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Pietro Ricchi: differenze tra le versioni

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{{Bio
{{Bio
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|Nome = Pietro
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==Biografia==
==Biografia==
[[File:Pietro Ricchi - Judita.jpg|thumbnail|Pietro Ricchi: ''Judita'']]
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Come attestato dal ''Libro de' battezzati'' del [[Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata|battistero di San Giovanni]], nacque da Antonio e da Margherita Paladini. Nel suo testamento è citato un fratello minore, Riccardo, che fu anch'egli pittore.
Soprannominato il Lucchese, studiò presso [[Domenico Cresti|Domenico Passignano]] a [[Firenze]] e [[Guido Reni]] a [[Bologna]].


Le informazioni attorno ai suoi primi decenni di vita ci sono tramandate in buona parte da [[Filippo Baldinucci]]. Secondo questi, inizialmente il padre lo avviò agli studi letterari e lo fece entrare nella bottega di un modesto pittore locale (di cui non si conosce il nome). Più tardi fu affidato al più noto [[Ippolito Sani]], passando poi, tra il [[1620]] e il [[1623]], allo studio [[Firenze|fiorentino]] di [[Domenico Passignano]].
Trascorse un periodo di tempo in [[Francia]], in particolare in [[Provenza]], [[Lione]] e [[Parigi]]; come testimonianza del soggiorno francese rimangono le decorazioni a fresco in alcune sale di palazzi e ville magistralmente eseguite (con ogni evidenza e probabilità) con l'aiuto di un altro importante pittore lucchese: [[Paolo Biancucci]]. Poi, intorno al 1634, si spostò a [[Milano]] e poi a [[Brescia]], dove nel [[Museo Diocesano]] è conservata la sua opera più vecchia giunta fino a noi, "La Vergine con Santi".
Ma è con le opere successive che raggiunse una maggiore maturità artistica sotto l'influenza dell'arte lombarda del diciassettesimo secolo, sviluppando uno stile più espressivo con effetti drammatici di chiaroscuro (San Raimondo di Peñafort - 1641; L'assunzione della Vergine - 1644; Il massacro degli Innocenti - 1647).


Tra il [[1624]] e il [[1627]] fu a [[Bologna]] presso [[Guido Reni]], venendo tuttavia influenzato da altri pittori come [[Giovanni Andrea Donducci]].
Subì l'influenza del brillante stile barocco di [[Gian Giacomo Barbelli]] (1590-1656), come si può vedere negli affreschi della Vita della Vergine.


Trascorse un periodo di tempo in [[Francia]], in particolare in [[Provenza]], [[Lione]] e [[Parigi]]; come testimonianza del soggiorno francese rimangono le decorazioni a fresco in alcune sale di palazzi e ville magistralmente eseguite (con ogni evidenza e probabilità) con l'aiuto di un altro importante pittore lucchese: [[Paolo Biancucci]]. Negli anni 1632-1633, eseguì le decorazioni a fresco nello [[château de Fléchères]] ([[Fareins]], [[Ain (dipartimento)|Ain]], [[Francia]]). Poi, intorno al 1634, si spostò a [[Milano]] e poi a [[Brescia]], dove nel [[Museo diocesano (Brescia)|Museo Diocesano]] è conservata la sua opera più vecchia giunta fino a noi, ''La Vergine con Santi''.
Nel 1650, lavorò a [[Venezia]] dove si trovano alcune sue composizioni, ispirate dalle opere del [[Paolo Veronese|Veronese]], che si distinguono per la drammaticità della resa luministica e i colori cangianti (La Vergine appare ad un membro della famiglia Querini - 1657; L'adorazione dei Magi - 1658). Prese spunti anche da [[Tintoretto]], [[Francesco Maffei]], [[Pietro Liberi]], [[Nicolas Regnier]] e [[Sebastiano Mazzoni]].
Ma è con le opere successive che raggiunse una maggiore maturità artistica sotto l'influenza dell'arte lombarda del diciassettesimo secolo, sviluppando uno stile più espressivo con effetti drammatici di chiaroscuro (''San Raimondo di Peñafort'', 1641; ''L'assunzione della Vergine'', 1644; ''Il massacro degli Innocenti'', 1647).

Su commissione di Marco Contarini degli scrigni lavorò a [[Villa Contarini (Este)|Vigna Contarena]] alle tele: Giuditta con la testa di Oloferne, Giaele e Sisara, Davide e Golia, Sansone in lotta con i Filistei

Subì l'influenza del brillante stile barocco di [[Gian Giacomo Barbelli]] (1590–1656), come si può vedere negli affreschi della Vita della Vergine.

