Dreadlocks: differenze tra le versioni
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{{F|moda|dicembre 2012|commento=Fonti integrabili dalla voce su Wikipedia in inglese alla data del 16 febbraio 2021.}} |
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[[File:Sadu Kathmandu Pashupatinath 2006 Luca Galuzzi.jpg|miniatura|299x299px|Due [[sadhu]] (monaci ascetici) con i dread nel tradizionale stile ''jaṭā'' ]] |
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{{Citazione|Perché abbiamo i dreadlocks? Perché ci mantengono puri, ci tengono lontani da babilonia.'' |
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⚫ | I '''''dreadlock''''' o '''''dread''''' ('''Jata''' in [[Hindi]]) sono composti da tanti nodi nei [[capelli]] che costituiscono appunto i dread, e si possono ottenere in diversi modi, uno dei quali sta nel non pettinarsi né tagliarsi i capelli per un tempo molto lungo: così si formano dei ''lock'' (letteralmente "ciocche", a intendere ciocche di capelli annodati) che con il tempo è impossibile sciogliere. |
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''Se io avessi i capelli ben rasati mi accoglierebbero in luoghi come le discoteche e perderei la mia integrità.|[[Bob Marley]]}} |
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[[File:Black is beautiful - DC Gay Pride Parade 2012 (7171059227).jpg|miniatura|Uomo con ''dreadlocks'']] |
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== Origini == |
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[[File:NAMA Akrotiri 2.jpg|miniatura|289x289px|Giovani pugili con lunghi dreadlock raffigurati su un affresco di [[Akrotiri (Santorini)|Akrotiri]] (moderna [[Santorini]], [[Grecia]]) nel 1500-1600 [[Avanti Cristo|aC]] ]] |
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Alcune delle prime raffigurazioni di dreadlock risalgono al 1500 a.C. nella [[civiltà minoica]], una delle prime civiltà europee, con sede a [[Creta (Grecia)|Creta]] (ora parte della [[Grecia]]). Gli affreschi scoperti sull'isola egea di [[Santorini|Thera]] (l'odierna [[Santorini]]) raffigurano individui con lunghi capelli intrecciati o lunghi dreadlock. |
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Acconciature e parrucche analoghe ai dreadlock sono state rinvenute su [[Bassorilievo|bassorilievi]], [[Statua|statue]] e altri [[Manufatto|manufatti]] risalenti all'[[antico Egitto]]<ref>{{cita web|url=http://www.freemaninstitute.com/Gallery/Egyp233_big_copy.jpg|titolo=Statua egiziana con acconciatura dreadlock|accesso=28 luglio 2023}}</ref>, nonché in alcune mummie.<ref>{{Cita web |url=http://www.egyptianmuseum.com/article16_torlife.html |titolo=Return of the Mummy |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051230235837/http://www.egyptianmuseum.com/article16_torlife.html |dataarchivio=30 dicembre 2005 |accesso=26 gennaio 2007 |data=2002 |pubblicazione=Toronto Life}}</ref> |
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La parola ''dreadlock'' non possiede una traduzione precisa. Sappiamo che ''dread'', in inglese, è un sostantivo che significa "''paura''", "''timore''", mentre ''lock'' significa "''bloccare''" o, più precisamente, "''intrecciare''", poiché i dredlocks sono delle vere e proprie trecce di capelli. Il termine, pertanto, potrebbe voler dire "''intrecciare con timore''" (sottinteso "di dio", in quanto nata come pratica religiosa) o, più liberamente, "''rigido intreccio''". |
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Durante l'[[Età del bronzo|Età del Bronzo]] e l'[[Età del ferro|Età del Ferro]] molti popoli del [[Vicino Oriente]], dell'[[Anatolia|Asia Minore]], del [[Caucaso]], del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] orientale e del [[Nordafrica|Nord Africa]] come i [[Sumeri]], gli [[Elam|Elamiti]] e gli [[Antico Egitto|antichi egizi]] erano raffigurati con capelli e barbe intrecciati. Tuttavia, in tali raffigurazioni non è sempre possibile distinguere se si tratti di semplici trecce o dreadlock.<ref>{{cita web|url=http://www.ancient-origins.net/plaits|titolo=Plaits|accesso=6 ottobre 2017|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ebony.com/style/history-dreadlocks/|titolo=The History of Dreadlocks|autore=Princess Gabbara|data=18 ottobre 2016|sito=[[Ebony]]|lingua=en|accesso=25 febbraio 2019}}</ref> |
