Aida
Aida | |
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Copertina del libretto in una edizione del 1890 | |
Lingua originale | italiano |
Genere | opera drammatica |
Musica | Giuseppe Verdi (spartito online) |
Libretto | Antonio Ghislanzoni (libretto online) |
Fonti letterarie | Auguste Mariette (originale) |
Atti | quattro |
Prima rappr. | 24 dicembre 1871 |
Teatro | Teatro khediviale dell'Opera, Il Cairo |
Prima rappr. italiana | 8 febbraio 1872 |
Teatro | Milano, Teatro alla Scala |
Personaggi | |
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Autografo | Archivio storico Ricordi, Milano |
Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette, primo direttore del Museo Egizio del Cairo.
Isma'il Pascià, khedivè d'Egitto, commissionò a Verdi un inno o un'opera per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1869), offrendogli un compenso di 80.000 franchi[senza fonte]; nell'ambito delle stesse celebrazioni era stato inaugurato il Teatro khediviale dell'Opera del Cairo con una rappresentazione di Rigoletto. Verdi però declinò la proposta sostenendo, come era solito fare, di non essere uso a scrivere musica d'occasione o di circostanza, e dicendosi anche non disposto ad affrontare un lungo viaggio per mare per recarsi in un paese lontano[1]. Ma il khedivè, determinato ad ottenere un'opera originale di un celebre maestro europeo, insistette col compositore italiano, riservandosi però (in caso di definitivo rifiuto) di rivolgere l'offerta a Charles Gounod o a Richard Wagner. Incaricato della trattativa fu l'egittologo Auguste Mariette, il quale a sua volta si rivolse come intermediario a Camille du Locle, direttore dell'Opéra-Comique e già autore del libretto di Don Carlos. Mariette scrisse a du Locle: «Ciò che il Viceré vuole è un'opera egiziana esclusivamente storica. Le scene saranno basate su descrizioni storiche, i costumi saranno disegnati avendo i bassorilievi dell'alto Egitto come modello» e gli fornì uno "scenario" da lui approntato (e apocrifamente attribuito allo stesso khedivè), ossia il soggetto in cui erano delineate la trama e le situazioni dell'opera; du Locle, prima di sottoporlo a Verdi, lo ampliò sensibilmente, stendendo di fatto l’intero piano dell’opera.
Lo scetticismo iniziale di Verdi fu vinto infine dall'opera di persuasione di Mariette e du Locle, che esclusero la necessità che il maestro si dovesse recare di persona in Egitto, proponendogli di realizzare le prove a Parigi o Milano. A convincerlo definitivamente fu però la lettura dello "scenario", che trovò «ben fatto» e «splendido di mise en scene»; come condizioni impose un completo controllo sulla realizzazione del libretto, sull'allestimento e sulla scelta del cast. Il compenso fu pattuito alla considerevole cifra di 150.000 franchi.[2] La prima, concordata per il gennaio 1871, fu ritardata a causa dell'assedio prussiano a Parigi durante la guerra franco-prussiana, che impedì l'accesso ai laboratori dell'Opéra dove erano stati realizzati costumi e scenografie. Alla prima del Cairo colpì l'utilizzo, nella Marcia trionfale, di lunghe trombe ispirate alle trombe egiziane o alle buccine romane (« [...] com'erano le Trombe nei tempi antichi»[3]), appositamente ricostruite per l'occasione secondo un probabile schema di strumento antico, con la licenza di un unico pistoncino nascosto da un panno a forma di vessillo o gagliardetto[4].
Storia delle interpretazioni
[modifica | modifica wikitesto]La prima al Cairo e il successo iniziale in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente, Verdi scelse di scrivere un breve preludio all'inizio del primo atto. Per l'allestimento del 1872 a Milano pensò di sostituirlo con una sinfonia, appositamente composta: tuttavia all'ultimo momento decise di non far eseguire questa sinfonia a causa – secondo quanto ammise egli stesso – della sua "pretenziosa insipidezza". Questa sinfonia è stata eseguita da Arturo Toscanini con la NBC Symphony Orchestra il 30 marzo 1940, senza inciderla[5], e in tempi recenti da John Eliot Gardiner e da Riccardo Chailly, che l'ha registrata nel 2003.
