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Busnago: differenze tra le versioni

Coordinate: 45°37′N 9°28′E
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|Nome = Busnago
|Nome = Busnago
|Panorama = Busnago.jpg
|Panorama = Busnago.jpg
|Didascalia = Il centro paese
|Didascalia = Piazza Roma
|Bandiera =
|Bandiera = Busnago-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Voce stemma =
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|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Monza e Brianza
|Divisione amm grado 2 = Monza e Brianza
|Amministratore locale = Marco Corti<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Amministratore locale = Danilo Quadri
|Partito = [[lista civica]]
|Partito = [[Lista civica]]
|Data elezione = 9-06-2024
|Data elezione = 27-5-2019 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG-MM-AAAA senza zeri superflui-->
|Data istituzione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 210
|Abitanti = 6890
|Note abitanti = {{Istat|108|51|2024}}
|Abitanti = 6801
|Note abitanti = {{Istat|108|51|2021}}
|Aggiornamento abitanti = 31-5-2024
|Aggiornamento abitanti = 30-9-2021
|Sottodivisioni =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Bellusco]], [[Cornate d'Adda]], [[Grezzago]] (MI), [[Mezzago]], [[Roncello]], [[Trezzano Rosa]] (MI), [[Trezzo sull'Adda]] (MI)
|Divisioni confinanti = [[Bellusco]], [[Cornate d'Adda]], [[Grezzago]] (MI), [[Mezzago]], [[Roncello]], [[Trezzano Rosa]] (MI), [[Trezzo sull'Adda]] (MI)
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}}
}}


'''Busnago''' (''Busnag'' in [[dialetto brianzolo]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=109 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/109 }}</ref><ref>[[Ortografia classica milanese|ortografia classica]]</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[byzˈnɑːk]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:6801}} abitanti della [[provincia di Monza e della Brianza]] in [[Lombardia]].
'''Busnago''' (''Busnagh'' in [[dialetto brianzolo]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=109 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/109 }}</ref><ref>[[Ortografia classica milanese|ortografia classica]].</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[byzˈnɑːk]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:6890}} abitanti della [[provincia di Monza e della Brianza]] in [[Lombardia]].


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==

=== Territorio ===
=== Territorio ===
Il paese si trova tra il fiume [[Adda]] a est e il fiume [[Molgora]] a sud-ovest. Busnago confina con 7 comuni: [[Colnago|Cornate d'Adda]], [[Roncello]], [[Trezzo sull'Adda]], [[Mezzago]], [[Bellusco|Bellusco, Trezzano Rosa e Grezzago.]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Gargentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|data=1998|città=Busnago}}</ref>.
Il paese si trova tra il fiume [[Adda]] a est e il fiume [[Molgora]] a sud-ovest. Busnago confina con 7 comuni: [[Colnago|Cornate d'Adda]], [[Roncello]], [[Trezzo sull'Adda]], [[Mezzago]], [[Bellusco|Bellusco, Trezzano Rosa e Grezzago.]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Gargentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|data=1998|città=Busnago}}</ref>.


=== Clima ===
=== Clima ===
Il paese si trova a 210 metri sul livello del mare con un clima mite nella zona secca di Milano<ref name=":0" />. Busnago ha una piovosità media annuale di circa 1 100&nbsp;mm, e circa 30&nbsp;cm di neve. D'inverno spesso le minime scendono sotto gli 0° e le massime non superano i 10°. La nebbia non è spesso presente, manifestandosi in genere nei periodi di alta pressione.
Il paese si trova a 210 metri sul livello del mare con un clima mite nella zona secca di Milano<ref name=":0" />. Busnago ha una piovosità media annuale di circa 1&nbsp;100&nbsp;mm, e circa {{M|30|u=cm}} di neve. D'inverno spesso le minime scendono sotto gli 0º e le massime non superano i 10º. La nebbia non è spesso presente, manifestandosi in genere nei periodi di alta pressione.


== Storia ==
== Storia ==

=== Medioevo ===
=== Medioevo ===
Nell'873 dC si ha la prima menzione del nome "Busnago" in un documento relativo alla presa di possesso di alcuni beni di [[Cavenago di Brianza|Cavenago]] da parte di Ansperto, [[arcivescovo]] di Milano. Il [[manoscritto]] fu autenticato dalle firme di alcuni testimoni tra cui la firma del "''Rotecario de Buvonaco''", [[toponimo]] che indica Busnago.<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|p=47}}</ref> Nel XII secolo fu costruito un [[monastero]] (dedicato a [[Pietro (apostolo)|San Pietro]]) di [[monache benedettine]]. Nel 1344 un gruppo di monache umiliate era attivo in una località chiamata Corteana, un'odierna casa cascina<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Guglielmi Eugenio|autore2=Meroni Chiara|titolo=I monasteri benedettini femminili della Brianza|anno=2015|editore=Pietro Macchione Editore|città=Varese|pp=68-72|ISBN=978-88-6570-285-7.}}</ref>.
Nell'873 d.C. si ha la prima menzione del nome "Busnago" in un documento relativo alla presa di possesso di alcuni beni di [[Cavenago di Brianza|Cavenago]] da parte di Ansperto, [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]]. Il [[manoscritto]] fu autenticato dalle firme di alcuni testimoni tra cui la firma del ''"Rotecario de Buvonaco"'', [[toponimo]] che indica Busnago.<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|p=47}}</ref> Nel XII secolo fu costruito un [[monastero]] (dedicato a [[Pietro (apostolo)|San Pietro]]) di [[monache benedettine]]. Nel 1344 un gruppo di monache umiliate era attivo in una località chiamata Corteana, un'odierna casa cascina<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Guglielmi Eugenio|autore2=Meroni Chiara|titolo=I monasteri benedettini femminili della Brianza|anno=2015|editore=Pietro Macchione Editore|città=Varese|pp=68-72|ISBN=978-88-6570-285-7}}</ref>.


