IL SECONDO DOPOGUERRA
Come arrivano alla guerra gli USA? Bisogna analizzare gli anni precedenti. La democrazia liberale sembra essere fallita in tutti i paesi. La presidenza Roosevelt attua il New Deal, un esperimento politico di forte intervento dello stato nella gestione di questione economiche e sociali di cui finora i governi non si erano occupati. Gli USA finora erano quelli che erano intervenuti di meno in economia.
Dal 1933 si ha una fase di esperimenti, spesso falliti, che segnano l'inizio dell'intervento dello Stato nelle questioni economiche interne. Ma da alcune scelte dipende il perché gli USA sono entrati in guerra. La prima fase del New Deal (dal 1933 al 1935) pone delle regole uguali in tutti gli Stati federali sostituendo, quelle molto diverse: lo scopo era regolamentare di più le politiche economiche e sociali per evitare il massacro fra imprese interne con le imprese del nord che si trasferivano al sud dove il lavoro costa di meno. Corrisponde alla posizione di Roosevelt alla conferenza di Londra: camminare con le proprie gambe prima di creare un mercato internazionale (posizione degli isolazionisti interni a cui gli europei non avevano restituito i soldi).
Il National Industrial Recovery Act crea codici settoriali nei quali vengono imposte una serie di regole. Nel 1935 però la Corte suprema boccia il NIRA. La seconda fase del New Deal quindi si scontra di più con i poteri interni degli USA, non solo per la regolamentazione ma anche per l'applicazione diretta di normative: è lo scontro tra il New Deal e il Big Business.
Dal 1936 i neri del nord non votano più repubblicani (Lincoln li aveva liberati) ma democratici per via della sindacalizzazione dei ceti più bassi. Tuttavia l'economia non riparte in nessuna della fasi: tra il 1937 e il 1938 vi è un nuovo picco di crisi. Allo scoppio della guerra l'economia americana non è ripartita. Quella dei paesi europei invece si.
Dopo le elezioni del 1936 una parte del Big Business decide di interloquire con il New Deal, ricostruendo il blocco sociale di Wilson, che sarà funzionale per l'esito della guerra. Poco dopo la conferenza di Londra, il dollaro si sgancia dal gold standard system poiché impediva le politiche economiche in deficit, finanziate con la spesa pubblica. Si diffondono quindi le idee di Keynes. Nel 1936 vi è piccolo accordo monetario per non uccidere il commercio internazionale: 35 dollari per un oncia d'oro è uno scambio che resta invariato fino al 1971. Sono anni di forte isolazionismo economico ed è molto evidente anche quello politico (non come negli anni '20). Tra 1936 e 1939 vengono varate le leggi di neutralità, anche quando la guerra è scoppiata: esse proibivano la vendita delle armi e i prestiti di capitali ai paesi belligeranti.
La legge del 1937, che è la più dura, diceva due cose: proibiva ai cittadini americani di viaggiare su navi di paesi belligeranti e non permetteva di vendere armi a paesi in guerra civile. Il presidente però, a determinate condizioni, può applicare la clausola "cash and carry" per fare alcune di quelle cose vietate dalla legge di neutralità: obbliga chi vuole rifornimenti dagli americani a pagare in contanti e portarsi via le cose. Quindi non si scorta nessuno e si paga in contanti: così gli americani non sono vittime della guerra marina tedesca. Le relazioni con i tedeschi sono buone, ma non si apprezzano idee di nazismo.
La Conferenza di Evian del 1938 è organizzata da Roosevelt per parlare dei rifugiati: non solo gli abitanti dei Sudeti, ma anche quelli della Cecoslovacchia, e ovviamente gli ebrei. Essa sarà la base dell'Alto Commissariato dei Rifugiati dell'ONU. Meno buoni sono i rapporti americani con il Giappone, per via dell'attacco alla Cina. Allora come si entra in guerra?
Nel 1939 le politiche del New Deal e i soldi vengono dirottati verso il piano di riarmo: gli USA sono circondati da due guerre una in Europa e una in Asia. Il Congresso vota con l'obiettivo della sicurezza collettiva. Alla fine del 1939 viene emanata l'ultima legge di neutralità, ma il presidente, giustificandosi con
la scusa della sicurezza nazionale, applica la clausola "cash and carry" alla Francia e alla Gran Bretagna. A livello di elite si teme la rottura della balance of power, e la creazione di una potenza enorme sull'Eurasia costituita da Giappone e Germania. Si capisce quindi che le due guerre sono un pericolo per la sicurezza nazionale. E la presidenza ovviamente è influenzata da queste elite. Oltre a ciò vi è l'idea di imporre la posizione di supremazia assoluta economica e tecnologica su tutto il resto del mondo.
L'obbiettivo è uscire dall'isolazionismo e portare a termine il progetto wilsoniano. L'andamento degli eventi bellici del 1940-1941 segnano l'avvicinamento all'entrata in guerra: il crollo della Francia nel 1940, comporta che solo la Gran Bretagna è in guerra contro l'Asse. Si stipula un accordo bilaterale con la Gran Bretagna per cui si forniscono vecchie navi da guerra dicendo che sono in disuso in cambio della concessione di basi americane in Canada fino all'Islanda. Un secondo elemento significativo è il fatto che dopo le elezioni del 1940, la terza amministrazione Roosevelt cambia connotati: nell'amministrazione vi sono membri repubblicani, quindi è bipartisan, perché ci si sta preparando alla guerra.
Vi sono anche sostenitori del Big Business, grandi industriali, perché la più grande industria mondiale è loro, non dello Stato. Perciò cambiano le politiche sul piano interno. Si chiude una fase, e si apre fase di guerra bipartisan con collaborazione degli industriali: le riforme interne cambiano. Questo modello bipartisan resta come prospettiva per il futuro: è il modello centrista che vede la collaborazione di tutti per vincere la guerra, e per gli anni dopo, si collabora insieme per la crescita. È il modello delle democrazie liberali del dopoguerra fino al 1970, incentivato dal piano Marshall.
Nel gennaio 1941 vi è il discorso radiofonico sugli USA come grande arsenale delle democrazie: si stanno preparando i cittadini alla guerra.
La svolta è del marzo 1941: il Lend - Lease Act è una legge che nel clima teso del momento, consente al presidente di vendere, prestare o affittare materiali di qualsiasi tipo a paesi amici per garantire sicurezza nazionale.
Viene subito applicata alla Gran Bretagna, per cui non serve più il cash, mentre per il carry si fa un accordo segreto con la Gran Bretagna per scortare i rifornimenti.
Gli USA stanno per entrare in guerra quindi. Il 22 giugno 1941 operazione Barbarossa spinge Roosevelt e Churchill ad aiutare l'URSS, e si estende ad essa il Lend - Lease Act. L'accordo ufficiale con la Gran Bretagna verrà siglato solo nel febbraio del 1942 anche se era già in atto: il negoziato viene condotto da Keynes. L'obiettivo nascosto è impegnarsi alla fine della guerra per un sistema economico internazionale basato sulla liberalizzazione degli scambi, con l'allentamento dei vincoli coloniali. Mentre prima era un punto di Wilson, poi si fa firmare l'accordo in modo ufficiale. Il 7 dicembre 1941 vi è l'attacco a Pearl Harbour da parte dei giapponesi, ma che Roosevelt fa di tutto per provocare. All'epoca vi erano numerose discussioni con i giapponesi, molto serrate e le condizioni che gli USA pongono sono dure e impossibili da accettare, per cui attuano il blocco economico nei loro confronti. Attraverso ciò si provoca l'attacco, cosicché il Congresso e i cittadini accettano sicuramente di entrare in guerra. L'11 dicembre Germania e Italia dichiarano guerra agli USA, e Roosevelt può agire liberamente.
Si diffonde un primo documento propagandistico della visione americana del mondo e della vita politica: è il discorso delle quattro libertà rivolto alla popolazione americana, ma che ovviamente ha eco anche all'esterno. Esso afferma che gli USA lottano per difendere le quattro libertà: libertà di parola e di espressione; libertà religiosa (gli ebrei in particolare); libertà dalla paura (della guerra, quindi in pace), libertà dallo stato, lo stato di diritto; la libertà dal bisogno, dalla fame, figlia della crisi economica.
Era un documento in polemica con i regimi totalitari: Hitler però aveva dato da mangiare ai tedeschi, il problema erano i modi con cui si garantiva la libertà dal bisogno. Lo specchio internazionale di questi principi è un manifesto programmatico: la Carta Atlantica riprende i punti di Wilson, vale a dire il sistema
internazionale democratico, l'apertura economica internazionale e la sicurezza collettiva. Alcuni di questi punti si adattano alla lotta nazista: l'autodeterminazione per esempio si adatta all'imperialismo ma anche ai territori occupati dalla Germania nazista, la rinuncia alle conquiste territoriali, l'apertura economica commerciale, che ripudia anche quello che era accaduto pochi anni prima, il protezionismo (ognuno cerca di uscire dalla crisi con le barriere, che avevano alimentato il nazionalismo economico, e poi politico). A ciò la Carta Atlantica aggiunge l'esperienza del New Deal, l'elemento sociale: i paesi firmatari si impegnano alla fine della guerra ai fini della crescita economica, a garantire condizioni di lavoro sicure e assistenza ai lavoratori e ai pensionati. È un modo attraverso cui le riforme del New Deal assumono un connotato internazionale: ciò viene inserito nella Carta Atlantica sia come propaganda verso quelle popolazioni che potevano ribellarsi dall'occupazione nazista, ma anche perché la terza amministrazione di Roosevelt è quella bipartisan, dove sono presenti anche membri della grande industria. Essa ha accettato il New Deal e la creazione di un futuro sistema economico internazionale, purché la sicurezza e i costi del lavoro siano uguali ovunque visto che sono costosi e quindi solo in questo modo si garantirebbe un'equa competizione.
Churchill, con l'entrata in guerra degli USA, sa di vincere la guerra perché l'America possedeva enormi risorse che garantivano rifornimenti agli Alleati. Già prima dell'entrata degli USA la somma dei Pil in dollari dava un leggero vantaggio alla Francia e alla Gran Bretagna: l'America è eccezionalmente sopra, nonostante la scorsa produzione bellica nel 1937: però avevano un potenziale enorme con le risorse disponibili. Dopo un anno dall'entrata in guerra degli USA, si ha una sorpresa: la capacità non solo di resistenza ma anche di contrattacco dell'URSS. Nei primi mesi dell'operazione Barbarossa i tedeschi avanzano moltissimo, ma dalla battaglia di Stalingrado in poi vi è una progressiva ritirata. E ciò permette un cambio di piani degli occidentali: aiutare l'URSS ora, ma coinvolgerla anche nel dopoguerra. Gli Inglesi e gli Americani, come nella Prima Guerra Mondiale, volevano una guerra lunga e un assetto mondiale ricostruito da loro: però la macchina sovietica fa cambiare i piani perché l'URSS dovrà essere coinvolta. Gli Americani nel 1942 combattono da subito con i giapponesi, ma poi rivolgono tutte le attenzioni all'Europa. Quindi la resistenza sovietica è fondamentale: si delinea un mutare di prospettiva nei rapporti dei sovietici e degli americani. L'URSS ha una macchina da guerra impressionante e perciò chiede qualcosa in cambio: nel primo accordo di mutua assistenza tra sovietici e americani, i primi cercano di far aprire un altro fronte per alleggerire il peso sul fronte sovietico. Ma dall'ingresso del 1941 fino al giugno del 1944 il fronte non verrà aperto. Ciò sarà oggetto di polemica. Esso viene aperto tardi e ciò è un elemento che accresce i sospetti di Stalin sull'effettiva volontà di Gran Bretagna e USA di sconfiggere i tedeschi. Tuttavia gli Alleati avevano già dichiarato di non voler fare una pace separata e di voler chiedere la resa incondizionata della Germania: la paura di Stalin era che facessero una pace separata e che scatenassero i tedeschi contro l'URSS. Nel 1943, quando si capisce che la guerra pende verso gli anglo americani e sovietici, si comincia a pensare che i sovietici hanno una macchina militare troppo forte, che può diventare egemone in Europa. L'Asse comincia nel frattempo comincia a traballare: l'8 settembre 1943 vi è l'armistizio italiano. Ma essendo il primo paese che cade, è il primo banco di prova che mostra la tenuta della grande alleanza anglo - russo - americana. Si deve cominciare a pensare come gestire i paesi liberati: e la soluzione è che bisogna farlo di comune accordo. Il precedente italiano segna quindi un punto importante in vista di ulteriori liberazione. E di quando si occuperà/libererà il territorio tedesco.
A partire dalla seconda metà del 1943, quando la vittoria alleata è abbastanza prospettabile, i tre grandi cominciano ad incontrarsi per discutere del proseguimento della guerra e del futuro del mondo dopo la sua fine. Si hanno quindi tre grandi conferenze.
Tra fine novembre e inizio dicembre del 1943 si ha la Conferenza di Teheran. Essa è preceduta nell'ottobre del 1943 dall'incontro tra i Ministri degli Esteri dei tre Paesi alleati, i quali pongono sul tavolo della discussione i problemi da affrontare. Il più rilevante è quello dell'Italia semi - liberata: si decide di creare una Commissione alleata, che però viene regolarmente scavalcata dagli anglo - americani, che hanno il controllo effettivo del territorio (e ciò accadrà in tutti i territori liberati d'Europa). L'Advisor Commission for Italy è composta quindi anche dai sovietici e ha il compito di elaborare le linee guida per la gestione dell'Italia.