La prima rappresentazione di Aida avvenne al Cairo il 24 dicembre 1871, riscuotendo grandi consensi. Più volte l’esecuzione fu interrotta dagli applausi e dall’entusiasmo del pubblico:
«Dopo il preludio il pubblico non si occupò che dell'Aida, e per essa sola ebbe applausi ad ogni pezzo, ad ogni frase, sempre accompagnando la musica colla più sostenuta attenzione[6]»
I costumi e gli accessori per la prima sono stati disegnati da Auguste Mariette, che ha anche curato il disegno delle scene (realizzate dai pittori di scena dell'Opéra di Parigi Auguste-Alfred Rubé e Philippe Chaperon per gli atti 1 e 4, Édouard Desplechin e Jean-Baptiste Lavastre per gli atti 2 e 3, e poi spediti nella capitale egiziana[7]). Anche se Verdi non partecipò alla prima, era molto insoddisfatto del fatto che il pubblico fosse composto solamente da personalità, politici e critici invitati[8]. Anche per questo, oltre che per il fatto di non averne potuto seguire l'allestimento in prima persona, considerava decisiva la prima italiana (ed europea), tenutasi alla Scala di Milano l'8 febbraio 1872.
Verdi aveva anche scritto il ruolo di Aida per la voce di Teresa Stolz, che la cantò per la prima volta alla prima milanese. Il compositore aveva chiesto al fidanzato della cantante, Angelo Mariani, di dirigere la prima del Cairo, ma lui rifiutò. Così la scelta cadde su Giovanni Bottesini, provocando in un primo tempo una reazione negativa di Verdi, che non lo riteneva all’altezza; tuttavia il grande lavoro fatto da Bottesini con l’orchestra, composta da soli cinquanta elementi, convinse il compositore dopo il successo della prima[9]. L'interprete di Amneris a Milano, Maria Waldmann, era la sua favorita per il ruolo e continuerà a interpretare il personaggio in tutti gli allestimenti seguiti da Verdi, fino a che non si ritirò dalle scene nel 1876[10].
Anche a Milano Aida fu accolta con grande entusiasmo. In seguito fu allestita nei principali teatri d'opera di tutta Italia, tra cui il Teatro Regio di Parma (20 aprile 1872, il cui allestimento fu seguito da Verdi in persona), il Teatro di San Carlo di Napoli (30 marzo 1873, anch'essa seguita da Verdi in persona), La Fenice di Venezia (11 giugno 1873), il Teatro Regio di Torino (26 dicembre 1874), il Teatro Comunale di Bologna (30 settembre 1877, con Giuseppina Pasqua nel ruolo di Amneris e Franco Novara in quello del Re) e il Teatro Costanzi di Roma (8 ottobre 1881, con Theresa Singer come Aida e Giulia Novelli come Amneris), tra gli altri[11]
Esibizioni del XIX secolo
[modifica | modifica wikitesto]- Teatro di São Carlos, Lisbona: 1878, prima 6, febbraio e marzo (24 rappresentazioni), cantata in italiano, con Teresa Brambilla-Ponchielli (Aida), Marietta Biancolini (Amneris), Giuseppe Fancelli (Radames), Gottardo Aldighieri (Amonasro), Tommaso della Costa (Ramfis), Luigi Magnani (Re), Carlo Ziliani (Messagero), Mº Rafael Kuon.
- Palais Garnier, Parigi: 22 marzo 1880, cantata in francese, con Gabrielle Krauss (Aida), Rosine Bloch (Amneris), Henri Sellier (Radames), Victor Maurel (Amonasro), Georges-François Menu (il Re), e Augusto Boudouresque (Ramfis)[12]
- Metropolitan Opera, New York: 12 novembre 1886, diretto da Anton Seidl, con Therese Herbert-Förster (moglie di Victor Herbert) nel ruolo della protagonista, Carl Zobel nel ruolo di Radamès, Marianne Brandt nel ruolo di Amneris, Adolf Robinson nel ruolo di Amonasro, Emil Fischer nel ruolo di Ramfis e Georg Sieglitz in quello del re[11]
- Rio de Janeiro: 30 giugno 1886, Theatro Lyrico Fluminense. Durante le prove ci fu una lite in corso tra gli interpreti della compagnia d'opera itinerante italiana e il direttore locale, con il risultato che i sostituti del direttore d'orchestra furono respinti dal pubblico. Arturo Toscanini, all'epoca un violoncellista di 19 anni che era assistente coro, fu persuaso a prendere il testimone per la rappresentazione. Toscanini condusse l'intera opera a memoria, con grande successo. Questo fu l'inizio della sua brillante carriera[13].
