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Ceramica attica sovraddipinta (tecnica di Six) da Adria, in G. Baldelli e F. Lo Schiavo (a cura di), Amore per l'antico. Dal Tirreno all'Adriatico, dalla Preistoria al Medioevo e oltre. Studi di antichità in ricordo di Giuliano de Marinis, Roma 2014, pp. 1043-1056

-I- - II - AMORE PER L’ANTICO Dal Tirreno all’Adriatico, dalla Preistoria al Medioevo e oltre. Studi di antichità in ricordo di Giuliano de Marinis a cura di Gabriele Baldelli e Fulvia Lo Schiavo Vol. 2 SCIENZE E LETTERE ROMA 2014 - III - REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI e di quanti presenti nella tabula gratulatoria E CON IL PATROCINIO DELLE Soprintendenze per i Beni Archeologici delle Marche, della Toscana e del Veneto Comitato di redazione: Gabriele Baldelli, Gabriella Barbieri, Helga Di Giuseppe, Francesca Galli, Fulvia Lo Schiavo Progetto grafico: Helga Di Giuseppe In copertina: le città in cui ha operato Giuliano de Marinis: Firenze (foto SBAT), Padova (foto SBAV) e Ancona (foto di Milena Mancini). I contributi sono stati sottoposti alla revisione prevista dal sistema del peer-review © 2014 Scienze e Lettere dal 1919 S.r.l. già Bardi Editore Via Piave, 7 – 00187 Roma Tel. 0039/06/4817656 – Fax 0039/06/48912574 e-mail: [email protected] www.scienzeelettere.com ISBN 978-88-6687-076-0 - IV - INDICE VOLUME 1 pp. Prefazione GABRIELE BALDELLI E FULVIA LO SCHIAVO………………………………………………………... XIII Tabula gratulatoria………………………………………………………………………………….. XV Biografia e bibliografia di Giuliano de Marinis GABRIELE BALDELLI………………………………………………………………………………… XIX SAGGI Gli amici e colleghi dal Lazio e dall’Umbria I vaghi tipo Tirinto e Allumiere come indicatori di status. Nuovi dati su cronologia e diffusione NUCCIA NEGRONI CATACCHIO………………………………………………………………………. 3 Il graffito di Villa Altieri sull’Esquilino: la più antica iscrizione da Roma (e un’altrimenti sconosciuta area sacra) GIOVANNI COLONNA………………………………………………………………………………… 15 Diaspore sabine ENRICO BENELLI…………………………………………………………………………………….. 25 Una lekanis attica a figure nere dall’area urbana di Caere CRISTIANA ZACCAGNINO…………………………………………………………………………..... 31 Un’urna fittile perugina con antefissa di tipo volsiniese SIMONETTA STOPPONI……………………………………………………………………………...... 43 Gli amici e colleghi dalla Toscana e sulla Toscana Preistoria tra Toscana e Marche: relazioni, contatti, identità FABIO MARTINI, LUCIA SARTI………………………………………………………………………... 53 Tra l’Enotria e l’Etruria in età villanoviana GIOVANNANGELO CAMPOREALE…………………………………………………………………...... 61 Nuovi dati sull’Orientalizzante di Tolle: la tomba 356 GIULIO PAOLUCCI……………………………………………………………………………………. 71 Gambassi Terme (FI), necropoli di Boscotondo e Tre Case: due corredi identificati e restaurati dopo l’alluvione del 1966 LORELLA ALDERIGHI………………………………………………………………………………… 79 Un corredo villanoviano da Pomarance ANNA MARIA ESPOSITO……………………………………………………………………………… 91 -V- Il pettorale dal Circolo delle Sfingi di Vetulonia GIUSEPPINA CARLOTTA CIANFERONI………………………………………………………………... 97 Frammenti di bronzi figurati da Vetulonia SIMONA RAFANELLI………………………………………………………………………………..... 103 Ali e Centauri su un vaso inedito del Pittore di Micali LUIGI DONATI……………………………………………………………………………………....... 111 Bacili su alto piede dall’insediamento etrusco arcaico di Gonfienti ELISABETTA BOCCI, LUCIA PAGNINI, GABRIELLA POGGESI…………………………………………. 