Viene istituita anche un'European Advisor Commission che si occupa della gestione di tutti i paesi liberati. In realtà nonostante ciò avviene sempre il contrario: sono coloro che liberano il territorio a gestirlo direttamente in seguito. Come reagisce perciò l'URSS alla sua effettiva esclusione dalla gestione dell'Italia? Nel marzo del 1944 Stalin fa una mossa diplomatica che preannuncia il suo futuro comportamento nel dopoguerra: egli riconosce il governo Badoglio istituito dopo l'armistizio che, siccome compromesso con il fascismo e la monarchia, non era mai stato riconosciuto dagli inglesi e dagli americani, i quali gli avevano dato solo un ruolo di co - belligerante. Inoltre nell'aprile 1944 Stalin fa rientrare in Italia Togliatti, capo del PCI, dichiarandosi disponibile a sostenere un governo di antifascisti guidato da Badoglio: è la svolta di Salerno. In questo modo l'URSS si rimette in gioco dopo essere stata esclusa dalle decisioni alleate. Alla Conferenza di Teheran invece si discute di temi che caratterizzano l'ultima fase della guerra e il dopoguerra. Innanzitutto Roosevelt rassicura Stalin che a breve si aprirà il secondo fronte: infatti di lì a poche settimane incarica il Generale Eisenhower di elaborare un piano per lo sbarco in Normandia.
Gli USA invece vogliono rendere la guerra completamente mondiale poiché l'URSS non sta combattendo contro il Giappone: Stalin quindi promette che aprirà il fronte non appena la situazione si stabilizzerà in Europa. Per quanto riguarda gli aspetti più specifici, ci si occupa di Polonia e Germania: per quanto riguarda la Polonia Stalin afferma, e Roosevelt acconsente, che il futuro governo polacco non dovrà essere ostile all'URSS come quello precedente, che ora è in esilio a Londra (il governo pre-guerra era autoritario, anticomunista, e aveva firmato un patto di non - aggressione con Hitler). Per quanto riguarda la Germania, vengono fatte molte proposte, ma vi è un accordo sullo smembramento della Germania in sette/otto staterelli. Non si parla di zone di occupazione: Stalin quindi ha la medesima posizione della Francia alla fine della Prima Guerra Mondiale. L'ultima questione riguarda la riorganizzazione del mondo e l'istituzione di un'organizzazione internazionale: l'URSS non vuole assolutamente la Società delle Nazioni da cui era stata espulsa dopo l'attacco alla Finlandia. I problemi della Società delle Nazioni erano i voti all'unanimità e il fatto che mancavano le grandi potenze (URSS e USA). Roosevelt, che fu segretario di Wilson, sa che una futura organizzazione non può sopravvivere senza tutte le maggiori potenze. Così si pensa alla presenza dei cosiddetti quattro poliziotti, tre erano coloro che erano presenti alla Conferenza, il quarto era la Cina.
Nel 1944 abbiamo lo sbarco in Normandia e l'avanzata sovietica nell'Europa orientale. Con la liberazione della Francia e di Parigi, viene creato il governo di De Gaulle, che da Londra comandava la Resistenza. Egli era un convinto nazionalista e conservatore, che per questo non piaceva a Roosevelt. In Francia però tutti si riconoscevano in lui: era il padre della Quarta Repubblica. De Gaulle nel dicembre del 1944 firma un'alleanza ventennale con i russi (accordi franco - russi nel 1894, nel 1935 e nel 1944: brutta fine con la guerra fredda).
Nell'ottobre del 1944 Churchill e Stalin si incontrano a Mosca per discutere della situazione europea. Il senso dell'incontro derivava dal fatto che la Francia era debolissima, USA e Cina erano paesi non europei, quindi sono Gran Bretagna e URSS che devono gestire la ricostruzione europea. Essi decidono paese per paese chi avrà l'influenza. Si stavano spartendo l'Europa: era un modo per stoppare la pratica di chi arriva primo occupa il paese e fa ciò che vuole. Il disaccordo è sulla questione tedesca.
Nel 1945 la fine della guerra è vicina: manca poco alla conquista di Berlino, quindi è necessario risolvere le questione poste dalla Conferenza di Teheran. La Conferenza di Yalta cerca di risolvere i problemi riguardo alla Germania, all'Europa e al Mondo. Innanzitutto, viene abbandonata l'idea dello smembramento della Germania, poiché Churchill si oppone: egli ha paura di un vuoto di potere in Europa, in cui l'indebolimento di Francia e Germania lasci libero spazio all'URSS. Inoltre essa non ha le risorse per risolvere i problemi sia europei sia nell'Impero coloniale. Churchill pensa a delle zone di occupazione e riesce a coinvolgere anche la Francia di De Gaulle, presentandola come una delle vincitrici delle guerra. Essa sarà uno degli occupanti della Germania: la Gran Bretagna fa ciò perché non ha risorse, Roosevelt sa che è vero quindi le da ragione, Stalin acconsente purché la Francia non occupi una porzione di territorio che fa parte della zona di occupazione sovietica. Per quanto riguarda le riparazioni, l'URSS vuole imporre delle condizioni
pesantissime. Ma come con il trattato di Versailles, non se ne fissa l'ammontare. Tuttavia si stabilisce che non debbano essere di natura esclusivamente finanziaria ma anche materie prime e prodotti prelevati dalle zone di occupazioni. Gli intrecci finanziari infatti avevano creato un circolo vizioso negli anni '20. Per quanto riguarda la Polonia si conferma che le sue frontiere con l'URSS saranno fissate sulla linea Curzon del 1920. Ma sul confine occidentale si decide di spostare il confine con il territorio tedesco sui fiumi Oder e Neisse.
I sovietici, che non volevano il governo legittimo in ausilio a Londra, riconoscono un Comitato di Liberazione, composto da comunisti: vi sono quindi due governi. Churchill voleva il governo legittimo, ma Roosevelt, per rendere partecipe l'URSS delle future Nazioni Unite, è disposto a sacrificare qualche principio. Fino al novembre del 1944 Roosevelt non dice nulla sulla Polonia: vi erano le elezioni e in America vi erano molti cittadini di discendenza polacca. Dopo le elezioni, vinte per la quarta volta, decide di accontentare Stalin. Si giunge ad un compromesso: il Comitato di Lublino vede l'ingresso di nuovi membri, per lo più socialisti, che dovevano piacere a Stalin. Tuttavia nel 1947 le elezioni vengono vinte dai comunisti, il paese viene sovietizzato, diventa non solo filosovietico, ma soprattutto filo-staliniano. Oltre al governo polacco, a Londra vi erano anche i governi legittimi di paesi invasi dai nazisti, come quello danese, belga, olandese e anche quello jugoslavo, che era pseudo - autoritario.
Per quanto riguarda la Jugoslavia, essa si trova in una situazione strana: viene liberata non dagli alleati o dai sovietici, ma dalle forza partigiane di Tito e dai nazionalisti serbi di Mihajlovic. I partigiani sono circa un milione, ben inquadrati e comandati dal Maresciallo Tito. Il governo jugoslavo di Subasic si devono rapportare a queste forze, e alla fine vince chi ha la forza militare.
Accanto a ciò vi è la Dichiarazione sull'Europa liberata che contiene i principi generali che si sono già applicati: i tre grandi si devono consultare sempre, le formazioni governative devono rappresentare tutte le forze interne, incentivare libere elezioni nel dopoguerra (nell'Europa orientale vincono sempre i comunisti). Per quanto riguarda il mondo, viene istituito l'ONU, in cui tutti i membri sono uguali, ma i quattro poliziotti hanno un'importanza maggiore. All'ONU inizialmente si ammettono i paesi che hanno dichiarato guerra all'Asse entro un mese da Yalta. Stalin propone di inserire anche le quindici repubbliche sovietiche, altrimenti la Russia sarebbe rimasta isolata all'interno dell'ONU.
Riguardo alle colonie, l'ONU crea l'istituto dell'amministrazioni fiduciaria, al posto del mandato della Società delle Nazioni, per il principio dell'autodeterminazione. Questo per favorire la loro progressiva indipendenza. La Gran Bretagna però si oppone: quindi le amministrazioni fiduciarie vengono applicate solo alle colonie dei paesi sconfitti.
Il problema principale della Società delle Nazioni era il voto all'unanimità: il voto con la maggioranza non era possibile, poiché l'URSS così era svantaggiata. Quindi si giunge ad un compromesso: le mozioni passano anche con delle astensioni, ma se uno dei quattro poliziotti pone il veto allora non viene approvata. I poliziotti diventano cinque, poiché la Gran Bretagna coinvolge anche la Francia. A Yalta infine, Stalin decide che entro tre mesi dall'armistizio tedesco attaccherà il Giappone: l'8 maggio vi è la resa incondizionata tedesca, l'8 agosto, in mezzo alle due bombe atomiche, la Russia attacca il Giappone. Nel 1948 le elezioni americane le vince il vice di Roosevelt, Truman (Roosevelt era morto nel 1945). È probabile che la morte di Roosevelt abbia giocato a sfavore di un possibile accordo con i russi. Truman era decisamente più debole di Roosevelt, che aveva accentrato molto potere nel corso di ben quattro mandati. Truman era molto influenzabile, e all'epoca negli USA si cerca di risolvere alcuni problemi interni, la lotta alla sinistra democratica e quindi l'inasprimento verso il mondo comunista.
Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto del 1945 si ha la Conferenza del dopoguerra di Postdam in cui di discute della Polonia, della Germania e di Trieste conquistata dagli jugoslavi. La conferenza di Postdam si svolge nell'era atomica: pochi giorni dopo gli USA mostrano tutta la loro potenza. E pochi giorni prima vi
era stato l'esperimento in mezzo al deserto messicano, ben pubblicizzato. Partecipano Truman, Stalin e Churchill, accompagnato dal leader laburista Clement Attlee poiché pochi giorni dopo vi sarebbero state le elezioni: e a sorpresa le vincono i Laburisti. Quindi vi è un cambio di leader in mezzo alla Conferenza di Postdam. Byrnes, Segretario di Stato americano, è l'ultimo a cercare una soluzione condivisa con i tedeschi, ma poi verrà sostituito da Marshall, più intransigente. A Postdam si parla di questioni europee, soprattutto della Germania. Tuttavia alla conferenza di Postdam sono presenti solo i tre Grandi, non c'è la Francia che però aveva una zona di occupazione in Germania, e questo suscita polemiche. La prima decisione riguarda i paesi che avevano combattuto con la Germania: si istituisce un consiglio dei ministri degli esteri dei tre Grandi che elaborano i trattati di pace con i paesi satellite della Germania, vale a dire Italia, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria, Finlandia, che avevano attaccato l'URSS. Il più importante era quello firmato con l'Italia. La commissione lavora fino al febbraio 1947, quando vengono firmati i trattati: perciò non scoppia ancora guerra fredda. Riguardo alla questione tedesca, i confini erano già stati determinati. Essa viene divisa in quattro zone di occupazione e si fa la stessa cosa con Berlino. E da lì si avrà che una zona degli occidentali è situata nella zona sovietica: i sovietici quindi dovranno garantire la comunicazione fra le varie zone.
Riguardo agli aspetti politici, la commissione alleata cerca di completare il disarmo dell'apparato militare tedesco e di procedere alla democratizzazione, cioè la denazificazione, quindi colpire i punti di forza del nazismo nella società tedesca. Un aspetto di ciò era la realizzazione di un tribunale internazionale che punisse i criminali di guerra (crimine inventato per l'occasione). È il processo di Norimberga, con cui si decide con la condanna a morte dei gerarchi nazisti catturati (lo stesso si fa a Tokyo). Le riparazioni, per Truman, non dovevano essere troppo alte: a Yalta si erano fissati 20 miliardi, di cui 10 all'URSS. Anche Attlee e Churchill cominciano a credere che non era una buona idea indebolire economicamente la Germania, poiché così in Europa sarebbe rimasta solo l'URSS. Ma sanno bene che la Francia invece è d'accordo con l'URSS. Il compromesso che si ottiene è di abbandonare la cifra di 20 miliardi per permettere a ciascun Stato di fare ciò che voleva nelle zone di occupazione, permettendo però un equo livello di vita ai tedeschi: ovviamente la zona francese e quella sovietica furono le più tartassate. Tuttavia le industrie erano situate a ovest, quindi si decide che il 15% della produzione industriale deve andare all'URSS. Dal punto di vista della gestione economica della Germania, i quattro occupanti si accordarono a Postdam per l'idea di una gestione unitaria della Germania in ambito economico, in modo da giungere in futuro all'unità politica. Il trattato di pace con i tedeschi in realtà sarà firmato solo nel 1990, con la riunificazione della Germania e la fine della guerra fredda. L'idea di amministrazione economica unitaria, come un'unica entità, implica che lo smembramento è stato rifiutato e che il periodo di occupazione quindi deve finire prima o poi. Questo presupponeva che vi fossero idee comuni fra i quattro occupanti sulla politica economica: ma ovviamente non c'erano! E questo crea conflitti fra anglo - americani e sovietici che saranno alla base della guerra fredda. La guerra fredda sarà una guerra per la Germania e per l'Europa, e solo molto più in grande per il Mondo. L'Europa quindi è rimasta centrale nella politica mondiale della seconda metà del Novecento proprio per questo motivo: con la Seconda Guerra Mondiale, infatti, aveva perso qualsiasi importanza politica e militare.