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Il nome ''rasta'', invece, deriva dalla contrazione di "Ras Tafari", nome di battesimo di [[Haile Selassie|Tafari Makonnen]], [[imperatore d'Etiopia]] dal [[1930]] con il nome di [[Hailé Selassié]]. |
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=== Etimologia === |
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== Dreadlocks e religione == |
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La storia del termine "dreadlocks" non è chiara. Alcuni autori<ref name=HSW>{{cita web |titolo=Dreadlocks in History - How Dreadlocks Work |url=https://people.howstuffworks.com/dreadlock6.htm |sito=HowStuffWorks |accesso=9 novembre 2019 |lingua=en |data=5 ottobre 2010}}</ref> hanno ipotizzato che la componente "dread", "terrore" in inglese, potrebbe riferirsi alla reazione dei soldati britannici all'incontro con combattenti [[Mau-Mau]] che portavano questa acconciatura. I dreadlock sono anche un simbolo dei [[Rastafarianesimo|rastafariani]], che credono rappresentino una pettinatura biblica usata come simbolo di devozione dai [[Nazireato|nazirei]], come descritto nella [[Bibbia]], Numeri 6:1–21.<ref>{{Cita passo biblico|Numeri|6:1-21}}</ref><ref name=HSW /> |
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[[File:Baba in Kathmandu.jpg|thumb|Un [[Sadhu]] con i dreadlocks a [[Katmandu]]]] |
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Va comunque ricordato che, essendo i dreadlock ciocche di capelli annodate, la loro comparsa coincide comunque con la comparsa dell'uomo nella preistoria, dove di certo mancava la quotidiana cura dell'aspetto estetico e strumenti atti a districare le chiome di questi primi individui. |
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Oltre che nel [[Rastafarianesimo]] – dove rappresentano un'adesione alla naturalità dell'uomo donata da Dio, un mantenimento della forza divina che si esprime attraverso la lunghezza dei capelli (si pensi a [[Sansone]], per esempio), uno degli elementi che costituiscono il ''[[Nazireato|voto di Nazireato]]'', nonché un rifiuto dell'ordine mondano e delle convenzioni appartenenti a [[Babilonia]] –, i ''dreadlocks'' sono presenti in altre religioni, come l'[[Induismo]] (''Sanatanadharma''): gli asceti erranti definiti ''[[sadhu]]'', infatti, portano ''dreadlocks'' spesso estremamente lunghi come segno della rinuncia al mondo e alla mondanità, essendo la loro esistenza ormai rivolta a [[moksha]], la fine del ciclo di nascite-morti-rinascite (''[[saṃsāra]]''). |
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== Nella cultura == |
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I dreadlocks compaiono per vari motivi in diverse culture, e sono stati oggetto di dibattiti sul tema dell'[[appropriazione culturale]]. |
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I migliori risultati, tuttavia, si ottengono con un metodo molto più semplice di quello sopra descritto. Se non si ha la pazienza di lasciarli aggrovigliare naturalmente, i capelli possono essere forzati con un [[uncinetto]], di misura 0,50-0,55 (se il dread che dobbiamo realizzare ha un diametro particolarmente ampio, l'uncinetto di misura 0,55 ci aiuta in quanto permette di "prendere" più capelli). Dopo aver provveduto alla [[cotonatura]], pettinando i capelli al contrario, delle ciocche aventi base ''quadrata'' o ''tonda'' (fattore indispensabile per la crescita senza problemi della capigliatura), si procede a "grattare" la ciocca con l'uncinetto, stringendo il pizzico tra pollice e indice. |
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=== Africa === |
