Analytical bibliography

Techniques applied to description of hand-press-era literary works can be turned toward popular duplication processes. Close examination of material objects tests other forms of evidence and aids in identifying potential concerns regarding handling and care by special collections professionals. The initial issues of "The Ladder," produced by the Daughters of Bilitis from 1956 to 1972, suggest a route for identifying duplication methods during a period in which many reproduction technologies were available. That diversity points to a greater variety of papers and inks that need to be assessed for best care of materials. It also testifies to the pragmatic approaches that the Daughters of Bilitis took in establishing a publication that proved to be a foundation for the American LGBT movement. The article includes a historical section on the A.B. Dick Company and Mimeograph technologies, comparative images for identifying selected 20th-century duplication techniques, and a bibliographical essay noting technical and historical sources for forensic analysis of print.

Agent-Based Modeling is a research method that represents theories of social behavior as computer programs of a particular kind, rather than narratives (as ethnography does) or equations (as regression models do). Like existing research methods in sociology (both qualitative and quantitative) it can be applied throughout the discipline and offers advantages for certain research questions. In particular, the approach is referred to as agent-based because the computer program unambiguously represents interactions between heterogeneous social actors while also explicitly determining their aggregate simulated consequences. This distinguishes Agent-Based Modeling from existing quantitative approaches in sociology where the relationship between aggregate associations and individual agency is often unclear. It also distinguishes the method from existing qualitative approaches that, while investigating individuals and their interactions, have no systematic techniques for establishing their aggregate consequences. Given this capability, the methodology of Agent-Based Modeling has a distinctive logic. Agent-Based Models are calibrated using data on individual behavior (for example using ethnography or laboratory experiments) and then the computer program generates simulated aggregate data. This can then be compared with equivalent real data for validation. It is the independence of these two activities that provides Agent-Based Modeling with its distinctive claim to explanatory power. The explicitly represented link between individual and aggregate respects the complexity of social systems, the phenomenon in which individuals and their simple interactions may produce surprisingly counter-intuitive aggregate outcomes. Agent-Based Models are thus particularly suitable for investigating sociological issues involving heterogeneous actors, diverse cognitive processes and social systems mediated by entities operating between the level of the individual and the aggregate (like schools and churches).

www.primolevi.it

Bibliografia internazionale, ragionata e annotata, delle opere su Primo Levi, dal 1947 a oggi