=== Età Moderna ===
=== Età Moderna ===
Nel 1538 Busnago entrò a far parte di un [[Feudo]] che all'inizio era posseduto dal [[feudatario]] D. Pagano D'Adda, e poi a partire dal 1611 dal figlio, il marchese Ambrogio, grazie al diritto di trasmissione ai primogeniti successori<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=73-77}}</ref>. Nel 1595 il primo ''[[Status Animarum]]'', registro con i dati anagrafici e religiosi dei parrocchiani (339 allora a Busnago) utilizzato per la determinazione della decima (decima parte della ricchezza) da versare alla parrocchia. Nel 1652 il Comune fu incluso in un nuovo Feudo posseduto dalla Famiglia Porro-Schiaffinati fino al 1756<ref name=":2" />. Nel 1773 definizione dei confini contemporanei del comune e ricostruzione della chiesa parrocchiale di [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni Evangelista]].
Nel 1538 Busnago entrò a far parte di un [[Feudo]] che all'inizio era posseduto dal [[feudatario]] D. Pagano D'Adda, e poi a partire dal 1611 dal figlio, il marchese Ambrogio, grazie al diritto di trasmissione ai primogeniti successori<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=73-77}}</ref>. Nel 1595 il primo ''[[Status Animarum]]'', registro con i dati anagrafici e religiosi dei parrocchiani (339 allora a Busnago) utilizzato per la determinazione della decima (decima parte della ricchezza) da versare alla parrocchia. Nel 1652 il Comune fu incluso in un nuovo Feudo posseduto dalla Famiglia Porro-Schiaffinati fino al 1756<ref name=":2" />. Nel 1773 definizione dei confini contemporanei del comune e ricostruzione della chiesa parrocchiale di [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni Evangelista]].


=== XIX secolo ===
=== XIX secolo ===
Nel 1805 la Lombardia fu inclusa nel Regno d'Italia di [[Napoleone Bonaparte]], che creò una nuova amministrazione regionale e locale introducendo [[Dipartimento|dipartimenti]], distretti e cantoni<ref>{{Cita libro|autore=Pagano Emanuele|titolo=Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone|anno=2007|editore=Carocci Editore|città=Roma|p=54|ISBN=978-88-430-4310-1}}</ref>. Dopo aver fatto parte dell'amministrazione della [[Pieve di Pontirolo]] Busnago entrò nel dipartimento dell'Olona (capoluogo di Milano), terzo distretto di Monza e quarto cantone di [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]]<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|p=43}}</ref>. Nel 1815 l'[[Impero austriaco]] riconquistò la Lombardia e il comune di Busnago era sotto la nona [[circoscrizione]] di Gorgonzola<ref>{{Cita libro|autore=Pagano Emanuele|titolo=Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone|anno=2007|editore=Carocci Editore|città=Roma|p=281|ISBN=978-88-430-4310-1}}</ref>. Nel 1853 Busnago passò nel quarto distretto di Gorgonzola. nel 1859 il comune fece parte del XIV Mandamento di Gorgonzola<ref name=":3" />. I ''Busnaghesi'' parteciparono attivamente all'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia:]] 5 uomini furono arruolati tra i "''[[Cacciatori delle Alpi]]''" guidati da [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] nella [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra d'indipendenza]] contro l'[[Austria]] tra 1859 e 1861; 14 invece furono invece quelli arruolati per la [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra d'indipendenza]] tra il 1862 e il 1871<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|data=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=181-184}}</ref>.
Nel 1805 la Lombardia fu inclusa nel Regno d'Italia di [[Napoleone Bonaparte]], che creò una nuova amministrazione regionale e locale introducendo [[Dipartimento|dipartimenti]], distretti e cantoni<ref>{{Cita libro|autore=Pagano Emanuele|titolo=Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone|anno=2007|editore=Carocci Editore|città=Roma|p=54|ISBN=978-88-430-4310-1}}</ref>. Dopo aver fatto parte dell'amministrazione della [[Pieve di Pontirolo]] Busnago entrò nel dipartimento dell'Olona (capoluogo di Milano), terzo distretto di Monza e quarto cantone di [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]]<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|p=43}}</ref>. Nel 1815 l'[[Impero austriaco]] riconquistò la Lombardia e il comune di Busnago era sotto la nona [[circoscrizione]] di Gorgonzola<ref>{{Cita libro|autore=Pagano Emanuele|titolo=Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone|anno=2007|editore=Carocci Editore|città=Roma|p=281|ISBN=978-88-430-4310-1}}</ref>. Nel 1853 Busnago passò nel quarto distretto di Gorgonzola. nel 1859 il comune fece parte del XIV Mandamento di Gorgonzola<ref name=":3" />. I ''Busnaghesi'' parteciparono attivamente all'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia:]] 5 uomini furono arruolati tra i "[[Cacciatori delle Alpi]]" guidati da [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] nella [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra d'indipendenza]] contro l'[[Austria]] tra 1859 e 1861; 14 invece furono invece quelli arruolati per la [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra d'indipendenza]] tra il 1862 e il 1871<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|data=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=181-184}}</ref>.


