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Scuola di Nisibi: differenze tra le versioni

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La '''Scuola di Nisibis''' (sirico: ܐܣܟܘܠܐ ܕܢܨܝܒܝܢ) per un certo periodo unita alla '''Scuola di Edessa''', fu un organismo educativo con sede a [[Nisibis]], nella moderna Turchia. Fu un importante centro spirituale della [[Chiesa ortodossa siriaca]] delle origini, e, come [[Jundishapur]], è talvolta considerata la più antica università del mondo.<ref>{{Cita libro|titolo=The Clash of Ideologies|autore=Jonsson, David J.|anno=2002|pagine=181|editore=[[Xulon Press]]|id=ISBN 9781597810395}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=The politically incorrect guide to Islam (and the Crusades)|autore=Spencer, Robert|pagine=91|id=ISBN 9780895260130|anno=2005|editore=[[Regnery Publishing]]}}</ref><ref name="monastic-life">{{Cita web|url=http://syrianorthodoxchurch.org/library/articles/monastic-life-in-the-syrian-orthodox-church-of-antioch|titolo=MONASTIC LIFE IN THE SYRIAN ORTHODOX CHURCH OF ANTIOCH |}}</ref> La Scuola ebbe tre dipartimenti primari, [[Teologia]], [[Filosofia]] e [[Medicina]]. Il suo insegnante più famoso fu [[Efrem il Siro]].
La '''Scuola di Nisibi''' ([[Lingua siriaca|siriaco]]: ܐܣܟܘܠܐ ܕܢܨܝܒܝܢ) fu un centro di sapere teologico e filosofico con sede a [[Nisibi]], città dell'alta [[Mesopotamia]] (oggi in Turchia). Fondata nel [[350]], raggiunse l'importanza e la notorietà della [[Scuola di Edessa]] e, come l'[[Accademia di Gundishapur]], è talvolta considerata la più antica università del mondo.<ref>{{Cita libro|titolo=The Clash of Ideologies|autore=Jonsson, David J.|anno=2002|pagine=181|editore=Xulon Press|ISBN=978-1-59781-039-5}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=The politically incorrect guide to Islam (and the Crusades)|url=https://archive.org/details/politicallyincor0000spen|autore=Spencer, Robert|pagine=91|ISBN=978-0-89526-013-0|anno=2005|editore=Regnery Publishing}}</ref><ref name="monastic-life">{{Cita web|url=http://syrianorthodoxchurch.org/library/articles/monastic-life-in-the-syrian-orthodox-church-of-antioch|titolo=MONASTIC LIFE IN THE SYRIAN ORTHODOX CHURCH OF ANTIOCH|3=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110728080135/http://syrianorthodoxchurch.org/library/articles/monastic-life-in-the-syrian-orthodox-church-of-antioch|dataarchivio=28 luglio 2011}}</ref> Si dissolse con la conquista islamica della Persia nel VII secolo.


Ebbe tre dipartimenti principali ([[teologia]], [[filosofia]] e [[medicina]]) e svolse un ruolo essenziale nella diffusione della [[cultura ellenistica]] anche in Occidente.<ref>{{Treccani|medioevo-la-scienza-siriaca-introduzione_(Storia-della-Scienza)|Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione}}</ref>
La Scuola fu originariamente fondata nel [[350]] a [[Nisibis]]. Nel [[363]], quando la città cadde nelle mani dei Sasanidi, Efrem lasciò la Scuola accompagnato da molti maestri e si recò alla Scuola di Edessa, di antica fondazione, dove ottenne la direzione; il risultato fu che il prestigio della Scuola di Edessa crebbe notevolmente.<ref name="monastic-life" />


==Storia==
Dopo la [[Scisma nestoriano]], gli insegnamenti della scuola, di stampo [[nestorianesimo|nestoriano]] furono considerati [[eresia|eretici]] dal [[Cristianesimo calcedoniano]], e, per ordine dell'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]], la Scuola di Edessa fu chiusa; gli insegnanti, allora, tornarono a Nisibis.<ref>Foster, John (1939). ''The Church of the T'ang Dynasty''. Great Britain: Society for Promoting Christian Knowledge. pp. 31. "The school was twice closed, in 431 and 489"</ref>
[[File:Roman-Persian Frontier in Late Antiquity.svg|miniatura|upright=1.4|La frontiera romano-sasanide nel 387 e nel 591. Nisibi è ad est del confine, in territorio persiano; Edessa invece ricade in territorio bizantino.]]
La Scuola di Nisibi fu fondata dal monaco [[Efrem il Siro]] nel [[350]]. Nel [[363]], quando Nisibi cadde nelle mani dei [[Sasanidi]], Efrem lasciò la Scuola seguito da molti maestri e si trasferì alla [[Scuola di Edessa]], nel territorio dell'[[Impero romano d'Oriente]]. Con Efrem, divenuto rettore, il prestigio della Scuola di Edessa crebbe notevolmente.<ref name="monastic-life" />


