Danica Patrick

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Danica Patrick
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza159 cm
Peso45 kg
Automobilismo
CategoriaIndyCar Series, NASCAR
Carriera
Carriera nella IndyCar Series
Esordio6 marzo 2005
Stagioni2005-2011 (full-time), 2018 (part-time)
ScuderieRahal Letterman Racing (2005-2006), Andretti Green Racing/Andretti Autosport (2007-2011), Ed Carpenter Racing (2018)
Miglior risultato finale5ª nel 2009
GP disputati116
GP vinti1
Podi7
Pole position3
Giri veloci2
Top 5: 20. Top 10: 63. Giri al comando: 124
Carriera
Carriera in NASCAR Nationwide Series
Esordio13 febbraio 2010
Stagioni2010-2011 (part-time), 2012 (full-time), 2013-2014 (part-time)
ScuderieJR Motorsports (2010-2012), Turner Scott Motorsports (2013-2014)
Miglior risultato finale10ª nel 2012
GP disputati61
GP vinti0
Pole position1
Top 5: 1. Top 10: 7. Giri al comando: 64
Carriera
Carriera in NASCAR Cup Series
Esordio27 febbraio 2012
Stagioni2012 (part-time), 2013-2017 (full-time), 2018 (part-time)
ScuderieStewart-Haas Racing (2012-2017), Premium Motorsports (2018)
Miglior risultato finale24ª nel 2015 e 2016
GP disputati191
GP vinti0
Pole position1
Top 10: 7. Giri al comando: 64
 

Danica Sue Patrick (Beloit, 25 marzo 1982) è un'ex pilota automobilistica, imprenditrice, ex modella e testimonial pubblicitaria statunitense.

È la donna di maggior successo nella storia dei campionati automobilistici statunitensi; è stata l'unica donna a vincere una gara della IndyCar Series, la Indy Japan 300 del 2008[1], grazie alla quale è fra le sole tre donne che siano state capaci di aggiudicarsi gare automobilistiche nelle più importanti competizioni a livello mondiale[2], assieme a Jutta Kleinschmidt (vincitrice del Rally Dakar 2001) e Michèle Mouton (vincitrice di quattro gare nel campionato del mondo rally).

Detiene i migliori risultati ottenuti da una donna nella 500 Miglia di Indianapolis e nella Daytona 500, rispettivamente 3º ed 8º posto, ed è l'unica ad aver compiuto giri al comando in entrambe le gare, statistica che la colloca nel ristretto club di soli 14 piloti che nella storia sono riusciti a farlo. È inoltre l'unica donna ad aver conquistato una pole position in una gara NASCAR, ottenuta proprio nella Daytona 500 del 2013.

Si è ritirata dalle corse al termine della Indy 500 del 2018.

La carriera: gli inizi

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Cresciuta a Roscoe, Illinois, inizia nei Kart all'età di 10 anni vincendo numerosi campionati nazionali, per poi lasciare la scuola e trasferirsi a 16 anni in Inghilterra dove rimarrà per tre anni guidando in Formula Vauxhall e Formula Ford, conquistando nel 2000 il secondo posto nel prestigioso Formula Ford Festival ed eguagliando il miglior risultato ottenuto da uno statunitense nell'evento (in precedenza Danny Sullivan).

I suoi risultati, sebbene non eccelsi, catturarono l'attenzione di Bobby Rahal, statunitense ex campione CART e all'epoca direttore del team Jaguar F1, il quale inserì la Patrick nel programma di sviluppo dei giovani per un potenziale futuro in Formula 1. Ma la decisione di licenziare Rahal da parte del nuovo boss Jaguar Niki Lauda fermò bruscamente i piani per un futuro in Europa; a causa di questo cambiamento nello scenario, al termine del 2001 Danica decise di tornare negli Stati Uniti.

Tra il 2002 e il 2004 disputò diverse gare nel campionato Barber Dodge, debuttò nell'American Le Mans Series a bordo di una Ferrari 550 Prodrive, vinse la classica annuale Toyota Pro/Celebrity Race sul circuito cittadino di Long Beach, ma soprattutto partecipò a due campionati in Formula Atlantic nel 2003 e 2004, la categoria propedeutica alla Champ Car, guidando per il team di Bobby Rahal che nel frattempo decise di dare seguito all'investimento avviato negli anni precedenti in Europa. I risultati furono promettenti, e nonostante non riuscì ad ottenere una vittoria nelle 24 gare disputate si piazzò per cinque volte a podio, con numerose top 10 ed una pole position, arrivando al 6º e al 3º posto in classifica generale. Nel frattempo Rahal trasferì nella Indy Racing League il suo team che all'epoca militava in Champ Car (mossa effettuata anche da team prestigiosi come Penske e Ganassi), permettendo così a Danica di debuttare nel 2005 come pilota full-time in IndyCar, assieme al connazionale Buddy Rice (vincitore della Indy 500 del 2004) e il brasiliano Vitor Meira, nel team Rahal Letterman Racing.