=== XX e XXI secolo ===
=== XX e XXI secolo ===
Nel 1900 Busnago contava 1816 abitanti, (divisi in 213 famiglie). Durante la [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]], quando il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] guidò il governo a dichiarare guerra all'Austria, furono molti i ''Busnaghesi'' che chiesero di essere esonerati dal [[servizio militare]] per motivi di povertà e necessità di lavorare nei campi. Un totale di 37 uomini di Busnago furono uccisi nella guerra tra il 1914 e il 1918<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=227-234}}</ref>. Negli ultimi anni '10 in mezzo al comune fu costruita una tramvia, che collegava Monza con Trezzo e Bergamo: con il [[tram]] finalmente il paese uscì dall'isolamento. Con l'avvento del [[fascismo]], dodici dei quindici [[Consigliere comunale|consiglieri comunali]] si sono dimessi per protesta contro la nuova [[dittatura]]<ref name=":4">{{Cita libro|cognome=Giordano, Michele, 1952-|titolo=Una selvaggia normalità : la camicia nera del Regime in doppiopetto|url=https://www.worldcat.org/oclc/809030034|accesso=2020-12-24|data=2012|editore=F. Angeli|OCLC=809030034|ISBN=978-88-204-0641-7}}</ref>. Nel 1931 i fascisti uccisero Ripamonti Angelo, il proprietario dell'osteria, in mezzo a una violenza di squadra<ref name=":4" />. Durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] 21 giovani morirono nella battaglia. Erminio Pellegatta fu nominato primo sindaco del paese dopo la Liberazione d'Italia, il [[25 aprile]] 1945. Tra gli anni '70 e '80 la nuova amministrazione costruì la scuola media, a nome dei generali [[Carlo Alberto dalla Chiesa|Carlo Alberto Dalla Chiesa]] e [[Domenico Russo (poliziotto)|Domenico Russo]] uccisi dalla [[mafia]] palermitana nel 1982, realizzando la prima [[biblioteca]] comunale del paese in via [[San Rocco]]<ref name=":5">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=389-404}}</ref>. Nel 1989 viene aperto il [[Centro commerciale|Centro Commerciale]] [https://www.centroglobo.it/ Globo] che oggi è uno dei più grandi d'Italia con più di 200 negozi e 3000 posti auto<ref name=":5" />. Negli anni '90 la giunta comunale ha promosso il progetto per la costruzione di una [[casa di riposo]] con oltre 100 posti letto per anziani autosufficienti e non autosufficienti<ref name=":5" />. Busnago ha sempre fatto parte della provincia di Milano, quando passò nel [[2009]] alla [[provincia di Monza e della Brianza]]<ref>{{Cita legge italiana
Nel 1900 Busnago contava {{formatnum:1816}} abitanti, (divisi in 213 famiglie). Durante la [[prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]], quando il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] guidò il governo a dichiarare guerra all'Austria, furono molti i ''Busnaghesi'' che chiesero di essere esonerati dal [[servizio militare]] per motivi di povertà e necessità di lavorare nei campi. Un totale di 37 uomini di Busnago furono uccisi nella guerra tra il 1914 e il 1918<ref>{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=227-234}}</ref>. Negli ultimi anni '10 in mezzo al comune fu costruita una tramvia, che collegava Monza con Trezzo e Bergamo: con il [[tram]] finalmente il paese uscì dall'isolamento. Con l'avvento del [[fascismo]], dodici dei quindici [[Consigliere comunale|consiglieri comunali]] si sono dimessi per protesta contro la nuova [[dittatura]]<ref name=":4">{{Cita libro|cognome=Giordano, Michele, 1952-|titolo=Una selvaggia normalità : la camicia nera del Regime in doppiopetto|url=https://www.worldcat.org/oclc/809030034|accesso=24 dicembre 2020|data=2012|editore=F. Angeli|OCLC=809030034|ISBN=978-88-204-0641-7}}</ref>. Nel 1931 i fascisti uccisero Ripamonti Angelo, il proprietario dell'osteria, in mezzo a una violenza di squadra<ref name=":4" />. Durante la [[seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] 21 giovani morirono nella battaglia. Erminio Pellegatta fu nominato primo sindaco del paese dopo la Liberazione d'Italia, il [[25 aprile]] 1945. Tra gli anni '70 e '80 la nuova amministrazione costruì la scuola media, a nome dei generali [[Carlo Alberto dalla Chiesa|Carlo Alberto Dalla Chiesa]] e [[Domenico Russo (poliziotto)|Domenico Russo]] uccisi dalla [[mafia]] palermitana nel 1982, realizzando la prima [[biblioteca]] comunale del paese in via [[San Rocco]]<ref name=":5">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=389-404}}</ref>. Nel 1989 viene aperto il [[Centro commerciale|Centro Commerciale]] [https://www.centroglobo.it/ Globo] che oggi è uno dei più grandi d'Italia con più di 200 negozi e 3000 posti auto<ref name=":5" />. Negli anni '90 la giunta comunale ha promosso il progetto per la costruzione di una [[casa di riposo]] con oltre 100 posti letto per anziani autosufficienti e non autosufficienti<ref name=":5" />. Busnago ha sempre fatto parte della provincia di Milano, quando passò nel [[2009]] alla [[provincia di Monza e della Brianza]]<ref>{{Cita legge italiana
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|tipo = legge
|anno = 2009
|anno = 2009
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}}</ref>.
}}</ref>.


=== Simboli ===
== Monumenti e Luoghi d'Interesse ==
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 settembre 1967.
{{citazione|D'argento, al [[Leone (araldica)|leone]] tenente con le branche anteriori un [[Castello (araldica)|castello]] torricellato di un solo pezzo, il tutto di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il castello sostenuto dal leone rampante ricorda l'esistenza sul territorio di un antico castello di epoca medievale, allo scopo di sottolineare l'antichità del paese, citato per la prima volta in un atto notarile del 15 gennaio 998.<ref>{{cita web |titolo= Busnago |url= https://www.mb.provincia.mb.it/comuni_old/busnago.html |sito= Provincia di Monza e della Brianza |accesso= 6 novembre 2022 |dataarchivio= 6 novembre 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20221106235110/https://www.mb.provincia.mb.it/comuni_old/busnago.html |urlmorto= sì }}</ref>


Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa di Santa Margherita ===
=== Chiesa di Santa Margherita ===
[[File:Chiesa di Santa Margerita Busnago.jpg|sinistra|miniatura|223x223px|Chiesa di Santa Margherita, Cascina Corteana.]]
[[File:Chiesa di Santa Margerita Busnago.jpg|sinistra|miniatura|223x223px|Chiesa di Santa Margherita, Cascina Corteana.]]
La cascina Cortena si trova appena fuori dal centro del paese. In questo luogo nel 1344 fu fondata una casa di ''monache Umiliate'', unita al Monastero degli Umiliati di [[Santa Margherita]] a [[Monza]]. Alcune notizie relative agli edifici provengono da [[Visita pastorale|visite pastorali]] rispettivamente nel 1566 di [[Carlo Borromeo|San Carlo Borromeo]], arcivescovo di Milano, e nel 1759 del [[Cardinale]] Pozzobonelli<ref name=":1" />. il Cardinale ha descritto un'icona, raffigurante Santa Margherita, dipinta su una tavola posta sull'altare della chiesa; Un vaso con acqua santa all'ingresso, quattro finestre quadrate e la [[Sagrestia|sacrestia]] (una grande stanza con pavimento in mattoni e un ripostiglio che custodiva oggetti sacri). Nel 1894, secondo la visita pastorale del cardinale Ferrari, la chiesa era di proprietà dell'Albini<ref name=":1" />. Oggi l'aspetto della chiesa è lo stesso, ma non viene quasi mai utilizzata<ref name=":1" />.
La cascina Cortena si trova appena fuori dal centro del paese. In questo luogo nel 1344 fu fondata una casa di ''monache Umiliate'', unita al monastero degli Umiliati di Santa Margherita a [[Monza]]. Alcune notizie relative agli edifici provengono da [[Visita pastorale|visite pastorali]] rispettivamente nel 1566 di [[Carlo Borromeo]], arcivescovo di Milano, e nel 1759 del [[cardinale]] Pozzobonelli<ref name=":1" />. il cardinale ha descritto un'icona, raffigurante ''Santa Margherita'', dipinta su una tavola posta sull'altare della chiesa; un vaso con acqua santa all'ingresso, quattro finestre quadrate e la [[Sagrestia|sacrestia]] (una grande stanza con pavimento in mattoni e un ripostiglio che custodiva oggetti sacri). Nel 1894, secondo la visita pastorale del cardinale Ferrari, la chiesa era di proprietà dell'Albini<ref name=":1" />. Oggi l'aspetto della chiesa è lo stesso, ma non viene quasi mai utilizzata<ref name=":1" />.


=== Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista ===
=== Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista ===
{{Vedi anche|Chiesa di San Giovanni Evangelista (Busnago)}}
[[File:Chiesa di San Giovanni Evangelista Busnago.jpg|miniatura|Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, Busnago]]
[[File:Chiesa di San Giovanni Evangelista Busnago.jpg|miniatura|Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, Busnago]]
Da quanto risulta su una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[Papa Adriano VI|papa Adriano]] del 1155, nel XII secolo fu edificata a Busnago una chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, che divenne parrocchia nel 1538<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=53-65}}</ref>. Nel 1566 l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo sancì l'aggregazione della chiesa di Roncello alla parrocchiale di Busnago, unione che durò fino al 1885<ref name=":6" />. All'inizio del XVII secolo le [[Cappella|cappelle]] della chiesa furono ampliate e restaurate. Nel 1774, grazie al sostegno finanziario del Fondo Religione, iniziarono i lavori di restauro completo della chiesa, che venne praticamente ricostruita totalmente nella forma che assume ancora oggi con le cappelle laterali dedicate a [[Sant'Anna]] e San Giovanni<ref name=":6" />. L'anno successivo fu innalzato anche il [[campanile]]. Dal 1529 ad oggi si sono succeduti 26 [[Sacerdote|sacerdoti]] alla testa della chiesa di Busnago: Martino de Regibus; Sacerdote Giovita di Bergamo; Pietro Levate de Regibus; Arcangelo Scarpini; Alessandro Orobono; Domenico Balconi; Francesco Voltolina; Gerolamo Mangili; Gerolamo Mantegazza; Pietro Antonio Castiglione; Giovanni Ambrogio Lecchi; Luigi Canzolo; Pier Paolo Bonone; Giovanni Battista Salvione; Giovanni Battista Salvecchi; Domenico Prima; Carlo Bortolomeo Zaffrani; Carlo Giuseppe Landriani; Luigi Niccolini; Carlo Coppa; Antonio Simbardi; Alfredo Bardelli; Lini Cairati; Domenico de Bernardi; Stefano Strada e Eugenio Boriotti<ref name=":6" />.
Da quanto risulta su una [[Bolla pontificia|bolla]] di [[Papa Adriano VI|papa Adriano]] del 1155, nel XII secolo fu edificata a Busnago una chiesa dedicata a san Giovanni evangelista, che divenne parrocchia nel 1538<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Pessani Sergio|autore2=Liva Giovanni|titolo=Busnago, tra l'Adda e il Molgora|anno=1997|editore=Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio|città=Busnago|pp=53-65}}</ref>. Nel 1566 l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo sancì l'aggregazione della chiesa di Roncello alla parrocchiale di Busnago, unione che durò fino al 1885<ref name=":6" />. All'inizio del XVII secolo le [[Cappella|cappelle]] della chiesa furono ampliate e restaurate. Nel 1774, grazie al sostegno finanziario del Fondo Religione, iniziarono i lavori di restauro completo della chiesa, che venne praticamente ricostruita totalmente nella forma che assume ancora oggi con le cappelle laterali dedicate a [[sant'Anna]] e san Giovanni<ref name=":6" />. L'anno successivo fu innalzato anche il [[campanile]]. Dal 1529 ad oggi si sono succeduti 26 [[Sacerdote|sacerdoti]] alla testa della chiesa di Busnago: Martino de Regibus; Sacerdote Giovita di Bergamo; Pietro Levate de Regibus; Arcangelo Scarpini; Alessandro Orobono; Domenico Balconi; Francesco Voltolina; Gerolamo Mangili; Gerolamo Mantegazza; Pietro Antonio Castiglione; Giovanni Ambrogio Lecchi; Luigi Canzolo; Pier Paolo Bonone; Giovanni Battista Salvione; Giovanni Battista Salvecchi; Domenico Prima; Carlo Bortolomeo Zaffrani; Carlo Giuseppe Landriani; Luigi Niccolini; Carlo Coppa; Antonio Simbardi; Alfredo Bardelli; Lini Cairati; Domenico de Bernardi; Stefano Strada e Eugenio Boriotti<ref name=":6" />.