Esibizioni del XX secolo e oltre
[modifica | modifica wikitesto]Una versione completa dell'opera è stata realizzata a New York nel 1949. Diretta da Toscanini con Herva Nelli nel ruolo di Aida e Richard Tucker in quello di Radamès, è stata trasmessa in televisione sulla rete televisiva NBC. A causa della lunghezza, l'opera è stata divisa in due trasmissioni televisive, conservate su kinescope e successivamente pubblicato in video da RCA e Testament. La parte audio della trasmissione, compresi alcuni rifacimenti nel giugno del 1954, fu pubblicata su LP e CD da RCA Victor. Altre performance degne di nota di questo periodo includono una performance del 1955 di Tullio Serafin con Maria Callas interprete di Aida e Richard Tucker come Radamès e uno spettacolo del 1959 diretto da Herbert von Karajan con Renata Tebaldi nei panni di Aida e Carlo Bergonzi nel ruolo di Radamès.
Organico della prima assoluta e di quella europea
[modifica | modifica wikitesto]Personaggio[14][15] | Interprete (Il Cairo) |
Interprete (Milano) |
Tipologia vocale |
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Aida | Antonietta Pozzoni Anastasi | Teresa Stolz | soprano |
Il Re d'Egitto | Tommaso Costa | Paride Pavoleri | basso |
Amneris | Eleonora Grossi | Maria Waldmann | mezzosoprano |
Radames | Pietro Mongini | Giuseppe Fancelli | tenore |
Amonasro | Francesco Steller | Francesco Pandolfini | baritono |
Ramfis | Paolo Medini | Ormondo Maini | basso |
Il messaggero | Luigi Stecchi-Bottardi | Luigi Vistarini | tenore |
Grande Sacerdotessa | Marietta Allievi | soprano | |
Scene | Edouard Despléchin Jean-Baptiste Lavastre Auguste Rubé Philippe Chaperon, su bozzetti di Auguste Mariette |
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Costumi | Henri de Montaut, con supervisione di Auguste Mariette |
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Coreografia | Alexandre Simon Henri Fuchs | ||
Direttore di scena | Carlo d'Ormeville | ||
Maestro del coro | G. Devasini | ||
Direttore d'orchestra | Giovanni Bottesini | Franco Faccio |
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Durante una guerra, Aida, la figlia del re etiope, è stata fatta schiava e portata in Egitto, dove però nessuno conosce la sua vera identità. Durante la schiavitù ella si innamora del comandante delle truppe egiziane Radames che ricambia il suo amore.
Atto I
[modifica | modifica wikitesto]- Scena I: sala del Faraone a Menfi.
Aida, principessa e figlia del Re di Etiopia Amonasro, vive a Menfi come serva; gli Egizi l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia, ignorando la sua vera identità e suo padre ha organizzato un'incursione in Egitto per liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida è innamorata, ricambiata, del giovane guerriero Radamès, che sogna di comandare le truppe. Ha però una pericolosa rivale, Amneris, la figlia del Faraone d'Egitto. Giunta Aida, Amneris intuisce che la serva possa essere la fiamma di Radamès e falsamente la consola dal suo pianto. Appare il Faraone assieme agli ufficiali e al sommo sacerdote Ramfis che introduce un messaggero recante le notizie dal confine: gli etiopi stanno distruggendo tutto e stanno per marciare su Tebe. Aida è preoccupata: suo padre sta marciando contro l'Egitto. Il Faraone dichiara inoltre che Radamès è stato scelto da Iside come comandante dell'esercito che combatterà contro Amonasro. Il cuore di Aida è diviso tra l'amore per il padre e il suo paese e l'amore per Radamès.
- Scena II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi.