A cura di Domenico Scarpa


Presentazione generale
Nella bibliografia delle opere su Primo Levi sono stati inseriti tutti i testi critici raccolti sinora dal Centro sull’opera dello scrittore torinese. Nel lavoro di ricerca e raccolta un impegno prioritario è stato dedicato ad alcuni ambiti di particolare interesse:
a) si è curata la raccolta delle recensioni più antiche, che spesso sono le più significative proprio in virtù della loro acerbità e dello spiazzamento che le opere di Levi produssero nei loro lettori precoci. Da questo repertorio emergerà ad esempio che la prima edizione di Se questo è un uomo (De Silva, Torino 1947) ebbe una fortuna modesta ma non scarsa, e che di quel libro si continuò a parlare con ammirazione durante tutti gli anni Cinquanta, fino alla nuova edizione Einaudi del 1958;
b) il discorso appena fatto non vale soltanto per l’Italia: si è infatti dedicata una parte considerevole del lavoro di ricerca a documentare l’inizio della fortuna di Primo Levi nei principali paesi del mondo. Ci si è riusciti, finora, soprattutto per l’Inghilterra e gli Stati Uniti, meno per la Germania, mentre il lavoro sulla fortuna iniziale di Levi in Francia, in Spagna e in altri paesi resta quasi tutto da fare: e qui, come si dirà meglio più avanti, contiamo sull’aiuto dei nostri lettori-visitatori;
c) si è cercato di registrare nel modo più scrupoloso le testimonianze biografiche su Levi, anche brevissime. Succede spesso che tali testimonianze siano contenute (e, in qualche caso, nascoste) in saggi critici, rischiando di passare inosservate;
d) sempre nei saggi critici o nelle testimonianze biografiche, capita spesso di imbattersi in lettere private di Primo Levi dirette all’autore del medesimo saggio (o testimonianza): se ne dà conto, minuziosamente, nelle «Note aggiuntive» che accompagnano i vari lemmi del repertorio;
e) si sono cercate citazioni e testimonianze su Levi contenute in lettere e diari di personaggi di notevole caratura intellettuale e civile: ci limitiamo, qui, a fare gli esempi di Giorgio Agosti, di Piero Calamandrei e di Franco Venturi;
f) si è fatto lo spoglio di tutti i volumi collettanei via via reperiti (atti di convegni, numeri speciali di riviste, ecc.) aggiungendo nel contempo nella «Nota aggiuntiva» ai volumi considerati nella loro interezza una trascrizione completa dell’indice. Lo stesso è stato fatto per le biografie e per le monografie su Levi;
g) è stato sviluppato un interesse specifico per le recensioni di opere di Primo Levi apparse in riviste scientifiche. Per la novità e l’importanza di questo settore si è anzi deciso, in attesa di farle confluire in questa bibliografia di insieme, di raccoglierle per ora in un apposito repertorio creato sul sito del Centro (sotto la voce “Scienza”).
Si sono invece tralasciate per ora le seguenti categorie di testi:
a) le tesi di laurea e di dottorato dedicate a Levi, che un giorno potranno essere l’oggetto di un apposito censimento, di dimensioni però forse troppo ampie;
b) i testi critici pubblicati unicamente sul web, tranne pochissime eccezioni;
c) le opere creative (racconti, romanzi, poesie, film, testi teatrali, partiture musicali, opere delle arti figurative) modellate su o ispirate a opere di Levi, o alla persona di Levi. Anche queste dovranno più avanti essere oggetto di un repertorio apposito: sempre più spesso Levi diventa un personaggio, talvolta un protagonista, in immagini, musiche, versi e prose di autori anche importanti. Una parziale eccezione si è fatta per il film di Francesco Rosi La tregua, che è uscito nel decennale della morte di Levi (1997) ed è stato lo spunto per analisi critico-biografiche che andavano aldilà dell’occasione cinematografica;
d) le presentazioni critiche di brani primoleviani accolti nelle antologie scolastiche. La fortuna di Levi deve molto alla scuola, soprattutto alla scuola dell’obbligo; la sua fama si è consolidata negli anni grazie al consenso (e al passaparola) di lettori comuni che spesso erano studenti giovanissimi; Primo Levi è entrato nella memoria culturale condivisa soprattutto grazie a queste persone, e grazie ai loro insegnanti. Il lavoro più intenso da parte dei critici letterari e degli studiosi accademici è cominciato solo a partire dagli anni Ottanta. Censire questa parte “scolastica” della sua fortuna è un lavoro che supera di molto le forze attuali del Centro. È stata però inclusa nel repertorio l’indicazione di alcune antologie che hanno stampato brani di Primo Levi fin dal 1948, e comunque prima dell’edizione Einaudi 1958 di Se questo è un uomo; e si è registrata anche un’antologia per le scuole medie allestita nel 1981 da una curatrice d’eccezione, Natalia Ginzburg;
