Victor Ponta
Victor Ponta | |
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Primo ministro della Romania | |
Durata mandato | 7 maggio 2012 – 5 novembre 2015 |
Presidente | Traian Băsescu Klaus Iohannis |
Predecessore | Mihai Răzvan Ungureanu |
Successore | Sorin Cîmpeanu (ad interim) Dacian Cioloș |
Ministro della giustizia (ad interim) | |
Durata mandato | 27 marzo 2013 – 15 aprile 2013 |
Capo del governo | Victor Ponta |
Predecessore | Mona Pivniceru |
Successore | Robert Cazanciuc |
Durata mandato | 6 agosto 2012 – 23 agosto 2012 |
Capo del governo | Victor Ponta |
Predecessore | Titus Corlățean |
Successore | Mona Pivniceru |
Ministro per i rapporti con il Parlamento | |
Durata mandato | 22 dicembre 2008 – 10 ottobre 2009 |
Capo del governo | Emil Boc |
Predecessore | Mihai Voicu |
Successore | Luminița Placinta |
Ministro per i finanziamenti internazionali e l'acquisto comunitario | |
Durata mandato | 11 marzo 2004 – 28 dicembre 2004 |
Capo del governo | Adrian Năstase |
Membro della Camera dei deputati della Romania | |
Durata mandato | 19 dicembre 2004 – 20 dicembre 2020 |
Legislatura | V, VI, VII, VIII |
Gruppo parlamentare | PSD (fino a settembre 2017) Indipendente (da settembre 2017) |
Circoscrizione | Gorj |
Sito istituzionale | |
Presidente del Partito Social Democratico | |
Durata mandato | 21 febbraio 2010 – 12 luglio 2015 |
Predecessore | Mircea Geoană |
Successore | Rovana Plumb (ad interim) Liviu Dragnea |
Dati generali | |
Partito politico | PSD (2001-2017; dal 2024) Pro Romania (2017-2024)[1] |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università di Bucarest |
Professione | Avvocato |
Firma |
Victor-Viorel Ponta (Bucarest, 20 settembre 1972) è un politico rumeno, membro del Parlamento rumeno come deputato dal 2004 al 2020.
Primo ministro della Romania dal 7 maggio 2012 al 4 novembre 2015 e leader del Partito Social Democratico dal 2010 al 2015. Rassegna le proprie dimissioni, il 4 novembre 2015 a seguito dell'incendio del Colectiv e delle manifestazioni di protesta collegate.[2]
È stato membro della Camera dei deputati della Romania dal 2004 fino al 2020, eletto in rappresentanza del Distretto di Gorj. Tra il 2008 e il 2009 fu ministro per i rapporti con il Parlamento all'interno del governo guidato da Emil Boc.
Finalista nelle elezioni presidenziali del novembre 2014, Ponta ha perso contro il candidato del PNL Klaus Iohannis. Il mese successivo, l'UDMR esce dal governo, spingendo Ponta a formare un quarto governo, con il Partito conservatore (PC) e il Partito Liberale Riformatore (PLR) in qualità di partner minori.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini, formazione e carriera
[modifica | modifica wikitesto]Di origini albanese-italiane, secondo Ponta, la sua famiglia, originariamente chiamata Ponte, ebbe origine a Trieste e raggiunse la Transilvania verso la fine del XIX secolo, per aiutare a costruire una strada da Pecica a Nădlac commissionata dalle autorità austro-ungariche.[3] Nel frattempo, ha anche rivendicato l'ascendenza nel villaggio albanese di Moscopoli,[4] e questo è stato descritto come una discendenza arumena sul lato materno. Si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Bucarest. Ha lavorato come procuratore dal 1995. Nel 1998, è entrato a far parte della Corte Suprema nella sezione corruzione e procedimenti penali.
Ascesa politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 2004, tornato al governo Năstase come Vice Ministro per i Finanziamenti internazionali e dell'Acquisto comunitario. Viene eletto alle elezioni legislative nel Judet Gorj come membro del Partito Social Democratico. È stato rieletto alla Camera dei Deputati nel 2008.
Nel 2010 fu in corsa per la presidenza nel PSD in competizione con il presidente in carica Mircea Geoană. Nel 2011 forma una nuova coalizione politica, l'Unione Social-Liberale (USL), unendo il Partito Liberale (DSP), il Partito Nazionale Liberale (PNL) e il Partito Conservatore (PC).