117 Note su alcune terrecotte provenienti dall’Ager Faesulanus PIERLUIGI GIROLDINI………………………………………………………………………………... 125 La dea dell’Impruneta e i suoi devoti ADRIANO MAGGIANI………………………………………………………………………………… 135 Urnette funerarie etrusche della Collezione Piccolomini di Pienza GABRIELLA BARBIERI……………………………………………………………………………….. 147 Notizie dallo scavo archeologico di S. Martino a Poggio (Frascole - Dicomano) LAURA PAOLI………………………………………………………………………………………... 157 La Tomba delle Tre Uova di Casenovole (Civitella Paganico, GR): qualche considerazione su offerte funebri, riti di passaggio e nuove metodologie non distruttive di indagine MARIA ANGELA TURCHETTI, FABIO CAVALLI, SANDRA CENCETTI, SILVIA GORI, DARIO INNOCENTI, VIVIANO MASCONNI, ELSA PACCIANI, SUSANNA PUCCI ………………………………………… 169 L’oro delle Menadi FABRIZIO PAOLUCCI…………………………………………………………………………………. 183 Il frontone A di Luni: interventi conservativi EMANUELA PARIBENI, PASQUINO PALLECCHI, FRANCO CECCHI……………………………………. 193 Di Enone, Cassandra ed altri: spigolature tra Arezzo e Luni GIANDOMENICO DE TOMMASO……………………………………………………………………… 203 Analisi di materiali metallici dallo scavo di Fiesole, piazza Garibaldi ALESSANDRA GIUMLIA-MAIR……………………………………………………………………..... 209 Serrata Martini (Castiglione della Pescaia - GR): una necropoli dimenticata MARIO CYGIELMAN………………………………………………………………………………..... 221 La necropoli di Serrata Martini a Castiglione della Pescaia (Grosseto). Descrizione antropologica degli inumati SILVIA GORI, ELSA PACCIANI……………………………………………………………………….. 233 Bibliografia commentata degli scavi di Piazza della Signoria a Firenze MONICA SALVINI, SUSANNA BIANCHI, MARCO DE MARCO ...……………………………………..... 247 Una volta ‘sottile’ nelle terme romane di Piazza della Signoria ELIZABETH JANE SHEPHERD…………………………………………………………………………. 257 - VI - Le monete dell’antica Florentia. «L’indagine e il trovamento delle monete […] è una delle cose che deve soprattutto preoccuparci» FIORENZO CATALLI, ELENA SORGE, RENATO VILLORESI…………………………………………… 267 Una testa-ritratto femminile tardoantica dalla eredità Bardini MAURIZIO MICHELUCCI……………………………………………………………………………... 275 Vada Volaterrana e il suo territorio: siti costieri e popolamento rurale fra romanizzazione e tardoantico MARINELLA PASQUINUCCI…………………………………………………………………………… 281 Cinquant’anni di ricerca archeologica in Mugello LUCA FEDELI………………………………………………………………………………………… 293 Isola d’Elba (LI). Portoferraio. Il relitto dello Scoglietto PAMELA GAMBOGI, SIMONA POZZI, GIOVANNI RONCAGLIA………………………………………... 305 Le Collezioni Egee del Museo Archeologico di Firenze Dalle necropoli di Kechraki (Camiro) al Museo Archeologico di Firenze: una nuova anfora Plakettenvasen MARIA CHIARA MONACO………………………………………………………………………...... 319 Il Museo Egizio di Firenze Identificazione dei bronzi della raccolta Agostini, acquistata dal Granduca nel 1777 PIER ROBERTO DEL FRANCIA……………………………………………………………………….. 331 A proposito di un poggiatesta in pietra nel Museo Egizio di Firenze MARIA CRISTINA GUIDOTTI………………………………………………………………………..... 339 L’Opificio delle Pietre Dure Le Antiquités e l’Opificio delle Pietre Dure MARIA GRAZIA MARZI………………………………………………………………………………. 345 Gli amici e colleghi dalle Marche e sulle Marche L’ittiosauro di Genga UMBERTO NICOSIA, ILARIA PAPARELLA…………………………………………………………...... 