Nel 1650, lavorò a [[Venezia]] dove si trovano alcune sue composizioni, ispirate dalle opere del [[Paolo Veronese|Veronese]], che si distinguono per la drammaticità della resa luministica e i colori cangianti (''La Vergine appare ad un membro della famiglia Querini'', 1657; ''L'adorazione dei Magi'', 1658). Prese spunti anche da [[Tintoretto]], [[Francesco Maffei]], [[Pietro Liberi]], [[Nicolas Régnier]] e [[Sebastiano Mazzoni]].
Nel 1663 si trasferì a [[Vicenza]].
Nel 1663 si trasferì a [[Vicenza]].
Collaborò con [[Giulio Carpioni]].
Collaborò con [[Giulio Carpioni]].


Le sue ultime opere, caratterizzate da un elegante manierismo, presentano brillanti colori e un raffinato stile figurativo (Estasi di San Francesco - 1660; Estasi di Santa Teresa - 1665 c.).
Le sue ultime opere, caratterizzate da un elegante manierismo, presentano brillanti colori e un raffinato stile figurativo (''Estasi di san Francesco'', 1660; ''Estasi di santa Teresa'', 1665 c.).


Probabilmente lavorò ad [[Udine]] negli ultimi anni della sua vita.
Dopo il [[1672]] si stabilì ad [[Udine]], dove lavorò negli ultimi anni della sua vita.


Furono suoi allievi [[Francesco Monti]] e [[Federico Cervelli]]<ref>Matthew Pilkington, A general dictionary of painters: containing memoirs of the lives and works, vol.I, London printed for Thomas Mac Lean, 1824, pag.193 url= http://books.google.com/books?as_q=Pietro+Ricchi&as_auth=Matthew+Pilkington</ref>.
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Molte sue opere sia a fresco che a olio si trovano in Brescia.
Molte sue opere sia a fresco che a olio si trovano in Brescia.


Sembra che utilizzasse la pratica di ungere d'olio le tele per poter lavorare più speditamente. Questo fatto, oltre all'uso di colori non sempre di buona qualità, fece sì che parecchie delle sue opere andassero perdute<ref>Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori etc. d'ogni età e d'ogni nazione, tomo terzo, Milano presso Luigi Nervetti, 1832, pag.239 url= http://books.google.com/books?as_q=Pietro+Ricchi&as_auth=Stefano+Ticozzi</ref>.
Sembra che utilizzasse la pratica di ungere d'olio le tele per poter lavorare più speditamente. Questo fatto, oltre all'uso di colori non sempre di buona qualità, fece sì che parecchie delle sue opere andassero perdute<ref>{{cita|Ticozzi|p. 239.}}</ref>.