Nel suo primo anno in IndyCar salì alla ribalta internazionale grazie alla straordinaria performance al debutto nella Indy 500, nella quale si qualificò quarta e terminò la gara al 4º posto dopo aver accarezzato il sogno della vittoria sino a pochi giri dal termine; il risultato le valse il titolo di miglior debuttante nella gara, oltre a rappresentare un record per il sesso femminile nello storico appuntamento dell'Indiana. Nel prosieguo della stagione mise a segno tre pole position, eguagliando il record di partenze al palo ottenute da un debuttante che apparteneva al sudafricano figlio d'arte Tomas Scheckter, e terminò al 12º posto in classifica generale guadagnando così il titolo di miglior rookie dell'anno. La Patrick si trovò subito a suo agio sugli ovali, nonostante fosse una disciplina che non aveva mai praticato nelle categorie minori fatta eccezione per una sola gara a Milwaukee nel campionato Atlantic del 2004, ma il suo stile di guida preciso e pulito rese la transizione quasi immediata.

Danica Patrick a Motegi (2008)

In attesa della stagione 2006 in IndyCar, partecipò in Gennaio alla prima delle due 24 ore di Daytona disputate in carriera (la seconda nel 2009) insieme al campione NASCAR Rusty Wallace, e i vincitori della 24 ore di Le Mans Allan McNish e Jan Lammers; l'equipaggio fu costretto ad abbandonare la gara dopo poche ore. Il campionato IndyCar iniziò con la morte del compagno di squadra Paul Dana sull'ovale di Homestead, e fu caratterizzata da un cambio di chassis operato durante la stagione dal team di Rahal il quale sostituì il telaio Panoz G-Force con quello Dallara IR05 che era ormai usato dalla grande maggioranza delle squadre. La competitività dell'intero team diminuì a causa del fisiologico processo di adattamento, ma la pilota statunitense riuscì comunque a migliorare il suo piazzamento in campionato con un 9º posto battendo i compagni di squadra, e al termine dell'anno la sua esperienza nel team del suo mentore Bobby Rahal giunse alla conclusione.

Nel 2007 passò al team Andretti Green Racing, vincitore dei campionati IRL nel 2004 e 2005 con il brasiliano Tony Kanaan e il britannico Dan Wheldon (nel frattempo approdato a Ganassi), formando un dream team completato dallo stesso Kanaan, lo scozzese Dario Franchitti e lo statunitense Marco Andretti, nipote di Mario Andretti e figlio dell'ex pilota e co-proprietario del team Michael. La stagione terminò ancora senza vittorie, ma arrivarono comunque tre podi e il miglior piazzamento finale in carriera fino a quel punto: 7º posto con 424 punti, che rappresentano ad oggi il maggior numero di punti da lei totalizzati in una singola stagione.

Il 2008, anno della riunificazione tra Champ Car e IndyCar, fu la stagione della prima storica vittoria ottenuta a Motegi, e si concluse al 6º posto. L'anno successivo, iniziato con l'8º posto nella 24 ore di Daytona, migliorò ulteriormente di una posizione il suo piazzamento finale, concludendo come prima classificata in casa Andretti, mentre i primi quattro posti furono occupate dai piloti dei team Penske e Ganassi che dominarono il campionato vincendo 16 gare su 17. La sua stagione fu impreziosita dal 3º posto a Indianapolis che superò il precedente record per una donna da lei stessa detenuto con il 4º posto del 2005. Nel Dicembre del 2009 annunciò l'estensione per due anni del contratto che la legava al team Andretti, e poco dopo ufficializzò l'ingresso in NASCAR attraverso un calendario part-time della durata di due anni nella serie cadetta, la Nationwide Series, con in programma 13 gare nel 2010 e 12 nel 2011 da disputare con il team JR Motorsports (fondato dal celebre pilota Dale Earnhardt Jr) nelle settimane libere dagli impegni in IndyCar. L'operazione fu la conferma definitiva delle voci che da tempo ipotizzavano lo sbarco di Danica nel popolare campionato a ruote coperte, e in particolare fu agevolato dalla connessione del suo sponsor storico in IndyCar, GoDaddy, che era già presente in NASCAR sponsorizzando proprio una delle vetture JR Motorsports.