355 Fuoco per cuocere, fuoco per produrre: forni e fosse di combustione nel Neolitico italiano CECILIA CONATI BARBARO………………………………………………………………………...... 367 Abitare nell’Eneolitico: il caso di Maddalena di Muccia ALESSANDRA MANFREDINI………………………………………………………………………...... 379 L’industria su corno di Moscosi di Cingoli (MC): le campagne di scavo 1997 e 1998 MIRCO PASQUINI…………………………………………………………………………………...... 387 L’abitato appenninico e subappenninico di Chiaruccia di Fano. Scavi 2006 - 2007 GABRIELE BALDELLI, ANDREA CARDARELLI, SILVIA ERCOLI………………………………………. 401 - VII - Un insediamento del Bronzo Antico a Senigallia (AN), località ‘Strada del Giardino’ CHIARA DELPINO…………………………………………………………………………………...... 415 Rapporti tra Marche e Toscana centro-settentrionale nel Bronzo Finale GAIA PIGNOCCHI…………………………………………………………………………………...... 427 Raniero Mengarelli a Novilara SERGIO RINALDI T UFI………………………………………………………………………………... 443 Per il dossier dei rapporti tra i principes piceni e l’Etruria. Un lebete vetuloniese dal territorio di Ripatransone STEFANO BRUNI……………………………………………………………………………………... 453 Menhir, stele e statue in pietra in area medio-adriatica VINCENZO D’ERCOLE………………………………………………………………………………... 463 La via adriatica e la via degli Argonauti: testimonianze picene nella sfera del sacro LUISA FRANCHI DELL’ORTO…………………………………………………………………………. 475 I materiali inviati da Guglielmo Allevi al Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma ELISABETTA MANGANI………………………………………………………………………………. 481 Qualche riflessione sul torques con sirene e cavalli marini da Belmonte Piceno ALESSANDRA COEN………………………………………………………………………………..... 495 Metallotecnica e officine di produzione: il caso degli stamnoi di recente restauro dal Piceno con lettere per il montaggio delle anse VALENTINA BELFIORE, FABIO MILAZZO…………………………………………………………..... 507 Brevi note sulla romanizzazione di Ascoli Piceno LUISA MAZZEO SARACINO, SARA MORSIANI……………………………………………………….. 521 Surveys in Toscana e nelle Marche: la metodologia ed alcuni risultati a confronto SIMONETTA MENCHELLI……………………………………………………………………………... 531 Divisioni agrarie di età romana nelle Marche: problemi e prospettive di ricerca PAOLO CAMPAGNOLI, ENRICO GIORGI……………………………………………………………… 543 Archeologia degli impianti vinari e oleari nelle Marche romane: stato dell’arte, aggiornamenti e riflessioni DIMITRI VAN LIMBERGEN…………………………………………………………………………… 565 VOLUME 2 Ancona: il sistema urbano in età romana STEFANIA SEBASTIANI……………………………………………………………………………..... 577 Archeologia urbana ad Ancona: lo scavo sul lungomare Vanvitelli MONICA SALVINI, LUIGI PALERMO………………………………………………………………….. 589 Le monete dallo scavo del Lungomare Vanvitelli di Ancona: brevi note sulla presenza monetaria tra l’età tardo repubblicana e il VI sec. d.C. MICHELE ASOLATI…………………………………………………………………………………... 607 - VIII - Sulla monetazione di Aγκωn: indizi per una nuova cronologia ROBERTO ROSSI……………………………………………………………………………………… 623 Stele anconetane d’età romana GIANFRANCO PACI…………………………………………………………………………………... 629 Una strada romana al Ghettarello di Ancona MARIA GLORIA CERQUETTI…………………………………………………………………………. 637 Dioniso liknítēs al Museo Archeologico Nazionale delle Marche: una vicenda museografica MARUSCA PASQUALINI……………………………………………………………………………… 641 Resti di ponte romano sul Fosso dell’Oro a Falerone (Falerio Picenus) ENZO CATANI………………………………………………………………………………………... 