08/05/14
Post seconda guerra mondiale: l’unione sovietica cambia territorio, non vengono riconosciuti alcuni territori occupati dalle armate rosse, ma Stalin non scherza sul fattore sicurezza e vuole delle garanzie prima di rimuovere l’occupazione da alcuni territori.
Gli stati uniti consolidano possedimenti del pacifico e ne diventano i padroni dopo aver messo fuori giochi i giapponesi.
La gran Bretagna recupera il pieno controllo dell’Impero che comincia a perdere pezzi a seguito delle varie concessioni di indipendenza. (India 1947)
Inizia la decolonizzazione: La decolonizzazione, può essere suddivisa in tre fasi principali: la prima, ebbe inizio negli anni Quaranta e vide la decolonizzazione di gran parte del Sud-Est asiatico; la seconda fase è identificabile negli anni Cinquanta, quando l'indipendenza fu conquistata dagli stati dell'Africa settentrionale; la terza e ultima fase ebbe inizio negli anni Sessanta quando la decolonizzazione si verificò con particolare rapidità e intensità, nell'Africa sub sahariana. La prima fase Il primo paese asiatico a raggiungere l'indipendenza nel secondo dopoguerra fu quello delle Filippine, proclamate repubblica nel 1946. Durante la guerra, insieme alla Birmania e all'Indonesia, le Filippine avevano ottenuto da Tokyo la promessa di una piena sovranità e difficilmente la restaurazione della tutela americana avrebbe potuto non tenerne conto, ma Washington vi mantenne basi aeree e navali. L'India conquistò l'indipendenza il 15 agosto del 1947[15], con lei anche il Pakistan che andò a costituire uno stato a parte dopo un lungo contrasto tra induisti e musulmani. Negli anni tra le due guerre mondiali, Mahatma Gandhi, leader spirituale del paese attraverso le teorie del satyagraha, cioè la disobbedienza civile e la nonviolenza, era riuscito a fare clamorose proteste, come la famosa Marcia del sale, e ad avere l'appoggio popolare degli indiani. L'India durante la seconda guerra mondiale aveva proposto di unirsi agli Alleati in cambio della totale indipendenza, ma non venne totalmente accettata. Le continue proteste iniziarono a dare i frutti e la Gran Bretagna promise l'indipendenza a l'India nel 1946 e la concesse nel 1947. Con l'indipendenza dell'India iniziò il declino dell'impero Britannico. Gli induisti, capeggiati dal Mahatma Gandhi, lottavano per un'indipendenza che aveva come obiettivo la costituzione di un unico stato a maggioranza induista. La minoranza musulmana, che aveva costituito una propria organizzazione - la Lega musulmana con a capo Jinnah - rivendicava invece la creazione di una nazione separata. La divisione fu accompagnata da esodi di popolazione di proporzioni bibliche e da violenze a carattere religioso che fecero pare due milioni di vittime. Gandhi venne poi assassinato il 30 gennaio 1948 da un fanatico Indù.[16] Dopo l'indipendenza dell'India, la Gran Bretagna, si preoccupò di rendere indipendenti anche gli stati satelliti; Birmania e Ceylon ebbero accesso all'indipendenza senza particolari problemi rispettivamente il 2 gennaio e il 14 febbraio del 1948, dopo una graduale serie di concessioni. L'Indonesia olandese, dovette invece, affrontare un periodo di guerre e trattative che videro entrare in campo prima la Gran Bretagna, poi gli Stati Uniti e L'ONU; prima di conquistare l'indipendenza nel 1949 sotto il nome di Stati Uniti d'Indonesia, anche se unita alla corona olandese. Tuttavia, a causa dei problemi soprattutto religiosi interni (Paese Mussulmano ma con minoranze Cristiane e Buddista), non si fece pensieri a disfarsi dei vincoli olandesi nel 1950, per poi diventare il sessantesimo stato delle Nazioni Unite lo stesso anno.
Finlandia e Austria: i sovietici vogliono un paese neutralizzato. L’arma atomica rappresenta una grossa novità, chi ha l’atomica viene trattato bene, crea paura verso gli altri. I russi la ottengono nel ’49, gli americani la ottengono prima anche grazie alla forza aggiuntiva degli scienziati fuggiti dall’Europa dopo le leggi razziali. Sono bastate due atomiche a scatenare l’angoscia e la fobia verso l’uso dell’arma atomica. Nazioni Unite: Il 12 giugno 1941 si tenne a Londra un incontro tra i leader dei paesi coinvolti nelle mire espansionistiche della Germania nazista e i rappresentanti britannici e dei paesi del Commonwealth. Fu firmata la Dichiarazione interalleata nella quale i firmatari si impegnarono a "lavorare insieme, con gli altri popoli liberi, sia in tempo di guerra che di pace" questa dichiarazione può essere considerata la prima tappa verso la costituzione delle Nazioni Unite. Il 14 agosto 1941 il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt ed il Primo Ministro britannico Winston Churchill in un incontro tenuto sulla nave da guerra britannica HMS Prince of Walesnell'Oceano Atlantico, firmarono la Carta Atlantica, nella quale stabilirono un insieme di principi di collaborazione internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza. La definizione Nazioni Unite venne usata per la prima volta da Winston Churchill citando una frase di Byron usata nelPellegrinaggio del Cavaliere Aroldo che utilizzava il termine riferendolo agli alleati nella Battaglia di Waterloo. A Washington il 1º gennaio 1942 i rappresentanti di 26 nazioni in guerra proclamarono la loro adesione alla Dichiarazione delle Nazioni Unite; più tardi si aggregheranno altri 21 paesi. In questa occasione si ebbe il primo utilizzo ufficiale del termine "Nazioni Unite" suggerito dal Presidente Roosevelt. Il 30 ottobre 1943 si tenne la Conferenza di Mosca alla quale parteciparono i
rappresentanti di Regno Unito, Cina, Unione Sovietica e Stati Uniti che si concluse con la firma della Dichiarazione sulla sicurezza generale. (Declaration of the Four Nations on General Security) nella quale si prevedeva la creazione di un'organizzazione internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza. Tale obiettivo viene riaffermato dai leader di Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito nella riunione di Teheran il 1º dicembre 1943. Dal 21 agosto al 7 ottobre 1944vi fu una serie di riunioni a Dumbarton Oaks a Washington. Nel corso delle riunioni i rappresentanti di Unione Sovietica, Regno Unito, Stati Uniti e Cina. La conferenza fu divisa in due parti una prima durata fino al 28 settembre che vedeva coinvolti gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Unione Sovietica; la seconda parte, dal 29 settembre al 7 ottobre Vedeva coinvolta la Cina ma non l'Unione Sovietica. Questo in ragione del rifiuto sovietico di sedere allo stesso tavolo della Cina nazionalista, non riconosciuta dall'URSS. In tale sede le quattro potenze stilarono il primo progetto delle Nazioni Unite e si accordarono sugli scopi, la struttura e il funzionamento dell'organizzazione. Uno degli accordi raggiunti durante la Conferenza di Jalta tenutasi dal 4 all'11 febbraio 1945, ribadì la volontà di istituire "un'organizzazione internazionale per la salvaguardia della pace e della sicurezza" e a questo scopo vennero stabilite le date della Conferenza diSan Francisco (25 aprile 1945). I rappresentanti di 50 nazioni si riunirono per una conferenza dal titolo ufficiale "Conferenza delle Nazioni Unite sull'Organizzazione Internazionale" nella quale vennero elaborati i 111 articoli della Carta che fu adottata all'unanimità il 25 giugno 1945. Il giorno seguente essi la firmarono nell'auditorium della sala "Veterans' Memorial". La Polonia, che alla conferenza non era rappresentata firmò più tardi e quindi il numero dei paesi firmatari originari è 51. Le Nazioni Unite furono ufficialmente fondate il 24 ottobre 1945 dopo la ratifica dello Statuto da parte dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: Cina-Taiwan, Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e gli Stati Unitie dalla maggioranza degli altri 46 firmatari. Nel dicembre 1945 Senato e la Camera dei Rappresentanti con voto unanime richiesero che la sede delle Nazioni Unite fosse negli Stati Uniti. La richiesta fu accettata e la sede fu costruita a New York sulle rive dell'East River e su un terreno acquistato tramite una donazione di 8,5 milioni di dollari da John D. Rockefeller, Jr.. La sede aprì il 9 gennaio 1951. La sede principale è a New York ma vi sono degli uffici a Ginevra, L'Aia, Vienna, e in altre città. Il 25 ottobre 1971 l'Assemblea generale approvò la risoluzione 2758 che prevedeva la sostituzione della Repubblica di Cina con la Repubblica Popolare Cinese riconosciuta come unico rappresentante della Cina e membro permanente del Consiglio di Sicurezza. Vi sono stati ripetuti tentativi da parte di Taiwan di divenire membro delle Nazioni Unite ma non è mai stata accordata l'approvazione. (Per approfondimenti si veda l'articolo: La Cina e le Nazioni Unite).
Si cercava di far evitare i protezionismi, come tenere le valute stabili e come mantenere i paesi fuori dal protezionismo. Si pensa ad una ITO ma nel ’47-’48 diventano una serie di negoziati per abbattere i dazi doganali. GATT. Le caratteristiche principali di Bretton Woods erano due; la prima, l'obbligo per ogni paese di adottare una politica monetaria tesa a stabilizzare il tasso di cambio ad un valore fisso rispetto al dollaro, che veniva così eletto a valuta principale, consentendo solo delle lievi oscillazioni delle altre valute; la seconda, il compito di equilibrare gli squilibri causati dai pagamenti internazionali, assegnato al Fondo Monetario Internazionale (o FMI). Il piano istituì sia il FMI che la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (detta anche Banca mondiale IBRD o BIRDS). Queste istituzioni sarebbero diventate operative solo quando un numero sufficiente di paesi avesse ratificato l'accordo. Ciò avvenne nel 1946. Nel 1947 fu poi firmato il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade - Accordo generale sulle tariffe ed il commercio) che si affiancava all'FMI ed alla Banca mondiale con il compito di liberalizzare il commercio internazionale. Il sistema di cambi fissi che gli USA cercano da decenni con successo d'imporre agli altri Stati, anche tramite le istituzioni create con questi accordi determinava la perdita di sovranità monetaria, portando gli Stati a delegare di fatto ogni potere di regolazione finanziaria dell'economia e della spesa pubblica in generale, tramite ad esempio svalutazioni competitive o politiche fiscali, al governo della moneta di riferimento, ossia il dollaro. In pratica il sistema dei cambi fissi vincola le decisioni politiche ed economiche dei paesi che lo accettano.
Tutto fatto per seguire il principio della porta aperta, per Stalin era ovvio che entrare in questi organismi significava cedere la propria sovranità agli stati uniti. Conferenza di Teheran dopo 6 mesi si era detto l’Iran sarà un paese amico totalmente indipendente. L’ONU si rileva inutile anche nella guerra civile greca essendo uno dei punti di frizione tra americani e sovietici. In Grecia molte truppe che avevano cacciato i tedeschi non vogliono il ripristino della monarchia favorito e supportato dagli inglesi. Stalin e Churchill divisione europa: Gli appunti con cui Churchill e Stalin si divisero i Balcani il 9 ottobre 1944 sono ricomparsi ora, quasi 48 anni dopo che furono tracciati dai due "Grandi" durante la visita del premier britannico al Cremlino. Sono copie fotostatiche dell' originale, trovate dalla Bbc negli archivi di Churchill a Cambridge durante la preparazione di un documentario. Il documento e' stato riprodotto ieri da Le Monde, con un articolo di Michel Tatu. Churchill descrive la scena nelle sue "Memorie". Preoccupato per l' avanzata sovietica verso i Balcani, spiega a Stalin che bisogna evitare di scontrarsi per problemi che non meritano tanto. Propone al dittatore georgiano una predominanza sovietica del 90% in Romania e una spartizione della Jugoslavia al 50% con l' URSS. La stessa percentuale "fifty.fifty" vale per l' Ungheria. La Grecia dovra' trovarsi al 90% sotto l' influenza anglo.americana. Il 75% della Bulgaria viene invece ceduto all' URSS. Churchill racconta che disse a Stalin, quando questi gli rese il foglietto dopo averlo vistato con la matita blu: "Non troveranno un po' cinico che abbiamo risolto in maniera cosi' spregiudicata questi problemi da cui dipende il destino di milioni di persone? Bruciamolo". Ma Stalin rispose: "No, lo conservi". Le percentuali concordate da Churchill e Stalin furono modificate dai loro ministri degli Esteri, Eden e Molotov, a favore dell' URSS, cui vennero assegnati il 60% della Jugoslavia e l' 80% di Ungheria e Bulgaria; in compenso, come ricorda Tatu, Stalin non fece valere il suo 10% greco quando poco dopo ad Atene i paracadutisti britannici stroncarono la rivolta dei partigiani comunisti dell' Elas. Nel documento scritto da Churchill, questi indica Gran Bretagna e USA anche con le parole "the others" (gli altri). Il fregio col "V" di Stalin copre la scritta 10% riguardante il predominio degli "altri" sulla Romania. In alto si leggono quattro righe, all' origine in rosso, tracciate probabilmente da un funzionario per spiegare quando e dove fu tracciato il documento. Il foglio dell' interprete riproduce fedelmente in russo e senza correzioni quanto scritto da Churchill. Entrambi i documenti portano in basso il bollo tondo con le iniziali di Winston Spencer Churchill. Punti di frizione tra USA e URSS: Penisola Balcanica, si pensa ad una rapida sovietizzazione grazie anche a Tito, apparentemente alleato di Stalin. La polonia nel ’47 viene sovietizzata, Cecoslovacchia sovietizzata nel ’48, Cina guerra civile fra Mao e Chiang Kai-shek, Vietnam, colonia francese, poi guerra contro Ho Chi Minh e Corea divisa in due con l’occupazione sovietica a nord e americana a sud. Agenzia internazionale dell’energia atomica L’Agenzia internazionale dell’energia atomica, in sigla AIEA (International Atomic Energy Agency-IAEA), è un’organizzazione internazionale, con sede a Vienna, fondata il 29 luglio 1957 per promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare e controllare che i materiali fissili non vengano impiegati per scopi militari. Oltre a svolgere attività di informazione e documentazione, l’AIEA stabilisce norme di sicurezza per tutti i tipi di attività atomica e amministra il Trattato di non-proliferazione nucleare che vieta a qualunque Stato, esclusi USA, Russia, Cina, Regno Unito e Francia, di sviluppare armi nucleari, ma allo stesso tempo promuove, favorisce e auspica l’acquisizione di capacità di arricchimento dell’uranio per scopi pacifici attraverso modalità tecniche identiche a quelle belliche. Attività dell’AIEA. - Esse si articolano in tre aspetti principali: la sorveglianza e la verifica, attraverso un proprio corpo di ispettori, dell’impiego civile dell’energia nucleare; il conseguimento di standard internazionali di sicurezza per la protezione della popolazione e del territorio dei paesi membri dagli effetti dell’esposizione alle radiazioni; la promozione dell’applicazione pacifica della scienza e della tecnologia nucleare alle necessità dei paesi in via di sviluppo per combattere la povertà, le malattie, l’inquinamento e raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. I paesi membri sono 151, i rappresentanti dei quali si incontrano una volta l’anno per la Conferenza generale e per eleggere i 35 componenti del Consiglio dei governatori. Programmi e fondi vengono stabiliti dal Consiglio dei governatori e dalla Conferenza generale che forniscono regolari resoconti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel 2005 l’AIEA e il suo direttore generale, M. El Baradei, hanno ricevuto il Nobel per la pace. I sovietici volevano l’indipendenza della Germania, così gli americani se ne dovevano andare e si sarebbero ritrovati un buco in centro all’europa.
