Wine Not America

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Business Consulting and Services

New York City, NY 138 followers

About us

Il mercato statunitense è complesso e tortuoso. La nostra soluzione a 360 gradi è costruita per aiutare cantine e produttori ad evitare errori commerciali, burocratici e strategici grossolani, limitando tutti i tipici fallimenti dell'internazionalizzazione.

Website
www.winenotamerica.com
Industry
Business Consulting and Services
Company size
2-10 employees
Headquarters
New York City, NY
Type
Partnership
Founded
2021
Specialties
wine and winemarketing

Locations

Updates

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    Pubblicato il bando OCM Vino – Misura Promozione sui Mercati dei Paesi Terzi progetti regionali. Gli amici di Agriplan srl hanno preparato una comoda mini-guida per voi. L’obiettivo della Misura è quello di riequilibrare il mercato vinicolo, con la progressiva introduzione di azioni positive e dinamiche per accrescere la competitività dei produttori di vino dell’UE. 𝙄𝙩'𝙨 𝙩𝙞𝙢𝙚 𝙩𝙤 𝙜𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖𝙩𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡 Buona Lettura! Partner WNA: https://www.agriplansrl.it #winemaker #wineexport #italianwines #puglia

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    Head of TIM Academy & Development at TIM | Manutentore di competenze

    𝐔𝐧 𝐛𝐞𝐥 #mischione 𝐃𝐎𝐂: 𝐯𝐢𝐧𝐨, 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐞𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐞 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞. 📦 La scienza ci insegna che quando un consumatore non conosce il prodotto, non può accedervi, “provarlo” o valutarne la qualità, la sua scelta si baserà inevitabilmente sulla confezione.* 🍷 Ecco perché molti sostengono che l’etichetta sia la chiave nella scelta del vino. Può far sembrare un vino più costoso, moderno o indicare un certo gusto, anche se non lo è davvero. 🧠 In uno studio di neuroscienze** è stata utilizzata la tecnica dell’Elettroencefalogramma (#EEG) per capire come il design delle etichette influenzi le preferenze dei consumatori. Lo studio si è focalizzato sulla Posterior Contralateral Negativity (#PCN), un marcatore che riflette l’attenzione visiva. I risultati? Le etichette dei vini costosi non solo catturano di più l’attenzione, ma attivano anche processi decisionali più complessi nel cervello. L’attenzione visiva è cruciale nella scelta del vino, ma la preferenza finale può essere influenzata da fattori cognitivi più sottili. ❤️ Il colpo di fulmine esiste, almeno con il vino! 🍾 💸 I partecipanti hanno preferito le etichette dei vini “costosi”, pur senza conoscere il prezzo. Cerchiamo qualità e lusso attraverso simboli visivi come il dorato o l’argentato. Ecco alcune riflessioni personali: 1️⃣ Quando vedo persone che soppesano bottiglie al supermercato, penso: sono consumatori “impreparati” che scelgono solo “etichette”. 2️⃣ Nei servizi, è la stessa cosa. Quando acquistiamo formazione o consulenza, siamo attratti da etichette, "chiacchiere", loghi e simbolismi. Cerchiamo il lusso nella presentazione più che nel contenuto. 3️⃣ Per non cadere in questa trappola, devo smettere di basarmi solo su brochure e presentazioni. Devo “assaggiare” il prodotto, con una bella demo! Io provo a fare così. * Risius, A., Klann, B. O., and Meyerding, S. G. (2019). 𝘊𝘩𝘰𝘰𝘴𝘪𝘯𝘨 𝘢 𝘭𝘪𝘧𝘦𝘴𝘵𝘺𝘭𝘦? 𝘙𝘦𝘧𝘭𝘦𝘤𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘰𝘧 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘮𝘦𝘳 𝘦𝘹𝘵𝘳𝘪𝘯𝘴𝘪𝘤 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘵 𝘱𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘤𝘦𝘴 𝘢𝘯𝘥 𝘷𝘪𝘦𝘸𝘴 𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵 𝘸𝘪𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘢𝘳𝘢𝘤𝘵𝘦𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘴 𝘪𝘯 𝘎𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘺. Win. Econ. Polic. 8, 141–154. ** Letizia Alvino, Efthymios Constantinides & Rob Van der Lubbe (2021). 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘶𝘮𝘦𝘳 𝘕𝘦𝘶𝘳𝘰𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘤𝘦: 𝘈𝘵𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭 𝘗𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘤𝘦𝘴 𝘧𝘰𝘳 𝘞𝘪𝘯𝘦 𝘓𝘢𝘣𝘦𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘙𝘦𝘧𝘭𝘦𝘤𝘵𝘦𝘥 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘗𝘰𝘴𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭𝘢𝘵𝘦𝘳𝘢𝘭 𝘕𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘺. Frontiers in Psychology, 12, 688713. #Psicologia #Neuroscienze #Marketing #Neuromarketing #ComportamentoDelConsumatore #EtichetteDiVino #Consulenza #Formazione #vino #etichetta

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    Il vino italiano continua a brillare come una delle eccellenze del “Made in Italy”, confermato dai 3,9 miliardi di euro di export nei primi sei mesi del 2024. Questa crescita del 3,2% in valore è un segno positivo, ma nasconde una realtà più complessa: i volumi esportati sono aumentati solo del 2,4%. 🗣️Questo tasso, inferiore alle aspettative, solleva interrogativi sulle sfide che il settore deve affrontare, come la concorrenza internazionale e le pressioni sui costi di produzione. Tuttavia, la riconoscibilità e la qualità del vino italiano restano ineguagliabili, alimentando la speranza per un futuro promettente e sostenibile. #VinoItaliano #MadeInItaly #Export #Eccellenza #Economia https://lnkd.in/dZmrFxTf