Nel [[410]] fu fondata nell'Impero sasanide la [[Chiesa d'Oriente]], unica Chiesa riconosciuta dallo [[scià]] e, per questo, non soggetta a persecuzioni. La Scuola di Nisibi poté rifiorire. La Chiesa d'Oriente non riconobbe le decisioni dei due importanti concili ecumenici celebrati nel 431 ([[Concilio di Efeso|Efeso]], condanna del [[nestorianesimo]]) e 451 ([[Definizione di Calcedonia|Calcedonia]], condanna del [[monofisismo]]). Lo scià di Persia si schierò apertamente con i nestoriani, garantendo protezione agli eruditi della Scuola di Nisibi. Invece l'imperatore bizantino cominciò a fare pressioni sui docenti di credo nestoriano della Scuola di Edessa, dove divenne sempre più difficile insegnare.
== Personalità famose della scuola ==

* [[Efrem il Siro|Sant'Efrem]], venerato anche dalla [[Chiesa ortodossa siriaca]]
Nel [[489]] la Scuola di Edessa fu chiusa per ordine dell'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]]; gli insegnanti, allora, tornarono a Nisibi, in territorio sasanide<ref>Foster, John (1939). ''The Church of the T'ang Dynasty''. Great Britain: Society for Promoting Christian Knowledge. pp. 31. "The school was twice closed, in 431 and 489".</ref>. [[Barsauma]], [[Arcidiocesi di Nisibi|metropolita di Nisibi]], affidò la conduzione della Scuola a [[Narsai]]. Nel [[496]], sotto il suo rettorato, furono approvati i primi Statuti della Scuola. La scuola teologica e quella medica erano poste sotto l'autorità del metropolita di Nisibi, che apponeva il suo sigillo e la sua firma sui provvedimenti dell'istituzione e interveniva riguardo ad entrambe le discipline<ref name="Delaini">Paolo Delaini, [http://amsdottorato.unibo.it/4985/1/Delaini_Paolo_tesi.pdf ''La scuola di Gundēšābūr. La conoscenza del corpo umano (anatomia e fisiologia) e la trasmissione delle teorie medico-scientifiche nel mondo sasanide e post-sasanide''], Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Tesi di dottorato, 2012.</ref>.
* [[Abramo di Bet Rabban]], teologo e rettore della Scuola

* [[Henana di Adiabene]], teologo e rettore della Scuola
Nel [[VI secolo]] la Scuola di Nisibi divenne il principale centro culturale della [[Chiesa d'Oriente]]. Vi si formarono centinaia di vescovi, abati e docenti. Tra il 510 e il 569 la Scuola venne diretta da [[Abramo di Bet Rabban]]. Ottenne l'edificazione di uno ''xenodochion'', ovvero un luogo di assistenza dei malati, come ne esistevano già nel mondo greco. Qui venne esercitata la pratica medica. Inoltre aggiunse una nuova materia di studio alla teologia e alla medicina: la [[logica aristotelica]]<ref name="Delaini"/>, disciplina che fece il suo primo ingresso assoluto nella cultura persiana.
* [[Abraham bar Qardahi]], teologo ed esegeta

In questo periodo l'istituzione ricevette la visita di un erudito [[Lingua latina|latino]], [[Cassiodoro|Aurelio Cassiodoro]], uomo di Stato (aveva ricoperto importanti cariche sotto [[Teodorico il Grande|Teodorico]] e sotto [[Atalarico]]) e scrittore, da poco ritiratosi dalla vita politica. Avendo deciso di fondare nella sua terra un centro di [[studi biblici]] e di scrittura, si era recato alla Scuola di Nisibi per vedere come funzionava un'istituzione d'eccellenza. Tornato in patria, fondò nei pressi di [[Squillace]] il ''[[Vivarium]]'' (circa 544).

Nel [[590]] fu approvato l'ultimo Statuto della Scuola<ref name="Delaini"/> prima della [[conquista islamica della Persia]].