’46-’47 l’Europa non si è ripresa, è in condizioni penose, in Inghilterra viene ripristinato il razionamento bellico. Il lungo telegramma è un documento importantissimo dal quale prende spunto la Dottrina Truman e il conseguente Piano Marshall. George F. Kennan, ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca nel 1946, a seguito del discorso del Bolshoi tenuto da Stalin il 9 febbraio 1946, inviò in patria un lunghissimo telegramma in cui si descriveva la situazione dell'Unione Sovietica in quel momento e le sue relazioni internazionali. Kennan spiegò che l'URSS voleva espandersi in tutte le direzioni fino ad arrivare al Mediterraneo e che questa sua politica sarebbe stata una diretta minaccia agli USA e a tutte le società capitaliste. Il telegramma fu immediatamente recepito dal governo USA che lo usò come base di partenza per la politica degli anni successivi, abbandonando l'isolazionismo e rimanendo in Europa come baluardo contro l'URSS.
Containment: Con il termine politica o dottrina del containment (contenimento) ci si riferisce alla strategia di politica estera degli Stati Unitiadottata nei primi anni della Guerra Fredda con la quale si cercava di arginare il cosiddetto effetto domino, determinato da un progressivo slittamento di paesi che, su scala regionale, transitavano politicamente verso forme di comunismo sovietico, piuttosto che verso il capitalismo e la liberaldemocrazia di stampo europeo occidentale, tipiche dei paesi occidentali sostenuti da Washington. Trai maggiori sostenitori del contenimento vi fu il diplomatico George Frost Kennan. Nel 1947 è l’anno della svolta e l’inizio della guerra fredda, l’ultima cosa è la firma dei trattati di pace con la Russia. Nello stesso anno si buttano fuori le sinistre dal governo tedesco, poco dopo vengono buttate fuori anche dal governo italiano. Nel mese di febbraio l’Inghilterra chiede agli stati uniti di essere sostituiti in Grecia e in Turchia perché non ce la fa più. Nel ’47 vengono stanziati 400milioni di dollari in Grecia e Turchia.
Dottrina Truman: Indirizzo di politica estera annunciato dal presidente statunitense Harry S. Truman il 2 marzo 1947; per il contenimento del comunismo e dell'espansione sovietica. Segnò una svolta nella tradizionale condotta internazionale degli Stati Uniti. In seguito al ritiro delle truppe britanniche dalla Grecia nel corso della guerra civile (1945-1949) e ai successi di movimenti politici di ispirazione comunista nell'area orientale del Mediterraneo, l'amministrazione Truman varò un programma di aiuti a favore dei governi di Grecia e Turchia per aiutarle a resistere ai tentativi di soggiogamento a opera di minoranze armate o di influenze esterne. Questa strategia di intervento diretto fu rapidamente estesa all'intera Europa col piano Marshall e il Patto atlantico e in seguito, infine, resa mondiale con il programma detto del "Quarto punto", per aiuti economici ai paesi sottosviluppati, e con la globalizzazione della politica di containment (arginamento) anticomunista. Piano Marshall - (ERP) (1947-1952). Piano di aiuti economici all'Europa (conosciuto anche sotto la sigla Erp,European Recovery Program) che prese il nome del Segretario di stato americano George C. Marshall il quale, in un discorso tenuto all'università di Harvard il 5 giugno 1947, invitò i paesi europei a presentare un programma di ricostruzione economica che gli Stati Uniti si impegnavano a finanziare. La proposta intendeva favorire, con reciproco vantaggio, una ripresa dei sistemi economici e quindi degli scambi commerciali nei paesi colpiti dal secondo conflitto mondiale. Altro obiettivo era quello di porre un freno alla minaccia rappresentata dall'espansione sovietica. Nella conferenza di Parigi del 12 luglio 1947 sedici paesi europei, con l'esclusione dei paesi dell'Est, aderirono all'invito. Nell'aprile 1948 il Congresso americano approvò il piano varando un programma di finanziamenti quadriennale che operò sino al 1952. Il piano riuscì a realizzare molti dei suoi obiettivi. In Italia, in particolare, più che in impieghi direttamente produttivi, fondi furono utilizzati per far fronte al forte disavanzo della bilancia commerciale e di quella dei pagamenti. Il piano Marshall permetterà di far assorbire all’europa il surplus americano. Politica della produttività, la produttività permette la pace sociale, la gente sta bene, diventiamo ricchi tutti insieme, finita la guerra si rischia la crisi, si rischia la pace sociale.
I mercati internazionali sono la base per non finire in crisi. Ma alla fine uno sforzo bellico è necessario, un impegno militare verso l’esterno mantiene una continua tensione. La stampa mantiene alto il livello di tensione e tutti mangiavano, piena occupazione e produzione di armamenti continua con corsa al rinnovamento. ’48 Viene spinto ad uscire e formare un partito socialista, ’47,51,52 viene fatta una caccia a tutti quelli che si opponevano alla politica estera americana di Mc Cartney. Keynesismo militare, Einsenower l’unico che non usò la spesa militare. Il keynesismo militare è una politica economica che prevede che l'esercito svolga la funzione di datore di lavoro di ultima istanza con un conseguente incremento della spesa pubblica da parte dello Stato nel settore della difesa militare onde incentivare la crescita economica attraverso il conseguimento della piena occupazione. Si tratta di una variazione specifica e particolare del keynesismo. Esempi tipici di questo approccio, nei confronti delle politiche occupazionali, sono laGermania nazista durante la seconda guerra mondiale e gli Stati Uniti e durante le presidenze di Franklin Delano Roosevelt e Harry Truman.
14/05/14
Progressiva apertura commerciale ed economica in Europa. Prima i paesi europei aprono i commerci tra loro e poi cominceranno a liberalizzarsi verso il resto del mondo, per arrivare ad una economia mondiale. Questa idea di una Europa integrata trovava una serie di consensi. New York, boston e Washington: erano le città più europee... Anche negli stati uniti c'era dunque l'idea importata di stabilizzare l'Europa.
Quando si varò il piano Marshall si aggiunse qualche elemento per una progressiva integrazione fra gli stati europei, gli americani dissero “questi soldi non li dividiamo noi fra i singoli paesi, ma gli europei dovevano trovarsi ad un tavolo a decidere le quote da spartirsi”. Questa era la prima condizione, niente di facile per paesi che prima della guerra si erano chiusi dentro l'autarchia. Contingente: quote massime di merci che entrano da un pese verso il proprio.
Il General Agreement on Tariffs and Trade (Accordo Generale sulle Tariffe ed il Commercio, meglio conosciuto come GATT) è un accordo internazionale, firmato il 30 ottobre 1947 a Ginevra (Svizzera) da 23 paesi, per stabilire le basi per un sistema multilaterale di relazioni commerciali con lo scopo di favorire la liberalizzazione del commercio mondiale.
Il Gatt comincia le riunioni durante le quali si comincia a discutere di togliere le barriere sulle merci tra gli stati mondiali. Dunque si assisterà ad una progressiva liberalizzazione e liberazione del commercio.
L'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (OECE) è stata un'organizzazione internazionale attiva dal 1948 al 1961. Fu istituita il 16 aprile1948 per controllare la distribuzione degli aiuti americani del Piano Marshall per la ricostruzione
dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale e favorire la cooperazione e la collaborazione fra i Paesi membri. Fu la prima organizzazione sovranazionale a svilupparsi in Europa nel dopoguerra. Nel 1961 fu riorganizzata e si trasformò nell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD o OCSE in Italiano). L'organismo che fu creato, OECE, organizzazione europea di cooperazione economica, non nasce con poteri vincolanti. No... Un paese non volle sentirsi vincolato, l'Inghilterra.
L'idea americana di essere portatori di un modello principale dove le cose funzionano, dove le cose funzionano bene in un continente intero. Perciò portiamo questo modello in Europa integrando le economie europee e legandole assieme. Il piano Marshall fu mosso anche da una mobilitazione sul piano culturale. I sindacati americani si mobilitarono per venire ad insegnare come si comportava il sindacato in una società moderna. Fu una grossissima mobilitazione di cultura, accanto a questa un rapidissimo arrivo della cultura americana (jeans, chewing gum ecc.) La guerra fredda non fu solo la corsa agli armamenti ma fu anche una guerra culturale, fatta di una progressiva esportazione di modelli di massa che favorivano le simpatie da una parte che dall'altra.
49-50 in Italia e Francia ci sono le scissioni e frammentazioni dei sindacati. (CIL e UIL) Tutta una serie di commesse vengono bloccate dagli stati uniti solo perché la determinata azienda avesse all'interno del suo insieme una manodopera con una influenza di CGIL maggiore del 50%, le commesse non venivano più inviate.
Stabilità economica europea/americana: Non si ritornerà più in convertibilità in oro, ma in dollaro, l'unica moneta convertibile in oro. I cambi restano fissi, in termini di dollari americani. Il tentativo di ripristinare la stabilità economica pre-guerra durerà 20anni in cui ci si affida all'affidabilità dell'economia americana.
Stalin non partecipò al piano Marshall insieme ai suoi stati satelliti, i sovietici reagirono con il controllo dei partiti comunisti in giro per il mondo. Gli americani rispondevano con la superiorità economica monetaria. Il Cominform o Kominform ( Ufficio di Informazione dei Partiti Comunisti e Laburisti) è stata un'organizzazione internazionale di movimenti comunisti, costituita aSzklarska Poręba in Polonia nel settembre del 1947, succedendo al Comintern sciolto nel 1943, allo scopo di scambiare informazioni tra i partiti comunisti dei vari paesi europei.
Stalin apre il Cominform, ufficio di informazione dei partiti comunisti europei. I due partiti comunisti principali in Europa erano i partiti francesi e italiani. Stalin non era felice del piano Marshall e per lui appariva una ricostruzione del capitalismo occidentale e poi tedesco con l'entrata nel piano Marshall delle tre aree occupate in Germania.
Nell'inverno 47-48 i partiti comunisti danno vita ad una lunghissima serie di scioperi, Stalin non vuole la rivoluzione, ma vuole solo che quei paesi non si consolidino e che il piano Marshall fallisca.
Nel ‘46 americani e inglesi fondano la bizona, anglo americana che nel frattempo lascia congiuntamente maggiore spazio ai governi locali tedeschi. Fino al 46 i francesi hanno tentato di convincere gli altri di strappare le parti ricche di impianti industriali e tenere la Germania controllata.