Primo ministro
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 aprile 2012 il Governo Ungureanu di centro-destra venne rovesciato da una mozione di sfiducia proposta dall'Unione sociale liberale, e nel maggio 2012, viene assegnato quindi a Ponta l'incarico di formare un nuovo governo.[5]
L'incarico viene annunciato il 1º maggio 2012. Il Parlamento ratifica la formazione del nuovo governo, il 7 maggio 2012 con 284 voti contro 924. Victor Ponta ha prestato giuramento come Primo ministro e capo del Governo della Romania, diventando il più giovane primo ministro in Europa.
Tra le misure adottate in materia dal primo ministro Victor Ponta fin dai primi giorni in carica sono state: l'aumento dei salari al loro livello nel 2010,[6] e la sospensione della creazione di una sezione ungherese presso l'Università di medicina e farmacia di Târgu Mureș. Il governo Ponta ha anche sospeso anche i prefetti nominati dai governi precedenti.
Nelle prime settimane in carica, venne coinvolto in diversi casi controversi. Il suo governo trasferì la competenza dell''Istituto Culturale Romeno (ICR) al Presidente del Parlamento, ritenendo che ciò avrebbe portato ad una maggiore trasparenza. Tuttavia, l'ex presidente dell'ICR, Horia-Roman Patapievici, insieme ad altri intellettuali, hanno considerato questo trasferimento come un tentativo di politicizzare l'istituto. Il suo governo, con il tentativo di cambiare la direzione della televisione rumena, ha creato forti polemiche: alcuni dipendenti della TVR hanno accusato il governo di distruggere la televisione pubblica. Dalla sua posizione di deputato del Parlamento Rumeno ha proposto una nuova legge elettorale, respinta dalla Corte Costituzionale.
Nonostante il presidente Traian Băsescu fosse colui che rappresentava la Romania al Consiglio europeo, il primo ministro Ponta affermava che anche lui avesse tale prerogativa politica e di essere per questo sostenuto sia dal Parlamento che dal Presidente della Corte Costituzionale. Così anche lui partecipò al Consiglio. Tale conflitto è degenerato in una crisi politica che culminò con la sospensione di Băsescu dalla carica.
Plagio
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2012, venne accusato di aver copiato la sua tesi di dottorato da studi di diversi specialisti, sulla storia ed il funzionamento della Corte Penale Internazionale.
Conflitto con il presidente Băsescu
[modifica | modifica wikitesto]Ponta entra in aperto conflitto con il presidente Traian Băsescu dal giugno 2012, prima rimuovendo molti alti funzionari vicino a Băsescu, poi scontrandosi con il presidente su chi dovrebbe rappresentare il paese in occasione del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2012. Il 3 luglio 2012, la coalizione di governo sostituisce i presidenti della Camera dei Deputati e del Senato alleati del Capo dello Stato. Tre giorni dopo, Ponta ottiene la sospensione del presidente Basescu nel corso di una votazione al Parlamento. Il referendum tenuto il 29 luglio 2012 per confermare o meno l'impeachment del presidente, non viene convalidato a causa della mancanza del quorum. Di conseguenza, il 28 agosto 2012, Traian Băsescu viene reintegrato nelle sue funzioni di Capo dello Stato.
Rinnovo
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la schiacciante vittoria nelle elezioni parlamentari dell'Unione Social-Liberale del 9 dicembre 2012, con il 58,6% dei voti e 273 seggi su 412 alla Camera dei Deputati, e con il 60,1% dei voti e 122 seggi su 176 al Senato, Ponta venne incaricato il 17 dicembre 2012 dal Capo dello Stato, di formare un nuovo governo.
Prima di ottenere la fiducia del parlamento, ha dichiarato il suo desiderio di raggiungere un nuovo accordo con il Fondo monetario internazionale (FMI), anche se in disaccordo con alcune raccomandazioni, con la Commissione europea o con la Banca centrale europea.
Nel febbraio 2014, il PNL lascia l'USL e la coalizione, per cui il governo Ponta alla Camera si trova in minoranza. Riesce comunque a riformare un governo di maggioranza alla Camera tramite una coalizione denominata "Unione socialdemocratica", composta dal suo PSD, il Partito Conservatore e l'Unione Nazionale per il Progresso della Romania (UNPR). Questa coalizione venne sostenuta anche dal partito della minoranza ungherese, l'Unione Democratica Magiara di Romania (UDMR), che, nel nuovo governo ha ottenuto due incarichi ministeriali.
Candidato presidenziale rumeno 2014
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 si candida per le elezioni presidenziali del 2 novembre 2014. Sulla scheda elettorale, su 14 candidati, occupava la quarta posizione.