== Personalità illustri della scuola ==
;Nisibi nell'Impero romano
* [[Efrem il Siro]] (306-373), venerato come santo anche dalla [[Chiesa ortodossa siriaca]];
;Nisibi nell'Impero persiano
* [[Narsai]] (V secolo), teologo e rettore della Scuola;
* [[Aba I]] († 552), teologo della Scuola;
* [[Abramo di Bet Rabban]] († 569), teologo e rettore della Scuola;
* [[Abraham bar Qardahi]] († 582), teologo ed esegeta;
* [[Henana di Adiabene]] († 610), teologo e successore di Abraham come rettore della Scuola. Ai suoi tempi la Scuola aveva 800 allievi<ref>{{fr}} J. Labourt, ''Le christianisme dans l'empire perse'', Parigi, 1904, p. 292.</ref>;
* [[Severo Sebokht]] († 667), teologo e vescovo.
È probabile che a Nisibi si sia formato [[Paolo il Persiano]].<ref name="Delaini"/>

Insegnanti celebri di [[medicina]] furono: Tribuno, Giuseppe (522-567), Birway, Qashway e Gabriele.<br/>
Insegnanti celebri di [[esegetica]] cristiana furono: Giuseppe Huzaya († 575 circa, rettore della Scuola; fu tra i primi a redigere una [[lingua siriaca|grammatica siriaca]] nella prima metà del VI secolo) e [[Aba I|Mār Abā]].<ref name="Delaini"/>


== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>

==Bibliografia==
*{{en}} Adam H. Becker, ''Fear of God and the Beginning of Wisdom: The School of Nisibis and the Development of Scholastic Culture in Late Antique Mesopotamia'', University of Pennsylvania Press, 2006
*{{en}} Adam H. Becker (a cura di), ''Sources for the Study of the School of Nisibis'', Liverpool University Press, 2008
*{{fr}} Jean-Baptiste Chabot, [https://archive.org/stream/LecoleDeNisibeSonHistoireSesStatuts/Chabot_Nisibis#page/n1/mode/2up ''L'école di Nisibe, son histoire, ses statuts''], in ''Journal Asiatique'' 8 (1896), pp. 43-93
*[[Ignazio Guidi]], [https://archive.org/stream/GiornaleDellaSocietaAsiaticaItaliana4/Giornale_della_Societa_Asiatica_Italiana_4#page/n180/mode/1up ''Gli Statuti della scuola di Nisibi''], in ''Giornale della Societa Asiatica Italiana'', 4 (1890), pp. 165-195
*{{en}} Arthur Vööbus, ''History of the School of Nisibis'', Peeters, 1965.
*{{en}} Arthur Vööbus (a cura di), ''The Statutes of the School of Nisibis'', edizione traduzione e commento, Stoccolma, Estonian Theological Society in Exile, 1961.
==Voci correlate==
*[[Scuola di Antiochia]]
*[[Scuola di Edessa]]
*[[Accademia di Gundishapur]]

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}

{{Controllo di autorità}}

[[Categoria:Cristianesimo in Turchia]]
[[Categoria:Università]]
[[Categoria:Università]]
[[Categoria:Chiesa d'Oriente]]

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La Scuola di Nisibi (siriaco: ܐܣܟܘܠܐ ܕܢܨܝܒܝܢ) fu un centro di sapere teologico e filosofico con sede a Nisibi, città dell'alta Mesopotamia (oggi in Turchia). Fondata nel 350, raggiunse l'importanza e la notorietà della Scuola di Edessa e, come l'Accademia di Gundishapur, è talvolta considerata la più antica università del mondo.[1][2][3] Si dissolse con la conquista islamica della Persia nel VII secolo.

Ebbe tre dipartimenti principali (teologia, filosofia e medicina) e svolse un ruolo essenziale nella diffusione della cultura ellenistica anche in Occidente.[4]

La frontiera romano-sasanide nel 387 e nel 591. Nisibi è ad est del confine, in territorio persiano; Edessa invece ricade in territorio bizantino.

La Scuola di Nisibi fu fondata dal monaco Efrem il Siro nel 350. Nel 363, quando Nisibi cadde nelle mani dei Sasanidi, Efrem lasciò la Scuola seguito da molti maestri e si trasferì alla Scuola di Edessa, nel territorio dell'Impero romano d'Oriente. Con Efrem, divenuto rettore, il prestigio della Scuola di Edessa crebbe notevolmente.[3]

Nel 410 fu fondata nell'Impero sasanide la Chiesa d'Oriente, unica Chiesa riconosciuta dallo scià e, per questo, non soggetta a persecuzioni. La Scuola di Nisibi poté rifiorire. La Chiesa d'Oriente non riconobbe le decisioni dei due importanti concili ecumenici celebrati nel 431 (Efeso, condanna del nestorianesimo) e 451 (Calcedonia, condanna del monofisismo). Lo scià di Persia si schierò apertamente con i nestoriani, garantendo protezione agli eruditi della Scuola di Nisibi. Invece l'imperatore bizantino cominciò a fare pressioni sui docenti di credo nestoriano della Scuola di Edessa, dove divenne sempre più difficile insegnare.