e) le recensioni di opere critiche (libri, monografie, atti di convegno, numeri speciali di riviste e altre opere collettanee) dedicate a Primo Levi. Anche in questo caso, però, non mancano alcune eccezioni. Sono state registrate le recensioni delle tre biografie finora dedicate a Primo Levi da Myriam Anissimov (1996), da Carole Angier e da Ian Thomson (2002), perché quei libri hanno suscitato un dibattito vivacissimo, che meritava di essere documentato. La stessa cosa si è fatta per i libri di alcuni autori che stanno lasciando un segno nella critica primoleviana: Giorgio Agamben, Marco Belpoliti, Alberto Cavaglion, Ernesto Ferrero, Robert S.C. Gordon, Pier Vincenzo Mengaldo;
f) le opere in cui Levi è citato soltanto di passaggio: sono, come si può immaginare, moltissime. Negli Stati Uniti, ad esempio, esiste un gran numero di testi di filosofia, politologia, antropologia, in cui si fa ricorso a nozioni coniate da Levi: «zona grigia», «vergogna», «violenza inutile». Nella gran parte dei casi, però, queste citazioni non implicano un esame diretto dei testi primoleviani da cui provengono;
g) le segnalazioni più brevi dedicate a opere primoleviane, soprattutto quelle riguardanti le ristampe di sue opere;
h) le notizie di cronaca superficiali o ripetitive: solo su queste, e non sui testi critici, è stata fatta una selezione in base al valore, per non appesantire il repertorio.
Nel raccogliere e nel costruire la bibliografia si sono fatti notevoli sforzi per dare agli utenti il massimo d’informazione sul contenuto dei testi. Ogni singolo lemma, ogni elemento del repertorio è infatti accompagnato da una serie di indicazioni utili a consentire, oltre all’accesso per autore, titolo, data, ecc., secondo i criteri documentari consolidati, un accesso tematico, pensato in forma duplice:
- per “Opere”: ogni repertoriazione bibliografica è accompagnata dall’indicazione delle opere di Primo Levi cui il testo in questione si riferisce. Questo per aiutare il lettore a selezionare tutti i testi che si riferiscono a questa o a quell’opera di Primo Levi;
- per “Parole chiave”: sulla base delle peculiarità dell’opera leviana e dello sviluppo avutosi sinora nel dibattito su di essa ne sono state individuate alcune decine con lo scopo di descrivere il contenuto dei testi critici su Levi nella maniera più esaustiva possibile.
Tutti i titoli di opere e tutte le parole-chiave funzionano come link ipertestuali: cioè, cliccando su uno di essi si otterrà l’elenco ordinato di tutto quanto è stato scritto – per fare solo qualche esempio – su La chiave a stella o sul Dialogo tra Levi e Tullio Regge, o sulla presenza di Dante nell’opera di Levi, sul suo talento come Antropologo/Etologo, o, ancora, su tutto quanto sia stato scritto in merito ai rapporti tra Levi e la casa editrice Einaudi, tra Levi e la città di Torino, o sugli intrecci fra la sua opera e quella di Jean Améry o di Giorgio Bassani o di Elias Canetti.
Molti lemmi della bibliografia, inoltre, sono corredati da «Note aggiuntive», cioè da un testo che contiene informazioni utili sullo scritto in questione: per esempio, l’esistenza di stesure diverse, precedenti o successive, dello scritto medesimo, qualche circostanza notevole della sua storia, i rapporti esistenti tra l’autore e Primo Levi, ecc.
Questa repertoriazione bibliografica, che pure conta, al momento della sua presentazione al pubblico, oltre 2.000 lemmi, verrà aggiornata costantemente e dunque è destinata a crescere molto e con rapidità. Ogni bibliografia è una collezione, e, come tutte le collezioni, è incompleta; ma questa, a differenza di altre collezioni, può entrare in possesso di tutti, e si aspetta di ricevere un contributo da chiunque sia interessato a farla prosperare e circolare. Noi chiediamo ai nostri utenti di segnalarci errori, lacune, inesattezze di ogni tipo. Chiediamo agli autori di saggi su Primo Levi di mandarci quello che via via pubblicheranno sull’argomento. Chiediamo a tutti, in tutto il mondo, di spedirci materiale primoleviano che colmi le nostre lacune. Ci scusiamo in anticipo con gli autori di testi assenti da questo repertorio: chiediamo loro scusa e li invitiamo, nello stesso tempo, a segnalarceli e a mandarcene una copia.