La sua carriera in IndyCar proseguì per i due anni previsti dal contratto con Andretti, con prestazioni e risultati altalenanti fra cui due secondi posti nel 2010 e due decimi posti nella classifica finale, peggiori risultati sin dalla stagione del debutto nel 2005. In Agosto annunciò il passaggio definitivo in NASCAR nel 2012 e per i successivi anni, con un calendario full-time in Nationwide per JR Motorsports e un programma part-time di 10 gare nella serie maggiore, la Sprint Cup, guidando una vettura del team Stewart-Haas Racing del pilota e co-fondatore Tony Stewart. Al termine della carriera in IndyCar la Patrick raggiunse l'invidiabile record di 50 gare consecutive senza ritiri che testimoniava la sua costanza e pulizia di guida. La sua ultima gara sull'ovale di Las Vegas nel 2011 coincise anche con la tragica morte di Dan Wheldon.

Tuttavia nel Novembre del 2017, in concomitanza con l'annuncio del suo ritiro dalle corse, dichiarò l'intenzione di correre un'ultima volta in IndyCar, nella Indy 500 disputata il 27 maggio 2018 per il team Ed Carpenter Racing e conclusasi con un ritiro per incidente dopo aver ottenuto il 7º posto in qualifica.

Danica Patrick a Sonoma (2015)

I primi due anni part-time trascorsi in Nationwide si rivelarono difficili per via della grande differenza in termini di guida fra le vetture IndyCar e le Stock-Car, che già mise in difficoltà diversi campioni delle ruote scoperte che in precedenza provarono l'avventura in NASCAR, tra cui Sam Hornish Jr, Juan Pablo Montoya e Dario Franchitti. La Patrick utilizzò le prime 25 gare per acquisire familiarità con il mezzo e con lo stile di corsa molto più ruvido e incline al contatto a differenza delle gare IndyCar, migliorando gradualmente e ottenendo 3 top 10 tra cui un 10º posto a Daytona dove comandò la gara per larghi tratti sino a tre giri dal termine, ed un 4º posto a Las Vegas che resterà il suo miglior risultato in una gara NASCAR. Nel 2012 il salto definitivo correndo full-time, partendo dalla pole nella prima gara a Daytona; il resto della stagione fu comunque difficile e terminò al 10º posto con 4 top 10. Tra gli highlights in Nationwide il contatto con Jacques Villeneuve a Road America mentre i due erano in lotta per il podio, ed i giri al comando a Montréal prima di essere fermata da un problema meccanico. Disputò inoltre dieci gare nella Sprint Cup in preparazione dell'anno successivo, senza risultati degni di nota.

Nel 2013 il passaggio in Cup, che si aprì subito con la storica pole position per la Daytona 500, a cui fece seguito l'ottavo posto in gara e miglior risultato di sempre per una donna nel famoso evento. Ciò nonostante nei cinque anni seguenti non arrivò il successo sperato, stagioni avare di soddisfazioni e caratterizzate da poche luci, molte ombre e diversi ritiri dovuti ad incidenti, sebbene raggiunse il record di top 10 (sette) per una donna nella storia della massima serie NASCAR, con un sesto posto ad Atlanta nel 2014 come punto più alto. Nelle prime due stagioni dimostrò sensibili miglioramenti e sprazzi di ottima competitività specialmente in qualifica, ma finì per stabilizzarsi a centro gruppo sia in termini di prestazioni che di risultati, restando comunque nel team con il quale iniziò la sua esperienza in Cup con diversi avvicendamenti nello staff di ingegneri e meccanici sulla sua vettura. In seguito alla decisione dello sponsor Nature's Bakery di interrompere il rapporto con Stewart-Haas alle porte della stagione 2017, e il mancato raggiungimento di una nuova partnership in sostituzione, il team comunicò nel Settembre dello stesso anno il non rinnovo del contratto con la pilota del Wisconsin, la quale dichiarò a Novembre la volontà di chiudere la sua carriera disputando due gare nel 2018, la Daytona 500 e la 500 Miglia di Indianapolis, concluse entrambe con un ritiro.