Cerimonie solenni e danza delle sacerdotesse. Investitura di Radamès come comandante in capo.
Atto II
[modifica | modifica wikitesto]Scena I: Stanza di Amneris
Amneris riceve la sua schiava Aida e ingegnosamente la spinge a dichiarare il suo amore per Radamès, mentendole dicendo che egli è morto in battaglia; la reazione di Aida alla notizia la tradisce rivelando l'amore segreto per il guerriero. Amneris così la minaccia essendo la figlia del Faraone e potendo tutto a differenza della povera serva, ma con orgoglio Aida si lascia sfuggire che anche lei è di nobile rango, tuttavia si trattiene appena in tempo e chiede perdono. Risuonano da fuori le trombe della vittoria e Amneris obbliga la disperata Aida a vedere con lei il trionfo dell'Egitto e la sconfitta del suo popolo.
- Scena II: Uno degli ingressi della città di Tebe.
Radamès torna vincitore e il Faraone decreta che egli potrà avere tutto quello che desidera. I prigionieri etiopi sono condotti alla presenza del Re; tra loro figura Amonasro e Aida accorre subito ad abbracciare il padre, ma Amonasro non viene riconosciuto e dichiara che il Re etiope è stato ucciso in battaglia: le loro vere identità rimangono quindi sconosciute agli Egizi. Animato dal suo amore per Aida, Radamès desidera che i prigionieri siano liberati e il Faraone, a lui grato, lo proclama suo successore al trono concedendogli la mano della figlia Amneris e fa inoltre rilasciare i prigionieri; su consiglio di Ramfis, fa però restare Aida e Amonasro come ostaggi per assicurare che gli etiopi non cerchino di vendicare la loro sconfitta.
Atto III
[modifica | modifica wikitesto]- Scena I: Le rive del Nilo, vicino al tempio di Iside.
Mentre Amneris prega nel tempio di Iside fuori dal palcoscenico, il Re etiope tenuto in ostaggio assieme ad Aida medita una vendetta per la sconfitta subita e costringe la figlia a farsi rivelare da Radamès la posizione dell'esercito egizio. Radamès ha solo apparentemente consentito di diventare il marito di Amneris e, fidandosi di Aida, durante la conversazione in cui decidono di fuggire insieme, le rivela per incauta confidenza le informazioni richieste dal padre. Rimasto nei paraggi origliando la conversazione, Amonasro rivela la sua identità e, all'arrivo delle guardie e di Amneris, fugge con Aida. Disperato per avere involontariamente tradito il suo Faraone e la sua patria, Radamès si consegna prigioniero al sommo sacerdote.
Atto IV
[modifica | modifica wikitesto]- Scena I: Sala nel palazzo del Faraone; andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.
Volendo salvare Radamès di cui conosce l'innocenza, Amneris lo supplica di discolparsi, ma egli rifiuta. Radamès affronta il processo fuori dal palcoscenico; tace e non si difende, mentre Amneris, che rimane sul palco, si appella ai sacerdoti affinché gli mostrino pietà. Radamès viene condannato a morte per alto tradimento e sarà sepolto vivo. Mentre Radamès viene portato via Amneris maledice i sacerdoti.
- Scena II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radamès; la scena è divisa in due piani: il piano superiore rappresenta l'interno del tempio splendente d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo.
Sepolto vivo nel sotterraneo del tempio di Vulcano, Radamès crede di essere solo, ma pochi attimi dopo si accorge che Aida si è nascosta nella cripta per morire con lui. I due amanti accettano il loro terribile destino, confermano l'amore reciproco, dicono addio al mondo e alle sue pene e aspettano l'alba, mentre Amneris piange e prega sopra la loro tomba durante le cerimonie religiose e la danza di gioia delle sacerdotesse.
Organico orchestrale
[modifica | modifica wikitesto]La partitura di Verdi prevede l'utilizzo di:
- 3 flauti (III. anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti
- 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, cimbasso
- timpani, triangolo, piatti, tam-tam, grancassa
- 2 arpe
- archi.