This research presents a model to collect the necessary data on the books through the reference setting (Bibliography) and analysis of the book technically to make The information provided for the researcher is scientific and well planned relying on Market Segmentation principle to know the customer characteristics, and personalization relied on Implicit and Explicit for the collection of data by Tracking customer behavior models, thereby forming a data warehouse is useful in the future decision makers to generate knowledge and to take decisions on the electronic library of the university.
The researcher has modeled all of this data based on Object Oriented Modeling as one of modern approaches to Systems Analysis, and it this model was applied through designing electronic library system in the Faculty of Economics - University of Aleppo

The goal of compiling of the CROATIAN BIBLIOGRAPHY OF WORKS ON BASKETBALL PUBLISHED UNTIL 2020. is to publish and give for use of a list of a selected, systematized and organized bibliographic resources significant for Croatian basketball; its history, development, expert-scientific activity and social impact. The main tasks of the undertaken activities were to collect, evaluate, describe and sort out relevant basketball works within the given selection limits. The sources for the compilation of the BIBLIOGRAPHY are mostly secondary (catalogues, bibliographies, databases…) which implies reliance on a resources already described but scattered. Taking into account the time, formal and content criteria of the scope of coverage, newspaper articles were left out of the selection, as well as ephemeral library material and partly popular periodicals and Internet resources. The selection of the bibliographic resources is minimal due to the desire for a full coverage of publications.
The bibliographic list delivers works of around 1000 authors in eight chapters and two appendices, with a total of 1740 registered publications, in this order: 1. Scientific and Expert Articles in Journals With Reviews (199 bibliographic records); 2. Scientific and Expert Papers in Conference Proceedings (203 bibliographic records); 3. Abstracts in Proceedings (57 bibliographic records); 4. Expert Articles in Journals and Papers in Proceedings Without Reviews (401 bibliographic records); 5. Author Books, Book Chapters, Manuals and Textbooks (134 bibliographic records); 6. Master's and Doctoral Thesis (43 bibliographic records); 7. Graduate and Undergraduate Thesis (523 bibliographic records); 8. Brochures, Miscellaneous Expert Printed Material and Electronic Publications (180 bibliographic records). The appendices (Chapters 9 and 10) contains subsequently listed and recent papers.
The bibliographic records are formed by basic elements of a bibliographic description with short annotation. They are chronologically lined up, and within years alphabetically – according to an authoring entry. Assistance in accessing and searching lists shall be provided by the author indeks, subject indeks and index of the journals. Publications that exist online are provided with a link (281 bibliographic records).
The BIBLIOGRAPHY is a reference work that contributes to an organization and (Internet) visibility of a published bibliografic resources from the field of Croatian basketball. The purpose of its compilation is to provide everyone interested an effective access to bibliographic sources and, partially a full text. This will speed up and facilitate the process of scientific communication and benefit future scientific research, expert and practical work in the subject area.

Organized with the assistance of an international advisory committee of medievalists from several disciplines, Medieval Latin: An Introduction and Bibliographical Guide is a new standard guide to the Latin language and literature of the period from c. A.D. 200 to 1500. It promises to be indispensable as a handbook in university courses in Medieval Latin and as a point of departure for the study of Latin texts and documents in any of the fields of medieval studies.

Comprehensive in scope, the guide provides introductions to, and bibliographic orientations in, all the main areas of Medieval Latin language, literature, and scholarship. Part One consists of an introduction and sizable listing of general print and electronic reference and research tools. Part Two focuses on issues of language, with introductions to such topics as Biblical and Christian Latin, and Medieval Latin pronunciation, orthography, morphology and syntax, word formation and lexicography, metrics, prose styles, and so on. There are chapters on the Latin used in administration, law, music, commerce, the liturgy, theology and philosophy, science and technology, and daily life. Part Three offers a systematic overview of Medieval Latin literature, with introductions to a wide range of genres and to translations from and into Latin. Each chapter concludes with a bibliography of fundamental works--texts, lexica, studies, and research aids.

This guide satisfies a long-standing need for a reference tool in English that focuses on medieval latinity in all its specialized aspects. It will be welcomed by students, teachers, professional latinists, medievalists, humanists, and general readers interested in the role of Latin as the learned lingua franca of western Europe. It may also prove valuable to reference librarians assembling collections concerned with Latin authors and texts of the postclassical period.

GREGORI ROIG, R. Mª i VARELA RODRÍGUEZ, Mª E., “El libro de la liturgia de las Horas: Un breviario del monasterio de San cugat del Vallès”, published on: Homenaje a Pedro Arroyal Espigares, catedrático jubilado de la Universidad de Málaga y a María Teresa Palma, Málaga, Servicio de Publicaciones de la Universidad, 2016  (UNPUBLISHED PAPER) ISBN: 978-84-9984-213-4