==Opere==
== Opere ==
* ''La Concezione della Beata Vergine'', [[Polpenazze del Garda]], [[Chiesa di San Pietro in Lucone]]
* ''Concezione della Beata Vergine'', [[Polpenazze del Garda]], [[Chiesa di San Pietro in Lucone]]
* ''La Vergine con Santi'', [[Brescia]], [[Museo diocesano (Brescia)|Museo Diocesano]]
* ''Madonna con santi'', [[Brescia]], [[Museo diocesano (Brescia)|Museo Diocesano]]
* ''San Raimondo di Peñafort'', [[Bergamo]], [[Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano]], 1641
* ''San Raimondo di Peñafort'', [[Bergamo]], [[Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano (Bergamo)|Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano]], 1641
* ''L'assunzione della vergine'', [[Trento]], [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]], 1644
* ''L'assunzione della vergine'', [[Trento]], [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]], 1644
* ''Ultima Cena'', [[Riva del Garda]], Museo Civico 1644/1645<ref>http://www.google.de/imgres?q=Pietro+Ricchi:+ultima+cena&um=1&hl=de&sa=N&biw=1280&bih=839&tbm=isch</ref>
* ''Ultima Cena'', [[Riva del Garda]], Museo Civico 1644-1645<ref>[https://www.google.de/imgres?q=Pietro+Ricchi:+ultima+cena&um=1&hl=de&sa=N&biw=1280&bih=839&tbm=isch Google Bilder<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* ''Crocifissione'', [[Brescia]], [[Chiesa di San Lorenzo (Brescia)|Chiesa di San Lorenzo]], 1646
* ''Crocifissione'', [[Brescia]], [[Chiesa di San Lorenzo (Brescia)|Chiesa di San Lorenzo]], 1646
* ''La cacciata dei progenitori'', [[Verolanuova]], Basilica di San Lorenzo, 1647
* ''Cacciata dei progenitori'', [[Verolanuova]], Basilica di San Lorenzo, 1647
* ''Il massacro degli Innocenti'', [[Bergamo]], S.Maria Mater Domini, 1647
* ''Massacro degli Innocenti'', [[Bergamo]], S. Maria Mater Domini, 1647
* ''La visione di S. Francesco Saverio'', [[Verolanuova]], Basilica di San Lorenzo, 1650
* ''La visione di S. Francesco Saverio'', [[Verolanuova]], Basilica di San Lorenzo, 1650
* ''Madonna col Bambino'', olio su tela, [[Carpenedolo]], [[Santuario di Santa Maria del Castello (Carpenedolo)|Santuario di Santa Maria del Castello]], 1650 circa<ref>{{cita libro|Emilio|Spada|Santuario Madonna del Castello in Carpenedolo|1980|Brescia}}</ref>
* ''Vita della Vergine'', affresco, [[Pontoglio]], Chiesa di Santa Maria Assunta
* ''Vita della Vergine'', affresco, [[Pontoglio]], Chiesa di Santa Maria Assunta
* ''[[L'angelo custode (Ricchi)|L'angelo custode]]'', dipinto su pala d'altare, [[MAG Museo Alto Garda|MAG]], 1653
* ''La Vergine appare ad un membro della famiglia Querini'', [[Rovigo]], [[Chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Rovigo)|La Rotonda]], 1657
* ''Vergine appare ad un membro della famiglia Querini'', [[Rovigo]], [[Chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Rovigo)|La Rotonda]], 1657
* ''L'adorazione dei Magi'', [[Venezia]], [[Basilica di San Pietro di Castello]], 1658
* ''Adorazione dei Magi'', [[Venezia]], [[Basilica di San Pietro di Castello]], 1658
* ''Estasi di San Francesco'', [[Lucca]], [[Chiesa di San Francesco (Lucca)|Convento di San Francesco]], 1660
* ''Estasi di San Francesco'', [[Lucca]], [[Chiesa di San Francesco (Lucca)|Convento di San Francesco]], 1660
* ''San Giuseppe in gloria'', [[Venezia]], [[Chiesa di San Giuseppe di Castello]], 1660-1663
* ''San Giuseppe in gloria'', [[Venezia]], [[Chiesa di San Giuseppe di Castello]], 1660-1663
* ''Estasi di Santa Teresa'', [[Udine]], [[Civici musei e gallerie di storia e arte]], 1665 c.
* ''Estasi di santa Teresa d'Avila'', [[Udine]], [[Civici musei e gallerie di storia e arte]], 1665 c.
* ''Estasi di san Filippo Neri'', [[Montagnaga]], [[Santuario della Comparsa]]
* ''La Regina Tomyris con la testa di Re Ciro''
* ''La Regina Tomyris con la testa di Re Ciro''
* ''Venere ed Adone''
* ''Venere ed Adone''
* ''La Madonna, San Giuseppe: lo sposalizio o matrimonio'', 209 x 169&nbsp;cm, olio su tela<ref name=arteantica>url=http://www.arteantica.eu/opera-omnia/ricchi_pietro_lucchese-00012591.html Pietro Ricchi in ArteAntica.eu (consultata il 22/02/2010)</ref>
* ''Madonna, san Giuseppe: lo sposalizio o matrimonio'', 209 x 169&nbsp;cm, olio su tela<ref name=arteantica>{{cita web |url=http://www.arteantica.eu/opera-omnia/ricchi_pietro_lucchese-00012591.html |titolo= Opere d'arte di Pietro Ricchi detto Lucchese |accesso=22 febbraio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100223020038/http://www.arteantica.eu/opera-omnia/ricchi_pietro_lucchese-00012591.html |dataarchivio=23 febbraio 2010 |sito= ArteAntica.eu}}</ref>
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* ''Glorificazione di Bartolomeo Querini'', 1657, olio su tela, Tempio della Beata Vergine del Soccorso, Rovigo
* ''Orazione nell'orto'', [[Lovere]], [[Accademia Tadini]].
* ''Ninfa e satiro'', [[Lovere]], [[Accademia Tadini]].
* ''Presentazione di Gesù al tempio'', [[Gardone Val Trompia]], chiesa di S. Marco Evangelista<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.gardonevaltrompia.bs.it/pagina10476_chiesa-parrocchiale-di-s-marco-evangelista-sec-xvi.html|titolo=Città di Gardone Val Trompia - Portale istituzionale del Comune di Gardone Val Trompia - Chiesa parrocchiale di S. Marco Evangelista (sec. XVI)|sito=www.comune.gardonevaltrompia.bs.it|lingua=it|accesso=2023-01-19|dataarchivio=19 gennaio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230119154134/https://www.comune.gardonevaltrompia.bs.it/pagina10476_chiesa-parrocchiale-di-s-marco-evangelista-sec-xvi.html|urlmorto=sì}}</ref>.
*''Martirio di san Bartolomeo'' olio su tela (180x400) [[Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Almenno San Bartolomeo)|Chiesa di San Bartolomeo Apostolo]] [[Almenno San Bartolomeo]];<ref>{{cita libro|autore=Cesare Rota Nodari|titolo=Itinerario d'Arte tra le chiese di Almenno San Bartolomeo|editore=Press R3|anno=2007}}</ref>
*''La Madonna con il Bambino in gloria tra gli angeli e i santi Antonio Abate e Carlo Borromeo'', [[Lodrino]], [[Chiesa di San Vigilio (Lodrino)|chiesa di San Vigilio]]