Nel 489 la Scuola di Edessa fu chiusa per ordine dell'imperatore Zenone; gli insegnanti, allora, tornarono a Nisibi, in territorio sasanide[5]. Barsauma, metropolita di Nisibi, affidò la conduzione della Scuola a Narsai. Nel 496, sotto il suo rettorato, furono approvati i primi Statuti della Scuola. La scuola teologica e quella medica erano poste sotto l'autorità del metropolita di Nisibi, che apponeva il suo sigillo e la sua firma sui provvedimenti dell'istituzione e interveniva riguardo ad entrambe le discipline[6].

Nel VI secolo la Scuola di Nisibi divenne il principale centro culturale della Chiesa d'Oriente. Vi si formarono centinaia di vescovi, abati e docenti. Tra il 510 e il 569 la Scuola venne diretta da Abramo di Bet Rabban. Ottenne l'edificazione di uno xenodochion, ovvero un luogo di assistenza dei malati, come ne esistevano già nel mondo greco. Qui venne esercitata la pratica medica. Inoltre aggiunse una nuova materia di studio alla teologia e alla medicina: la logica aristotelica[6], disciplina che fece il suo primo ingresso assoluto nella cultura persiana.

In questo periodo l'istituzione ricevette la visita di un erudito latino, Aurelio Cassiodoro, uomo di Stato (aveva ricoperto importanti cariche sotto Teodorico e sotto Atalarico) e scrittore, da poco ritiratosi dalla vita politica. Avendo deciso di fondare nella sua terra un centro di studi biblici e di scrittura, si era recato alla Scuola di Nisibi per vedere come funzionava un'istituzione d'eccellenza. Tornato in patria, fondò nei pressi di Squillace il Vivarium (circa 544).

Nel 590 fu approvato l'ultimo Statuto della Scuola[6] prima della conquista islamica della Persia.

Personalità illustri della scuola

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Nisibi nell'Impero romano
Nisibi nell'Impero persiano

È probabile che a Nisibi si sia formato Paolo il Persiano.[6]

Insegnanti celebri di medicina furono: Tribuno, Giuseppe (522-567), Birway, Qashway e Gabriele.
Insegnanti celebri di esegetica cristiana furono: Giuseppe Huzaya († 575 circa, rettore della Scuola; fu tra i primi a redigere una grammatica siriaca nella prima metà del VI secolo) e Mār Abā.[6]

  1. ^ Jonsson, David J., The Clash of Ideologies, Xulon Press, 2002, p. 181, ISBN 978-1-59781-039-5.
  2. ^ Spencer, Robert, The politically incorrect guide to Islam (and the Crusades), Regnery Publishing, 2005, p. 91, ISBN 978-0-89526-013-0.
  3. ^ a b MONASTIC LIFE IN THE SYRIAN ORTHODOX CHURCH OF ANTIOCH, su syrianorthodoxchurch.org (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  4. ^ Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione, in Storia della scienza, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001-2004.
  5. ^ Foster, John (1939). The Church of the T'ang Dynasty. Great Britain: Society for Promoting Christian Knowledge. pp. 31. "The school was twice closed, in 431 and 489".
  6. ^ a b c d e Paolo Delaini, La scuola di Gundēšābūr. La conoscenza del corpo umano (anatomia e fisiologia) e la trasmissione delle teorie medico-scientifiche nel mondo sasanide e post-sasanide, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Tesi di dottorato, 2012.
  7. ^ (FR) J. Labourt, Le christianisme dans l'empire perse, Parigi, 1904, p. 292.
  • (EN) Adam H. Becker, Fear of God and the Beginning of Wisdom: The School of Nisibis and the Development of Scholastic Culture in Late Antique Mesopotamia, University of Pennsylvania Press, 2006
  • (EN) Adam H. Becker (a cura di), Sources for the Study of the School of Nisibis, Liverpool University Press, 2008
  • (FR) Jean-Baptiste Chabot, L'école di Nisibe, son histoire, ses statuts, in Journal Asiatique 8 (1896), pp. 43-93
  • Ignazio Guidi, Gli Statuti della scuola di Nisibi, in Giornale della Societa Asiatica Italiana, 4 (1890), pp. 165-195
  • (EN) Arthur Vööbus, History of the School of Nisibis, Peeters, 1965.
  • (EN) Arthur Vööbus (a cura di), The Statutes of the School of Nisibis, edizione traduzione e commento, Stoccolma, Estonian Theological Society in Exile, 1961.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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