Baciatico

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Il baciatico, nella consuetudine giuridica medievale, era il diritto della nubenda (donna data in sposa) a ricevere una donazione dal fidanzato (il nubendo). Tale diritto era formalizzato mediante una promessa che quest'ultimo indirizzava alla futura sposa.

Il nome derivava dal fatto che, nella definizione dei patti nuziali, l'impegno alla donazione era simbolicamente suggellato dal gesto del bacio scambiato tra i due fidanzati. A volte era la donazione stessa, piuttosto che la sua promessa, a essere direttamente siglata mediante il bacio.

Denominazioni alternative che talora si incontrano sono osculum (lat. bacio), basatico o basatura.

Anche se l'istituto consuetudinario mostra delle analogie con il morgengabio (morgincap) del diritto longobardo, la sua origine deve esser fatta risalire a una tradizione giuridica romana, in parte analoga: quella dell'osculum interveniens (l'intervenuto bacio), secondo cui l'eventuale bacio intervenuto agli sponsali garantiva alla futura sposa, in caso di premorienza dell'uomo, il diritto a ricevere in donazione metà dei beni ricevuti in regalo[1].

Tradizioni popolari

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Il nome dell'istituto ha resistito a lungo in qualche tradizione popolare regionale italiane: in alcune aree del Lazio centro-meridionale, ad esempio, si attribuisce il nome del baciatico al regalo di fidanzamento[2][3]. Esso consisteva in una somma di denaro che il futuro sposo dichiarava al parroco[2].

  1. ^ Nino Tamassia, Osculum Interveniens, in "Rivista Storica Italiana", 1885
  2. ^ a b Curiosità popolari tradizionali, pubblicate per cura di Giuseppe Pitrè, vol. X, p. 85, Lauriel, Palermo, 1891
  3. ^ Raffaele Corso, Giovanni Battista Bronzini, La vita sessuale nelle credenze, pratiche e tradizioni popolari italiane, Leo S. Olschki, 2001, p. 13

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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