=== Oratorio San Luigi ===
=== Oratorio San Luigi ===
L'[[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] è il luogo emblematico dell'educazione, della formazione, della socializzazione e della fede. L'oratorio di Busnago fu fondato più di 100 anni fa nel 1908. Dato l'interesse della chiesa nell'infanzia, fu il sacerdote Coppa ad avviare il progetto e l'acquisto dei materiali alla fine del 1906<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Annoni Lorenzo|titolo=Busnago 1908-2008, 100 anni in Oratorio|anno=2008|editore=Parrocchia San Giovanni Evangelista|città=Busnago}}</ref>. L'oratorio fu inaugurato il 15 agosto 1908<ref name=":7" />. Dagli anni Cinquanta l'oratorio divenne luogo dinamico e attivo di incontri ed eventi sportivi (anche se, ad esempio, la squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] dell'oratorio di Busnago esisteva già perché fondata nel 1915<ref>{{Cita libro|autore=Garghentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|anno=1998|città=Busnago|pp=154-155}}</ref>), all'interno dell'oratorio la banda (1950), nacquero il coro e una [[compagnia teatrale]] (1945)<ref name=":7" />. Il prete Gandini costruì la sala cinematografica, ancora oggi attiva, e aprì un piccolo bar; mentre Don Enrico creò il gruppo dei [[Catechismo|catechisti]], fondò il quotidiano "il Timone" (novembre 1963) e promosse per la prima volta a metà degli anni Sessanta l'oratorio durante l'estate<ref name=":7" />. All'inizio degli anni '70 il sacerdote Enrico promosse un progetto per la costruzione di un nuovo oratorio che non verrà però mai realizzato. Nel 1973 vengono ristrutturati la sala cinema e il bar e nel 1974 viene fondata la nuova compagnia teatrale Scaenici 74. Negli anni '80 il [https://www.csi.milano.it/ CSI (Centro Sportivo Italiano)] ha riorganizzato la struttura del calcio di basso livello<ref name=":7" />. Nel 1989 il neo sacerdote Don Domenico promosse un progetto per valorizzare l'oratorio alla conformazione diurna prestabilita, la costruzione di una piccola cappella, la realizzazione di un [[parco giochi]] e la fondazione di un nuovo [[giornale]]: "i Busnagori"<ref name=":7" />.
L'[[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] è il luogo emblematico dell'educazione, della formazione, della socializzazione e della fede. L'oratorio di Busnago fu fondato più di 100 anni fa nel 1908. Dato l'interesse della chiesa nell'infanzia, fu il sacerdote Coppa ad avviare il progetto e l'acquisto dei materiali alla fine del 1906<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Annoni Lorenzo|titolo=Busnago 1908-2008, 100 anni in Oratorio|anno=2008|editore=Parrocchia San Giovanni Evangelista|città=Busnago}}</ref>. L'oratorio fu inaugurato il 15 agosto 1908<ref name=":7" />. Dagli anni Cinquanta l'oratorio divenne luogo dinamico e attivo di incontri ed eventi sportivi (anche se, ad esempio, la squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] dell'oratorio di Busnago esisteva già perché fondata nel 1915<ref>{{Cita libro|autore=Garghentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|anno=1998|città=Busnago|pp=154-155}}</ref>), all'interno dell'oratorio la banda (1950), nacquero il coro e una [[compagnia teatrale]] (1945)<ref name=":7" />. Il prete Gandini costruì la sala cinematografica, ancora oggi attiva, e aprì un piccolo bar; mentre don Enrico creò il gruppo dei [[Catechismo|catechisti]], fondò il quotidiano ''Il Timone'' (novembre 1963) e promosse per la prima volta a metà degli anni Sessanta l'oratorio durante l'estate<ref name=":7" />. All'inizio degli anni '70 il sacerdote Enrico promosse un progetto per la costruzione di un nuovo oratorio che non verrà però mai realizzato. Nel 1973 vengono ristrutturati la sala cinema e il bar e nel 1974 viene fondata la nuova compagnia teatrale Scaenici 74. Negli anni '80 il [https://www.csi.milano.it/ CSI (Centro Sportivo Italiano)] ha riorganizzato la struttura del calcio di basso livello<ref name=":7" />. Nel 1989 il neo sacerdote Don Domenico promosse un progetto per valorizzare l'oratorio alla conformazione diurna prestabilita, la costruzione di una piccola cappella, la realizzazione di un [[parco giochi]] e la fondazione di un nuovo [[giornale]]: "i Busnagori"<ref name=":7" />.


=== Collegio Sant'Antonio ===
=== Collegio Sant'Antonio ===
Correva l'anno 1929 quando a Busnago, grazie ai frati dell'ordine della [[Madonna della Misericordia]], fu aperta la casa di Sant'Antonio (o casa di Scotti, secondo l'ultimo proprietario del terreno dove fu costruita la casa)<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Garghentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|anno=1998|città=Busnago|pp=170-172}}</ref>. Il primo direttore fu Frate Stanislao e la scuola privata fu inaugurata nel 1931, all'epoca c'era solo la [[Scuola primaria|scuola elementare]]<ref name=":8" />. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta una significativa ricostruzione trasformò la casa in un [[collegio]]: furono aperti anche un teatro, una mensa, diverse sale giochi, una palestra, diversi campi all'aperto e la [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola media]]<ref name=":8" />. Nel 1996, all'interno del collegio, il nuovo gruppo culturale di Fratel Mario Salvatori ha avviato il processo di diffusione dei principi culturali, storici e religiosi del mondo [[cattolico]]. Oggi questo collegio è una delle più prestigiose istituzioni educative private della Lombardia<ref name=":8" />.
Correva l'anno 1929 quando a Busnago, grazie ai frati dell'ordine di "Nostra Signora della Misericordia", fu aperta la casa di Sant'Antonio (o casa di Scotti, secondo l'ultimo proprietario del terreno dove fu costruita la casa)<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Garghentini Luigi|titolo=Busnago e la sua gente 1900-1950|anno=1998|città=Busnago|pp=170-172}}</ref>. Il primo direttore fu Frate Stanislao e la scuola privata fu inaugurata nel 1931, all'epoca c'era solo la [[Scuola primaria|scuola elementare]]<ref name=":8" />. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta una significativa ricostruzione trasformò la casa in un [[Collegio (istruzione)|collegio]]: furono aperti anche un teatro, una mensa, diverse sale giochi, una palestra, diversi campi all'aperto e la [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola media]]<ref name=":8" />. Nel 1996, all'interno del collegio, il nuovo gruppo culturale di Fratel Mario Salvatori ha avviato il processo di diffusione dei principi culturali, storici e religiosi del mondo [[cattolico]]. Oggi questo collegio è una delle più prestigiose istituzioni educative private della Lombardia<ref name=":8" />.