==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed" heights="180">
Fléchères salon chasses4.JPG|Salone della Caccia : caccia al cinghiale
Fléchères chambre Parade1.JPG|Camera della parata : tamburo
Fléchères antichambre Hercule.JPG|Camera delle [[Dodici fatiche di Eracle|Fatiche di Eracle]] : l'[[Idra di Lerna]], il [[toro di Creta]], le [[Colonne d'Ercole]]
Ca' Rezzonico - Lot e le figlie - Pietro Ricchi.jpg|''Lot e le figlie'' <br>[[Ca' Rezzonico]], Venezia
Madonna dell'Orto (Venice) - Choir The faith by Pietro Ricchi.jpg|''La Fede'' - [[Chiesa della Madonna dell'Orto|Madonna dell'Orto]], Venezia
</gallery>


==Note==
==Note==
<references />
<references />

==Bibliografia==
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Pellegrino Antonio Orlandi |autore2= Pietro Guarienti |wkautore=Pellegrino Antonio Orlandi |wkautore2= Pietro Guarienti |titolo= Abecedario pittorico |città= Venezia |editore= Giambatista Pasquali |anno= 1753 |url= https://books.google.it/books?id=-BjoUd-RXP4C&printsec=frontcover&dq=Pellegrino+Antonio+Orlandi+e+Pietro+Guarienti,+Abecedario+pittorico&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjI-cCZjYziAhVFyKQKHfL9ABUQ6AEIKTAA#v=onepage&q=Pellegrino%20Antonio%20Orlandi%20e%20Pietro%20Guarienti%2C%20Abecedario%20pittorico&f=false}}
* [[Pellegrino Antonio Orlandi]] e [[Pietro Guarienti]], Abecedario pittorico, Venezia presso Gianbatista Pasquali, 1753
* [[Stefano Ticozzi]], Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori etc. d'ogni età e d'ogni nazione, tomo terzo, Milano presso Luigi Nervetti, 1832
* {{cita libro|autore= Stefano Ticozzi |wkautore= Stefano Ticozzi |titolo= Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori etc. d'ogni età e d'ogni nazione |volume= tomo terzo |città= Milano |editore= Luigi Nervetti |anno= 1832 | url= http://books.google.com/books?as_q=Pietro+Ricchi&as_auth=Stefano+Ticozzi |cid= Ticozzi}}
* Matthew Pilkington, A general dictionary of painters: containing memoirs of the lives and works, vol.I, London printed for Thomas Mac Lean, 1824
* {{cita libro|autore= Matthew Pilkington |titolo= A general dictionary of painters: containing memoirs of the lives and works |volume= vol. I |città= London |editore= Thomas Mac Lean |anno= 1824 |url= http://books.google.com/books?as_q=Pietro+Ricchi&as_auth=Matthew+Pilkington |cid= Pilkington}}
* {{cita libro|autore= Leobaldo Traniello |titolo= La Rotonda di Rovigo |editore= Accademia dei Concordi Editore |città= Rovigo |anno= 2011}}


==Voci correlate==
==Voci correlate==
* [[Francesco Monti]]
* [[Francesco Monti]]
* [[Guido Reni]]
* [[Guido Reni]]

== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://www.artnet.com/library/07/0718/T071887.asp Pietro Ricchi in The Grove Dictionary of Art]
* {{cita web|http://www.artnet.com/library/07/0718/T071887.asp|Pietro Ricchi in The Grove Dictionary of Art|lingua=en}}


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Pietro Ricchi o Righi, detto il Lucchese (Lucca, 6 gennaio 1606Udine, 15 agosto 1675) è stato un pittore italiano.

