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Il letto raccontaIl letto racconta. Ruolo e significato di un'invenzione medievale. LIT, s. m. (Gram.) meuble où l'on prend le repos pendant la nuit ; il est composé du chalit ou bois, de la paillasse, des matelats, du lit-de-plume, du traversin, des draps, des couvertures, du dossier, du ciel, des pentes, des rideaux, des bonnes-graces, de la courte-pointe, du couvre-pié, &c. Dalla voce dell''Encyclopédie di Diderot e d'Alembert Il Medioevo, ricordava Umberto Eco all'inzio del suo Dieci modi di sognare il Medioevo, "inventa tutte le cose con cui ancora stiamo facendo i conti, le banche e la cambiale, l'organizzazione del latifondo, la struttura dell'amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l'università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l'ospedale e il vescovado, persino l'organizzazione turistica". All'elenco di Eco si potrebbero aggiungere tante altre cose (una, diciamolo perché tanto ci stiamo pensando, è la peste). Ma quello che più si continua a riutilizzare "come contenitore per porvi qualcosa che non potrà mai essere radicalmente diverso di quel che già vi si stava" è il luogo dove passiamo una buona parte della vita, il luogo del riposo, della nascita, dell'amore, della sofferenza e della morte: il letto. Con la parola letto infatti si intende ancora oggi un sistema di oggetti volto a rendere il più confortevole il riposo, sistema composto da una struttura portante in genere in legno o in metallo, un piano che oggi consiste in una rete o un sommier, un materasso, una coppia di lenzuola di un tessuto adatto a mantenere fresco e pulito il corpo, coperte per proteggere dal freddo e cuscini: versione semplificata del sistema già codificato nei primi secoli del secondo millennio, che comprendeva anche un pagliericcio, per isolare il materasso dall'umidità del pavimento, delle cortine e un baldacchino, ciel-de-lit, per proteggere lo spazio del sonno dalla luce e da eventuali spifferi. Accessorio indispensabile erano poi le cassepanche, aiuto indispensabile per salire sul letto, spazio per sedersi, contenitori per la biancheria e persino casseforti 1 .
2008 •
Questa è la storia di “una storia mai raccontata”, la storia di un Nonno che inizia nell’aprile del 1916 sul monte Col di Lana nell’alta val Badia in Dolomiti e finisce, a poco più di un secolo di distanza, nella mia casa a Roma, nel 2008, appena avrò terminato di scriverla. E’ una storia che si legge in una alternanza di “ieri” e di “oggi”, piani temporali incrociati, sviluppata in un intrico di pagine ingarbugliate per ripescare e trattenere memorie antiche. Razionalmente questa non dovrebbe essere una storia che possa interessare molti. Perché riguarda solo un Nonno, il mio e quello di una altra manciata di nipoti di cui alcuni non hanno fatto in tempo nemmeno a conoscerlo. Ma, in virtù della constatata emotività che mi ha colto mentre leggevo avidamente le carte del Nonno, ora mi ritrovo a pensare che questa sia una storia che può aiutare a capire meglio l’orrore della I Guerra Mondiale e forse di tutte le guerre, forse addirittura meglio dei libri o dei tanti film che l’hanno già raccontata.
I consigli di Flannery O’Connor per scrivere un racconto: sintesi, azione, trama, punteggiatura, revisione. Più alcuni altri consigli presi nella Rete.
Culture della valutazione
Il racconto della valutazione2016 •
La “valutazione” è tra noi. Piaccia o non piaccia. È tra noi in molti modi, per via diretta o mediata, intrecciando trame a volte sottili a volte rozze, che disegnano scenari di sistema, scuotono tradizioni disciplinari consolidate, incidono sulle politiche culturali e finanziarie degli Atenei e degli organismi governativi, modellano gli stili di intere comunità scientifiche, fino a pre‐determinare le opzioni di studio e talora i destini stessi dei singoli ricercatori. Insomma, ci siamo dentro: nec sine te, con quel che segue.
[Nota al volume di Gianni Rodari, Il gatto viaggiatore e altre storie. Antologia di racconti favole filastrocche, prefazione di Tullio De Mauro, a cura di Carmine De Luca, Editori Riuniti, 1990]
Athenische Mitteilungen
Die ›Kleine Rosettensima‹ auf der Athener Akropolis – ein eigentümliches archaisches Marmordach Walter-Herwig Schuchhardt (†) – Aenne Ohnesorg unter Mitarbeit von Vasileia Manidaki , ΑΜ 135, 2020, 23-1012024 •
Global Journal of HUMAN-SOCIAL SCIENCE: A Arts & Humanities - Psychology
Transe-Cognition: Thinking from the SelfSociety Register
Economic, infrastructural and psychological challenges faced by the students of Assam: a study during COVID-19 pandemic2024 •
Archives of Plastic Surgery
Predicting lipoabdominoplasty complications with infrared thermography: a delta-R analysis2021 •
Project Management Journal
Work Outcomes of Job Crafting Among the Different Ranks of Project Teams2020 •
Proceedings of the 2021 ACM Workshop on Security and Privacy Analytics
Detecting Telephone-based Social Engineering Attacks using Scam SignaturesBioorganic & Medicinal Chemistry Letters
Design and synthesis of brain penetrant selective JNK inhibitors with improved pharmacokinetic properties for the prevention of neurodegeneration2011 •