== Società ==
== Società ==
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| 5 || align=left| {{Bandiera|Ecuador|nome}} || 21
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== Infrastrutture e trasporti ==
Busnago è servita da tre linee automobilistiche gestite da [[Nord Est Trasporti|NET Nord Est Trasporti]]:

Z321 [[Monza|Monza Stazione FS]] - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z322 [[Cologno Nord|Cologno Nord M2]] - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z313 [[Gessate (metropolitana di Milano)|Gessate M2]] - Busnago - Paderno d'Adda Stazione FS

Fra il [[1890]] e il [[1958]] era inoltre presente una fermata della [[tranvia Monza-Trezzo-Bergamo]]<ref>{{cita libro|autore=Paolo Zanin|titolo=Monza e i suoi tram. Storia dei collegamenti tranviari da Monza a Milano e alla Brianza|ed=2|anno=2009|editore=Phasar|città=Firenze|cid=Zanin (2009) |ISBN= 978-88-6358-028-0}}</ref>.


== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec|1993|1995|Massimo Gianni|[[Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}}
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* {{gemellaggio|Francia|Heyrieux|1999}}
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== Infrastrutture e trasporti ==
Busnago è servita da tre linee automobilistiche gestite da [[Nord-Est Trasporti|NET Nord Est Trasporti]] :

Z321 [[Monza|Monza Stazione FS]] - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z322 [[Cologno Nord|Cologno Nord M2]] - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z313 [[Gessate (metropolitana di Milano)|Gessate M2]] - Busnago - Paderno d'Adda Stazione FS

Fra il [[1890]] e il [[1958]] era inoltre presente una fermata della [[tranvia Monza-Trezzo-Bergamo]]<ref>{{cita libro|autore=Paolo Zanin|titolo=Monza e i suoi tram. Storia dei collegamenti tranviari da Monza a Milano e alla Brianza|ed=2|anno=2009|editore=Phasar|città=Firenze|cid=Zanin (2009)}} ISBN 978-88-6358-028-0.</ref>.


== Sport ==
== Sport ==

=== Calcio ===
=== Calcio ===
La squadra di calcio maschile, denominata Acd Busnago milita nel campionato di prima categoria (2018-2019)
La squadra di calcio maschile, denominata Acd Busnago milita nel campionato di prima categoria (2018-2019)
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* [[Parco Rio Vallone]]
* [[Parco Rio Vallone]]
* [[Chiesa di San Rocco (Busnago)]]
* [[Chiesa di San Rocco (Busnago)]]

== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione attuale delle 11:01, 22 nov 2024

Busnago
comune
Busnago – Stemma
Busnago – Bandiera
Busnago – Veduta
Busnago – Veduta
Piazza Roma
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Monza e Brianza
Amministrazione
SindacoDanilo Quadri (Lista civica) dal 9-06-2024
Territorio
Coordinate45°37′N 9°28′E
Altitudine210 m s.l.m.
Superficie5,78 km²
Abitanti6 890[1] (31-5-2024)
Densità1 192,04 ab./km²
Comuni confinantiBellusco, Cornate d'Adda, Grezzago (MI), Mezzago, Roncello, Trezzano Rosa (MI), Trezzo sull'Adda (MI)
Altre informazioni
Cod. postale20874
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT108051
Cod. catastaleB289
TargaMB
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 408 GG[3]
Nome abitantibusnaghesi
Patronosant'Anna
Giorno festivo26 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Busnago
Busnago
Busnago – Mappa
Busnago – Mappa
Posizione del comune di Busnago nella provincia di Monza e della Brianza
Sito istituzionale

Busnago (Busnagh in dialetto brianzolo[4][5], AFI: [byzˈnɑːk]) è un comune italiano di 6 890 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia.

Geografia fisica

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Il paese si trova tra il fiume Adda a est e il fiume Molgora a sud-ovest. Busnago confina con 7 comuni: Cornate d'Adda, Roncello, Trezzo sull'Adda, Mezzago, Bellusco, Trezzano Rosa e Grezzago.[6].

Il paese si trova a 210 metri sul livello del mare con un clima mite nella zona secca di Milano[6]. Busnago ha una piovosità media annuale di circa 1 100 mm, e circa 30 cm di neve. D'inverno spesso le minime scendono sotto gli 0º e le massime non superano i 10º. La nebbia non è spesso presente, manifestandosi in genere nei periodi di alta pressione.

Nell'873 d.C. si ha la prima menzione del nome "Busnago" in un documento relativo alla presa di possesso di alcuni beni di Cavenago da parte di Ansperto, arcivescovo di Milano. Il manoscritto fu autenticato dalle firme di alcuni testimoni tra cui la firma del "Rotecario de Buvonaco", toponimo che indica Busnago.[7] Nel XII secolo fu costruito un monastero (dedicato a San Pietro) di monache benedettine. Nel 1344 un gruppo di monache umiliate era attivo in una località chiamata Corteana, un'odierna casa cascina[8].

Nel 1538 Busnago entrò a far parte di un Feudo che all'inizio era posseduto dal feudatario D. Pagano D'Adda, e poi a partire dal 1611 dal figlio, il marchese Ambrogio, grazie al diritto di trasmissione ai primogeniti successori[9]. Nel 1595 il primo Status Animarum, registro con i dati anagrafici e religiosi dei parrocchiani (339 allora a Busnago) utilizzato per la determinazione della decima (decima parte della ricchezza) da versare alla parrocchia. Nel 1652 il Comune fu incluso in un nuovo Feudo posseduto dalla Famiglia Porro-Schiaffinati fino al 1756[9]. Nel 1773 definizione dei confini contemporanei del comune e ricostruzione della chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista.

Nel 1805 la Lombardia fu inclusa nel Regno d'Italia di Napoleone Bonaparte, che creò una nuova amministrazione regionale e locale introducendo dipartimenti, distretti e cantoni[10]. Dopo aver fatto parte dell'amministrazione della Pieve di Pontirolo Busnago entrò nel dipartimento dell'Olona (capoluogo di Milano), terzo distretto di Monza e quarto cantone di Gorgonzola[11]. Nel 1815 l'Impero austriaco riconquistò la Lombardia e il comune di Busnago era sotto la nona circoscrizione di Gorgonzola[12]. Nel 1853 Busnago passò nel quarto distretto di Gorgonzola. nel 1859 il comune fece parte del XIV Mandamento di Gorgonzola[11]. I Busnaghesi parteciparono attivamente all'Unità d'Italia: 5 uomini furono arruolati tra i "Cacciatori delle Alpi" guidati da Garibaldi nella seconda guerra d'indipendenza contro l'Austria tra 1859 e 1861; 14 invece furono invece quelli arruolati per la terza guerra d'indipendenza tra il 1862 e il 1871[13].