Nel primo turno, svoltosi il 2 novembre, l'affluenza è stata di 9.723.232 persone, pari al 53,17% degli elettori votanti. Il primo ministro Victor Ponta fu il candidato più votato, con un totale di 3.836.093 voti, pari al 40,44% dei voti, mentre il sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, con 2.881.406 voti, pari al 30,37% del voti, si è piazzato alle sue spalle.
Poiché nessun candidato ha ricevuto un punteggio del 50% più 1 dei votanti totali iscritti alle liste elettorali venne tenuto un secondo turno il 16 novembre 2014, che ha permesso la rimonta di Klaus Iohannis, divenuto quinto presidente della Romania.
Prima delle elezioni si sono svolte in varie città della Romania delle dimostrazioni. Migliaia di persone hanno esposto slogan come "Ponta non dimenticare, la Romania non vuole che te", "Abbasso la corruzione", "dimissioni Corlăţean" e "Abbasso la corruzione". Le stazioni televisive si sono rifiutate di trasmettere le immagini di quanto accaduto.
Dimissioni
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alle accuse di corruzione del 2007 e del 2008, a quel tempo un semplice avvocato, nel giugno 2015, Ponta ha dovuto affrontare diffuse richieste di dimissioni. Anche se ha negato ogni addebito, il 13 luglio 2015 venne incriminato con l'accusa di frode, evasione fiscale e riciclaggio di denaro. In seguito, il presidente Klaus Iohannis ha ripetutamente invitato Ponta a dimettersi a causa della scandalo.
Il 4 novembre 2015, si accesero grandi proteste di piazza, seguite da un incendio in una discoteca di Bucarest nella quale morirono diversi giovani. Nello stesso giorno Ponta annunciò che lui e il suo governo si sarebbero dimessi. I dimostranti chiedevano al primo ministro di dimettersi a causa delle accuse di corruzione e per una inadeguata politica della sicurezza che ha permesso l'incendio nella discoteca. Ponta ha dichiarato: "Sto consegnando il mio mandato, mi sto dimettendo, e implicitamente il mio governo", ha dichiarato Ponta, aggiungendo: "Spero che le dimissioni del governo siano in grado di soddisfare coloro che hanno manifestato nelle strade."[7][8]
In seguito alle dimissioni, Klaus Iohannis ha nominato ad interim il ministro dell'Istruzione Sorin Cîmpeanu come Primo ministro della Romania, mantenendo questo incarico fino a quando non verrà nominato un nuovo leader dal Parlamento. Due settimane dopo entra in carica il gabinetto tecnocratico guidato da Dacian Cioloș; Lo stesso Ponta era assente dal voto di conferma. Alle elezioni parlamentari del 2016, Ponta ha mantenuto il suo seggio in Aula.[9] Nel giugno 2017 è stato nominato segretario generale nel governo di Sorin Grindeanu, con grado ministeriale. In tal modo, fu automaticamente espulso dal PSD, che aveva accettato di applicare questa penalità a qualsiasi membro del partito che accettasse di servire sotto Grindeanu.[10] Poco dopo aver assunto l'incarico, il governo è stato estromesso in un voto di sfiducia.[11]
Nel novembre 2019 è stato nominato vicepresidente del Partito Democratico Europeo[12].
Presidenza del Partito Social Democratico
[modifica | modifica wikitesto]Nel febbraio 2010 è stato eletto presidente del PSD ad un congresso del partito, sconfiggendo Mircea Geoană, che aveva perso di poco la possibilità di diventare presidente della Romania diversi mesi prima.[13] La faida tra Geoană e Ponta continuò oltre l'elezione di quest'ultimo come leader del partito; per esempio, sei mesi dopo, Ponta sosteneva che "i magnati" come Sorin Ovidiu Vântu avevano il controllo totale sul processo decisionale del PSD durante il mandato di Geoană,[14] dalla carica del Presidente del Senato.[15] Nel novembre 2011, Ponta ha condotto uno sforzo di successo per rimuovere Geoana sia dal PSD che dalla dirigenza del Senato.[16][17]
Nel febbraio 2011, lui e Crin Antonescu, capo del Partito Nazionale Liberale (PNL), formarono l'Unione Social-Liberale (USL), un'alleanza politica in opposizione al Partito Democratico Liberale (PD-L).[18] Nell'agosto 2012 è stato eletto vicepresidente dell'Internazionale socialista.[19] Ponta si è dimesso dalla dirigenza del partito nel luglio 2015, nel mezzo di un'indagine in corso sulla corruzione.