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Questo è un sistema molto più efficace poiché se ben svolto richiede una manutenzione non frequente, e non richiede l'uso di cere o simili che a lungo andare marciscono o rovinano i capelli. Ci sarebbe anche un terzo modo per farli, tra l'altro molto più semplice: basta prendere una ciocca di capelli, arrotolarla su se stessa e cucirla con ago e filo cosicché rimanga ferma. In un paio di settimane si trasforma in un ''dreadlock'' vero e proprio, anche se quest'ultimo risulterà più cespuglioso e presenterà le punte aperte, rendendo più facile lo scioglimento, e non ottenendo un risultato ottimale. Il metodo migliore solitamente è quello che prevede l'utilizzo dell'uncinetto, che garantisce un risultato ottimale. |
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I guerrieri [[Masai|Maasai]] sono noti per i loro dreadlocks rossi lunghi, sottili, tinti con estratti di radice rossa o ocra rossa. In [[Nigeria]], alcuni bambini nascono con i capelli naturalmente annodati e sono chiamati dalla parola yoruba ''Dada'' in inglese nigeriano. |
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=== Australia === |
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Una volta stabilizzati, cosa che avviene circa in un mese, i capelli possono essere di volta in volta lavati con degli shampoo non schiumogeni, al fine di preservare i nodi, e che non lasciano residui nei capelli, come fanno, ad esempio, i balsami, per evitare antiestetiche macchie bianche o incrostazioni del prodotto sui capelli. È consigliato l'utilizzo di olii shampoo a base di erbe facilmente reperibili nelle erboristerie, i quali risultano avere un'azione meno aggressiva sul cuoio capelluto. Si mette in evidenza quindi che un mito da sfatare è "che i dreads non si lavano". La manutenzione, che avviene tramite uncinetto, va fatta senza abusarne, poiché il capello corre il rischio di spezzarsi, e, soprattutto se stringiamo troppo spesso le basi, nel corso del tempo potranno verificarsi fenomeni di perdita dei capelli, più o meno ingenti a seconda della condizione del soggetto; piuttosto si aggiusta la porzione soprastante la base del dreadlocks, ma senza abusare di questo processo per via del fatto che comunque i capelli si spezzano, e a furia di aggiustarli, ad esempio nelle punte, c'è il rischio di perdere centrimetri. Nei "corpi" spezziamo solo i capelli, con il rischio di creare delle zone più deboli nel dread, che possono indebolirsi troppo e spezzarsi anch' esse. La crescita avviene in modo del tutto naturale e spontaneo, ed è quindi inutile cercare di forzarla a ''"dreaddificarsi"'' con colle, cere o uncinetto, anche per avere dei dreadlocks con un aspetto più naturale possibile. |
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Alcuni [[Popoli indigeni|indigeni]] del Nord Ovest e Nord Australia, storicamente, hanno usato l'acconciatura dreadlock per i capelli, e talvolta anche per le barbe. Tradizionalmente, alcuni lasciano i dreadlock sciolti, mentre altri li avvolgono intorno alla testa o li legano nella parte posteriore della testa. Nell'Australia centro-settentrionale, la tradizione vuole che i dreadlocks siano unti di grasso e ricoperti di ocra rossa, che aiuta nella loro formazione. |
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=== [[Buddhismo|Buddismo]] === |
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Il ''dreadlock'' può essere rasato del tutto, o semplicemente tagliato alla base, lasciando così i 2-3 centimetri di base sciolta che si hanno normalmente quando non si interviene nella base con l'uncinetto (pratica sconsigliata, poiché strappa i capelli aggredendo il cuoio capelluto indebolendolo e causando, nei soggetti più predisposti, la calvizie). È possibile variare la colorazione del capello naturale. |