Se l'obbiettivo è far ripartire l'economia europea, facciamo ripartire anche l'economia tedesca. L'economia tedesca, c'era l'accordo sul livello industriale. Cioè quote di produzione massime per i grossi settori industriali, è uno degli accordi a 4 degli occupanti. Per i sovietici va bene, sperando di non andare i rotta di collisione con loro. Gli Usa puntavano direttamente all'eliminazione delle quote. 1948: anche i francesi fondono la loro zona alla bi zona e dunque c'è un embrione della repubblica democratica tedesca. La nascita di uno stato tedesco è qualcosa che a Mosca è visto con molto sospetto, Stalin risponde con il blocco di Berlino, cioè il blocco all'accesso della città di Berlino ovest. È la risposta al piano Marshall Il Blocco di Berlino (24 giugno 1948 - 11 maggio 1949) fu una delle crisi più importanti della Guerra Fredda quando l'Unione Sovietica bloccò tutti gli accessi stradali e ferroviari a Berlino Ovest. La crisi iniziò a sbloccarsi quando l'Unione Sovietica non fece niente per fermare i voli umanitari americani, britannici efrancesi trasportanti cibo ed altre forniture per i settori occidentali di Berlino. Il Blocco di Berlino fu uno dei più grandi blocchi attorno ad una città della storia moderna. Giugno 48 a maggio 49 c'è il blocco di Berlino. La risposta occidentale è il ponte aereo altrimenti morivano tutti di fame. Il blocco è inefficace e Stalin sospende il blocco, la prova di forza è stata vinta dagli occidentali. Due settimana dopo la fine del blocco viene varata la nuova repubblica federale tedesca. 23 maggio 1949, nasce la repubblica federale tedesca. Un mese dopo viene fondata nella zona sovietica la repubblica democratica tedesca. Dal 49 esistono due stati tedeschi, le due Germanie fino al 1972 le due Germanie non hanno nessun rapporto. La repubblica democratica tedesca non c'è e chiunque dica che esiste, riconoscendola diplomaticamente, non può parlarle con l’altra repubblica. La repubblica federale non ha relazioni diplomatiche con quella democratica,”o noi o loro”. Nella repubblica democratica il tenore di vita rimane basso. Berlino Ovest rimane la vetrina dell'occidente, "potremo essere di là e stare bene, ma noi siamo di qua".
1947: il primo terreno della guerra fredda è il piano Marshall e il Cominform.
Nel 1947 c'è il patto di Dunkerque: Il Trattato di Dunkerque o "Patto di Dunkerque" è un'accordo siglato, il 4 marzo 1947, tra Francia e Gran Bretagna al fine di creare un fronte unico contro una nuova minaccia tedesca. E' la prima alleanza occidentale stipulata dopo la fine della guerra e dimostrava un interessamento inglese verso la formazione di un'alleanza occidentale europea e garantiva alla Francia sia una prima garanzia contro il pericolo tedesco ma sopratutto spingeva a far entrare la Francia verso un ragionamento geo-politico europeo a tre con Inghilterra e U.S.A..
Il governo inglese si fa garante di assicurare la stabilità europea, trovare un accordo con gli americani. Ma per loro c'era un'importanza ancora per la dottrina di Monroe. Il partito repubblicano mette nel programma: promuovere la stabilità europea. Si tenta dall'Inghilterra un piano per far vedere che sappiamo difenderci da soli. Dal maggio 1948 Francia e Inghilterra allargano ai 3 paesi del Bene lux. Per mostrare un’Europa più unita. Patto di Bruxelles: alleanza militare classica che chiunque verrà aggredito vedrà una reazione di tutti e 5. Il Trattato di Bruxelles era un patto di autodifesa collettiva firmato da Regno Unito, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo il 17 marzo 1948. È un patto pro americano, per il congresso a prendere la grande decisione.
A tal proposito nel giugno del 1948 la cosiddetta risoluzione Vandenberg rappresentava una svolta cruciale della politica estera statunitense: con essa infatti si annunciava l'intenzione degli Usa ad associarsi a patti od organizzazioni regionali fondamentali per la difesa e la sicurezza del paese. Una risoluzione bipartisan con cui si estendeva il concetto di sicurezza statunitense all'Europa, permettendo così a Truman di impegnarsi al fianco dei paesi europei. Tra gli oppositori a questa linea vi fu Kennan, convinto che fosse preferibile concentrarsi maggiormente sul piano Marshall e sul sostegno economico alla ripresa dell'Europa in quanto ciò sarebbe stato sufficiente a contenere il comunismo e l'Urss sarebbe poi crollata nel giro di qualche anno. La risoluzione Vandenberg permise al presidente di avviare una serie di colloqui esplorativi con gli europei a partire dal mese di luglio fino al marzo del 1949, nel mese di novembre poi Truman vinse le elezioni e con la maggioranza democratica al congresso la sua politica estera ne usciva significativamente rafforzata. I negoziati relativi ad un'alleanza del nord Atlantico tra Usa e paesi dell'Europa occidentale incontrarono diversi nodi:
il futuro della Germania; il casus foederis; l'estensione geografica dell'alleanza: l'accettazione della Spagna era impedita dai governi laburisti e socialdemocratici, Grecia e Turchia erano troppo al di fuori dell'area atlantica, Svezia e Svizzera rimanevano fedeli alla loro tradizione di neutralità, l'Italia presentava vantaggi e svantaggi...
Giugno del 48 il congresso vara la risoluzione Vandberg che dice che per motivi di sicurezza nazionale il presidente è autorizzato a stringere patti militari anche con paesi non del continente americano. Permette di far partire una serie di colloqui fino all'aprile del 1949 con il Patto Atlantico.
Il Trattato Nord Atlantico, anche conosciuto come Patto Atlantico, è un trattato puramente difensivo stipulato tra le potenze dell'Atlantico settentrionale a cui poi aderiranno anche paesi non geograficamente atlantici (ossia senza sbocchi sull'Oceano Atlantico) come l'Italia, la Grecia, la Turchia ed altri. Il Patto Atlantico viene firmato a Washington, negli Stati Uniti, il 4 aprile 1949.
Patto Atlantico: strumento militare per eccellenza per far rimanere gli americani in Europa. articolo 5 del patto atlantico dice che in caso di aggressione ad uno dei membri gli altri 11 si riuniranno per decidere assieme le contromisure. Il patto atlantico nasce in seguito alla logica del congresso che deve discutere e approvare l'entrata in guerra. La garanzia americana del patto atlantico, sarà sempre segnata dal dubbio della sua credibilità. È il congresso che decide, il patto atlantico è un foglio di carta, la Nato è invece una organizzazione militare. Membri del patto atlantico: Stati Uniti Regno Unito Canada Francia Italia Portogallo Paesi Bassi Belgio Lussemburgo Danimarca Islanda Norvegia
Come è che si inserisce l'Italia? La Francia appoggia e favorisce l'entrata italiana per una serie di motivi tra cui la posizione geopolitica, con la presenza dell'Italia la Francia non ha una posizione di margine. La presenza dell'Italia aggiunge peso della componente latina e cattolica.
L'Algeria era composta da dipartimenti della Francia, l'Algeria non era una colonia ma un pezzo di Francia. Mettere l'Italia estendeva il patto in una zona del mediterraneo più estesa.
La ratifica del patto Atlantico fu di cercare di farla passare con motivazioni politiche, è l'embrione di una vera e propria comunità atlantica. Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti dell'uomo, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. Il Consiglio d'Europa fu fondato il 5 maggio 1949 colTrattato di Londra e conta oggi 47 stati membri. Nel 1949 si da vita al consiglio d’Europa che vorrebbe essere utile a qualcosa, nascerà poi la comunità europea del carbone e dell'acciaio, fu una sorta di trattato di pace fra la Francia e la Germania. La Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) fu creata col Trattato di Parigi del 18 aprile 1951 su iniziativa dei politici francesi Jean Monnet e di Robert
Schuman (il cosiddetto Piano Schuman o dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950), con lo scopo di mettere in comune le produzioni di queste due materie prime in un'Europa di sei paesi: Belgio, Francia,Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Nel 1949 nel mondo sono avvenute almeno due cose che hanno fatto impensierire Washington: i sovietici hanno rotto il monopolio atomico, due: 1 ottobre del 1949 Mao proclama la repubblica popolare cinese, che in realtà si farà guerra con la Russia. Ma per l'occidente si vedeva tutto rosso da quella parte del mondo.
Mao Tse-tung o Mao Zedong (Shaoshan, 26 dicembre 1893 – Pechino, 9 settembre 1976) è stato un rivoluzionario, politico, filosofo e dittatore cinese.
Fu portavoce del Partito Comunista Cinese dal 1943 fino alla sua morte. Sotto la sua guida, il partito salì al governo cinese a seguito della vittoria nella guerra civile e della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, di cui dal 1949 fu presidente.
Durante la guida della Cina, sviluppò un marxismo-leninismo "sinizzato", noto come maoismo, collettivizzando l'agricoltura con il cosiddetto "Grande Balzo in avanti". Il presidente cinese fu promotore di un'alleanza con l'Unione Sovietica che in seguito ruppe e lanciò la Rivoluzione Culturale.
A Mao vengono attribuiti: la creazione di una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera, l'intervento cinese in Corea, l'invasione del Tibet e il conflitto sino-indiano del '62, l'uso sistematico della repressione e dei lavori forzati (vedi Laogai), lo sterminio di milioni di contadini nella riforma agraria del 1951, la carestia del 1958-1961 e la violenza della Rivoluzione Culturale. Tra il 1959 e il 1962, nel periodo del gran balzo in avanti, si stima che a causa della sua politica morirono tra i 13 e i 46 milioni[2] di cinesi.
Dunque l'economia tedesca deve andare a ruota libera, e sempre di più la Germania occidentale deve riarmarsi ed entrare nel patto atlantico. Dagli ambienti dello stato francese, Jean Monnet viene fuori il progetto della comunità europea del carbone e dell'acciaio. Il 9 maggio 1950 viene proposto da Shuman questo piano europeo. Ma l’idea è di Jean.
Proponeva di mettere sotto controllo di un’alta sorveglianza internazionale la produzione del carbone e dell'acciaio senza barriere commerciale. La Germania e la Francia dissero di si, Italia disse di si, Benelux aderirono pure loro.
L'elemento di soprannazionalità era questa alta autorità che non rispondeva ai singoli ma all'interesse generale di tutta la comunità. Era un principio sovrannazionale che non aveva precedenti, sarà una novità eclatante...
15/04/14
Dalla firma del patto atlantico si sviluppò solo la parte militare, mentre la dimensione politica ed economica sono materie di altri organismi non atlantici ma principalmente europei.
NSC: Consiglio per la Sicurezza Nazionale (National Security Council in inglese) è il principale organo che consiglia e assiste il Presidente degli Stati Uniti in materia di sicurezza nazionale e politica estera.
Il Consiglio fu creato nel 1947, ad opera del Presidente Harry S. Truman, attraverso il National Security Act. L'intento era quello di assicurare il coordinamento e la collaborazione tra Marina, Esercito, Aviazione ed altri strumenti della politica di sicurezza nazionale (come la CIA, creata anch'essa con la stessa legge).Fin dalla sua istituzione la funzione del Consiglio è stata anche quella di consigliare e assistere il Presidente in materia di sicurezza nazionale e politica estera. Il Consiglio inoltre ha servito il Presidente come braccio principale per il coordinamento di tali politiche tra le varie agenzie governative.
Truman darà all’NSC di indagare e di pensare a delle contromisure o iniziative contro il comunismo, L’NSC emanerà una risoluzione (NSC 68) dove si ammette che il monopolio atomico non c’è più, bisognerà dunque che gli stati uniti si armino di più quadruplicando le spese militari annuali. Includendo lo sviluppo del settore nucleare come lo sviluppo di bombe più distruttive (come lo sarà la bomba H)
Questo NSC68 serviva per rafforzare il Containement del comunismo e dei sovietici, non basta più il lato economico, bisogna armarsi.
Con il termine politica o dottrina del containment (contenimento) ci si riferisce alla strategia di politica estera degli Stati Uniti adottata nei primi anni della Guerra Fredda con la quale si cercava di arginare il cosiddetto effetto domino, determinato da un progressivo slittamento di paesi che, su scala regionale, transitavano politicamente verso forme di comunismo sovietico, piuttosto che verso il capitalismo e la liberal democrazia di stampo europeo occidentale, tipiche dei paesi occidentali sostenuti da Washington. Trai maggiori sostenitori del contenimento vi fu il diplomatico George Frost Kennan.
Inizia poco dopo la guerra di Corea: la due Coree nascono divise dovute al momento della liberazione dove i russi scendevano da nord gli americani dal sud e si sono fermati su una linea e da lì, a causa di mancati accordi tra americani e sovietici, non si sono più unite.
La guerra coinvolge prima le nazioni unite che vogliono aiutare la corea del sud e Mao che va ad aiutare la corea del nord. E’ una guerra abbastanza importante tanto che Mac Arthur proporrà l’uso dell’arma atomica, ma non verrà usata. La guerra farà due milioni di morti.
Guerra di Corea
Poco dopo l'inizio della guerra di Corea, nel momento in cui i Nordcoreani avevano invaso la Corea del Sud, il generale MacArthrur fu nominato comandante delle truppe dell'ONU, che dovevano respingere l'attacco Nordcoreano.
Nel settembre del 1950 lanciò la controffensiva con un'audace operazione aeronavale, recuperando i territori persi e spingendosi fino ad occupare Pyongyang, la capitale dellaCorea del Nord, e proseguendo poi verso nord fin quasi ad arrivare ai confini con la Cina. L'avanzata delle truppe
statunitensi verso i propri confini spinse la Repubblica Popolare Cinese ad intervenire in difesa della Corea del nord a metà ottobre. L'offensiva cinese, anche se pagata a caro prezzo, portò a quella che probabilmente (da alcuni) viene ritenuta la peggiore sconfitta militare subita dagli Stati Uniti nel XX secolo.
Pyongyang fu liberata il 6 dicembre e il 4 gennaio 1951 le forze delle Nazioni Unite evacuarono Seul. Di fronte alla pressione cinese, dagli inizi di dicembre MacArthur iniziò a criticare sempre più apertamente la strategia seguita dalla Casa Bianca. Con crescente insistenza richiese vanamente l’autorizzazione ad impiegare armamento nucleare e ad allargare il conflitto al territorio della Repubblica Popolare Cinese (sottovalutando o non credendo possibile un'eventuale coinvolgimento dell'URSS a difesa della Cina comunista e quindi una possibile escalation), lanciando attacchi aerei contro le basi in Manciuria, imponendo il blocco navale alle coste della Cina e coinvolgendo nel conflitto le truppe della Cina nazionalista Taiwan.
