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Alle elezioni in Francia ha vinto il Nuovo fronte popolare di sinistra

L'estrema destra di Marine Le Pen ha deluso le aspettative, ma nessun partito ha ottenuto la maggioranza assoluta. Ecco i possibili scenari
Persone celebrano alla rotonda Stalingrado la vittoria del Nuovo fronte popolare al secondo turno delle elezioni in Francia
Persone celebrano alla rotonda Stalingrado la vittoria del Nuovo fronte popolare al secondo turno delle elezioni in FranciaRemon Haazen/Getty Images

Le elezioni in Francia hanno visto un risultato inaspettato nel secondo turno. La coalizione di sinistra Nuovo fronte popolare (Nfp) è emersa come la prima forza politica, conquistando 182 seggi. Questo risultato ha smentito i sondaggi pre-elettorali che davano in vantaggio la formazione di destra. Al secondo posto si è piazzato Ensemble, il blocco centrista del presidente Emmanuel Macron, ottenendo 168 seggi. L'estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen ha sorpreso, conquistando solo 143 seggi. Nessuna coalizione ha raggiunto la maggioranza assoluta di 289 seggi necessaria per formare un governo autonomo, prefigurando uno scenario di potenziale instabilità politica. L'affluenza alle urne è stata notevole, raggiungendo il 67,5%, un dato mai così alto dal 1981 e significativamente superiore al 46,23% registrato nel 2022.

Le dimissioni del primo ministro

l risultato delle elezioni in Francia ha avuto un impatto immediato sulla scena politica interna. Il primo ministro Gabriel Attal, fedele di Macron ed entrato in servizio solo pochi mesi fa, ha annunciato le sue dimissioni, una diretta conseguenza della perdita della maggioranza da parte della coalizione di governo.

In risposta Jean-Luc Mélenchon, leader de La France insoumise, partito di estrema sinistra, e figura di spicco del Nuovo fronte popolare, ha lanciato un appello al presidente Macron, esortandolo a nominare un nuovo primo ministro dalle fila del Nfp, che è la coalizione che ha ottenuto il maggior numero di seggi. Con l'inizio della nuova settimana, si apre ufficialmente la fase delle trattative per la formazione del nuovo governo. Questo processo si preannuncia complesso e delicato a causa della frammentazione del panorama politico emersa dalle urne.

Possibili scenari

Il sistema istituzionale francese richiede che il primo ministro, nominato dal presidente, goda della fiducia dell'Assemblea nazionale, ossia del parlamento. Questo significa che Macron, che rimarrà presidente a prescindere, dovrà scegliere un candidato che possa ottenere il sostegno della maggioranza dei deputati, pena il rischio di una mozione di sfiducia. In caso di vittoria dell'opposizione, si prospetta uno scenario di coabitazione. Rn ha indicato Jordan Bardella come potenziale primo ministro, mentre il Nfp non ha ancora raggiunto un consenso su un candidato. La situazione è complica dato che nessuna forza politica ha ottenuto la maggioranza assoluta. In questo caso, il governo si troverà costantemente sotto la minaccia di una mozione di sfiducia, rendendo necessaria una gestione caso per caso della legislazione o la formazione di una coalizione stabile.

Questa tripolarizzazione dell'elettorato francese aumenta la possibilità di un'impasse istituzionale senza precedenti. Alcuni alleati di Macron hanno suggerito la possibilità di formare una grande coalizione che escluda sia La France Insoumise di Mélenchon – l'ala più a sinistra del Nuovo fronte popolare – che il Rassemblement National. Questa proposta ha trovato sostegno in figure di spicco come la presidente dell'Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet e Édouard Philippe, leader del partito di centro-destra Horizons, parte della maggioranza presidenziale. Non tutti i partiti sono favorevoli a questa soluzione.

Alcuni analisti ipotizzano scenari alternativi, come un governo tecnocratico o di minoranza temporaneo, simile a quello belga del 2020, in attesa di nuove elezioni anticipate. In caso di coabitazione con Bardella come primo ministro, si vocifera che Macron potrebbe considerare l'indizione di nuove elezioni anticipate, con una "finestra di opportunità" prevista tra giugno e dicembre 2025.