651 Archeologia urbana a Camerino (MC). Dati preliminari per la Carta Archeologica della città alla luce delle recenti scoperte MARA SILVESTRINI, VIVIANA ANTONGIROLAMI, ALESSANDRA D’ULIZIA………………………..... 659 Il satiro danza su un intaglio in corniola da Muccia MARIA ELISA MICHELI………………………………………………………………………………. 671 Il restauro del collettore romano di Fonte delle Mattinate NICOLETTA FRAPICCINI……………………………………………………………………………… 681 Un nuovo ritratto virile dall’area Tempio-Criptoportico di Urbs Salvia GIOVANNA M. FABRINI………………………………………………………………………............ 691 Urbs Salvia ed il suo territorio in età repubblicana ROBERTO PERNA…………………………………………………………………………………...... 703 Lanzi, Pausulae e le sue monete ANNA SANTUCCI, MICHELE ASOLATI……………………………………………………………….. 721 Novità su Civitanova romana MARIA CECILIA PROFUMO…………………………………………………………………………... 739 Su alcune statue marmoree da Potentia EDVIGE PERCOSSI………………………………………………………………………………….. 753 Studio di provenienza dei marmi dei manufatti dalla colonia romana di Potentia MARIA LETIZIA AMADORI, CARLO GORGONI, PAOLO PALLANTE…………………………………… 769 I mosaici di Sentinum: un catalogo MILENA MANCINI……………………………………………………………………………………. 779 Le terme extra-urbane di Sentinum: alcune osservazioni MAURA MEDRI………………………………………………………………………………………. 791 I sacelli di via Baroccio a Senigallia. Appunti per lo studio delle tegole in età repubblicana MIRCO ZACCARIA……………………………………………………………………………………. 803 - IX - Note sulla villa rustica di Cesano di Senigallia (AN) e sull’occupazione dell’ager Senogalliensis settentrionale MARIA RAFFAELLA CIUCCARELLI…………………………………………………………………… 815 Prime considerazioni sulla città romana di Ostra alla luce dei nuovi scavi PIERLUIGI DALL’AGLIO, CARLOTTA FRANCESCHELLI, MICHELE SILANI, CRISTIAN T ASSINARI…..... 829 Alla ricerca di Portunus: storia di un guado sul fiume Cesano GIUSEPPE LEPORE……………………………………………………………………………………. 849 …viam silice sternendam curarunt GIANCARLO GORI……………………………………………………………………………………. 859 Tifernum Mataurense: antico municipio romano. Museo e parco archeologico: un progetto di tutela e valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Angelo in Vado (PU) EMANUELA STORTONI………………………………………………………………………………. 865 Una domus con mosaici a Sant’Angelo in Vado (PU) MICHELA TORNATORE……………………………………………………………………………..... 881 Rinvenimenti di età romana nel suburbio di Pisaurum. Sintesi su un decennio di interventi di scavo VANESSA LANI, ERIKA VALLI……………………………………………………………………..... 893 Colori a Pitinum Pisaurense SILVIA MARIA MARENGO……………………………………………………………………………. 905 Due capitelli con iscrizioni dalla Villa Adriana di Tivoli reimpiegati nella chiesa di S. Angelo Magno di Ascoli Piceno MARIO PAGANO……………………………………………………………………………………… 911 Tomba bisoma a San Benedetto del Tronto: archeologia o reliquie? NORA LUCENTINI…………………………………………………………………………………..... 917 La Valle del Potenza fra Tardantichità e Altomedioevo: nuove ricerche su Helvia Ricina FRANCESCA CARBONI, FRANK VERMEULEN………………………………………………………… 929 Necropoli tardoantica a Forum Sempronii: dati preliminari OSCAR MEI, PIETRO GOBBI………………………………………………………………………...... 941 La grande storia a Monte Copiolo. Montefeltro, Malatesti, Borgia, Della Rovere e De Medici. Stratigrafia e storiografia a confronto ANNA LIA ERMETI, DANIELE SACCO, SIEGFRIED VONA…………………………………………….. 