Nota: le gare in grassetto indicano le pole positions

Anno Squadra No. Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Posizione Punti
2005 Rahal Letterman 16 Panoz Honda Stati Uniti (bandiera)
HMS
Ret
Stati Uniti (bandiera)
PHX
15
Stati Uniti (bandiera)
STP
12
Giappone (bandiera)
MOT
4
Stati Uniti (bandiera)
INDY
4
Stati Uniti (bandiera)
TXS
13
Stati Uniti (bandiera)
RCH
10
Stati Uniti (bandiera)
KAN
9
Stati Uniti (bandiera)
NSH
7
Stati Uniti (bandiera)
MIL
Ret
Stati Uniti (bandiera)
MCH
Ret
Stati Uniti (bandiera)
KTY
16
Stati Uniti (bandiera)
PIK
8
Stati Uniti (bandiera)
SNM
Ret
Stati Uniti (bandiera)
CHI
6
Stati Uniti (bandiera)
WGL
16
Stati Uniti (bandiera)
CAL
Ret
12ª 325
2006 Panoz /

Dallara

Stati Uniti (bandiera)
HMS*
Wth
Stati Uniti (bandiera)
STP
6
Giappone (bandiera)
MOT
8
Stati Uniti (bandiera)
INDY
8
Stati Uniti (bandiera)
WGL
8
Stati Uniti (bandiera)
TXS
12
Stati Uniti (bandiera)
RCH
15
Stati Uniti (bandiera)
KAN
11
Stati Uniti (bandiera)
NSH
4
Stati Uniti (bandiera)
MIL
4
Stati Uniti (bandiera)
MCH
Ret
Stati Uniti (bandiera)
KTY
8
Stati Uniti (bandiera)
SNM
8
Stati Uniti (bandiera)
CHI
12
302
2007 Andretti Green 7 Dallara Honda Stati Uniti (bandiera)
HMS
Ret
Stati Uniti (bandiera)
STP
8
Giappone (bandiera)
MOT
11
Stati Uniti (bandiera)
KAN
7
Stati Uniti (bandiera)
INDY
8
Stati Uniti (bandiera)
MIL
8
Stati Uniti (bandiera)
TXS
3
Stati Uniti (bandiera)
IOW
Ret
Stati Uniti (bandiera)
RCH
6
Stati Uniti (bandiera)
WGL
11
Stati Uniti (bandiera)
NSH
3
Stati Uniti (bandiera)
MDO
5
Stati Uniti (bandiera)
MCH
7
Stati Uniti (bandiera)
KTY
Ret
Stati Uniti (bandiera)
SNM
6
Stati Uniti (bandiera)
DET
2
Stati Uniti (bandiera)
CHI
11
424
2008 Stati Uniti (bandiera)
HMS
6
Stati Uniti (bandiera)
STP
10
Giappone (bandiera)
MOT
1
Stati Uniti (bandiera)
LBH**
DNP
Stati Uniti (bandiera)
KAN
Ret
Stati Uniti (bandiera)
INDY
Ret
Stati Uniti (bandiera)
MIL
9
Stati Uniti (bandiera)
TXS
10
Stati Uniti (bandiera)
IOW
6
Stati Uniti (bandiera)
RCH
6
Stati Uniti (bandiera)
WGL
14
Stati Uniti (bandiera)
NSH
5
Stati Uniti (bandiera)
MDO
12
Canada (bandiera)
EDM
18
Stati Uniti (bandiera)
KTY
11
Stati Uniti (bandiera)
SNM
5
Stati Uniti (bandiera)
DET
16
Stati Uniti (bandiera)
CHI
10
Australia (bandiera)
SRF
18
379
2009 Stati Uniti (bandiera)
STP
Ret
Stati Uniti (bandiera)
LBH
4
Stati Uniti (bandiera)
KAN
5
Stati Uniti (bandiera)
INDY
3
Stati Uniti (bandiera)
MIL
5
Stati Uniti (bandiera)
TXS
6
Stati Uniti (bandiera)
IOW
9
Stati Uniti (bandiera)
RCH
5
Stati Uniti (bandiera)
WGL
11
Canada (bandiera)
TOR
6
Canada (bandiera)
EDM
11
Stati Uniti (bandiera)
KTY
8
Stati Uniti (bandiera)
MDO
19
Stati Uniti (bandiera)
SNM
16
Stati Uniti (bandiera)
CHI
12
Giappone (bandiera)
MOT
6
Stati Uniti (bandiera)
HMS
19
393
2010 Andretti Autosport 7 Dallara Honda Brasile (bandiera)
SAO
15
Stati Uniti (bandiera)
STP
7
Stati Uniti (bandiera)
ALA
19
Stati Uniti (bandiera)
LBH
16
Stati Uniti (bandiera)
KAN
11
Stati Uniti (bandiera)
INDY
6
Stati Uniti (bandiera)
TXS
2
Stati Uniti (bandiera)
IOW
10
Stati Uniti (bandiera)
WGL
20
Canada (bandiera)
TOR
6
Canada (bandiera)
EDM
15
Stati Uniti (bandiera)
MDO
21
Stati Uniti (bandiera)
SNM
16
Stati Uniti (bandiera)
CHI
14
Stati Uniti (bandiera)
KTY
9
Giappone (bandiera)
MOT
5
Stati Uniti (bandiera)
HMS
2
10ª 367
2011 Stati Uniti (bandiera)
STP
12
Stati Uniti (bandiera)
ALA
17
Stati Uniti (bandiera)
LBH
7
Brasile (bandiera)
SAO
23
Stati Uniti (bandiera)
INDY
10
Stati Uniti (bandiera)
TXS1
16
Stati Uniti (bandiera)
TXS2
8
Stati Uniti (bandiera)
MIL
5
Stati Uniti (bandiera)
IOW
10
Canada (bandiera)
TOR
19
Canada (bandiera)
EDM
9
Stati Uniti (bandiera)
MDO
21
Stati Uniti (bandiera)
NHM
6
Stati Uniti (bandiera)
SNM
21
Stati Uniti (bandiera)
BAL
6
Giappone (bandiera)
MOT
11
Stati Uniti (bandiera)
KTY
10
Stati Uniti (bandiera)
LVS***
C
10ª 314
2018 Ed Carpenter Racing 13 Dallara Chevy Stati Uniti (bandiera)
STP
Stati Uniti (bandiera)
PHX
Stati Uniti (bandiera)
LBH
Stati Uniti (bandiera)
ALA
Stati Uniti (bandiera)
IGP
Stati Uniti (bandiera)
INDY
Ret
Stati Uniti (bandiera)
DET1
Stati Uniti (bandiera)
DET2
Stati Uniti (bandiera)
TXS
Stati Uniti (bandiera)
ROA
Stati Uniti (bandiera)
IOW
Canada (bandiera)
TOR
Stati Uniti (bandiera)
MDO
Stati Uniti (bandiera)
POC
Stati Uniti (bandiera)
GAT
Stati Uniti (bandiera)
POR
Stati Uniti (bandiera)
SNM
13