Da suonare sul palco o internamente:
Numeri musicali
[modifica | modifica wikitesto]Atto I
[modifica | modifica wikitesto]- 1 Preludio
- 2 Introduzione e Scena
- Introduzione Sì: corre voce che l'Etiope ardisca (Ramfis, Radamès) Scena I
- Recitativo Se quel guerrier io fossi! (Radamès) Scena I
- Romanza Celeste Aida (Radamès) Scena I
- Duetto Quale insolita gioia (Amneris, Radamès) Scena I
- Terzetto Vieni, o diletta, appressati... (Amneris, Aida, Radamès) Scena I
- Scena Alta cagion vi aduna (Re, Messaggero, Amneris, Aida, Radamès, Coro) Scena I
- Pezzo d'assieme Su! del Nilo al sacro lido (Re, Amneris, Aida, Radamès, Ramfis, Sacerdoti, Ministri, Capitani, Coro) Scena I
- 3 Scena di Aida
- Scena Ritorna vincitor!... (Aida) Scena I
- 4 Finale I
- Scena della consacrazione Immenso Fthà, del mondo (Coro di Sacerdotesse e Sacerdoti) Scena II
- Danza delle Sacerdotesse Scena II
- Scena Mortal, diletto ai Numi, a te fidate (Ramfis) Scena II
- Finale Nume, custode e vindice (Ramfis, Radamès) Scena II
Atto II
[modifica | modifica wikitesto]- 5 Introduzione, Coro, Scena e Duetto di Aida e Amneris
- Coro Chi mai fra gl'inni e i plausi (Schiave) Scena I
- Danza di giovani schiavi mori Scena I
- Coro Vieni: sul crin ti piovano (Schiave, Amneris) Scena I
- Scena Silenzio! Aida verso noi s'avanza... (Amneris) Scena I
- Scena Fu la sorte dell'armi a' tuoi funesta (Amneris, Aida) Scena I
- Duetto Amore! amore! Gaudio... tormento... (Aida, Amneris) Scena I
- 6 Finale II
- Inno Gloria all'Egitto, ad Iside (Popolo, Donne, Sacerdoti) Scena II
- Marcia trionfale Scena II
- Ballabile Scena II
- Coro Vieni, o guerriero vindice (Popolo) Scena II
- Scena Salvator della patria, io ti saluto (Re, Radamès, Aida, Amneris, Amonasro, Coro) Scena II
- Pezzo d'assieme Ma tu, Re, tu signore possente (Amonasro, Re, Radamès, Aida, Amneris, Ramfis, Prigionieri, Schiave, Sacerdoti, Popolo) Scena II
- Stretta del Finale II Gloria all'Egitto, ad Iside (Popolo) Scena II
Atto III
[modifica | modifica wikitesto]- 7 Introduzione, Preghiera, Coro e Romanza di Aida
- Coro O tu che sei d'Osiride (Coro nel tempio) Scena unica
- Scena Vieni d'Iside al tempio (Ramfis, Amneris) Scena unica
- Recitativo Qui Radamès verrà... Che vorrà dirmi? (Aida) Scena unica
- Romanza O cieli azzurri... o dolci aure native (Aida) Scena unica
- 8 Scena e Duetto di Aida e Amonasro
- Scena Cielo! mio padre! (Aida, Amonasro) Scena unica
- Duetto Rivedrai le foreste imbalsamate (Amonasro, Aida) Scena unica
- 9 Duetto di Aida e Radamès, Scena e Finale III
- Duetto Pur ti riveggo, mia dolce Aida... (Radamès, Aida) Scena unica
- Scena Ma, dimmi: per qual via (Aida, Radamès, Amonasro) Scena unica
- Finale III Traditor! - La mia rival!... (Amneris, Aida, Amonasro, Radamès, Ramfis) Scena unica
Atto IV
[modifica | modifica wikitesto]- 10 Scena e Duetto di Amneris e Radamès
- Recitativo L'aborrita rivale a me sfuggia... (Amneris) Scena I
- Scena Io l'amo... Io l'amo sempre... (Amneris) Scena I
- Duetto Già i sacerdoti adunansi (Amneris, Radamès) Scena I
- 11 Scena del Giudizio
- Recitativo Ohimè!... morir mi sento... Oh! chi lo salva? (Amneris) Scena I
- Giudizio Spirto del Nume, sovra noi discendi! (Sacerdoti, Amneris, Ramfis, Coro) Scena I
- 12 Scena, Duetto e Finale ultimo
- Scena La fatal pietra sovra me si chiuse... (Radamès, Aida) Scena II
- Duetto e Finale Morir! sì pura e bella! (Radamès, Aida, Amneris, Sacerdoti, Sacerdotesse) Scena II
Discografia (selezione)
[modifica | modifica wikitesto]Videografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1953 fu prodotto Aida, trasposizione cinematografica dell'opera diretta da Clemente Fracassi, con Sophia Loren nel ruolo di Aida e con la voce di Renata Tebaldi.