Al limite dell’insubordinazione, a metà marzo MacArthur intimò ai cinesi di ritirarsi immediatamente altrimenti «sarebbero stati costretti a farlo in ginocchio». In questo modo entrò volutamente in contrapposizione con il presidente americano Harry S. Truman che aveva cercato di intavolare un negoziato politico subito dopo la riconquista, il 14 dello stesso mese, a Seul. Questo episodio diede modo al presidente Truman (che mal sopportava l'ego ed il protagonismo del generale[senza fonte]) e al suo staff di rimuovere dal comando MacArthur temendo che stesse cercando volontariamente di portare gli Stati Uniti d'America verso uno scontro su larga scala con l'URSS.
MacArthur fu così rimosso per "grave insubordinazione" dal comando delle forze in Corea l'11 aprile 1951 e sostituito con il generale Matthew Ridgway. Nel 1953 ci sarà un armistizio formale, molti pensavano che dietro ci fosse Stalin, si decide di agire in 3 direzioni: innanzitutto ci sarà un forte aumento delle spese militari. Poi: bisognerà rendere il patto atlantico più operativo (darà adito alla creazione della NATO), bisogna ampliare i confini del patto ai paesi a rischio (la repubblica federale, la Turchia e la Grecia). Bisognerà inoltre rafforzare tutte le capacità difensive dell’Europa ed un aumento delle forze disponibili. Servirà dunque riarmare i tedeschi. Queste decisioni cominciano la loro attuazione con delle riunioni tra il 1950 ed il 1952 del consiglio atlantico, l’ultima a Lisbona nel 1952 danno vita ad un organo permanente composto da forze armate sotto il controllo dello SHAPE. Lo SHAPE è la struttura di comando, è questo che configura la nascita della NATO dal patto atlantico. Il Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE - Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa) è il quartier generale dell'Allied Command Operations, l'ente responsabile delle attività di comando sulle forze NATO impiegate in operazioni in Europa e nel resto del mondo. Ha sede dal 1967 presso Casteau, a nord della città di Mons nel Belgio.[1] In precedenza, a partire dal 1953, era aFontainebleau in Francia, ma cambiò di sede con l'uscita della nazione dalla organizzazione integrata dell'alleanza. Dal 1951 al 2003, SHAPE è stato il quartier generale dell' Allied Command Europe (ACE), il Comando Alleato per l'Europa, ma dal 2003 l'ente ha cambiato nome in Allied Command Operations (ACO), con competenza su tutte le operazioni alleate nel mondo.
Il mutual security act è una legge varata che va verso il potenziamento delle spese militari, a causa di questa legge il piano Marshall darà aiuti non più economici ma per il riarmo. Tutto ciò crea un rilancio economico fortissimo, nel 1951,52,53 ci sarà il boom economico dovuto alla guerra di Corea.
Nel mentre ci sono l’Olanda, la Francia e L’Inghilterra impegnate a reprimere i problemi della decolonizzazione in giro per i loro vasti imperi. L’unico stato a fornire supporto militare alla nascente NATO sarà la Repubblica federale tedesca. Nel 1953 gli americani per rafforzare il sistema di alleanza contro il pericolo sovietico, stringeranno un’alleanza con la Spagna Franchista. Ogni rafforzamento in Europa porta la paura in Europa che gli americani se ne possano andare e abbandonare gli europei al pericolo rosso e tedesco. Si innescherà un sistema che gli europei diranno di essere deboli e gli americani sono necessari.
Ottobre 1950: Piano Pleven
Elaborato dal primo ministro francese René Pleven e approvato dall’Assemblea nazionale il 14 ottobre 1950, rappresenta la prima proposta per la creazione di una Comunità europea di Difesa (v. CED). Il piano prevedeva la creazione di forze armate comuni e l’istituzione di un ministro europeo della difesa responsabile dinanzi ad un’assemblea europea. La proposta francese fu dettata dalla volontà di impedire l’adesione della Germania (v.) al Patto atlantico, cercando di scongiurare il rischio dell’isolamento in un periodo particolarmente difficile per la vita politica della Francia (v.).
C.E.D. Comunità europea di difesa Si trattava di un progetto che, almeno nelle intenzioni dei promotori, doveva essere il primo passo per approdare ad una cooperazione politica ed economica, oltre che militare: la Comunità politica europea (v. CPE). Il trattato per l’istituzione della CED venne firmato il 27 maggio 1952 e, in attesa della ratifica (v.) da parte dei Parlamenti nazionali, i compiti previsti dall’art. 38 vennero affidati all’Assemblea della CECA (v.). Il trattato prevedeva l’integrazione dei corpi d’armata degli originari sei Stati membri (Italia, Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi) sottoposti al comando di un Commissariato, nominato di comune accordo dai governi degli Stati membri ed investito di poteri di azione e di controllo. Esso sarebbe stato assistito nel suo operato da un’Assemblea e da un Consiglio dei Ministri, mentre la Corte di Giustizia della CECA lo avrebbe controllato. Tuttavia, sia per la mancata ratifica da parte del Parlamento francese, malgrado le pressioni statunitensi, sia per le ostilità della Gran Bretagna, contraria a qualsiasi accordo continentale a sei che la escludesse, il progetto CED non trovò possibilità di attuazione, bloccando di fatto qualsiasi progresso comunitario nel settore della politica estera e della difesa comune. Soltanto con la firma del Trattato di Maastricht (v.) si è tentato di rilanciare la cooperazione in questo campo (v. PESC), peraltro senza grandi successi. L’Italia durante la ratifica del CED diede un’accelerata alla questione di Trieste.
1952: primo invii di supporti e poi di truppe in Indocina (sfocerà nella guerra della Vietnam)
All’interno della NATO nasce un piccolo gruppo di consultazione a 3 (USA, Inghilterra e Francia) anche per riconoscere alla Francia l’idea di essere ancora una grande potenza.
Marzo 1953: muore Stalin, c’è una fase distensiva e più fluida del potere interno che si rivela un allentamento della situazione estera. Indocina: dopo la sconfitta francese è palese che il CED non verrà approvato. La Battaglia di Ðiện Biên Phủ (in francese: Bataille de Diên Biên Phu; in vietnamita: Chiến dịch Điện Biên Phủ) fu combattuta fra il 13 marzo 1954 e il 7 maggio 1954 dalle truppe francesi del Corpo di spedizione francese in Estremo Oriente (Corps expéditionnaire français en Extrême-Orient) e le truppe indipendentiste del Việt Minh (abbreviazione di Việt Nam Độc lập Đồng minh Hội - Lega per l'Indipendenza del Vietnam) nei dintorni del villaggio di Dien Bien Phu, nel nord-ovest del Viet Nam. Fu la battaglia culminante della guerra d'Indocina e terminò con la resa delle forze francesi.
Novembre 52: vince Eisenhower che, ritenendo importante il pareggio di bilancio, decise di aumentare solo l’armamento atomico e smantellare il resto. Venne resa nota la logica della rappresaglia nucleare. Arriva una proposta inglese: prendere il patto di Bruxelles lo si allarga alla Germania e Italia, la chiamiamo alleanza dell’Europa occidentale. Alla fine viene accettata dopo 4 anni di discussione venne creata:
L'Unione europea occidentale o UEO era un'organizzazione internazionale regionale di sicurezza militare e cooperazione politica ed è nata con il trattato di Bruxelles del 17 marzo 1948, modificato il 23 ottobre 1954.
La struttura dell'UEO prevedeva un segretariato generale, un consiglio dei ministri, un'assemblea consultiva e in un'agenzia di controllo degli armamenti, con funzione di controllo sulla produzione delle armi negli Stati membri. Essa non prevedeva cessioni di sovranità, e gli americani era vicini a perdere la pazienza sapendo chiaro il bisogno di un riarmo tedesco. Si decise così nel 1955 l’entrata della repubblica federale tedesca nella nato.
Il Patto di Varsavia oppure detto anche Trattato di Varsavia (ufficialmente, Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza) fu un'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico, nata come contrapposizione all'Alleanza Atlantica (più nota come NATO e fondata nel 1949).
Il trattato fu elaborato da Nikita Chruščёv nel 1955 e sottoscritto a Varsavia il 14 maggio dello stesso anno. Degno di nota il fatto che la costituzione avvenne la settimana successiva all'ingresso ufficiale della Germania Ovest nella NATO (6 maggio 1955).
I membri dell'alleanza promettevano di difendersi l'un l'altro in caso di aggressione. Il patto giunse a termine il 31 marzo 1991 e fu ufficialmente sciolto durante un incontro tenutosi a Praga il 1º luglio successivo. Questa risulta la risposta ostile alla NATO, E’ un’alleanza nata dal momento in cui la questione tedesca non può più essere mutata o messa in discussione. La questione tedesca non è più discutibile.
Cominceranno poi a discutere tra i 6 paesi sul piano strettamente economico, fino ad un incontro a Messina dove si comincia a discutere a ciò che porterà alla creazione della C.E.E. ed EURATOM.
La Comunità europea costituiva il "Primo pilastro" dell'Unione europea.
Considerata la più importante delle Comunità europee, essa nasce il 25 marzo 1957, quando sei Stati (Belgio, Francia,Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi) firmano i trattati di Roma, trattati che entrano in vigore il 1º gennaio 1958, dando così vita effettiva alla Comunità economica europea (CEE). La parola economica fu rimossa dal nome a seguito del Trattato di Maastricht (1992) che fece della Comunità europea il "Primo pilastro" dell'azione dell'Unione europea.
Con l'adozione del Trattato di Lisbona il 1º dicembre 2009 essa, formalmente, non esiste più (è assorbita dall'Unione Europea).
La Comunità europea dell'energia atomica (CEEA) o Euratom è un'organizzazione internazionale istituita, contemporaneamente alla CEE, con i trattati di Roma del 25 marzo1957 allo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all'energia nucleare ed assicurare un uso pacifico della stessa.
Diversamente da quella della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), stabilita in cinquant'anni (è scaduta, infatti, il 23 luglio 2002), la durata della CEEA è "illimitata".
Benché si trattasse di un'entità separata, l'organizzazione della CEEA (a seguito del Trattato sull'integrazione entrato in vigore il 1º gennaio 1967) è stata totalmente integrata in quella della CEE ed è, attualmente, integrata in quella dell'Unione europea.
Gli stati membri delle due comunità coincidono anch'essi: con l'entrata in vigore del trattato di Maastricht la CEEA ha formato insieme a CEE e CECA uno dei "tre pilastri" dell'Unione europea.
Liberalizzare l’economia europea va bene, ma l’Inghilterra con interessi economici non solo europei non è d’accordo all’unione doganale ma favorevole al libero scambio. Area di libero scambio con soli prodotti industriali, non agricolo (L’Inghilterra si riforniva da sui partner mondiali). Gli Inglesi si scontrano così con i francesi (famosi produttori agricoli). La Gran Bretagna esce dal tavolo di trattative e si una costruisce seguendo il modello francese e dunque una politica agricola economica comune con protezione per chi compra da fuori.
Venne riorganizzata la OECE: L'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (OECE) è stata un'organizzazione internazionale attiva dal 1948 al 1961. Fu istituita il 16 aprile 1948 per controllare la distribuzione degli aiuti americani del Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale e favorire la cooperazione e la collaborazione fra i Paesi membri. Fu la prima organizzazione sovranazionale a svilupparsi in Europa nel dopoguerra.
Nel 1961 fu riorganizzata e si trasformò nell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD o OCSE in Italiano).
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) o Organisation for Economic Co-operation and Development - OECD e Organisation de coopération et de développement économiques - OCDE, è un'organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un'economia di mercato. L'organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un'occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l'identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri[1].
L'OCSE conta 34 paesi membri e ha sede a Parigi, nello Château de la Muette.
L’Inghilterra tenta di opporsi ma arriverà De Gol che farà capire che ormai la CEE è un dato di fatto e non c’è più nulla da fare. L’OECE è morta, la CEE è nata.
Ci sarà poi l’idea americana di trasformare OECE in un organo di consultazione per tutte le economie industrializzate mondiali.
Sistema di alleanze americane di cointanement:
ANZUS (Australia, New Zealand, United States Security Treaty) è un patto tripartito di sicurezza fra Australia, Nuova Zelanda e USA, sottoscritto il 1º settembre 1951 sotto la presidenza di Harry S. Truman e in vigore dal 1952. Lo scopo del patto, coordinato con altre iniziative nel corso della presidenza Truman e della successiva presidenza Eisenhower, era quello di accerchiare diplomaticamente l'Unione Sovietica nell'ottica delle tensioni della guerra fredda. Unico organo politico è il Consiglio, composto daiministri degli esteri dei paesi membri. Dalla fine degli anni ottanta l'attività dell'ANZUS è paralizzata a causa di contrasti tra Nuova Zelanda e USA.
