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1983... (A Merman I Should Turn to Be)

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1983... (A Merman I Should Turn to Be)
ArtistaJimi Hendrix
(pubblicato a nome The Jimi Hendrix Experience)
Autore/iJimi Hendrix
GenereRock psichedelico
Edito daReprise Records
Pubblicazione originale
IncisioneElectric Ladyland
Data1968
Durata13'25"

1983... (A Merman I Should Turn to Be) è un brano musicale registrato nel 1968 dalla band rock The Jimi Hendrix Experience per essere inserito nel terzo album in studio, Electric Ladyland. Scritta e prodotta da Jimi Hendrix, la canzone vede la partecipazione del flautista Chris Wood dei Traffic, e con una durata di oltre 13 minuti è la seconda traccia più lunga mai pubblicata dal gruppo (dopo "Voodoo Chile").

Il brano è stato reinterpretato, fra gli altri, dalla Gil Evans Orchestra, dai Christian Death e da Laurie Anderson. La conclusione di Land, brano di Patti Smith dall'album Horses è un tributo al brano di Jimi Hendrix.[1]

Registrazione e produzione

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La prima versione del brano fu registrata da Hendrix, con sola chitarra e voce, in un appartamento di New York nel marzo 1968[2]; questa versione demo fu poi pubblicata nel 1995 all'interno del disco di accompagnamento del libro Voodoo Child: The Illustrated Legend of Jimi Hendrix[2].Nel 2018, fu inclusa come traccia bonus nella 50th Anniversary Edition di Electric Ladyland[3].

La prima registrazione del brano con la band ebbe luogo presso i Sound Center Studios di New York il 13 marzo 1968[4]. Il 22 aprile 1968 la base musicale fu completata al Record Plant con Hendrix, Mitch Mitchell alla batteria e Chris Wood, allora membro dei Traffic, al flauto[5]. Ulteriori sovraincisioni furono aggiunte l'8 maggio e la canzone fu completata e mixata al Record Plant il 10 giugno[6]. Nella versione del disco Hendrix canta tutte le parti vocali e suona chitarre, percussioni e il basso (Noel Redding era assente dalla traccia), con Mitchell alla batteria e Wood al flauto.[7]

La traccia presenta parti di chitarra e flauto al contrario, suoni di gabbiani prodotti manipolando il feedback del microfono e un flexatone che riproduce il suono di una campana[7]. A quel tempo, Chas Chandler si era dimesso dal ruolo di produttore e la produzione era guidata da Hendrix stesso[7], mentre i tecnici del suono erano Eddie Kramer e il proprietario dello studio Gary Kellgren.[7]

Nelle recensioni di Electric Ladyland, 1983... (A Merman I Should Turn to Be) è spesso identificata come uno dei brani migliori del disco[8][9]. Harry Shapiro e Caesar Glebbeek nel loro libro Jimi Hendrix - Una foschia rosso porpora la definiscono una «canzone che segna un inizio e una fine. Musicalmente si tratta del primo pezzo in cui viene adottata un'orchestrazione ad ampio respiro facendo uso di tutte le possibilità degli studi Record Plant».[10]

Il critico della BBC Chris Jones, in una recensione del 2007, ha definito il brano un «classico della musica stoned»[9], mentre secondo Piero Scaruffi è «la sonata d'avanguardia per eccellenza del repertorio Hendrix-iano ( [...] ) una vertigine cosmico-psichedelica che oscilla a lungo fra rumoristica elettronica e improvvisazione jazz per sollevarsi infine in un vento impetuoso, in una progressione incalzante che all'apice dell'orgasmo si capovolge in una vertigine abissale».[8]

  1. ^ Simon Reynolds, Retromania. Pop Culture's Addiction to Its Own Past, Faber & Faber, 2011
  2. ^ a b Geldeart Rodham, 2007, p. 125
  3. ^ Variety Staff, Jimi Hendrix Experience's Electric Ladyland Gets 50th Anniversary Box Set Treatment, su Variety.com, 13 settembre 2018. URL consultato il 26 settembre 2019.
  4. ^ Geldeart Rodham, 2007, p. 50
  5. ^ Geldeart Rodham, 2007, p. 51
  6. ^ Geldeart Rodham, 2007, pp. 54, 56
  7. ^ a b c d Shapiro Glebbeek, 1995, p. 531
  8. ^ a b Piero Scaruffi, The History of Rock Music - Jimi Hendrix, su scaruffi.com. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  9. ^ a b (EN) Chris Jones, Review of Jimi Hendrix – Electric Ladyland, su BBC, 24 aprile 2007. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  10. ^ Harry Shapiro e Caesar Glebbeek, Jimi Hendrix Una foschia rosso porpora, Arcana Edizioni, 2010, ISBN 9788862317580.
  11. ^ Heather Phares, Searching for Jimi Hendrix, su allmusic.com.

Collegamenti esterni

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