la recensione

In Those About to Die, la serie che riporta in auge il peplum, c'è un antieroe che amerete

Roland Emmerich si cimenta nel glorioso genere sandalone ricostruendo l'antica Roma del I secolo dC attraverso le storie di un folto gruppo di personaggi. Noi tifiamo per Tenax
Those About to Die
Those About to DiePeacock/Prime Video

Morituri te salutant! Those About to Die, il peplum (o "sandalone” come chiamava Sergio Leone i film ambientati nell’Antica Roma) in formato seriale debutta, con tutti e dieci gli episodi della prima stagione, il 19 luglio su Prime Video.“Penso che Those About To Die piacerà a molti perché la storia di base è ‘sport e spettacolo in un’arena’. È una cosa eccitante. Ma non solo, ci sono le faide tra famiglie e al loro interno. Ci sono così tanti temi diversi. E poi c’è la Storia, tante persone sono interessate a questo particolare periodo. E se non si sa nulla dell’Antica Roma, è comunque un modo entusiasmante per scoprirla”. Iwan Rheon, attore gallese lanciato da Misfits e reso popolare da Game of Thrones ha così condiviso cosa rende, secondo lui, Those About to Die interessante. Lo show è prodotto e – parzialmente – diretto dal re dei disaster movie Roland Emmerich (Stargate, Independence Day, Moonfall).

THOSE ABOUT TO DIE -- Episode 101 -- Pictured: Sir Anthony Hopkins as Emperor Vespasian — (Photo by: Matteo Graia/PEACOCK)PEACOCK

Those About to Die è ambientato negli anni dell’eruzione del Vesuvio e dell’incendio di Roma (79 e 80) durante il governo dei Flavii Vespasiani. La serie ricostruisce le turbolente relazioni dei membri della dinastia flavia – Vespasiano (Anthony Hopkins) e i figli – il militare Tito (Tom Hughes) e il politico Domiziano (Jojo Macari); i giochi di potere tra i patrizi – come la nobile e manipolatrice Antonia (Gabriella Pession) e il marito Marsus (Rupert Penry-Jones) – perpetrati attraverso le corse con le bighe; le lotta all'ultimo sangue degli aurighi e i gladiatori che rischiano quotidianamente la vita per intrattenere i romani come l’egocentrico Scorpus (Dimitri Leonidas) campione dei ludi circensi – e i gladiatori Viggo (Johannes Johannesson) Kwame (Moe Hashim); e gli intrighi degli ambiziosi plebei in cerca di onore, gloria e ricchezze come Tenax (Iwan Rheon), scaltra figura desiderosa di scalare la vette della scala sociale grazie al suo giro di scommesse.

THOSE ABOUT TO DIE -- Episode 101 Pictured: (l-r) Iwan Rheon as Tenax -- (Photo by: Reiner Bajo/Peacock)Peacock

Il personaggio più interessante dello show, Tenax è - nomen omen - tenace, intraprendente e vendicativo ma non è, tutto sommato, un villain. Si prende cura degli orfani, non prevarica sui deboli, tratta con rispetto le donne. Stringe un'alleanza con la numidiana Cala (Sara Martins), madre di Jula (Alicia Edogamhe), Aura (Kyshan Wilson) e Kwame, una donna indipendente e intelligente disposta a tutta per proteggere la sua famiglia. Erede ideale di Roma e Spartacus, Those About to Die è altrettanto corale, violenta, lasciva e equamente interessata a esplorare la vita politica e pubblica e quella familiare e privata dei suoi personaggi. Se Tenax è innegabilmente il personaggio per cui si tifa a dispetto della sua ambiguità, ciascun altro personaggio contribuisce a raccontare un aspetto della società dell’Antica Roma che si riflette in quella contemporanea (con esiti generalmente meno cruenti).

THOSE ABOUT TO DIE -- Episode 103 -- Pictured: Gabriella Pession as Antonia -- (Photo by: Reiner Bajo/Peacock)Peacock

Lo show è stato girato l’anno scorso nella nuova Cinecittà, integrando le riprese tradizionali con una profusione di effetti speciali (Peter Travers è tornato a collaborare con Emmerich in veste di supervisore degli effetti visivi e second unit director delle scene d'azione). La serie ricorre spesso e volentieri alla Cgi per ricreare le scene con gli animali – cavalli e leoni – ed è ricorsa a nomi italiani consolidati del settore per la creazione delle scenografie, dei costumi e di trucco e parrucco. Se la violenza abbonda e la sua messa in scena è realistica - i registi Emmerich e Marco Kreuzpaintner indugiano spesso nella sua sanguinaria rappresentazione ma senza esagerare - il destino di una manciata di personaggi è il vero traino dello show. Quello in cui riesce meglio la sceneggiatura – era lo stesso punto di forza di Spartacus – è la costruzione di figure umane e verosimili nei loro pregi e difetti, nei loro desideri e ambizioni, nei punti di forza e nelle debolezze.

THOSE ABOUT TO DIE -- Episode 106 -- Pictured: (l-r) Jojo Macari as Domitian, Tom Hughes as Titus -- (Photo by: Reiner Bajo/Peacock)Peacock

Il titolo della serie riprende – ma nel farlo tronca opportunamente la celebre invocazione “Ave, Cesare, Morituri te salutant” ("Ave, Cesare, quelli che stanno per morire ti salutano") controversialmente attribuita ai gladiatori in procinto di battersi nell’arena. Un preludio di morte? Non necessariamente. Rheon, il cui personaggio – il sadico Ramsay Bolton, in Game of Thrones moriva karmicamente sbranato dai cani, non vuole affatto affatto che Tenax finisca tra le fauci dei leoni dell'Antica Roma: “Chi dice che preannunci necessariamente la disfatta di un personaggio? Un saluto non è sempre un addio" ha commentato, “È vero, Tenax è dominato da un’implacabile ambizione che gli rende la vita incredibilmente stressante e pericolosa, ma merita di morire, anzi di male? La serie si chiama inequivocabilmente Those About to Die, ma gli auguro di morire di vecchiaia nel proprio letto!