La Southeast Asia Treaty Organization (SEATO) era un'organizzazione di difesa per il sud-est asiatico nata con il trattato di Manila del 1954, e sottoscritta da Francia, Australia, Filippine, Nuova Zelanda, Pakistan, Regno Unito, USA e Thailandia, per fronteggiare la pressione politica e militare dei paesi comunisti dell'Asia, anche se la mancata adesione di nazioni quali l'India e l'Indonesia ne ha limitato di molto l'efficacia. I suoi limiti furono evidenti soprattutto durante la Guerra del Vietnam; nel 1965 la Francia fu la prima a ritirarsi, seguita, solo nel 1972, dal Pakistan. A seguito, oltre che di questi avvenimenti, anche delle posizioni individuali prese dai suoi membri, venne disciolta il 30 giugno 1977.
CENTO è l'acronimo inglese per Central Treaty Organisation, già METO Middle East Treaty Organization (Trattato dell'Organizzazione Centroorientale), firmato il 21 agosto del1959 tra il Pakistan, l'Iran, l'Iraq, la Turchia ed il Regno Unito, motivato dalla necessità di creare un meccanismo di difesa contro l'espansionismo sovietico al momento in cui l'Iraq, in seguito alla rivoluzione del 1958, uscì dal Patto di Baghdad, provocandone la rottura.
La CENTO rappresentava l'anello di congiunzione tra la NATO e l'Organizzazione Militare Orientale di Difesa, la SEATO (South East Asia Treaty Organisation). Paesi che fungevano da ponti erano la Turchia ad ovest, che faceva parte sia della NATO che della CENTO, ed il Pakistan ad est, che faceva parte sia della CENTO che della SEATO.
Come la SEATO, la CENTO aveva anche finalità assistenziali e culturali, mirando a contribuire alla trasformazione economica e civile dei Paesi aderenti attraverso consistenti aiuti finanziari.
Nominalmente la CENTO non è più operativa dal 1979, ma nei fatti ha smesso di funzionare già dal 1974 quando la Turchia invase Cipro in base al disposto dell'accordo anglo-greco-turco (Trattato di Zurigo e Londra) che aveva consentito l'indipendenza dell'isola.
Con la morte di Stalin abbiamo la direzione collegiale fra le quali ci sono le vecchie guardie come Molotov che pensano che sia ora di smettere con i piani quinquennali e puntare di più alle spese per i beni e i consumi e meno alle spese per armamenti.
Prima distensioni: ’53 armistizio tra le due Coree, ’54 riunione dell’Indocina a Ginevra, cessazione delle ostilità paese diviso in due e poi si faranno le lezioni libere. Invece tutt’ora il paese è diviso in due.
Nel 1955 si riuscì a far entrare i vasti allineati con uno o l’altro blocco rimuovendo il veto di americani o russi in base allo stato a loro opposto di blocco.
Tra il ’54 e il ’55 ci saranno i viaggi di Krusciov cosa che Stalin non aveva mai fatto.
Paesi non allineati:
non allineati, paesi Nella politica internazionale negli anni del bipolarismo USA-URSS, gli Stati non aderenti né al blocco occidentale né a quello orientale.
Il movimento dei paesi n. si fa risalire alla conferenza di Bandung del 1955, nella quale 29 Stati asiatici e africani sottoscrissero una dichiarazione a sostegno della pace e del disarmo internazionale, per il superamento del colonialismo e il rispetto dei principi di autodeterminazione dei popoli, di uguaglianza fra gli Stati e di non ingerenza nei reciproci affari interni. Alla conferenza di Belgrado del 1961, in cui il movimento si costituì ufficialmente, parteciparono insieme alla Iugoslavia 24 Stati di Asia, Africa e America Latina, che, oltre a respingere la logica dei due blocchi contrapposti, si proponevano di dare impulso al processo di decolonizzazione e al miglioramento delle condizioni economiche del Terzo Mondo. I principali ispiratori del non allineamento, lo iugoslavo Tito, l’indiano J. Nehru e l’egiziano G.A. Nasser, promossero una politica di ‘neutralismo attivo’, volta soprattutto a favorire la distensione internazionale, mentre gli effetti della decolonizzazione si traducevano in una crescita progressiva degli aderenti al movimento.
Nel 1955 c’è il trattato di stato Austriaco:
Il Trattato di Stato austriaco (in forma completa: Trattato di Stato per la re-istituzione di un'Austria indipendente e democratica, firmato a Vienna il 15 maggio 1955; in lingua tedesca: Staatsvertrag betreffend die Wiederherstellung eines unabhängigen und demokratischen Österreich, gegeben zu Wien am 15. Mai), fu firmato il 15 maggio 1955 a Vienna al Palazzo del Belvedere tra le potenze occupanti alleate: la Francia, il Regno Unito, gli Stati Uniti, l'Unione Sovietica e il governo dell'Austria che assumerà la pienezza delle sue funzioni il 27 luglio 1955.
Nel riconoscimento dello Stato austriaco, furono espressi chiaramente e in modo dettagliato i diritti delle minoranze degli sloveni e dei croati. L'Anschluss (unione politica) con laGermania, come era avvenuta nel 1938, fu proibita, come anche ogni organizzazione nazista e fascista.
Inoltre, l'Austria annunciò che si sarebbe dichiarata permanentemente neutrale dopo l'entrata in vigore del trattato. L'URSS aveva espresso il desiderio per una tale dichiarazione come garanzia che l'Austria non si unisse alla NATO dopo il ritiro delle truppe sovietiche. La neutralità austriaca non era nel testo originale del trattato, ma fu aggiunta dalParlamento austriaco.
21/05/2014
L'instabilità all'interno del blocco sovietico, dopo gli anni della sovietizzazione. All'inizio degli anni 50, abbiamo un leggero allentamento della tensione, questo causa l’inizio in alcuni stati satelliti dei disordini.
Nella parte tedesca sovietica ci sono le prime proteste, si hanno nella repubblica democratica tedesca e vengono represse. Quello che succede tra il 53-56 è che in tutti i paesi satelliti dell'unione sovietica, si ha un ricambio delle classi dirigenti. La classe dirigente, alla morte di Stalin, viene sostituita da una classe più diversa da quella dell'unione sovietica. Si affermano così dei caratteri nazionali, esempio in Polonia si da più spazio alla chiesa polacca. La classe dirigente in Russia governa per qualche anno in modo collegiale, la vecchia guardia pian piano viene estromessa, ed emerge pian piano Krusciov. Krusciov: Dopo le lunghe lotte per il potere seguite alla morte di Stalin (1953) e il breve periodo di leadership di Georgij Malenkov, Chruščëv divenne il leader dell'Unione Sovietica. Fu Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica(PCUS) dal 1953 al 1964, e anche il primo leader sovietico a visitare gli USA il 15 settembre 1959.
Al 20esimo congresso del partito comunista dell'unione sovietica (PCUS), (per Stalin lo scontro militare con i sistemi capitalisti ci sarà), Krusciov dice che lo scontro è evitabile, possiamo coesistere e avere alcuni confronti per affermare uno o l'altro modello. Abbiamo la teorizzazione della competizione tra i modelli americano e sovietico. La seconda parte Krusciov parla della via sovietica al socialismo, ci sono diverse vie al socialismo, ogni paese socialista o comunista può scegliere la sua via nazionale per scegliere la società comunista. Ognuno ha le sue dinamiche ma siamo tutti una grande famiglia socialista, ognuno avrà la sua linea nazionale verso il socialismo. Krusciov attaccò brutalmente Stalin, tra cui il fatto di aver ucciso milioni di persone, le deportazioni di massa e il culto della personalità. A porte chiuse ma davanti a centinaia di delegati.
Dopo il 20esimo congresso Krusciov scioglie il Cominform, non c'è più un organismo che detta dalla madre patria del comunismo la linea politica, Ma fu anche un gesto distensivo verso l'occidente. Questo ebbe un impatto notevole, molte discussioni in Francia e Italia. La Cina, per la Cina un discorso che dice che la guerra con l'occidente è evitabile, non è una cosa che viene accettata a cuor leggero. Per Mao i temi di Krusciov disturbano la politica cinese, Mao ha vinto la guerra civile, fino al 71 gli americani difendono Taiwan, ed è loro il seggio permanente nel consiglio di sicurezza, ignorando completamente Mao. La Repubblica della Cina fu uno dei membri fondatori delle Nazioni Unite, e un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite fin dalla sua creazione, nel 1945. Nel 1949 il Partito comunista cinese prese il potere nella Cina continentale e dichiarò la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, sostenendo di aver sostituito la Repubblica della Cina come unico governo legittimo della Cina. Il governo della Repubblica della Cina si ritirò sull'isola provincia di Taiwan (mantenendo il controllo anche su diverse isole del Fujian), da dove ha continuato ad esistere fin da allora.
Polonia: con il ventesimo congresso si permettono delle proteste da parte del mondo del lavoro e degli operai, nel senso che l'asse dirigente staliniana portava avanti i piani quinquennali e non i consumi. I polacchi si lamentano proprio del basso tenore di vita. La polizia contiene la cosa, e cambia la classe dirigente mettendo dei leader non stalinisti, ma al contempo, di provata fede filo-sovietica e comunista. Riformisti ma comunisti. Maggiore spazio alla chiesa polacca, dall'altra parte fedeltà al patto di Varsavia e legame strettissimo con l'unione sovietica. La possibilità di allentare l'occupazione russa aumenta il sentimento anti-russo.
Ungheria: cominciano a venir fuori voci diverse, tra il 53/56 vengono fuori i conservatori, ma nel 1956 le proteste di piazza iniziano sempre per ottenere una politica economica che ci faccia stare bene. La situazione sfugge di mano nelle piazze, e i sovietici si mettono in allerta. Si preparano interventi militari che la classe dirigente attuale in Ungheria sollecita verso Mosca, “qui ci sta sfuggendo tutto di mano, venite a darci una mano”. Krusciov vorrebbe una soluzione alla polacca, prepara le truppe e si fanno pressioni affinché venga dato il governo ungherese all'ala riformista. Viene dato a Nagy, ottobre 1956. Anche Nagy stesso si trova in difficoltà a placare gli animi. Nagy: È stato il punto di riferimento di un movimento che – all'interno stesso del Partito Ungherese dei Lavoratori (marxista-leninista) – mirava all'apertura del paese all'Occidente (con la proposta uscita dal patto di Varsavia) e ad alcuni principi tipici della liberaldemocrazia, culminato nella rivolta del 1956. Fu giustiziato a seguito del fallimento della rivolta dovuto all'intervento delle Forze armate sovietiche. La prima cosa che fa, è promettere elezioni libere, intanto i sovietici entrano con i carri armati. Nel momento in cui succede questo Nagy capisce che l'elezioni libere non saranno possibili. Nagy cerca di fare il salto della quaglia, dice che l'Ungheria esce dal patto di varsavia e diventa un paese neutrale. Si appella immediatamente alle nazioni unite per evitare un'aggressione sovietica.
I sovietici non ci stanno, entrano con i carro armati fanno 20.000 morti e Nagy viene messo a morte e verrà rimpiazzato con un altro soggetto riformista ma molto più vicino ai sovietici. Tutto questo durante ottobre/novembre 1956.
Questo mostrava che le vie nazionali al socialismo avevano dei limiti, tra cui il patto di Varsavia non era messo in discussione. La televisione e radio ungherese parla, e si vede agli occhi del mondo la brutalità del blocco sovietico. Non a caso tanti sostenitori uscirono dal partito comunista e ruppero proprio a seguito dei fatti d'Ungheria. Sul piano internazionale Krusciov si consultò con i maggiori leader, tutto il mondo comunista diede via libera all'azione militare in Ungheria. Quindi tutto sommato viene ricompattato il blocco comunista.
Truman era l'uomo del containment: "il mondo comunista crollerà per le sue contraddizioni" I conservatori dicono "rollback" ma non viene mosso un dito. Se mandavano un mezzo aiuto, scoppiava una guerra diretta tra americani e russi. Rollback: Strategia di politica estera elaborata nel 1953-1954 dal segretario di stato Usa J.F. Dulles. Letteralmente intendeva far arretrare il comunismo, ossia l'espansione sovietica nell'Europa orientale ove perseguiva l'instaurazione di regimi democraticoparlamentari, lo svolgimento di libere elezioni e la riunificazione delle due Germanie. Rappresentò un'offensiva propagandistica e ideologica più che una vera linea politica. L'amministrazione einsenouer rimane ferma.
Dal punto di vista generale della situazione europea, cosa ci dicono i fatti dell'Ungheria, in Europa dal 55 non si muove più niente, tutto rimane diviso nei due schieramenti.
22/05/14
Maggio 1955: finisce sostanzialmente la guerra fredda in senso stretto, 47-55. Situazione europea stabile, ma nella Nato sono apparse problematiche evidenti con, in particolare, da una parte gli stati uniti impegnati a rafforzare l'Europa e gli europei che vogliono gli americani lì in Europa. Perché la Francia voleva il contenimento, rivolto non ai sovietici ma sopratutto ai tedeschi, anche oggi la presenza di truppe americane serve a contenere la Germania. Per i francesi la presenza americana in Europa doveva essere uno degli elementi per dirottare parte delle risorse militare fuori dall'Europa. Serviva a mantenere la Francia su una posizione mondiale negli affari internazionali. La Francia è un paese di dimensione media anche economicamente, non può competere con le grandi potenze. Ma attraverso organismi come l'alleanza atlantica può liberare parte delle sue risorse per tenere un ruolo mondiale. Ma le decisioni principali le decidevano gli americani come leader dell'alleanza.
Con la dottrina della rappresaglia massiccia il rango francese era retrocesso ulteriormente, mentre gli americani con i sottomarini bombarderanno nuclearmente la Russia, gli europei continentali terranno con le forze convenzionali mentre Inghilterra e usa bombarderanno nuclearmente il nemico russo. Per essere una potenza di primo rango serve avere la bomba nucleare.