Con il termine "famiglie subalpine" si intendono le famiglie presenti (all'interno degli Stati continentali dell'antico Regno di Sardegna, governati dalla dinastia sabauda) nella storia e nelle vicende di Piemonte, Valle d'Aosta, Nizza, Nizzardo, Lomellina, Vigevanasco (Vigevano) regioni che, fino alla seconda metà dell'Ottocento, costituirono il nucleo coeso sul versante italiano dei potenti domini di Casa Savoia). La Bibliografia delle famiglie subalpine costituisce un percorso bibliografico, in cui i contenuti di poco meno di 10.000 oggetti bibliografici, volumi, saggi e studi prodotti nell'ambito di numerose discipline sono stati vagliati, analizzati criticamente e talvolta indicizzati, altre volte collegati tra loro, in vari modi e a vari livelli, rilevanti per indagare storia, impegno sociale, eventi, valori, committenze artistiche e architettoniche, genealogie, stemmi, cognomi, personaggi di decine di migliaia di famiglie appartenenti ai suddetti territori subalpini. Numerosi sono però i riferimenti a famiglie anche di altre zone appartenenti agli Stati sabaudi, come la regione della Savoia e la Liguria piemontese. Ma sono frequenti anche le notizie riguardanti famiglie genovesi, liguri in genere e altre di cui si ricorda la presenza nella storia subalpina. In questa versione dell'opera i primi 5 volumi pubblicati sono stati riuniti in un unico file pdf, facilmente consultabile, che presenta solo modeste variazioni rispetto ai volumi a stampa che sono stati ancora oggetto di un certo numero di correzioni.

The term "subalpine families" refers to the families present (within the continental States of the ancient Kingdom of Sardinia, ruled by the Savoy dynasty) in the history and events of Piedmont, Valle d'Aosta, Nice, Nizzardo, Lomellina, Vigevanasco (Vigevano) regions which, up to the second half of the nineteenth century, formed the cohesive nucleus on the Italian side of the powerful dominions of the House of Savoy). The Bibliography of subalpine families constitutes a bibliographic path, in which the contents of just under 10,000 bibliographic objects, volumes, essays and studies produced in the context of numerous disciplines have been screened, critically analyzed and sometimes indexed, other times linked together, in various ways and at various levels, relevant for investigating history, social commitment, events, values, artistic and architectural commissions, genealogies, coats of arms, surnames, characters of tens of thousands of families belonging to the aforementioned subalpine territories. However, there are numerous references to families also from other areas belonging to the Savoy states, such as the Savoy region and Piedmontese Liguria. But there are also frequent news regarding Genoese families, Ligurians in general and others whose presence in subalpine history is remembered. In this version of the work, the first 5 volumes published have been brought together in a single pdf file, which can be easily consulted, which presents only modest variations compared to the printed volumes which have still been subject to a certain number of corrections.

In this regularly updated bibliography, literature on psalms and the Psalter from 1990 onwards is brought together; scientific sources as well as those which are more accessible are included (earlier literature in T. WITTSTRUCK: The Book of Psalms. An Annotated Bibliography. New York, NY – London 1994). The presentation is offered in thematic subdivisions so that a title may appear under more than one rubric. It comprises a combination of the bibliographies in my “Werkbuch Psalmen I–III” (Stuttgart 2001/2003/2010). The compilation has been updated and expanded and will be kept up to date – as far as I am able to do that. It is detailed, but not complete. Notes about errors that could be corrected, new editions that have appeared, as well as missing information or new entries (by the authors themselves or about publications via third parties) are gladly accepted (e-mail: [email protected]). The bibliography is made publicly available as a service to people who engage with psalms and the Psalter as well as with the history of interpretation and application of psalms. This digital version should enable users to search more easily for specific psalms, authors, titles, themes, year of publications, et cetera.

The bibliography in the 21st century acquires a new impuls, now as a basis for bibliometric measurements, in demand both for the evaluation of individual and institutional publications ratings, and for a comparative analysis of trends in the development of academic fields. These new realities increase the requirements for the correctness of the reference and bibliographic apparatus in nowadays conditions. The article considers the essential aspects of bibliometrics with reference to the publications of historians.

The first issue of Hekima Review was published in 1988, four years after the official opening of Hekima College. The previous issue, number 50, came off the press at the celebration of the 30th anniversary of Hekima College. Hekima College is happy to provide a General Index covering all items published in issues of Hekima Review from numbers 1 to 50.

edited by Bálint Lakatos and Rudolf Paksa;
contributors: Ádám Bollók, Lajos Berkes, Tamás Barta, Tünde Cserpes, Imre Garai, Balázs Krémer, Bálint Lakatos, Béla Mihalik, Viktor Marsai, Bence Péterfi, Rudolf Paksa, Mariann Slíz, Erzsébet Szlamka, Mariann Szlavkovszky, Károly Tóth, Márta Vajnági and Áron Zarnóczki.
Final manuscript version before typesetting (tördelés előtti végleges kézirat), without preliminary pages (címnegyed nélkül);
publisher: ELTE BTK Középkori és Kora Újkori Magyar Történeti Tanszék and ELTE Eötvös József Collegium
ISBN 963 463 8651

A short enquire on Nicolas Jenson's roman type (Venice, 1470) based on photographic enlargements of printed type. It includes an in-depth analysis of the letterforms, an investigation of the spread and a discussion on two mutations (that are types made with letters derived from Jenson’s punches but with substantial change in the character set).