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All'interno del [[Buddhismo tibetano|buddismo tibetano]] e di altre forme più esoteriche di [[Buddhismo|buddismo]], le ciocche sono state occasionalmente sostituite alla più tradizionale testa rasata. Il più riconoscibile di questi gruppi è la tradizione Ngagpa del [[Tibet]]. Per i buddisti di queste particolari sette e gradi di iniziazione, i capelli annodati non sono solo un simbolo dei loro voti, ma un'incarnazione dei poteri che hanno giurato di portare. L'1.4.15 dell'Hevajra Tantra afferma che il praticante di certe cerimonie "dovrebbe sistemarsi i suoi capelli raccolti" come parte del protocollo cerimoniale. |
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=== Europa === |
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La [[plica polonica]] era così [[Endemia|endemica]] nella [[confederazione polacco-lituana]] che ne ispirò il nome latino. |
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=== [[Induismo]] === |
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La pratica dello ''Jaṭā'' (ovvero del portare i dreadlocks) è presente nell'[[induismo]] moderno, in particolare nei [[Sadhu]] che seguono [[Siva (divinità)|Śiva]]. I [[Kapalika]], citati per la prima volta nel VI secolo d.C., vedevano gli ''Jaṭā'' come una forma di imitazione della divinità del deva [[Bhairava]] - [[Siva (divinità)|Śiva]]. Shiva è spesso raffigurato con i dreadlocks. |
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=== [[Rastafarianesimo|Rastafari]] === |
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I dreadlocks del movimento [[Rastafarianesimo|Rastafari]] sono il simbolo del [[Leone di Giuda]], storicamente presente in alcune versioni della [[Bandiera dell'Etiopia|bandiera etiope]]. I Rastafari sostengono che [[Hailé Selassié]] sia un diretto discendente di [[Salomone|re Salomone]] e della [[regina di Saba]], attraverso il loro figlio [[Menelik I]]. I loro dreadlocks erano ispirati ai [[Nazireato|nazirei]] della [[Bibbia]]. |
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La coltivazione della pratica dei dreadlocks nel successivo movimento Rastafari stabilì una connessione più stretta tra le persone. |
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Quando la musica [[reggae]] che sposava gli ideali rastafariani guadagnò popolarità e accettazione [[mainstream]] negli anni '70 grazie all'influenza culturale di [[Bob Marley]], i dreadlocks (spesso chiamati "dreads") divennero una dichiarazione di moda nota in tutto il mondo; sono stati portati da importanti [[Autore|autori]], [[Attore|attori]], [[Atleta|atleti]] e [[Rapping|rapper]]. |
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=== Nello sport === |
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Nel [[football americano]] professionistico, il numero di giocatori con i dreadlock è aumentato da quando [[Al Harris (giocatore di football americano 1974)|Al Harris]] e [[Ricky Williams]] hanno esibito lo stile per la prima volta negli anni '90. Nel 2012, circa 180 giocatori della [[National Football League]] portavano i dreadlock. Un numero significativo di questi giocatori sono ''[[defensive back]]'', che hanno meno probabilità di essere placcati rispetto ai giocatori d'attacco. |
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Nell'[[NBA]] c'è stata polemica sul [[playmaker]] dei [[Brooklyn Nets]] [[Jeremy Lin]], un asiatico-americano che ha ricevuto alcune critiche per i suoi dreadlock. L'ex giocatore della [[NBA]] [[Kenyon Martin]] ha accusato Lin di appropriarsi della cultura [[Afroamericano|afroamericana]] in un post sui [[social media]] in seguito cancellato. In risposta, Lin ha osservato che Martin ha alcune lettere cinesi tatuate sul suo corpo. |
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[[File:Dreadlocks of a person with Native American and European ancestry.jpg|miniatura|263x263px|Dreadlocks di un [[Hippy|hippie]] decorati con perline]] |
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== Guinness dei primati == |