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    Perché il prezzo di un vino può variare così tanto?🤔 Secondo Andrea Gori, giornalista, sommelier e ristoratore, il prezzo del vino dipende al cinquanta per cento dalla qualità e al cinquanta per cento dall’attività di promozione e da aspetti immateriali: questi ultimi incidono maggiormente quanto più un vino è costoso, come se oltre una certa soglia di prezzo la qualità smettesse di essere un fattore. https://lnkd.in/dNZcmH8F

    Perché il prezzo di un vino può variare così tanto - Il Post

    Perché il prezzo di un vino può variare così tanto - Il Post

    ilpost.it

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    Più qualità Meno quantità l!😜

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    L'INTERVISTA DI WINENEWS: Brunello Cucinelli: “il vino italiano deve avere coraggio e scegliere la fascia medio-alta” “Come la moda, il vino italiano deve avere coraggio e scegliere la fascia che gli spetta: l’Italia deve produrre manufatti di qualità medio-alta, in tutti i settori, perché è questo che il mondo vuole da noi. E per avere futuro, dobbiamo crescere ancora in qualità, non solo nelle produzioni, ma alzando gli stipendi delle nostre maestranze e la qualità dei luoghi di lavoro. Lo ha detto, a WineNews, lo stilista Brunello Cucinelli, tra gli imprenditori italiani più “illuminati”, produttore di vino a Solomeo, in Umbria, che ha fatto rinascere come “Borgo del Cashmere e dell’Armonia”. #winenews

    Brunello Cucinelli: “il vino italiano deve avere coraggio e scegliere la fascia medio-alta”

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    winenews.it

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    Meglio essere un moderato bevitore che un noioso astemio, altrimenti rischi di perderti tutte le emozioni che solo una buona bottiglia di vino può regalarti! 😜

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    Un dibattito antichissimo e che probabilmente non troverà mai un punto d’incontro tra le varie fazioni, ma che è giusto che vada avanti perché la scienza non si ferma e, anche su questo tema, ci può dire sempre qualcosa di nuovo e di costruttivo da aggiungere ad una storia fatta di tanti capitoli. Riguarda il consumo di vino, “demonizzato” da alcuni e fortemente difeso da altri, argomento che “scalda” ancora di più in un periodo in cui un prodotto trainante di tante economie importanti, Italia e Francia in primis, è in calo, portato giù anche dai nuovi stili salutistici che sembrano cancellare con un colpo di spugna qualcosa che fa parte della storia dei popoli e che è sinonimo di cultura, paesaggio e valori territoriali. Eppure, come quasi sempre accade, ci sono anche le mezze misure che, la maggior parte delle volte, rappresentano la strada che porta al buonsenso. L’Unione Europea è il maggior produttore mondiale di vino ma, proprio a livello continentale, questo viene sovente accusato, da più parti, di fare male alla salute, indifferentemente dalle quantità assunte. Ma la scienza è d’accordo con questa presa di posizione? La questione è stata affrontata anche a Bruxelles, nel convegno “Moderate Wine Consumption & Mediterranean Diet”, che ha visto la partecipazione di esperti internazionali, tra cui Attilio Giacosa, professore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva e Gastroenterologo al Cdi (Centro Diagnostico Italiano, ndr) di Milano e membro del Comitato Scientifico di Irvas, l’Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute. #winenews

    Bere vino con moderazione è meglio di restare astemi: a dirlo è la scienza con la “J Curve”

    Bere vino con moderazione è meglio di restare astemi: a dirlo è la scienza con la “J Curve”

    winenews.it

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    La formazione riveste un ruolo fondamentale nella produzione del vino. Solo attraverso una corretta formazione è possibile ottenere vini di qualità superiore. I professionisti del settore devono conoscere le diverse tipologie di uve, le tecniche di potatura e di vendemmia, nonché la gestione delle cantine durante il processo di vinificazione. La formazione permette di valorizzare e preservare il patrimonio vitivinicolo, contribuendo così all'economia locale e al prestigio internazionale del vino italiano.

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    La #formazione svolge, per noi, un ruolo chiave nel processo di valorizzazione delle #persone: aiuta a sviluppare e consolidare le competenze del nostro team e a diffondere i nostri valori, sostenendone la crescita e l’evoluzione culturale della nostra #azienda. Al tempo stesso siamo attenti alle esigenze del #territorio e della #comunità e ci impegniamo personalmente a sviluppare attività educative e informative per le nuove generazioni. Qui vi raccontiamo di più: https://lnkd.in/dsvNzCVs Training plays, for us, a key role in the process of enhancing individuals: it helps develop and consolidate the skills of our team and spread our values, supporting the growth and cultural evolution of our company. At the same time, we are attentive to the needs of the territory and the community, and we personally commit to developing educational and informative activities for the new generations.

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    "In Albania, Importazioni di Vino Italiano al Primo Posto!" Si beve soprattutto vino pugliese.

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    ✅ Importazioni di vino in Albania: l'Italia al primo posto. 📈 Secondo i dati della Direzione Generale delle Dogane albanese, nel periodo di riferimento gennaio-novembre 2023, l’Albania ha importato circa 5 milioni di litri di vino, per un valore di circa 2 miliardi di Lek ovvero 19,3 milioni di euro. 🇮🇹 Il primo posto e il peso principale spetta ai vini italiani, dove lo scorso anno il valore di questo prodotto ha raggiunto i 13,9 milioni di euro. Seguono la Francia con 3,2 milioni di euro e il Kosovo con 773 mila euro di import. I dati doganali mostrano che l’Albania importa vino da 27 paesi in totale. #ConfindustriaAlbania

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