This thesis explores how the paratexts to and physical features of English Tudor books about the New World presented the books’ content to their original readers. The contribution this thesis makes to knowledge is threefold. First, the field of study of English travel and colonial literature lacks a bibliographically informed account of how the books’ constitutive elements of type and paper affect meaning. Widespread use of modern editions of the few accessible texts effaces the originals’ rich aesthetic, structural and tactile forms and fails to comprehensively historicise the production and intentions of the books. The careful, contextualised examinations of typefounts and composition included in this thesis go beyond what has been previously done and suggest agendas for further, necessary and illuminating bibliographical work. Second, the thesis presents the first comprehensively investigative survey of how the paratextual elements of the books marketed the New World to Tudor England. It goes beyond John Parker’s fifty-year-old Books to Build an Empire (1965) by considering the full range of forty-three editions’ paratextual apparatus, not just prefaces, proems and dedications. It is simultaneously a counterbalance to the narrow focus on Richard Hakluyt’s anthological Principal Navigations (1598-1600). The thesis begins the much-needed recovery of the conceptual and publication histories of both the constitutive texts reprinted in Principal Navigations and those not included in Hakluyt’s anthology that are nontheless relevant to the history of the genre. Third, this survey that challenges a still powerful teleology: that the publications were unequivocally books to build an empire. Many of these books were in fact marketed as recreational reads. As the paratextual, structural and material features of many of the books this thesis looks at are under-explored and under-reported, close examination of multiple exemplars was necessary to ensure that this thesis is a representative and reliable record of the marketing strategies used to promote Tudor books about America.

This material was originally published in Oxford Bibliographies in Renaissance and Reformation, edited by Margaret King, and has been reproduced by permission of Oxford University Press [https://www.oxfordbibliographies.com/view/document/obo-9780195399301/obo-9780195399301-0475.xml]. For permission to reuse this material, please visit http://global.oup.com/academic/rights.

The trends of Platonism which proved to be the most influential throughout the Renaissance were born roughly around the same period as the Greek corpus attributed to the Egyptian sage Hermes Trismegistus. They resulted from the rich intermingling of Greek philosophy with other Near Eastern cultures since the time of Alexander the Great. It is not by chance, then, that their fortunes were bound together until the Early Modern period. Legend has it that Cosimo de’ Medici was highly impressed by the Platonic wisdom of the Greek émigrés visiting Florence in 1439, during the Council of Union between the Eastern and Western Churches, and particularly by the eminent philosopher George Gemistos Plethon. More than twenty years later, Cosimo entrusted a young Marsilio Ficino with the task of translating into Latin a Greek manuscript of Plato’s dialogues, possibly bequeathed by the Byzantine emperor, if not by Plethon himself. Before completing his rendering of the first series of ten dialogues, Ficino presented his elderly patron with the Pimander, a translation of fifteen Greek treatises on theology and occult lore by the “thrice greatest” Mercury or Hermes, believed to be the first in a venerable tradition of ancient sages which culminated in Plato. Certainly, these and similar newly recovered collections helped to shape and enrich the intellectual life of the emergent Renaissance. Their novelty and relevance, however, tended to be overstated in some historiographical perspectives. Fortunately, profound critical studies of the various sources from the Platonic, Neoplatonic, and Hermetic traditions have multiplied since the 19th century, gradually providing a clearer picture of the extent and nature of their influence on Renaissance and Early Modern scholars. Some of the most interesting topics discussed currently regard the lines of continuity between the medieval and Renaissance receptions of Platonism and Hermetism. Indeed, the Latin, Arabic, Hebrew, and Byzantine Middle Ages offer an immense repository of Platonic and Hermetic wisdom to Renaissance humanists and philosophers, which includes new theoretical and practical approaches, interpretative methods, translations, and commentaries. Only after elucidating these elements of continuity and change can one adequately ponder the distinctive character and originality of Renaissance Platonists and Hermeticists. Another hotly debated issue since Lynn Thorndike’s pioneering studies is the role of these ancient and medieval traditions in the development of experimental sciences and the emergence of the scientific revolution around the 16th and 17th centuries.