949 Anfore fenicie e puniche dal Museo del Mare di San Benedetto del Tronto STEFANO FINOCCHI………………………………………………………………………………..... 963 … un confronto per le stele anconetane I rilievi funerari tardoellenistici del Museo Archeologico di Napoli: aspetti storico-artistici e archeometrici FABRIZIO ANTONELLI, FABIO COLIVICCHI, LORENZO LAZZARINI………………………………….. -X- 973 … e dalla vicina Romagna Relazioni adriatiche. Suggestioni a partire dai recenti scavi a Verucchio PATRIZIA VON ELES, FABRIZIO FINOTELLI, LISA MANZOLI, PAOLA POLI…………………………… 985 Gli amici e colleghi dal Veneto e sul Veneto Topografia e sviluppo di un centro preromano della fascia pedemontana veneta. Il caso di Montebelluna ELODIA BIANCHIN CITTON…………………………………………………………………………... 999 Ornati e prodotti a stampo nel mondo atestino LOREDANA CAPUIS, ANNA MARIA CHIECO BIANCHI………………………………………………... 1007 Due nuovi cippi con iscrizione venetica da Padova GIOVANNA GAMBACURTA, ANGELA RUTA SERAFINI, ANNA MARINETTI, ALDO LUIGI PROSDOCIMI…………………..………………………………………………………... 1015 Il fiero pasto. Un fermaglio di cintura con il motivo del “Leg in Mouth” dal territorio vicentino MARIOLINA GAMBA…………………………………………………………………………………. 1027 Altino, il santuario e il lupo. Una nuova lamina votiva MARGHERITA TIRELLI……………………………………………………………………………..... 1035 Ceramica attica sovraddipinta (tecnica di Six) da Adria FEDERICA WIEL-MARIN……………………………………………………………………………... 1043 Giuseppe Castellani a Venezia: un numismatico fanese prestato al Museo Correr CRISTINA CRISAFULLI……………………………………………………………………………….. 1057 Sulla tutela Beni archeologici pubblici e privati STEFANO BENINI…………………………………………………………………………………….. 1069 Note a margine di una legge IRENE BERLINGÒ…………………………………………………………………………………….. 1079 I beni culturali, l’esercito di Franceschiello e le divisioni del Papa RUBENS D’ORIANO………………………………………………………………………………...... 1083 Ricordi personali Giuliano de Marinis. Archeologia e restauro LICIA VLAD BORRELLI………………………………………………………………………………. 1089 Ricordo di Giuliano LUIGI MALNATI……………………………………………………………………………………… 1093 Tra Gamberaia ed Impruneta LORENZO BENINI…………………………………………………………………………………...... 1095 Ricordare Giuliano, ricordare Francesco ALFREDO CECCANTI…………………………………………………………………………………. 1099 - XI - Un timoniere nella tempesta STEFANO D’AYALA VALVA …………………………………………………………………………. 1101 Parlando di una tomba picena…Un ricordo del professor Giuliano de Marinis COSTANZA TONINI…………………………………………………………………………………… 1103 La Regione Marche per l’archeologia del territorio: progetti e risultati di una stagione di forte collaborazione con la Soprintendenza Archeologica PAOLA MARCHEGIANI, RAIMONDO ORSETTI ………………………………………………………... 1105 Davanti alla suonatrice di cetra MARIO CANTI………………………………………………………………………………………... 1109 Il richiamo dei Bronzi Dorati MARIO A. LOLLI GHETTI…...………………………………………………………………………... 1111 Giuliano de Marinis e i Bronzi di Cartoceto MARCELLO MICCIO………………………………………………………………………………...... 1113 Giuliano de Marinis, il soprintendente della domus dei mosaici di Tifernum Mataurense LUIGI ANTONIUCCI…………………………………………………………………………………... 1117 Il mio ricordo di Giuliano CARLO GIACOMINI…………………………………………………………………………………... 1121 Giuliano, l’archeologia e i gatti CECILIA GOBBI………………………………………………………………………………………. 