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Il ''[[Guinness dei primati]]'' ha confermato la sua categoria di "dreadlocks più lunghi" a una sola persona: Asha Mandela nel 2009 con una lunghezza di 5,96 m. Da allora tale categoria è chiusa<ref>{{cita web|url=https://kids.guinnessworldrecords.com/news/2022/8/woman-with-worlds-longest-locs-uses-six-shampoo-bottles-to-wash-them-713242|titolo=Woman with world’s longest locs uses SIX shampoo bottles to wash them!|autore=Sanj Atwal|lingua=en|accesso=9 giugno 2024}}</ref>. |
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== Altri progetti == |
== Altri progetti == |
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== Collegamenti esterni == |
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*{{cita web | 1 = http://www.rastadread.com/ | 2 = Sito dedicato ai ''dreadlocks'' | accesso = 16 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070510214025/http://www.rastadread.com/ | dataarchivio = 10 maggio 2007 | urlmorto = sì }} |
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[[Categoria:Acconciature]] |
[[Categoria:Acconciature]] |
Versione attuale delle 13:00, 10 set 2024
I dreadlock o dread (Jata in Hindi) sono composti da tanti nodi nei capelli che costituiscono appunto i dread, e si possono ottenere in diversi modi, uno dei quali sta nel non pettinarsi né tagliarsi i capelli per un tempo molto lungo: così si formano dei lock (letteralmente "ciocche", a intendere ciocche di capelli annodati) che con il tempo è impossibile sciogliere.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Alcune delle prime raffigurazioni di dreadlock risalgono al 1500 a.C. nella civiltà minoica, una delle prime civiltà europee, con sede a Creta (ora parte della Grecia). Gli affreschi scoperti sull'isola egea di Thera (l'odierna Santorini) raffigurano individui con lunghi capelli intrecciati o lunghi dreadlock.
Acconciature e parrucche analoghe ai dreadlock sono state rinvenute su bassorilievi, statue e altri manufatti risalenti all'antico Egitto[1], nonché in alcune mummie.[2]
Durante l'Età del Bronzo e l'Età del Ferro molti popoli del Vicino Oriente, dell'Asia Minore, del Caucaso, del Mediterraneo orientale e del Nord Africa come i Sumeri, gli Elamiti e gli antichi egizi erano raffigurati con capelli e barbe intrecciati. Tuttavia, in tali raffigurazioni non è sempre possibile distinguere se si tratti di semplici trecce o dreadlock.[3][4]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La storia del termine "dreadlocks" non è chiara. Alcuni autori[5] hanno ipotizzato che la componente "dread", "terrore" in inglese, potrebbe riferirsi alla reazione dei soldati britannici all'incontro con combattenti Mau-Mau che portavano questa acconciatura. I dreadlock sono anche un simbolo dei rastafariani, che credono rappresentino una pettinatura biblica usata come simbolo di devozione dai nazirei, come descritto nella Bibbia, Numeri 6:1–21.[6][5] Va comunque ricordato che, essendo i dreadlock ciocche di capelli annodate, la loro comparsa coincide comunque con la comparsa dell'uomo nella preistoria, dove di certo mancava la quotidiana cura dell'aspetto estetico e strumenti atti a districare le chiome di questi primi individui.
Nella cultura
[modifica | modifica wikitesto]I dreadlocks compaiono per vari motivi in diverse culture, e sono stati oggetto di dibattiti sul tema dell'appropriazione culturale.
Africa
[modifica | modifica wikitesto]I guerrieri Maasai sono noti per i loro dreadlocks rossi lunghi, sottili, tinti con estratti di radice rossa o ocra rossa. In Nigeria, alcuni bambini nascono con i capelli naturalmente annodati e sono chiamati dalla parola yoruba Dada in inglese nigeriano.
Australia
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni indigeni del Nord Ovest e Nord Australia, storicamente, hanno usato l'acconciatura dreadlock per i capelli, e talvolta anche per le barbe. Tradizionalmente, alcuni lasciano i dreadlock sciolti, mentre altri li avvolgono intorno alla testa o li legano nella parte posteriore della testa. Nell'Australia centro-settentrionale, la tradizione vuole che i dreadlocks siano unti di grasso e ricoperti di ocra rossa, che aiuta nella loro formazione.