XX e XXI secolo

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Nel 1900 Busnago contava 1 816 abitanti, (divisi in 213 famiglie). Durante la Prima Guerra Mondiale, quando il re Vittorio Emanuele III guidò il governo a dichiarare guerra all'Austria, furono molti i Busnaghesi che chiesero di essere esonerati dal servizio militare per motivi di povertà e necessità di lavorare nei campi. Un totale di 37 uomini di Busnago furono uccisi nella guerra tra il 1914 e il 1918[14]. Negli ultimi anni '10 in mezzo al comune fu costruita una tramvia, che collegava Monza con Trezzo e Bergamo: con il tram finalmente il paese uscì dall'isolamento. Con l'avvento del fascismo, dodici dei quindici consiglieri comunali si sono dimessi per protesta contro la nuova dittatura[15]. Nel 1931 i fascisti uccisero Ripamonti Angelo, il proprietario dell'osteria, in mezzo a una violenza di squadra[15]. Durante la Seconda Guerra Mondiale 21 giovani morirono nella battaglia. Erminio Pellegatta fu nominato primo sindaco del paese dopo la Liberazione d'Italia, il 25 aprile 1945. Tra gli anni '70 e '80 la nuova amministrazione costruì la scuola media, a nome dei generali Carlo Alberto Dalla Chiesa e Domenico Russo uccisi dalla mafia palermitana nel 1982, realizzando la prima biblioteca comunale del paese in via San Rocco[16]. Nel 1989 viene aperto il Centro Commerciale Globo che oggi è uno dei più grandi d'Italia con più di 200 negozi e 3000 posti auto[16]. Negli anni '90 la giunta comunale ha promosso il progetto per la costruzione di una casa di riposo con oltre 100 posti letto per anziani autosufficienti e non autosufficienti[16]. Busnago ha sempre fatto parte della provincia di Milano, quando passò nel 2009 alla provincia di Monza e della Brianza[17].

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 settembre 1967.

«D'argento, al leone tenente con le branche anteriori un castello torricellato di un solo pezzo, il tutto di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il castello sostenuto dal leone rampante ricorda l'esistenza sul territorio di un antico castello di epoca medievale, allo scopo di sottolineare l'antichità del paese, citato per la prima volta in un atto notarile del 15 gennaio 998.[18]

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa di Santa Margherita

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Chiesa di Santa Margherita, Cascina Corteana.

La cascina Cortena si trova appena fuori dal centro del paese. In questo luogo nel 1344 fu fondata una casa di monache Umiliate, unita al monastero degli Umiliati di Santa Margherita a Monza. Alcune notizie relative agli edifici provengono da visite pastorali rispettivamente nel 1566 di Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, e nel 1759 del cardinale Pozzobonelli[8]. il cardinale ha descritto un'icona, raffigurante Santa Margherita, dipinta su una tavola posta sull'altare della chiesa; un vaso con acqua santa all'ingresso, quattro finestre quadrate e la sacrestia (una grande stanza con pavimento in mattoni e un ripostiglio che custodiva oggetti sacri). Nel 1894, secondo la visita pastorale del cardinale Ferrari, la chiesa era di proprietà dell'Albini[8]. Oggi l'aspetto della chiesa è lo stesso, ma non viene quasi mai utilizzata[8].

Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Evangelista (Busnago).
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, Busnago

Da quanto risulta su una bolla di papa Adriano del 1155, nel XII secolo fu edificata a Busnago una chiesa dedicata a san Giovanni evangelista, che divenne parrocchia nel 1538[19]. Nel 1566 l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo sancì l'aggregazione della chiesa di Roncello alla parrocchiale di Busnago, unione che durò fino al 1885[19]. All'inizio del XVII secolo le cappelle della chiesa furono ampliate e restaurate. Nel 1774, grazie al sostegno finanziario del Fondo Religione, iniziarono i lavori di restauro completo della chiesa, che venne praticamente ricostruita totalmente nella forma che assume ancora oggi con le cappelle laterali dedicate a sant'Anna e san Giovanni[19]. L'anno successivo fu innalzato anche il campanile. Dal 1529 ad oggi si sono succeduti 26 sacerdoti alla testa della chiesa di Busnago: Martino de Regibus; Sacerdote Giovita di Bergamo; Pietro Levate de Regibus; Arcangelo Scarpini; Alessandro Orobono; Domenico Balconi; Francesco Voltolina; Gerolamo Mangili; Gerolamo Mantegazza; Pietro Antonio Castiglione; Giovanni Ambrogio Lecchi; Luigi Canzolo; Pier Paolo Bonone; Giovanni Battista Salvione; Giovanni Battista Salvecchi; Domenico Prima; Carlo Bortolomeo Zaffrani; Carlo Giuseppe Landriani; Luigi Niccolini; Carlo Coppa; Antonio Simbardi; Alfredo Bardelli; Lini Cairati; Domenico de Bernardi; Stefano Strada e Eugenio Boriotti[19].

Oratorio San Luigi

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L'oratorio è il luogo emblematico dell'educazione, della formazione, della socializzazione e della fede. L'oratorio di Busnago fu fondato più di 100 anni fa nel 1908. Dato l'interesse della chiesa nell'infanzia, fu il sacerdote Coppa ad avviare il progetto e l'acquisto dei materiali alla fine del 1906[20]. L'oratorio fu inaugurato il 15 agosto 1908[20]. Dagli anni Cinquanta l'oratorio divenne luogo dinamico e attivo di incontri ed eventi sportivi (anche se, ad esempio, la squadra di calcio dell'oratorio di Busnago esisteva già perché fondata nel 1915[21]), all'interno dell'oratorio la banda (1950), nacquero il coro e una compagnia teatrale (1945)[20]. Il prete Gandini costruì la sala cinematografica, ancora oggi attiva, e aprì un piccolo bar; mentre don Enrico creò il gruppo dei catechisti, fondò il quotidiano Il Timone (novembre 1963) e promosse per la prima volta a metà degli anni Sessanta l'oratorio durante l'estate[20]. All'inizio degli anni '70 il sacerdote Enrico promosse un progetto per la costruzione di un nuovo oratorio che non verrà però mai realizzato. Nel 1973 vengono ristrutturati la sala cinema e il bar e nel 1974 viene fondata la nuova compagnia teatrale Scaenici 74. Negli anni '80 il CSI (Centro Sportivo Italiano) ha riorganizzato la struttura del calcio di basso livello[20]. Nel 1989 il neo sacerdote Don Domenico promosse un progetto per valorizzare l'oratorio alla conformazione diurna prestabilita, la costruzione di una piccola cappella, la realizzazione di un parco giochi e la fondazione di un nuovo giornale: "i Busnagori"[20].

