Armeria (botanica)

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Armeria
Infiorescenza di Armeria maritima subsp. elongata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaPlumbaginaceae
GenereArmeria
Willd., 1809
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdinePlumbaginales
FamigliaPlumbaginaceae
GenereArmeria
Specie

Armeria Willd., 1809 è un genere di piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Plumbaginacee.[1]

Il nome del genere deriverebbe dalla parola celtica armer (ar = presso e mer = mare)[senza fonte].

La radice è costituita da un grosso fittone legnoso di 1-(2) cm di diametro che si ramifica sottoterra.[2]

Il fittone (a quanto osservato in Armeria arenaria) ha colore scuro e il suo legno è tendente al rosa nel secco.[3]

Il fusto, quando presente, è molto corto e racchiuso da una guaina tubolare, glabro oppure densamente ricoperto da una sottile peluria (pubescente). A volte assume un aspetto rugoso e le foglie si sviluppano al suo apice[4].

Le foglie sono sessili e si presentano in rosette basali. La lamina è molto lunga e stretta (lanceolata) ed il margine è liscio, dentato, e con un margine ialino liscio o finemente denticulato (osservabile al microscopio)[4].

Infiorescenza

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L'inflorescenza è costituita da una spighetta, portante generalmente 3 fiori, che risulta avvolta da due brattee interfiorali ed, esternamente a queste, tre serie di squame (o brattee involucrali). Strutturalmente si ha un capolino che nella fase giovanile risulta avvolto da una guaina che si ripiega verso il basso a maturità[5].

I fiori sono raggruppati in spighette costitute da due o tre fiori separati da bratteole papiraceae, e protetti da una brattea della spighetta. Le spighette sono a loro volta riunite in capolini.

Il calice è imbutiforme e costituito da 10 piccole costole, 5 primarie e 5 secondarie ricoperte da una fine peluria solamente sulle nervature primarie oppure sia sulle primarie che secondarie o ancora su tutta la sua superficie, raramente glabro. Alla base l’attaccatura del peduncolo sul calice asimmetrica forma uno “sperone” .

I sepali sono membranacei. I petali assumono, a seconda della specie, una colorazione variabile dal bianco al viola scuro. I filamenti portanti le antere sono saldati alla base della corolla. Il fiore presenta 5 stili fusi alla base che si presenta ricoperta da una leggera peluria alla base dell'apice. Gli stimmi sono lineari, papillosi oppure lisci, il morfo di tipo papilloso so può accettare solo il polline di tipo A, mentre il polline clavato accetta solo polline di tipo B.[4].

Un individuo possiede o polline di tipo B e stili papille si oppure polline di tipo A e stili lisci clavati cosicché si riduca l’autoimpollinazione.

Ivresen (1940) ha dimostrato come il dimorfismo pollinico sia presente solo nelle popolazioni a basse latitudini mentre quasi assente nelle popolazioni di Armeria artiche. Le stagioni corte e il rischio di non riuscire a portare a termine l’impollinazione hanno sfavorito il dimorfismo pollinico.[6]

Il calice è l'unità primaria di dispersione, in quanto il seme non viene liberato all'esterno ma è il calice che viene disperso. Questo contiene un singolo seme coperto da parte spugnosa.

La dispersione è favorita dal vento e dagli animali (passiva).

Distribuzione e habitat

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Il genere è presente in America, Europa e Asia[1], dal clima artico fino a quello mediterraneo. Nel mediterraneo la Spagna rappresenta l’hotspot di diversità nel genere. Si ritrovano alcune specie (Armeria maritima subsp. californiana) in America settentrionale e sulle Ande in Sud America (Armeria maritima subsp. andina).[7]

Armeria berlengensis
Armeria duriaei
Armeria maritima
Armeria pseudarmeria
Armeria soleirolii

Il genere Armeria comprende le seguenti specie:[1]

Specie spontanee in Italia

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Tra le specie spontanee in Italia vi sono:

  • Armeria maritima Willd., nota col nome di Spillone. Si tratta di una specie erbacea perenne alta 20-25 centimetri, tipica dei luoghi erbosi e pietrosi. Fiorisce tra maggio e settembre, è una pianta cespitosa, glabra o a volte pelosa, con fiori piccoli imbutiformi di colore rosa o porporino, riuniti in capolini terminali avvolti da brattee scariose. I frutti sono costituiti da capsule contenenti molti semi.
  • Armeria alpina Willd., frequente nei pascoli delle zone sassose delle Alpi, chiamata volgarmente Spillone alpino o Spilli di dama. È una pianta erbacea perenne cespitosa, con foglie basali, lineari-lanceolate, glabre, fiori di colore rosa-chiaro, riuniti in capolini isolati, portati da scapi floreali alti 20-40 centimetri, con i lobi del calice lungamente aristati e con petali ottusi o tronchi.
  • Armeria pungens (Brot.) Hoffmanns. & Link, tipica delle dune sabbiose lungo i litorali salmastri della Sardegna e della Corsica. È chiamata volgarmente Rosa marina o Marerosa, con fioritura da maggio a giugno. Si tratta di una pianta con fusti lignificati alla base portanti numerose foglie di colore verde chiaro, lineari, acuminate, i fiori riuniti in grandi capolini tondeggianti o emisferici, inguainati da un involucro membranoso, con un secondo involucro di brattee coriacee dal margine scarioso e a stretto contatto con i fiori, che mostrano un calice imbutiforme speronato, la corolla di colore rosa-chiaro. Presentano 5 petali con 5 stami ed un pistillo con ovario infero, sormontato da 5 stili filamentosi e pelosi. Il frutto secco e membranoso è indeiscente.

Tra le specie e relative cultivar coltivate come piante ornamentali vi sono:

  • Armeria alliacea (Cav.) Hoffmanns. & Link, di piccola taglia ha un'altezza intorno ai 10 centimetri.
  • Armeria maritima Willd., con numerose cultivar dai fiori variamente colorati dal rosa-chiaro al rosa-lilla, che sono portati da steli alti fino a 25 centimetri, che si alzano dal cuscino formato dal minuto fogliame verde chiaro.
  • Armeria pseudarmeria (Murr.) Mansf., con fioritura estiva, porta infiorescenze globulari di colore rosa-vivo, alta fino a 50 centimetri.

Come pianta ornamentale è utilizzata nei giardini per la formazione di bordure, macchie isolate, giardini rocciosi e per la coltivazione in vaso sui terrazzi. Predilige esposizioni in pieno sole, terreno soffice e sabbioso, annaffiature moderate. La moltiplicazione avviene con la semina estiva, o con la divisione dei cespi in autunno e primavera.

Proprietà medicinali

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
  • L'infuso di foglie raccolte d'estate hanno proprietà astringenti.
  • L'infuso delle parti aeree per uso esterno serve per gargarismi, sciacqui e irrigazioni.

Conservazione

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Nell'Unione europea, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, alcune specie appartenenti al genere Armeria sono state inserite negli Allegati II e V alla direttiva, che includono le "specie animali e vegetali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione" e le "specie il cui prelievo nella natura ed il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione"[8].

  1. ^ a b c (EN) Armeria, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'8 luglio 2023.
  2. ^ Armeria Willid in Flora Iberica (PDF), su floraiberica.es. URL consultato il 29 maggio 2021 (archiviato il 2 giugno 2021).
  3. ^ Guilelmus Ebel, De Armeriae Genere : Prodromus Plumbaginearum Familia, 1840.
  4. ^ a b c Flora of North America Editorial Committee
  5. ^ Sandro Pignatti, p.294
  6. ^ JOHS. IVERSEN, DIMORPHIE UND MONOMORPHIE BEI ARMERIA.
  7. ^ El genero Armeria.
  8. ^ Testo integrale della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 26 ottobre 2010 (archiviato il 25 ottobre 2012).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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