All'interno del buddismo tibetano e di altre forme più esoteriche di buddismo, le ciocche sono state occasionalmente sostituite alla più tradizionale testa rasata. Il più riconoscibile di questi gruppi è la tradizione Ngagpa del Tibet. Per i buddisti di queste particolari sette e gradi di iniziazione, i capelli annodati non sono solo un simbolo dei loro voti, ma un'incarnazione dei poteri che hanno giurato di portare. L'1.4.15 dell'Hevajra Tantra afferma che il praticante di certe cerimonie "dovrebbe sistemarsi i suoi capelli raccolti" come parte del protocollo cerimoniale.
Europa
[modifica | modifica wikitesto]La plica polonica era così endemica nella confederazione polacco-lituana che ne ispirò il nome latino.
La pratica dello Jaṭā (ovvero del portare i dreadlocks) è presente nell'induismo moderno, in particolare nei Sadhu che seguono Śiva. I Kapalika, citati per la prima volta nel VI secolo d.C., vedevano gli Jaṭā come una forma di imitazione della divinità del deva Bhairava - Śiva. Shiva è spesso raffigurato con i dreadlocks.
I dreadlocks del movimento Rastafari sono il simbolo del Leone di Giuda, storicamente presente in alcune versioni della bandiera etiope. I Rastafari sostengono che Hailé Selassié sia un diretto discendente di re Salomone e della regina di Saba, attraverso il loro figlio Menelik I. I loro dreadlocks erano ispirati ai nazirei della Bibbia.
La coltivazione della pratica dei dreadlocks nel successivo movimento Rastafari stabilì una connessione più stretta tra le persone.
Quando la musica reggae che sposava gli ideali rastafariani guadagnò popolarità e accettazione mainstream negli anni '70 grazie all'influenza culturale di Bob Marley, i dreadlocks (spesso chiamati "dreads") divennero una dichiarazione di moda nota in tutto il mondo; sono stati portati da importanti autori, attori, atleti e rapper.
Nello sport
[modifica | modifica wikitesto]Nel football americano professionistico, il numero di giocatori con i dreadlock è aumentato da quando Al Harris e Ricky Williams hanno esibito lo stile per la prima volta negli anni '90. Nel 2012, circa 180 giocatori della National Football League portavano i dreadlock. Un numero significativo di questi giocatori sono defensive back, che hanno meno probabilità di essere placcati rispetto ai giocatori d'attacco.
Nell'NBA c'è stata polemica sul playmaker dei Brooklyn Nets Jeremy Lin, un asiatico-americano che ha ricevuto alcune critiche per i suoi dreadlock. L'ex giocatore della NBA Kenyon Martin ha accusato Lin di appropriarsi della cultura afroamericana in un post sui social media in seguito cancellato. In risposta, Lin ha osservato che Martin ha alcune lettere cinesi tatuate sul suo corpo.
Guinness dei primati
[modifica | modifica wikitesto]Il Guinness dei primati ha confermato la sua categoria di "dreadlocks più lunghi" a una sola persona: Asha Mandela nel 2009 con una lunghezza di 5,96 m. Da allora tale categoria è chiusa[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Statua egiziana con acconciatura dreadlock (JPG), su freemaninstitute.com. URL consultato il 28 luglio 2023.
- ^ (EN) Return of the Mummy, in Toronto Life, 2002. URL consultato il 26 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2005).
- ^ (EN) Plaits, su ancient-origins.net. URL consultato il 6 ottobre 2017.
- ^ (EN) Princess Gabbara, The History of Dreadlocks, su Ebony, 18 ottobre 2016. URL consultato il 25 febbraio 2019.
- ^ a b (EN) Dreadlocks in History - How Dreadlocks Work, su HowStuffWorks, 5 ottobre 2010. URL consultato il 9 novembre 2019.
- ^ Numeri 6:1-21, su laparola.net.
- ^ (EN) Sanj Atwal, Woman with world’s longest locs uses SIX shampoo bottles to wash them!, su kids.guinnessworldrecords.com. URL consultato il 9 giugno 2024.
Altri progetti
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