Processo per corruzione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015, è stato citato in giudizio, insieme al suo socio Dan Șova, sulle accuse di corruzione, rispettivamente per contraffazione in documenti con firma privata, complicità nell'evasione fiscale e riciclaggio di denaro.[20] Il successivo mandato in questo processo è stato stabilito dal HCCJ per il 22 novembre 2017.[21] Le accuse di evasione fiscale sono state trattate in un altro caso, che è stato tuttavia classificato dai pubblici ministeri nel luglio 2017.[22]
Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1989 vince con la CSA Steaua Bucureşti del campionato nazionale giovanile di basket. Inoltre, è un dichiarato sostenitore della squadra di calcio FC Steaua Bucureşti.[23] Venne nominato Cavaliere dell'Ordine Nazionale per il Servizio Fedele nel 2002, mentre nel 2004 ha ricevuto l'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.
Nel 2006 divorzia dalla prima moglie Roxana, conosciuta ai tempi del liceo.[24] Nell'ottobre 2006, in Cina, ha sposato Daciana Sârbu,[25][26] futuro membro del Parlamento europeo.[27] Nel marzo 2008 hanno avuto una figlia risposandosi con rito ortodosso rumeno in una chiesa di Bucarest.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Scurt istoric al justiției penale internaționale,[28] R. A. Monitorul Oficial, Bucharest, 2001.
- Drept Penal - Partea generală. Note de curs,[29] Ed. Lumina Lex, Bucharest, 2004
- Curtea Penală Internațională,[30] Ed. Lumina Lex, Bucharest, 2004
- Noi provocări ale secolului XXI - Constituția europeană. Importanță, efecte și natură juridică,[31] Ed. Arhiepiscopia Tomisului, 2005, Constanța
- Drept penal. Partea generală,[32] Ed. Hamangiu, Bucharest, 2006
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze rumene
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RO) C. D., Victor Ponta a relansat Pro România cu atacuri la PSD. „Suntem un Start Up Party. O societate nu poate progresa scoțând în față analfabeți politic, care se califică doar pentru că sunt obedienți”, HotNews, 28 maggio 2018. URL consultato l'8 luglio 2018.
- ^ www.huffingtonpost.it
- ^ (RO) Alina Boghiceanu, "Portretul lui Victor Ponta, candidatul PSD la alegerile prezidenţiale", Adevărul, 25 settembre 2014; accesso al 14 novembre 2014
- ^ (RO) Mircea Marian, "Aflat la Tirana, Ponta a spus că familia bunicului său a venit în România din satul albanez Moscopole", Evenimentul Zilei, 18 marzo 2014; accesso al 17 novembre 2014
- ^ (RO) Romulus Georgescu and Sebastian Zachmann, "Guvernul Ungureanu a căzut! Moţiunea a trecut cu 235 de voturi pentru", Adevărul, 27 aprile 2012; accesso al 27 aprile 2012
- ^ Tornando ai contributi sfalsati per l'assicurazione sanitaria, bloccati in pensione durante i governi precedenti - Boc e Ungureanu - attraverso una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale.[non chiaro]
- ^ (RO) Mădălina Mihalache, Claudia Spridon, Mihaela Cojocariu, "Ponta şi Piedone au demisionat", Adevărul, 4 novembre 2015; accesso al 11 gennaio 2016
- ^ (RO) "Zeci de mii de români le-au cerut demisia lui Ponta, Oprea şi Piedone", Gândul, 3 novembre 2015; accesso al 11 gennaio 2016
- ^ (RO) Roxana Petre, "Reacția lui Victor Ponta, după ce BEC a anunțat distribuția mandatelor în Parlament" Archiviato il 20 dicembre 2016 in Internet Archive., România Liberă, 15 dicembre 2016; accesso al 17 dicembre 2016
- ^ (RO) Sebastian Zachmann, "Victor Ponta a fost numit Secretar General al Guvernului" ("Victor Ponta Named Secretary General of the Government"), Adevărul, 16 giugno 2017; accesso al 16 giugno 2017
- ^ (RO) Liviu Dădăcuș, "Victor Ponta, după înfrângerea de la moţiunea de cenzură" ("Victor Ponta, Commenting on No-Confidence Motion"), Mediafax, 21 giugno 2017; accesso al 26 giugno 2017
- ^ (RO) Victor Ponta a fost ales vicepreședinte al Partidului Democrat European, su euractiv.ro, Euractiv, 29 novembre 2019. URL consultato il 29 novembre 2019.