Mendès France, capo del governo nel 1954, sblocca la situazione della CED e la bocceranno. Alla fine del 1954 dà il via ai piani per l'ottenimento della tecnologia necessaria per creare un arsenale francese nucleare. (force de frappe). Essa sarà l'obiettivo di tutti i capi francesi.
Force de frappe: La storia della forza di dissuasione nucleare francese (in francese: force de dissuasion nucléaire française), chiamata anche forza d'urto[2] (in francese: force de frappe), inizia ufficialmente nel 1958 durante la Guerra Fredda, quando Félix Gaillard, Presidente del Consiglio sotto la presidenza di René Coty, decise di dotare la Francia di
una forza di dissuasione nucleare. Nello stesso anno ritorna al potere il generale Charles de Gaulle (prima come Presidente del Consiglio poi come Presidente della Repubblica), il quale decise di far fallire l'accordo tripartito e di dare alla Francia un "deterrente nucleare" autonomo. La dissuasione è considerato un pilastro della politica di difesa francese. Saranno anni molto importanti contro i fronti di liberazione nazionale, culmineranno con la sconfitta di Algeri. Le truppe ad Algeri 750.000 non si sentivano molto protette, ed organizzano un ipotetico colpo di stato in Francia.
Charles de Gaulle viene richiamato come capo del governo, farà la quinta repubblica e sarà eletto come presidente della repubblica. Una crisi politica seria, tutti i successori di Mendès France sono tutti governi deboli che portano avanti la costruzione della force de frappe.
La questione nucleare era anche quella del nucleare civile, si vedeva sostanzialmente una capacità di rifornimento energetico illimitato, ma il problema era il costo iniziale per lo sviluppo. Nel 53 l'amministrazione Eisenhower, per evitare di ritrovarsi con tutti i paesi alla corsa del nucleare, mette a disposizione la tecnologia di nucleare civile. “Vi finanziamo poi prenderete un impegno per mantenere il controllo per evitare la proliferazione del nucleare militare.” Eisenhower: Da presidente si dimostrò equilibrato sia in politica interna che in politica estera: per quanto riguarda la prima, a differenza di quanto sperato da molti conservatori, non smantellò il New Deal ma, anzi, promosse alcune riforme in politica sanitaria. In politica estera, se durante la campagna elettorale aveva accusato l'amministrazione Harry Truman di una lotta inefficace nei confronti del comunismo (al contenimento egli opponeva il Rollback, cioè un ruolo attivo nel ridurre l'influenza dell'Unione sovietica), nei fatti continuò la politica del predecessore; nel 1954 concluse la pace con la Corea del Nord.
L'Euratom nasce morta per l'atom for peace.
La Comunità europea dell'energia atomica (CEEA) o Euratom è un'organizzazione internazionale istituita, contemporaneamente alla CEE, con i trattati di Roma del 25 marzo 1957 allo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all'energia nucleare ed assicurare un uso pacifico della stessa. Diversamente da quella della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), stabilita in cinquant'anni (è scaduta, infatti, il 23 luglio 2002), la durata della CEEA è "illimitata". Benché si trattasse di un'entità separata, l'organizzazione della CEEA (a seguito del Trattato sull'integrazione entrato in vigore il 1º gennaio 1967) è stata totalmente integrata in quella della CEE ed è, attualmente, integrata in quella dell'Unione europea.
Gli stati membri delle due comunità coincidono anch'essi: con l'entrata in vigore del trattato di Maastricht la CEEA ha formato insieme a CEE e CECA uno dei "tre pilastri" dell'Unione europea. "Atomi per la pace" (inglese, Atoms for peace) è il titolo dato alla prima Conferenza tenutasi a Ginevra dall'8 al 20 agosto 1955, con la quale convenzionalmente si fa iniziare lo sviluppo delle tecnologie per lo sfruttamento dell'energia nucleare, e in particolare la fusione nucleare. La Francia guarda verso l'Euratom tanto che Italia Francia e repubblica federale tedesca, firmano un trattato segreto per collaborare al nucleare militare. Nulla vietava ai tedeschi di finanziare i francesi. L'Italia sarà il terzo produttore di energia nucleare nel 60.
Per i francesi non basta lo sviluppo civile, gli serve la bomba. Per avere il rango maggiore devono avere la bomba nucleare. L'euratom non funziona, e nel 1960 ci sarà il primo test di bomba nucleare francese entrando come quarta potenza nucleare. 2/3 del fabbisogno energetico francese sono coperte da fonti nucleari tutt’oggi.
Russia: una volta che si hanno le bombe bisogna avere qualcosa per portarle nel territorio nemico. 1957 i sovietici lanciano il primo satellite artificiale, sputnik1. Da qui cambiano gli equilibri militari mondiali, ormai i russi lanciano missili a gittata intercontinentale. Negli stati uniti ci si sente vulnerabili. Poi i sovietici hanno sviluppato una tecnologia che gli stati uniti non hanno sviluppato ancora. L'idea della supremazia americana viene infranta.
Il primo effetto immediato del lancio dello sputnik è far crollare qualsiasi parvenza di credibilità della rappresaglia massiccia. L'amministrazione Eisenhower rimane in silenzio. Legata a questa idea di avanzamento, c'è un economia dell'unione sovietica che comincia ad andare bene, le condizioni di vita dei cittadini sovietici cominciano a crescere, gli americani si ritrovano negli anni 60 un'economia decrescente. Il gap era notevole, ma il trend risulta molto positivo verso l'unione sovietica. Il modello sovietico alla fine degli anni 50 sembra il modello vincente, in quegli anni poil'amministrazione americana non si distanzia dalla Francia e la gran Bretagna, paesi colonizzatori. (dunque mal visti dai movimenti per la de-colonizzazione) Se questa presa di distanza non si verifica si rischia di paragonare gli americani ai paesi colonizzatori.
Il Movimento dei paesi non allineati (o più raramente Movimento dei non allineati)[1] è un'organizzazione internazionale di 120 Stati più altri 17 Stati osservatori che si considerano non allineati con o contro le principali potenze mondiali. Rappresentano oltre due terzi di tutti gli Stati del mondo ed è la seconda organizzazione di Stati dopo l'ONU. L'attuale segretario generale è Hassan Rouhani, presidente dell'Iran.
Si formò su iniziativa di Tito, presidente della Repubblica Socialista Federale della Iugoslavia, insieme a Nehru (India) e Primo presidente dell'Indonesia Sukarno (Indonesia) e Nasser (Egitto), per legare gli stati che non volevano schierarsi con le potenze della Guerra Fredda. Membri principali furono l'India, l'Egitto, il Brasile e, per un certo periodo,
la Cina. Sebbene l'organizzazione intendesse diventare un'alleanza del tipo della NATO o del Patto di Varsavia, non raggiunse mai un elevato livello di coesione e molti dei suoi membri furono dipendenti da qualcuna delle grandi potenze. Tre paesi che guidano questo movimento, che comprende una quindicina di paesi, e hanno lo scopo di portare davanti al mondo l'esistenza di paesi che ancora devono svilupparsi e progredire. 3 viaggi di Krusciov: in Cina, Jugoslavia, e India.
Nella seconda metà degli anni 50 la competizione sembra pendere verso l'unione sovietica, la dirigenza sembra a vantaggio di Krusciov.
Krusciov aveva capito che la comunicazione era basilare, i russi abbandonarono subito lo sputnik, ma nel 1960 i russi avevano solo 4 razzi intercontinentali.
Lo Sputnik 1 (in cirillico спутник, "Compagno di viaggio" o "Satellite") fu il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra nella storia. Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, nell'odierno Kazakistan, grazie al vettore R-7 (Semërka). In russo la parola Sputnik significa compagno di viaggio, inteso come satellite in astronomia.
Grazie anche alla disponibilità di missili tedeschi V2, recuperati alla fine della Seconda guerra mondiale, il programma Sputnik dell'Unione Sovietica ebbe inizio nel 1948, quando si intuì la possibilità di modificare missili militari in vettori per il lancio di satelliti. L'annuncio del successo del lancio venne dato da Radio Mosca la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957. Con il lancio dello Sputnik 1 l'Unione Sovietica prese in contropiede gli Stati Uniti, che solo il 31 gennaio 1958 mandarono in orbita il loro primo satellite: l'Explorer 1.Nel 1961 una ventina. Sebbene la messa in orbita dello Sputnik fosse stata assai effimera, il successo della prima operazione spaziale dell'URSS ebbe un notevole impatto mediatico sia all'interno della nazione che nel resto del mondo. Infatti nel periodo di guerra fredda tra USA e URSS lo sviluppo scientifico-bellico era il metro di misura della forza della nazione.
Successivamente saranno sempre i sovietici (3 novembre 1957) a mandare nello spazio il primo essere vivente Laika (anche se i primi esseri viventi in assoluto sono i moscerini della frutta mandati dagli Stati Uniti d'America) e il 12 aprile 1961, il primo uomo nello spazio Jurij Gagarin. Ciò spinse gli americani ad accelerare il proprio programma spaziale dato che in quegli anni l'Unione Sovietica disponeva sia dei mezzi sia delle tecnologie necessarie per poter portare in orbita testate nucleari, e di poter colpire indipendentemente dalla portata dei suoi bombardieri ogni paese sul globo, utilizzando uno dei suoi vettori. Mentre gli Stati Uniti facevano ancora uso dei bombardieri b52, non avendo ancora sviluppato nessun missile intercontinentale.
I Sovietici posizioneranno ai confini delle repubbliche sovietiche amiche e in Europa orientale dei missili puntati sulle principali basi americane.
La crisi più nota è il 1956 con l'Egitto e Suez.
Nasce nel 1948 lo stato di Israele, nella seconda metà dell800 era iniziata una immigrazione ebraica sempre più corposa in fuga dai pogrom. Le pressioni con la Palestina e la popolazione araba si accendono.
Quel territorio diventa un mandato della società delle nazioni, negli anni 30 l'immigrazione ebraica aumenta dall'Europa. Negli anni 30 gli inglesi pongono dei limiti, alla fine della guerra e dopo che le persecuzioni ricominciano nel 1946 ad opera dei polacchi. I movimenti israeliani chiedono uno stato tutto loro, la dove gli inglesi hanno fatto la promessa, 45-46-47 la questione dello stato ebraico cerca una soluzione. Sia in America che in unione sovietica c'è un'attenzione alla questione ebraica.
Gli ebrei hanno diritto ad una loro sistemazione politica, la potenza mandataria è la gran Bretagna, la situazione in Palestina è sempre più difficile. Inizio 47 la situazione è grave per l'Inghilterra, essa rimanda alle nazioni unite il problema. La commissione alle nazioni unite organizza e prevede la suddivisione in due stati, uno arabo sia ebreo e Gerusalemme internazionalizzata. Gli ebrei accettato, gli arabi non accettano. La vedono come un “vulnus arabo”. Alla fine del 47 l'assemblea approva a maggioranza questa risoluzione e cominciano gli scontri tra arabi e ebrei. Ciò nonostante nel 1948 si proclama lo stato di Israele. Nel 1948 viene riconosciuto subito dall'unione sovietica e America. Viene attaccato subito da libano, Siria, Giordania, ed Egitto. Vince nettamente Israele e apre le porte all'immigrazione globale in Israele. Nascono subito i profughi palestinesi, e son apolidi perché non gli viene riconosciuta cittadinanza né dai paesi arabi che gli ospitano né da Israele. Lo stato arabo palestinese non nasce mai dato che l'Egitto annette gaza, la Giordania annette la Cisgiordania.
L'Egitto di Nasser è nazionalista, leader movimento dei non allineati, che per Nasser si spera possa essere una via per raggiungere degli obiettivi nazionali. L'idea di Nasser è che c'è un opera che si può fare, la diga di Assuan, il lago Nasser. E’ il grande progetto strategico della diga sul Nilo, richiede tante risorse, Nasser si rivolge alla banca mondiale, (dove comandano gli americani) pone dei limiti come un cofinanziamento, quindi si rivolge agli stati uniti. Si cerca una qualche forma di accordo. Intanto si rivolge anche all'Unione sovietica, la cosiddetta gara tra i due campi sembra funzionare, ma nel frattempo nel 55-56 si verificano una serie di episodi che buttano sabbia nell'ingranaggio.
Il canale di Suez è un possedimento privato, nonostante sia di proprietà dell'Egitto. Ma negli anni 30 quando l'Egitto divenne indipendente, gli inglesi avrebbero continuato a controllare il canale di Suez e la zona. Nasser chiede di ri-negoziare il canale, l'accordo viene rinegoziato, entro il 1956 le truppe inglesi se ne andranno e le truppe egiziane prenderanno controllo del canale.
Queste cose rimescolano le carte, Nasser finanzia e aiuta il movimento di liberazione algerino, già nel 56 la situazione in Algeria è grave, il tutto condito da dichiarazioni nei confronti della presenza israeliana. La politica estera rischia di pestare i piedi a troppa gente. Sono frequenti incursioni di carattere terroristico dalla striscia di gaza in Israele, fomentate si pensa da Nasser anch'esse.
John Foster Dulles, per cercare di ridimensionare Nasser, ritira la promessa di rifinanziamento, cade quella della gran Bretagna, cade quella banca mondiale. Le promesse dei sovietici non erano ancora così importanti, Nasser nazionalizza il canale e con la tassa nel canale di Suez finanzia la diga. Francesi inglesi e israeliani decidono di organizzare un'azione militare.