All'opera è liberamente ispirato anche Aida degli alberi, film d'animazione del 2001 prodotto dalla Lanterna Magica con la regia di Guido Manuli e la voce di Olivia Manescalchi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Aida, su giuseppeverdi.it (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2012).
- ^ Marcello Conati, Un'opera da Grande Boutique, in Aida, programma di sala, Venezia, Fondazione Teatro La Fenice, 2019, pp. 49-73. (PDF).
- ^ Julian Budden, Le Opere di Verdi, vol. 3, EDT/MUSICA, 1988, p. 192.
- ^ Miriam Artiaco, Aida per un ennesimo successo in Arena di Verona Opera Festival 2015, su Oltrecultura, 20 agosto 2015. URL consultato il 29 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
- ^ Frank (2002), p. 28
- ^ Filippo Filippi, Lettere egiziane, in "Musica e musicisti. Critiche, biografie ed escursioni", p. 361.
- ^ Auguste Mariette a Paul Draneht (General Manager dell'Opera del Cairo), Parigi, 28 settembre 1871. , Busch (1978), pp. 224–225
- ^ La capienza dell'Opera del Cairo era di 850 posti (Pitt & Hassan 1992)
- ^ Aldo Salvagno, 2022, p. 164.
- ^ Verdi's Falstaff in Letters and Contemporary Reviews, questia-online-library.com
- ^ a b "Storia delle interpretazioni di Aida", Casaglia, Gherardo, L'Almanacco di Gherardo Casaglia (2005)
- ^ Wolff 1962, p. 27; Phillips-Matz 1993, pp. 652–653
- ^ Tarozzi, p. 36
- ^ Eduardo Rescigno, Dizionario verdiano, BUR Dizionari, Rizzoli, Milano, 2001, ISBN 88-17-86628-8
- ^ Almanacco di AmadeusOnLine, su amadeusonline.net. URL consultato il 1º settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Egizio di Torino, Aida. Figlia di due mondi, a cura di Enrico Ferraris, Franco Cosimo Panini Editore, 2022, ISBN 9788857018058.
- (EN) Andrew Porter, The New Grove Dictionary of Music and Musicians, vol. 19, Londra, Macmillan Publishers, 1980, pp. 635-665, ISBN 0-333-23111-2.
- (EN) John Rosselli, The life of Verdi, Cambridge, Cambridge University Press, 2000, ISBN 978-0-521-66957-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Aida
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aida
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aida, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Aida, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- (EN) Spartiti o libretti di Aida, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Aida, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Programmazione teatrale di Aida, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- L’opera si racconta - Portale Verdi on line
- Ascolta Aida in versione integrale su Magazzini Sonori con José Carreras nel ruolo di Radames e Mirella Freni nel ruolo di Aida (digitalizzazione da nastro dall'Archivio Nicolai Ghiaurov)
- Trama e altre informazioni dal Dizionario dell'Opera, «myword.it»
- Dentro l'opera - Aida, su arena.it (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2010).
- Programma di sala, con libretto e note, per l'allestimento 1998 al Teatro La Fenice di Venezia
- Trama e Libretto dell'opera direttamente stampabile
- Nell'audioteca di Liber Liber versione del 1951 diretta da Vittorio Gui, con Caterina Mancini, Mario Filippeschi, Giulietta Simionato e Rolando Panerai
- L'Aida di Ozpetek e Mehta, su rai.tv.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 185868649 · LCCN (EN) n80017867 · GND (DE) 300164971 · BNE (ES) XX2221648 (data) · BNF (FR) cb13920545w (data) · J9U (EN, HE) 987007583570205171 |
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