🇫🇷🇫🇷🇫🇷

Elezioni in Francia, come funzionano, chi corre e come si vota

Sono distinte dalle presidenziali ed eleggono i membri dell'Assemblea nazionale. Il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella è il partito favorito
Da sinistra il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella il segretario dei socialisti Olivier Faure e il...
Da sinistra, il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella, il segretario dei socialisti Olivier Faure e il primo ministro francese Gabriel Attal in un dibattito in vista delle elezioni in FranciaDIMITAR DILKOFF/POOL/AFP via Getty Images

Le elezioni in Francia si avvicinano. Dopo la sconfitta alle elezioni europee, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato elezioni legislative anticipate, con primo turno il 30 giugno e secondo il 7 luglio. Gli elettori francesi eleggeranno 577 deputati da altrettanti distretti per sedere nell'Assemblea nazionale. Le elezioni legislative sono distinte da quelle presidenziali, in cui i francesi votano per scegliere il capo di Stato, e in alcune situazioni si può raggiungere il fenomeno della “coabitazione”, ovvero una fase in cui l'esito di presidenziali e legislative può entrare in conflitto.

Come è organizzato il voto

Il numero di deputati dell'Assemblea nazionale è cambiato nel tempo per assecondare i cambiamenti della popolazione nel paese. Ai fini delle prossime elezioni legislative, i seggi sono divisi per fasce di popolazione, note come circonscriptions o circoscrizioni. Ognuna di esse dovrebbe rappresentare 125mila residenti: attualmente la Francia è divisa in 566 distretti legislativi, più gli undici aggiunti nel 2012 per fornire rappresentanza a circa 2,5 milioni di cittadini francesi residenti all'estero, per un totale dei 577 che assegnano i rispettivi seggi all'Assemblea d'Oltralpe.

I deputati sono eletti a suffragio universale diretto, il che significa che ogni persona adulta francese registrata per votare può esprimere un voto. In ogni distretto, il voto avviene in due turni, a distanza di una settimana l'uno dall'altro. In questo caso, quindi, 30 e 7 luglio. Tuttavia, se un candidato ottiene la maggioranza assoluta, più del cinquanta percento dei voti nonché il venticinque percento degli elettori registrati, viene eletto senza bisogno di un secondo turno.

Ogni candidato che ottiene il sostegno di almeno il 12,5 percento degli elettori registrati può avanzare al secondo turno. Se solo un candidato raggiunge tale soglia, lo sfidante con il punteggio più alto viene comunque promosso al duello del secondo turno. Se nessun candidato riesce a raggiungere questo risultato, i primi due più votati avanzano comunque.

Come funziona la coabitazione

Generalmente, la maggioranza nell'Assemblea nazionale coincide con l'orientamento politico del presidente. In caso contrario, quando la maggioranza nell'assemblea non è allineata con la politica dell'Eliseo, ci troviamo in un periodo di coabitazione.

Poiché il governo è politicamente responsabile nei confronti dell'Assemblea nazionale, il presidente deve nominare un primo ministro le cui inclinazioni politiche siano compatibili con quelle della maggioranza, per evitare la dissoluzione del governo. Secondo i sondaggi, è probabile che alle prossime legislative possa emergere una maggioranza di destra, opposta al presidente Macron. In particolare è avvantaggiato il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen e Jordan Bardella, trionfatore alle ultime elezioni europee.

Chi sono i partiti in corsa e candidati

Il favorito Rassemblement National, che secondo i sondaggi potrebbe raggiungere in autonomia il 31% delle preferenze, propone come candidato di punta il giovane Jordan Bardella, 28 anni.

A sinistra si è costituito il Nuovo Fronte Popolare, che si ispira a quello costituito nel 1934 e riunisce il Partito socialista di Raphaël Glucksmann (uscito dalle europee al 14 per cento), poi il Partito comunista, i Verdi e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, che ha occupato negli ultimi tempi il ruolo di partito di sinistra radicale in Francia. In terza posizione potrebbe collocarsi Renaissance, la lista del presidente Macron. In confusione invece i Repubblicani, il partito di centrodestra francese, che si è spaccato dopo la proposta fatta a valle del voto europeo dell'ormai espulso presidente Eric Ciotti, che aveva proposto un'alleanza con il Rassemblement National. Proprio le alleanze tra partiti costituiscono l'elemento cardine del secondo turno di voto alle elezioni legislative in Francia e questo potrebbe mettere in discussione gli equilibri tra le liste e spingere a coalizioni inedite per riuscire a strappare le percentuali necessarie.