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Grande Giove: 15 anni di rivoluzione dell'auto

L'ottavo episodio del podcast affronta l'evoluzione nel settore dei trasporti: dalle auto elettriche alla mobilità autonoma. La data simbolo è il 26 marzo 2009, quando il Elon Musk presenta la prima berlina totalmente elettrica: la Tesla model S

"Ci eravamo prefissati di realizzare l'auto più innovativa del ventunesimo secolo", così Elon Musk ricorda il 26 marzo 2009, quando presentò la prima berlina totalmente elettrica: la Tesla model S. In questa nuova puntata dello speciale Wired15 di Grande Giove abbiamo parlato di smart mobility e di come questo settore sia profondamente cambiato negli ultimi 15 anni. E lo abbiamo fatto, dagli uffici di Wired a Milano, con Sergio Savaresi, direttore del dipartimento di elettronica e bioingegneria del Politecnico di Milano. Nel 2001 ha fondato il gruppo di ricerca Move, focalizzato sullo sviluppo e ricerca nell’ambito dei sistemi di controllo per veicoli autonomi. Inoltre, il professore, è anche team principal di PoliMove, la squadra universitaria detentrice del record mondiale di velocità per un veicolo completamente autonomo, titolo ottenuto all'Indy autonomous challenge, la più importante competizione di auto da corsa programmate.

Il professore ricorda bene l'impatto dell'arrivo di Tesla nel settore automotive: "Tesla aveva sviluppato la Roadster, la sua prima piccola vettura sportiva, che aveva sorpreso tutti perché introduceva un'innovazione molto particolare: un parco batterie composto da numerose celle derivate da quelle dei laptop". Ma ciò che rese ancor più rivoluzionaria la mossa di Tesla, secondo Savaresi, fu il background del suo fondatore: "Elon Musk proveniva dal mondo digitale, era uno strano imprenditore che si era avventurato nel settore delle auto elettriche introducendo alcune anomali provenienti dal suo campo. Il suo background tecnologico e digitale gli permise di portare un approccio completamente nuovo".

Per quanto riguarda il futuro del settore Savaresi individua quattro macro-trend che ridisegneranno la mobilità: Elettrico, guida autonoma, modello di condivisione e dimensioni ridotte dei veicoli. Uno non li può vedere come disgiunti, sono strettamente collegati e vanno attuati in sequenza”. Secondo Savaresi, infatti, l'elettrico è sicuramente la migliore soluzione per la decarbonizzazione del settore dei trasporti, ma “dobbiamo metterci in testa che non possiamo concepire che le 40 milioni di auto in Italia diventino 40 milioni di elettriche. Questo è praticamente impossibile”. La soluzione, sottolinea l'esperto, e quella di "avere molte meno auto, ma usate molto di più", una soluzione che faciliterà anche la transizione alla guida autonoma e ai modelli di car sharing.

Sulla guida autonoma, vista come la più grande innovazione dei prossimi 15 anni, Savaresi afferma: "Non ho particolari dubbi sul fatto che sia l'intelligenza artificiale per la guida autonoma l'elemento in assoluto più importante di questa rivoluzione che cambierà il mondo della mobilità". Anche perché rappresenterà un netto miglioramento per quanto riguarda la sicurezza stradale. Attualmente si registrano circa 3mila vittime all'anno, in Italia, causate da errori umani alla guida, come distrazioni, colpi di sonno o altri comportamenti scorretti. "L'aspettativa è che l'intelligenza artificiale alla guida faccia passare da 3mila vittime all'anno a sole 30 o 50" afferma Savaresi, riducendo quindi il problema in modo drastico. Certo, in situazioni estreme e critiche, gli algoritmi di guida autonoma potrebbero compiere scelte eticamente discutibili. Tuttavia, come spiega l'esperto, "nessuno scriverà nel codice istruzioni specifiche del tipo 'se devi scegliere, allora fai questo'. L'intelligenza artificiale avrà un carattere statistico non deterministico, con mille sfumature di grigio nelle sue decisioni". L'obiettivo principale rimane quello di rispettare il codice della strada ed evitare gli incidenti.

Ai microfoni Daniele Ciciarello e Matteo Imperiale, con il coordinamento editoriale di Luca Zorloni, l'assistenza editoriale di Maddalena Sara e il supporto operativo e logistico di Elena Lotto.