Note:

* Il team Rahal Letterman non prese parte alla prima gara della stagione 2006 ad Homestead in seguito alla morte di Paul Dana avvenuta durante le prove

** La gara di Long Beach nel 2008 fu la gara di addio della Champ Car ed ebbe luogo nello stesso weekend della gara di Motegi; vi parteciparono solo i team della ex-Champ Car che ad inizio 2008 si unirono alla IndyCar

*** La gara di Las Vegas fu dichiarata conclusa e risultati cancellati al termine del 12º giro, in seguito all'incidente mortale occorso a Dan Wheldon

Sprint Cup Series - Monster Energy Cup Series

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra No. Vettura e motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 Posizione Punti
2012 Stewart-Haas Racing 10 Chevy DAY
38
PHX LVS BRI CAL MAR TEX KAN RCH TAL DAR
31
CLT
30
DOV POC MCH SNM KTY DAY NHM INDY POC WGL MCH BRI
Ret
ATL
29
RCH CHI
25
NHM DOV
28
TAL CLT KAN
Ret
MAR TEX
24
PHX

17

HMS 62ª 0
2013 DAY
8
PHX

Ret

LVS

33

BRI
28
CAL
26
MAR
12
TEX
28
KAN
25
RCH
29
TAL
Ret
DAR
28
CLT
29
DOV
24
POC
29
MCH
13
SNM
29
KTY
23
DAY
13
NHM
Ret
INDY
30
POC
Ret
WGL
20
MCH
23
BRI
26
ATL
21
RCH
30
CHI
20
NHM
27
DOV
29
KAN
Ret
CLT
20
TAL
33
MAR
17
TEX
25
PHX