Pietro Ricchi: Judita

Come attestato dal Libro de' battezzati del battistero di San Giovanni, nacque da Antonio e da Margherita Paladini. Nel suo testamento è citato un fratello minore, Riccardo, che fu anch'egli pittore.

Le informazioni attorno ai suoi primi decenni di vita ci sono tramandate in buona parte da Filippo Baldinucci. Secondo questi, inizialmente il padre lo avviò agli studi letterari e lo fece entrare nella bottega di un modesto pittore locale (di cui non si conosce il nome). Più tardi fu affidato al più noto Ippolito Sani, passando poi, tra il 1620 e il 1623, allo studio fiorentino di Domenico Passignano.

Tra il 1624 e il 1627 fu a Bologna presso Guido Reni, venendo tuttavia influenzato da altri pittori come Giovanni Andrea Donducci.

Trascorse un periodo di tempo in Francia, in particolare in Provenza, Lione e Parigi; come testimonianza del soggiorno francese rimangono le decorazioni a fresco in alcune sale di palazzi e ville magistralmente eseguite (con ogni evidenza e probabilità) con l'aiuto di un altro importante pittore lucchese: Paolo Biancucci. Negli anni 1632-1633, eseguì le decorazioni a fresco nello château de Fléchères (Fareins, Ain, Francia). Poi, intorno al 1634, si spostò a Milano e poi a Brescia, dove nel Museo Diocesano è conservata la sua opera più vecchia giunta fino a noi, La Vergine con Santi. Ma è con le opere successive che raggiunse una maggiore maturità artistica sotto l'influenza dell'arte lombarda del diciassettesimo secolo, sviluppando uno stile più espressivo con effetti drammatici di chiaroscuro (San Raimondo di Peñafort, 1641; L'assunzione della Vergine, 1644; Il massacro degli Innocenti, 1647).

Su commissione di Marco Contarini degli scrigni lavorò a Vigna Contarena alle tele: Giuditta con la testa di Oloferne, Giaele e Sisara, Davide e Golia, Sansone in lotta con i Filistei

Subì l'influenza del brillante stile barocco di Gian Giacomo Barbelli (1590–1656), come si può vedere negli affreschi della Vita della Vergine.

Nel 1650, lavorò a Venezia dove si trovano alcune sue composizioni, ispirate dalle opere del Veronese, che si distinguono per la drammaticità della resa luministica e i colori cangianti (La Vergine appare ad un membro della famiglia Querini, 1657; L'adorazione dei Magi, 1658). Prese spunti anche da Tintoretto, Francesco Maffei, Pietro Liberi, Nicolas Régnier e Sebastiano Mazzoni. Nel 1663 si trasferì a Vicenza. Collaborò con Giulio Carpioni.

Le sue ultime opere, caratterizzate da un elegante manierismo, presentano brillanti colori e un raffinato stile figurativo (Estasi di san Francesco, 1660; Estasi di santa Teresa, 1665 c.).

Dopo il 1672 si stabilì ad Udine, dove lavorò negli ultimi anni della sua vita.

Furono suoi allievi Francesco Monti e Federico Cervelli[1].

Molte sue opere sia a fresco che a olio si trovano in Brescia.

Sembra che utilizzasse la pratica di ungere d'olio le tele per poter lavorare più speditamente. Questo fatto, oltre all'uso di colori non sempre di buona qualità, fece sì che parecchie delle sue opere andassero perdute[2].

Galleria d'immagini

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  1. ^ Pilkington, p. 193.
  2. ^ Ticozzi, p. 239.
  3. ^ Google Bilder
  4. ^ Emilio Spada, Santuario Madonna del Castello in Carpenedolo, Brescia, 1980.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l Opere d'arte di Pietro Ricchi detto Lucchese, su ArteAntica.eu. URL consultato il 22 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2010).
  6. ^ Pietro Ricchi in the Museum of Arts, Indianapolis, su imamuseum.org. URL consultato il 22 febbraio 2010.
  7. ^ Città di Gardone Val Trompia - Portale istituzionale del Comune di Gardone Val Trompia - Chiesa parrocchiale di S. Marco Evangelista (sec. XVI), su www.comune.gardonevaltrompia.bs.it. URL consultato il 19 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2023).
  8. ^ Cesare Rota Nodari, Itinerario d'Arte tra le chiese di Almenno San Bartolomeo, Press R3, 2007.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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