Icon.e X7 iCross, la nostra prova della fat bike elettrica

Dai sentieri di montagna al traffico della città, il test della eBike dalle ruote "grasse"
Icon.e X7 iCross la nostra prova della fat bike elettrica

I cerchioni sono in lega d'alluminio rinforzato, con freni a disco idraulici Tektro sull'anteriore e posteriore e forcella ammortizzata sul retro dotata anche di abs regolabile facilmente dall'apposita levetta in loco. Il posteriore si avvale di una sospensione che ritorna molto comodo su terreni dissestati come sentieri di montagna, su ciottolati oppure su un fiume in secca con sassi misti a fango e sabbia. Ci sono parafanghi davanti e dietro, la sella Sport in gel lascia una seduta confortevole e si può regolare in altezza grazie al reggisella telescopico. Ci sono due fari su fronte e retro per illuminare al meglio la strada di notte.

Icon.e X7 iCross opta per una corona in acciaio e cambio Shimano a 7 velocità con selettore sul lato destro del manubrio accanto al campanello (che non si sente molto). Sul lato sinistro c'è il selettore per muoversi nel menu, per accendere il ciclocomputer e per bloccare/sbloccare il mezzo, al centro ecco il display lcd.

Il computerino di bordo mostra orario, intensità di spinta, livello di batteria, velocità istantanea, tempo di viaggio e chilometraggio percorso. Nel menu interno si può regolare orario, autospegnimento e limite di velocità. Come anticipato, si può bloccare il motore con una password numerica, ma anche con le chiavi in dotazione.

Pedalando di buona lena si raggiunge presto la "frullata" col rapporto più duro e a una velocità di circa 30 km/h (con o senza spinta), ma ci sta essendo la fat bike una bicicletta non pensata per alte velocità, quanto per lo sterrato, le escursioni o come city bike comoda. Ma avremmo volentieri gradito qualche dente più duro in più. Quanto è potente la pedalata assistita? L'intensità è regolabile dai tasti e si controlla dal ciclocomputer e va da 1 ideale per una partenza soft a 5 che invece va giù deciso ed è preferibile quando si è già lanciati e non si è in prossimità di curve strette.

Il motore entra in azione appena dopo aver effettuato una pedalata completa. Grazie alle ampie ruote, è un mezzo perfetto per l'outdoor: è stato molto divertente inforcarla salendo e scendendo per sentieri nei boschi senza preoccuparsi di pietre, radici, rami e pigne, ma è risultata sorprendentemente stabile e senza troppe vibrazioni per raggiungere un torrente attraversando un'ampia zona ricca di sassi e massi. In città, si ha più sicurezza quando si passa sopra binari del tram, buche o tombini che spesso possono essere assai pericolosi con city bike o bici da corsa.

Due piccoli dettagli che avremmo visto molto bene a bordo: un indicatore di direzione (le frecce) magari con un led a ogni estremità del manubrio e un mini specchietto posto sotto la manopola per dare un'occhiata sul posteriore senza doversi girare. Per il resto, è una proposta davvero ben realizzata e con componenti di qualità.

Prezzo: 1999 euro dal sito ufficiale.

Wired: comodissima in fuoristrada e città, componenti di alta qualità, motore potente e batteria duratura, design accattivante e sicurezza software e con chiave.

Tired: si frulla ad alta velocità, potevano esserci specchietto e indicatori di svolta.