- ^ (RO) Christian Silva, "'Micul Titulescu' preia frâiele PSD" ("'Little Titulescu' Takes the Reins of the PSD") Archiviato l'8 gennaio 2014 in Internet Archive., Jurnalul Naţional, 21 febbraio 2010; accesso al 13 luglio 2010
- ^ (RO) Florin Ciornei, "Victor Ponta: 'Pe vremea lui Geoană, mogulii influenţau 100% deciziile PSD'", Evenimentul Zilei, 12 agosto 2010; accesso al 12 agosto 2010
- ^ (RO) Florin Ciornei, "Geoană: 'Ponta şi-a construit notorietatea prin atitudini de puşti obraznic'", Evenimentul Zilei, 12 August 2010; accessed 12 agosto 2010
- ^ (RO) "Mircea Geoană a fost exclus din PSD: Adio tovarăşi, pe curând prieteni", Mediafax, 22 novembre 2011; accesso al 9 febbraio 2012
- ^ (RO) "Mircea Geoană a fost revocat din funcţia de preşedinte al Senatului", Mediafax, 23 novembre 2011; accesso al 9 febbraio 2012
- ^ (RO) Dana Ilie, "Ponta şi Antonescu au semnat protocolul de înfiinţare a Uniunii Social-Liberale" Archiviato il 17 settembre 2011 in Internet Archive., România Liberă, 5 febbraio 2011; accesso al 9 febbraio 2012
- ^ (RO) Andreia Ciobanu, "Ponta, ales vicepreședinte al Internaţionalei Socialiste" ("Ponta, Elected Vice President of the Socialist International"), Adevărul, 30 agosto 2012; accesso al 2 settembre 2012
- ^ (RO) Dosarul "Rovinari - Turceni": Victor Ponta, la ÎCCJ – AGERPRES, in Agerpres, 16 settembre 2016. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ (RO) Detalii dosar - Înalta Curte de Casație și Justiție a României, in Scj.ro. URL consultato il 7 novembre 2017.
- ^ (RO) Parchetul ICCJ a clasat dosarul de corupție ”Turceni - Rovinari” al lui Ponta, in Revista22online.ro. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ (RO) "Victor Ponta, după Supercupa României: Sunt stelist şi mă bucur pentru această victorie", Mediafax, 10 luglio 2013; accesso all'8 settembre 2014
- ^ (RO) Evelyn Badea, "'Micul Titulescu', divorţat" Archiviato il 17 luglio 2012 in Archive.is., Adevărul, 11 febbraio 2006; accesso al 22 giugno 2009
- ^ (RO) "Victor Ponta şi Daciana Sârbu, nunta social-democrată a anului" Archiviato il 26 dicembre 2017 in Internet Archive., Ziua, 21 giugno 2008; accesso al 22 giugno 2009
- ^ (RO) "Azi, nuntă mare pe axa SRI - PSD", Adevărul, 21 giugno 2008; accesso al 5 settembre 2014
- ^ (RO) "Ei sunt cei 33 de europarlamentari aleşi de români" Archiviato il 12 giugno 2009 in Internet Archive., Evenimentul Zilei, 9 giugno 2009; accesso al 22 giugno 2009
- ^ Trad. Rum.:"Breve storia della giustizia penale internazionale"
- ^ Trad.Rum.:"Dispense di Diritto penale"
- ^ Trad. Rum.:"La Corte penale internazionale"
- ^ Trad. Rum.:"Le nuove sfide del XXI secolo. - La Costituzione europea. La sua importanza, e la natura giuridica"
- ^ Trad.Rum.:"Diritto penale, parte generale"
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Daciana Sârbu
- Elezioni presidenziali in Romania del 2014
- Governo Ponta I, II, III, IV
- Incendio del Colectiv
- Partito Socialdemocratico (Romania)
- Presidenti del Partito Social Democratico (Romania)
- Primi ministri della Romania
- PRO Romania
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Victor Ponta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RO) Pagina ufficiale di Facebook, su facebook.com.
- (RO) Profilo di Victor Ponta, su hartapoliticii.ro.
Articoli biografici
- (RO) Victor Ponta, "gatto" nella politica rumena, 6 ottobre 2008, Evenimentul zilei
- (RO) Basescu per il "piccolo Titulescu" nel 2002: "Ponta è una scimmia", 21 febbraio 2010, Evenimentul zilei
- (RO) Tra il "piccolo Titulescu" e l'"alta politica", 23 gennaio 2007, Evenimentul zilei
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8146030645535862817 · ISNI (EN) 0000 0004 9722 1765 · LCCN (EN) n2017056892 · GND (DE) 1095494635 |
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- Politici rumeni del XXI secolo
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