Libros, folletos, tesis y tesinas en castellano, catalán, gallego y francés, publicados entre 2000 y 2011, con exclusión de las reediciones de obras ya publicadas entre 1970 y 1999. Esta bibliografía ordenada en siete capítulos, que combinan períodos cronológicos, ejes temáticos y zonas geográficas, consta de unas trescientas entradas. La presentación incluye un breve comentario relativo a cada capítulo.

Books, booklets and dissertations in Spanish, Catalan, Galician and French published between 2000 and 2011, excluding new editions of books previously published between 1970 and 1999. This bibliography, organized in seven chapters combining chronological periods, sets of themes and geographic areas, comprises about 300 references. The presentation includes a brief commentary upon each chapter.

Published on: Chrònica o commentari del gloriosíssim e invictíssim rey en Iacme, En València. En cassa de la biuda de Ioan Mey Flandro, 1557. Alacant, Institut Provincial “Juan Gil-Albert” i Diputació Provincial, 2008, pp. 9-38.  ISBN 13: 978-84-7784-523-2

Il contributo analizza la storia editoriale dell’opera di Antonio Veneziano, esponente principale del petrarchismo siciliano. Tra le più importanti del Cinquecento letterario siciliano, l’opera poetica di Veneziano conobbe una scarsissima fortuna editoriale, circolando prevalentemente in versioni manoscritte. La prima edizione di un’antologia poetica dell’autore venne stampata a Palermo nel 1637, a quasi cinquant’anni dalla sua morte. La seconda edizione, più curata e per la prima volta recante il titolo di Celia, venne impressa nel capoluogo siciliano nel 1645 per interesse di Francesco Baronio Manfredi, libellista ufficiale del municipio palermitano. Queste due impressioni rappresentano di fatto le prime e uniche antologie poetiche a stampa ascrivibili direttamente al poeta monrealese

The paper analyzes the publishing history of the work of Antonio Veneziano, the main exponent of the Sicilian Petrarchism. Among the most important of the sixteenth century, the poetic work of Venetian knew very little publishing fortune, circulating mainly in manuscript versions. The first edition of the author's poetic anthology was printed in Palermo in 1637, almost fifty years after his death. The second edition, more accurate and for the first time named "Celia", was imprinted in the Sicilian capital in 1645 and edited by Francesco Baronio Manfredi, official pamphleteer of the municipality of Palermo. These two impressions are in fact the first and only printed anthologies directly attributable to the poet of Monreale.

El documento presenta el listado bibliográfico (con respectivos vínculos URL) de la autobiografía descriptiva del Dr.  Xavier Gamboa Villafranca.  Los materiales están categorizados por tipo convencional de presentación de materiales científicos. Ver texto autobiográfico en  https://www.academia.edu/37010748/  Un esquema de su autobiografía intelectual, a partir deññ texto completo de su obra pública, está disponible  en https://www.academia.edu/37045454/  Una colección de fotos en https://www.academia.edu/37010979/  Videos alusivos a su autobiografía en: https://youtu.be/XHUMnm0rTjs  https://youtu.be/m5JJ7jlvAMI  https://youtu.be/xhRh39iwy_Q  https://youtu.be/tkCgx239BQg  https://youtu.be/DP5L5GL-yjM  https://youtu.be/Idc1fw6jx34  https://youtu.be/VQRqsxTyV0w 


Abstract
This document is mainly a bibiographhical list (with respective URL links) that supplements the descriptive autobiography  of Dr. Xavier Gamboa Villafranca.  Materials hereby contained are cathegorized according to conventional types of published scientific works.  A full text narrative  of his autobiography may be accesed at  https://www.academia.edu/37010748/ and related photographic collection at https://www.academia.edu/37010979/.  An outline of his intellectual autobiography, based on published work,may be accesed at  https://www.academia.edu/37045454/  Videos allusive to his autobiography at: https://youtu.be/XHUMnm0rTjs  https://youtu.be/m5JJ7jlvAMI  https://youtu.be/xhRh39iwy_Q  https://youtu.be/tkCgx239BQg  https://youtu.be/DP5L5GL-yjM  https://youtu.be/Idc1fw6jx34  https://youtu.be/VQRqsxTyV0w