Beretta MAB 18
Moschetto Automatico Beretta (MAB) Mod. 1918 | |
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MAB 18 con caricatore e baionetta estesa (sopra) e MAB 18 prototipo con caricatore invertito scarico (sotto) | |
Tipo | carabina |
Origine | Italia |
Impiego | |
Utilizzatori | Regio Esercito, Milizia Forestale, Kebur Zabagna |
Conflitti | Prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia Guerra civile spagnola seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Progettista | Tullio Marengoni |
Date di produzione | 1918 |
Descrizione | |
Peso | ~3kg |
Lunghezza | 855mm |
Lunghezza canna | 320mm |
Calibro | 9 mm |
Tipo munizioni | 9 × 19 mm Glisenti |
Azionamento | massa battente |
Velocità alla volata | ~365m/s |
Tiro utile | utile ~100m
massima ~800m |
Alimentazione | Caricatore bifilare a scatola da 25 colpi |
Organi di mira | metallica |
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Il Moschetto Automatico Beretta Mod.1918 o Beretta M1918 è una carabina che ha fatto in passato parte delle armi di ordinanza delle forze armate e dell'ordine italiane.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il moschetto Beretta 18, denominato ufficialmente dal Regio Esercito: "Moschetto Automatico Revelli-Beretta", nasce dall'esigenza di trasformare la Villar Perosa mod.15 in un'arma d'assalto individuale.
Il MAB 18 entrò in servizio nel tardo 1918, in tempo per venire distribuito alla fanteria. Servirà poi nella guerra d'Etiopia. Durante la seconda guerra mondiale è operativo in Africa fino al 1941, quando viene definitivamente sostituito dal MAB 38.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Praticamente esso viene ottenuto mediante la divisione delle due armi della Villar Perosa mod.15 adattando una delle sue due armi al calcio dei vecchi fucili Moschetto Mod.91 cavalleria, munendo l'estremità interiore della canna della braga con relativa baionetta cruciforme dello stesso, ma accorciata. Negli anni successivi, l'ingegner Tullio Marengoni, dipendente dell'azienda Beretta, apporta alcune modifiche: la meccanica rimane quella originale della Villar Perosa a massa battente con funzionamento a otturatore aperto ma a causa dell'impressionante volume di fuoco (900 colpi/min) che svuota il caricatore in pochi secondi, viene introdotto un limitatore di cadenza di tiro, che consentiva l’arma di sparare a solo tiro intermittente / semiautomatico; il caricatore e la sua bocchetta vengono spostati dal dorso alla parte inferiore della cassa, permettendo così una linea di mira in asse.