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Il suffisso [[lingua latina|latino]] ''-alis'', aggiunto a [[morfemi]] con una [l], diventa ''-aris'' (''oralis'' vs. ''singularis''). Lo stesso fenomeno si trasferisce in [[lingua inglese|inglese]], per i suffissi ''-al'' e ''-ar'' (''cultural'' vs. ''spectacular''), e in italiano (''pettorale'' vs. ''polare'') e nella maggioranza delle lingue romanze. |
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In [[diacronia]] abbiamo esempi di dissimilazione nell'evoluzione delle [[lingue romanze]] dal latino, ad esempio la parola per 'albero': |
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* lat. ARBOREM<ref name="acc">In latino 'albero' è ''arbor, -is'', tuttavia riportiamo il nome all'[[accusativo]] perché i sostantivi romanzi provengono da questo [[Declinazione ( |
* lat. ARBOREM<ref name="acc">In latino 'albero' è ''arbor, -is'', tuttavia riportiamo il nome all'[[accusativo]] perché i sostantivi romanzi sopracitati provengono da questo [[Declinazione (linguistica)|caso]] latino. In linea generale, l'italiano e il rumeno derivano i propri nomi dal nominativo e in misura minore dall'accusativo.</ref> > it. ''albero'' |
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:la prima [[vibrante]] R si è ''dissimilata'' dalla seconda diventando una [[Consonante laterale|laterale]] L |
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Un esempio di dissimilazione in italiano è relativo all'uso impersonale di un [[verbo pronominale]]: *''si si pettina'' → ''ci si pettina''. Poiché il ''si'' impersonale e il ''si'' riflessivo risultano adiacenti, il primo prende la forma ''ci'' (un [[allomorfo]]).<ref>Nespor, ''Fonologia'', cit., p. 68.</ref> |
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Versione attuale delle 17:21, 20 ago 2022
La dissimilazione è un fenomeno che si verifica quando un segmento fonologico si modifica per differenziarsi dal suo contesto fonologico. Il fenomeno esattamente opposto (e molto più diffuso) è l'assimilazione.
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]Il suffisso latino -alis, aggiunto a morfemi con una [l], diventa -aris (oralis vs. singularis). Lo stesso fenomeno si trasferisce in inglese, per i suffissi -al e -ar (cultural vs. spectacular), e in italiano (pettorale vs. polare) e nella maggioranza delle lingue romanze.
In diacronia abbiamo esempi di dissimilazione nell'evoluzione delle lingue romanze dal latino, ad esempio la parola per 'albero':
- lat. ARBOREM[1] > it. albero
- lat. ARBOREM > sp. árbol
- in questo caso la dissimilazione ha interessato la seconda vibrante
- lat. ARBOREM > sic. àrbulu
- in questo caso la dissimilazione ha interessato la seconda vibrante
- lat. ARBOREM > sic. àrburu
- non è avvenuta nessuna dissimilazione
- lat. ARBOREM > por. árvore
- non è avvenuta nessuna dissimilazione
- lat. ARBOREM > fr. arbre
- non è avvenuta nessuna dissimilazione
- lat. ARBOREM > rum. arbor
- non è avvenuta nessuna dissimilazione
Un classico esempio di dissimilazione è la legge di Grassmann.
Un esempio di dissimilazione in italiano è relativo all'uso impersonale di un verbo pronominale: *si si pettina → ci si pettina. Poiché il si impersonale e il si riflessivo risultano adiacenti, il primo prende la forma ci (un allomorfo).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In latino 'albero' è arbor, -is, tuttavia riportiamo il nome all'accusativo perché i sostantivi romanzi sopracitati provengono da questo caso latino. In linea generale, l'italiano e il rumeno derivano i propri nomi dal nominativo e in misura minore dall'accusativo.
- ^ Nespor, Fonologia, cit., p. 68.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Graffi; Sergio Scalise, Le lingue e il linguaggio. Bologna, Il Mulino, 2002. ISBN 978-88-15-09579-4
- Marina Nespor, Fonologia, ed. il Mulino, Bologna, 1993, ISBN 8815038086.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- dissimilazióne, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) dissimilation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.