Collegio Sant'Antonio

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Correva l'anno 1929 quando a Busnago, grazie ai frati dell'ordine di "Nostra Signora della Misericordia", fu aperta la casa di Sant'Antonio (o casa di Scotti, secondo l'ultimo proprietario del terreno dove fu costruita la casa)[22]. Il primo direttore fu Frate Stanislao e la scuola privata fu inaugurata nel 1931, all'epoca c'era solo la scuola elementare[22]. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta una significativa ricostruzione trasformò la casa in un collegio: furono aperti anche un teatro, una mensa, diverse sale giochi, una palestra, diversi campi all'aperto e la scuola media[22]. Nel 1996, all'interno del collegio, il nuovo gruppo culturale di Fratel Mario Salvatori ha avviato il processo di diffusione dei principi culturali, storici e religiosi del mondo cattolico. Oggi questo collegio è una delle più prestigiose istituzioni educative private della Lombardia[22].

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[23]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 382 persone, pari al 5,99% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[24]

Pos. Cittadinanza Popolazione
1 Romania (bandiera) Romania 83
2 Marocco (bandiera) Marocco 64
3 Albania (bandiera) Albania 32
4 Egitto (bandiera) Egitto 23
5 Ecuador (bandiera) Ecuador 21

Infrastrutture e trasporti

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Busnago è servita da tre linee automobilistiche gestite da NET Nord Est Trasporti:

Z321 Monza Stazione FS - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z322 Cologno Nord M2 - Vimercate - Busnago - Trezzo Sull'Adda/Porto d'Adda

Z313 Gessate M2 - Busnago - Paderno d'Adda Stazione FS

Fra il 1890 e il 1958 era inoltre presente una fermata della tranvia Monza-Trezzo-Bergamo[25].

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Angelo Vimercati DC Sindaco
1990 1993 Natalina Mattavelli DC Sindaco [26]
1993 1995 Massimo Gianni DC Sindaco
1995 1999 Agatino Luigi Meazza centro-destra Sindaco
1999 2004 Martino Visconti Lista civica Sindaco
2004 2009 Martino Visconti Lista civica Sindaco
2009 2014 Danilo Quadri Lista civica Sindaco
2014 2019 Danilo Quadri Lista civica Progetto Busnago Sindaco
2019 2024 Marco Corti Lista civica Progetto Busnago Sindaco
2024 in carica Danilo Quadri Lista civica Progetto Busnago Sindaco

La squadra di calcio maschile, denominata Acd Busnago milita nel campionato di prima categoria (2018-2019)

La squadra di pallavolo femminile di Busnago, il Volley Club 1999, milita attualmente in Serie B2.

Flag football

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La squadra di flag football di Busnago, i Gators Busnago, partecipa alla Senior League.

Sbandieratori

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Sbandieratore è un termine che indica un'arte militare, un mezzo di comunicazione tra i membri dell'esercito. Nasce in Toscana tra il XII e il XIII secolo ed era praticata dagli Alfieri di Siena[16]. Il gruppo Sbandieratori e musici Torre dei Germani, che ha sede sociale in una delle quattro torri storiche del comune (dalla quale prende il nome), è iscritto alla Federazione italiana degli sbandieratori.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 109, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ ortografia classica.
  6. ^ a b Gargentini Luigi, Busnago e la sua gente 1900-1950, Busnago, 1998.
  7. ^ Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, p. 47.
  8. ^ a b c d Guglielmi Eugenio e Meroni Chiara, I monasteri benedettini femminili della Brianza, Varese, Pietro Macchione Editore, 2015, pp. 68-72, ISBN 978-88-6570-285-7.
  9. ^ a b Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, pp. 73-77.
  10. ^ Pagano Emanuele, Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone, Roma, Carocci Editore, 2007, p. 54, ISBN 978-88-430-4310-1.
  11. ^ a b Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, p. 43.
  12. ^ Pagano Emanuele, Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone, Roma, Carocci Editore, 2007, p. 281, ISBN 978-88-430-4310-1.
  13. ^ Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, pp. 181-184.
  14. ^ Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, pp. 227-234.
  15. ^ a b Giordano, Michele, 1952-, Una selvaggia normalità : la camicia nera del Regime in doppiopetto, F. Angeli, 2012, ISBN 978-88-204-0641-7, OCLC 809030034. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  16. ^ a b c d Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, pp. 389-404.
  17. ^ Legge 9 dicembre 2009, n. 183, in materia di "Distacco dei comuni di Busnago, Caponago, Cornate d'Adda, Lentate sul Seveso e Roncello dalla provincia di Milano e loro aggregazione alla provincia di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione."
  18. ^ Busnago, su Provincia di Monza e della Brianza. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2022).
  19. ^ a b c d Pessani Sergio e Liva Giovanni, Busnago, tra l'Adda e il Molgora, Busnago, Centro Culturale Fratel Mario Salvatori Collegio S. Antonio, 1997, pp. 53-65.
  20. ^ a b c d e f Annoni Lorenzo, Busnago 1908-2008, 100 anni in Oratorio, Busnago, Parrocchia San Giovanni Evangelista, 2008.
  21. ^ Garghentini Luigi, Busnago e la sua gente 1900-1950, Busnago, 1998, pp. 154-155.
  22. ^ a b c d Garghentini Luigi, Busnago e la sua gente 1900-1950, Busnago, 1998, pp. 170-172.
  23. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  24. ^ Statistiche demografiche ISTAT - Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 19 agosto 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  25. ^ Paolo Zanin, Monza e i suoi tram. Storia dei collegamenti tranviari da Monza a Milano e alla Brianza, 2ª ed., Firenze, Phasar, 2009, ISBN 978-88-6358-028-0.
  26. ^ Si dimette

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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