Estensi |
La delizia dei Bagni Ducali, chiamata anche delizia della Montagna di San Giorgio, si trova a Ferrara, al limite meridionale del baluardo della Montagna, sul percorso della mura.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La palazzina dei Bagni Ducali venne costruita alla metà del XVI secolo (attorno al 1541) per volontà di Ercole II d'Este. L'architetto fu probabilmente Girolamo da Carpi (alcuni pensano a Terzo Terzi, ma quasi certamente entrambi contribuirono alla realizzazione di questa delizia estense). Lavorarono alle decorazioni interne, in gran parte perdute, Benvenuto Tisi da Garofalo, Camillo Filippi, Battista Dossi e Girolamo da Carpi.[2]
Un tempo era una delle più belle delizie estensi nella città di Ferrara, venne usata dagli estensi dal momento della sua costruzione sin quasi alla fine del XVI secolo poi, lentamente, cadde in abbandono. L'arrivo delle truppe napoleoniche fece ulteriori danni, riducendo lo splendido edificio di stile rinascimentale in caserma.
Ludovico Ariosto vide e frequentò sia la palazzina sia i giardini e nel suo Orlando furioso usò queste immagini per descrivere il Paradiso terrestre.[3]
Aspetti architettonici
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio possiede un cortile interno e ricorda per questo la struttura di una villa romana. La facciata principale e più elegante rivolta al Montagnone, cioè alla parte interna del baluardo della Montagna, mostra al piano terra l'ingresso costituito da tre portali racchiusi da archi rustici ed al piano nobile una loggia con tre ampie finestre. Ai lati due ali simmetriche e scenografiche, sormontate da un timpano come un tempio greco.
Godeva in origine di ampi e preziosi giardini esterni con labirinti, passeggiate coperte da pergolati, voliere, serragli e abbellimenti marmorei come statue e una fontana.[4] Le parti esterne all'edificio furono demolite subito dopo l'abbandono della casata estense, con la devoluzione di Ferrara, nel XVII secolo.[3]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome in uso di Bagni Ducali non si riferisce all'effettivo utilizzo della palazzina come terme o simile struttura a esclusivo beneficio dei duchi e della corte estense ma tale definizione è rimasta dalla descrizione che Giuseppe Antenore Scalabrini ne fece quando scrisse, nel XVIII secolo, del palazzo come di una fabbrica del Bagno, e questo per la presenza nella costruzione di diverse stanze da bagno.[3][5]
La delizia fu invece, come gli altri edifici simili, un ambiente dove la natura si univa all'architettura ed all'arte, ed era un luogo di piacere e di svago. Carlo Bassi lo definisce "grandioso luogo di delizie".[6]
Situazione
[modifica | modifica wikitesto]In tempi recenti la palazzina, di proprietà comunale, ospita uffici distaccati del municipio (Servizio manifestazioni culturali e turismo - Politiche per la pace).[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G.Melchiorri, p.182.
- ^ Comune.Ferrara.
- ^ a b c MuseoFerrara.
- ^ Ravenna.LeMura, p.92.
- ^ Scalabrini.
- ^ C.Bassi 1, p.196.
- ^ Servizio Manifestazioni Culturali e Turismo - Politiche per la pace, su comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 31 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Bassi, Ferrara rara: Perché Ferrara è bella, Cernobbio, Archivio Cattaneo editore in Cernobbio, 2015, ISBN 978-88-98086-23-8.
- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN VEA0042366.
- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Giuseppe Antenore Scalabrini, Memorie istoriche delle chiese di Ferrara e de' suoi borghi munite, ed illustrate con antichi inediti monumenti, che ponno servire all'istoria sacra della suddetta città. Dedicate al nobil uomo il signor conte Francesco Greco, Ferrara, Carlo Coatti, 1773, SBN FERE000245.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Delizia dei Bagni Ducali
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Delizia dei Bagni Ducali, su museoferrara.it, Musei Civici di Arte Antica, Ferrara. URL consultato il 23 settembre 2018.
- Bagni ducali da riscoprire, su lanuovaferrara.gelocal.it, lanuovaferrara, aprile 2012. URL consultato il 23 settembre 2018.
- Bagni Ducali, su servizi.comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 23 settembre 2018.
- La Delizia Estense dei Bagni Ducali, su servizi.comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 23 settembre 2018.
- Passeggiata al parco del Montagnone e la delizia dei Bagni ducali, su ambiente.regione.emilia-romagna.it, Regione Emilia-Romagna. URL consultato il 23 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
- La Delizia Estense dei Bagni Ducali. Storia, libri e ambiente, su palazzodiamanti.it, Palazzo dei Diamanti. URL consultato il 23 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).