33

HMS
20
27ª 646
2014 DAY
Ret
PHX

36

LVS

21

BRI
18
CAL
14
MAR
32
TEX
27
DAR
22
RCH
34
TAL
22
KAN
7
CLT
Ret
DOV
23
POC
37
MCH
17
SNM
18
KTY
21
DAY
8
NHM
22
INDY
Ret
POC
30
WGL
21
MCH
18
BRI
27
ATL
6
RCH
16
CHI
19
NHM
19
DOV
25
KAN
16
CLT
26
TAL
19
MAR
Ret
TEX
36
PHX

22

HMS
18
28ª 735
2015 DAY
21
ATL
16
LVS

27

PHX

26

CAL
19
MAR
7
TEX
16
BRI
9
RCH
25
TAL
21
KAN
27
CLT
22
DOV
15
POC
37
MCH
16
SNM
24
DAY
Ret
KTY
34
NHM
24
INDY
27
POC
16
WGL
17
MCH
25
BRI
27
DAR
Ret
RCH
19
CHI
26
NHM
Ret
DOV
21
CLT
19
KAN
22
TAL
27
MAR
Ret
TEX
16
PHX

16

HMS
24
24ª 716
2016 DAY
Ret
ATL
20
LVS

21

PHX

19

CAL
Ret
MAR
16
TEX
21
BRI
27
RCH
24
TAL
Ret
KAN
20
DOV
13
CLT
21
POC
32
MCH
21
SNM
19
DAY
27
KTY
17
NHM
14
INDY
22
POC
22
WGL
21
BRI
22
MCH
23
DAR
24
RCH
15
CHI
24
NHM
18
DOV
28
CLT
11
KAN
18
TAL
20
MAR
24
TEX
24
PHX

29

HMS
19
24ª 689
2017 Ford DAY
Ret
ATL
17
LVS

Ret

PHX

22

CAL
26
MAR
23
TEX
24
BRI
Ret
RCH
18
TAL
Ret
KAN
Ret
CLT
25
DOV
10
POC
16
MCH
Ret
SNM
17
DAY
Ret
KTY
15
NHM
13
INDY
11
POC
15
WGL
22
MCH
22
BRI
25
DAR
26
RCH
23
CHI
18
NHM
18
DOV
18
CLT
Ret
TAL
Ret
KAN
Ret
MAR
17
TEX
17
PHX

25

HMS
Ret
28ª 511
2018 Premium Motorsports 7 Chevy DAY
Ret
ATL LVS PHX CAL MAR TEX BRI RCH TAL DOV KAN CLT POC MCH SNM CHI DAY KTY NHM POC WGL MCH BRI DAR INDY LVS RCH DOV CLT TAL KAN MAR TEX PHX HMS 2

Nationwide Series

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra No. Vettura e motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Posizione Punti
2010 JR Motorsports 7 Chevy DAY
Ret
CAL
31
LVS

Ret

BRI NSH PHX TEX TAL RCH DAR DOV CLT NSH KTY ROA NHM
30
DAY CHI
24
GAT IRP IOW WGL MCH
27
BRI MON ATL RCH DOV
35
KAN CAL
Ret
CLT
21
GAT
22
TEX
22
PHX

32

HMS
19
43ª 1032
2011 DAY
14
PHX

17

LVS

4

BRI
Ret
CAL TEX TAL NSH RCH DAR DOV IOW CLT CHI
10
MCH ROA DAY
10
KTY NHM NSH IRP IOW WGL MON
24
BRI ATL RCH
18
CHI DOV KAN
15
CLT TEX
11
PHX

21

HMS
Ret
26ª 321
2012 DAY
Ret
PHX

21

LVS

12

BRI
19
CAL
Ret
TEX
8
RCH
21
TAL
13
DAR
12
IOW
Ret
CLT
13
DOV
Ret
MCH
18
ROA
12
KTY
12
DAY
Ret
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14
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29
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16
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11
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10
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14
PHX

10

HMS
13
10ª 838
2013 Turner Scott Motorsports 34 Chevy DAY
Ret
PHX LVS BRI CAL TEX RCH TAL
Ret
DAR CLT DOV IOW MCH ROA KTY DAY NHM CHI INDY IOW WGL MDO BRI ATL RCH CHI KTY DOV KAN CLT TEX PHX HMS 128ª 0
2014 30 DAY
19
PHX LVS BRI CAL TEX DAR RCH TAL IOW CLT DOV MCH ROA KTY DAY NHM CHI INDY IOW WGL MDO BRI ATL RCH CHI KTY DOV KAN CLT TEX PHX HMS 108ª 0

Premi e riconoscimenti

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500 Miglia di Indianapolis
  • 2005 - Rookie of the Year
IndyCar Series
  • 2005 - Rookie of the Year
  • 2005 - Most Popular Driver
  • 2006 - Most Popular Driver
  • 2007 - Most Popular Driver
  • 2008 - Most Popular Driver
  • 2009 - Most Popular Driver
  • 2010 - Most Popular Driver
NASCAR
  • 2012 - Nationwide Series Most Popular Driver
  • Ha ricevuto il riconoscimento di pilota più popolare in IndyCar per ben 6 anni consecutivi, dal 2005 al 2010, mentre è stata nominata come pilota più popolare in NASCAR Nationwide nel 2012.
  • Ha il record di apparizioni nelle pubblicità del Super Bowl avendo partecipato a ben 13 spot, tutti per il suo storico sponsor GoDaddy, spesso oggetto di critiche per la natura spinta di alcune delle sue pubblicità.
  • È stata ospite di moltissime trasmissioni negli Stati Uniti, tra le quali il celebre "Late Night with David Letterman". Proprio Letterman è il co-proprietario del team che lanciò Danica sulla scena internazionale.
  • Ha recitato in un episodio della serie CSI: NY nel 2010, e nello stesso anno è apparsa in una puntata dei Simpson.
  • È l'unica donna ad aver presentato la famosa cerimonia di premiazione sportiva ESPYs nei suoi 26 anni di esistenza, il 18 luglio 2018. In diverse edizioni precedenti vi prese parte in veste di presentatrice di singoli premi.
  • Ha fatto parte di un capitolo della serie videoludica Sonic, nella fattispecie "Sonic & All-Stars Racing Transformed", come personaggio giocabile. Ha anche svolto un ruolo di voce narrante e tutorial video nel gioco di corse arcade "Blur".
  • Nel 2006 comparve con Dale Earnhardt Jr nel video musicale di Jay-Z "Show Me What You Got" alla guida di una Pagani Zonda Roadster. Nel 2012 prese parte al video di Miranda Lambert "Fastest Girl In Town".
  • È stata sposata con il fisioterapista Paul Hospenthal per 8 anni, dal 2005 al 2013. In seguito ha avuto una relazione di 5 anni con Ricky Stenhouse Jr, anch'egli pilota NASCAR. Dall'inizio del 2018 è la compagna del quarterback della NFL Aaron Rodgers.
  • È stata fotografata per due edizioni consecutive della rivista annuale Sports Illustrated Swimsuit, nel 2008 e 2009. È inoltre apparsa sulla copertina di Sports Illustrated in seguito al suo exploit nella Indy 500 del 2005, a vent'anni di distanza dall'ultima volta che un pilota IndyCar venisse celebrato dalla famosa rivista.
  • Ha da poco avviato diverse attività fra le quali un'azienda vinicola - Somnium - sulle colline della Napa Valley in California, e una linea di abbigliamento sportivo, Warrior. Ha scritto un libro dedicato al fitness intitolato "Pretty Intense" nel quale vengono redatti programmi di allenamento e alimentazione.
  • Nel 2006 fu pubblicata la sua autobiografia "Danica - Crossing the Line", e nel 2017 ha collaborato con la giornalista Hannah Storm nel documentario "Danica" trasmesso per la prima volta nel Novembre dello stesso anno.
  1. ^ La Patrick trionfa a Motegi, su gazzetta.it, 20 aprile 2008.
  2. ^ Pin Up a 300 all'ora- Fuori Moda, su cerca.unita.it, unità.it, 22 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore 500 Miglia di Indianapolis Rookie of the Year Successore
Kosuke Matsuura 2005 Marco Andretti

Predecessore IndyCar Series Rookie of the Year Successore
Kosuke Matsuura 2005 Marco Andretti

Predecessore IndyCar Series Most Popular Driver Successore
Sam Hornish Jr 2005-2010 Dan Wheldon

Predecessore NASCAR Nationwide Series Most Popular Driver Successore
Elliott Sadler 2012 Regan Smith
Controllo di autoritàVIAF (EN11722543 · LCCN (ENn2005093784