1123 L’ultima avventura L’ultima avventura testo inedito di GIULIANO DE MARINIS……………………………………………………………… - XII - 1125 CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA Federica Wiel-Marin* Ad Adria e nell’Adriatico settentrionale si apre una nuova “finestra” sulla ceramica attica: infatti tra la ceramica attica a figure rosse della Collezione Bocchi1 affidatami, ormai vent’anni fa, dall’allora direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Adria Simonetta Bonomi, è presente un numero non indifferente di vasi decorati con la tecnica di Six2. Questa ceramica viene solitamente avvicinata per le sue caratteristiche tecniche a quella a figure nere, ma nel nostro caso è stata inserita tra le figure rosse, forse per il modo in cui Francesco Antonio Bocchi l’ha classificata: i frammenti con scene figurate, che hanno conservato l’etichetta originale ottocentesca, hanno infatti tutti ricevuto un numero d’inventario preceduto dalla lettera «B», usata normalmente per catalogare le figure rosse3. Un caso a sé è costituito dalle phialai, inventariate dal Bocchi tutte con la lettera «A»4 e finite, in questo caso inspiegabilmente, tra la ceramica a figure rosse. Phialai Ad una prima impressione potrebbe sembrare che alcuni frammenti siano tra loro pertinenti, ma dopo un più accurato controllo autoptico (consistenza e qualità della vernice come pure anche andamento delle linee di tornio e spessore della parete) si è deciso di catalogarli in modo indipendente. 1) I.G. 22813 (fig. 1.a-b) Due frammenti contigui di orlo (alt. 3,4; largh. 8,6; sp. 0,4/0,35). Orlo arrotondato, al di sotto del quale corre esternamente una lieve scanalatura; vasca poco profonda. Int.: vernice nera a sua volta decorata con l’applicazione dei colori bruno e bianco sovraddipinti: il motivo floreale, in bianco, costituito da una serie di boccioli ‘vuoti’ e appuntiti disposti a raggiera attorno all’omphalos, a loro volta alternati a dei motivi a ‘lambda’ e a dei grossi punti, è delimitato in alto da una grossa fascia rosso-bruna. Est.: al di sotto dell’orlo alta fascia verniciata, altrimenti superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A472, A472'5, p. 61. * Tutte le immagini sono opera dell’autrice su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; riproduzione vietata. 1 Per la storia della collezione si vedano Wiel-Marin 2005, pp. 22-57 e Baldassarra 2013, pp. 1-32. 2 Per un quadro generale: Scarrone 2008. 3 Wiel-Marin 2005, p. 47. Tra i frammenti sovraddipinti e figurati solo le kylikes hanno conservato l’originario numero dell’Inventario Bocchi, mentre per le forme chiuse non è stato ancora possibile risalire alla numerazione originaria del Bocchi. 4 La lettera «A» viene assegnata da Francesco Antonio Bocchi ai frammenti di «Primo Stile» ovvero alle figure nere (Wiel-Marin 2005, p. 47). Il fatto che i frammenti di phialai siano stati inventariati con due lotti diversi di numeri va spiegato nel seguente modo: dopo aver classificato e raggruppato i vari frammenti sino ad allora rinvenuti, Francesco Antonio inizia a inventariarli ed a stilare il manoscritto nel 1867; in questa fase iniziale di lavoro rientra il primo lotto, quello degli A471-A478. Il secondo lotto, quello degli A1811-A1814, è stato aggiunto in un secondo momento, quando Francesco Antonio, a partire dal numero A939, classifica secondo il suo metodo scrivendo «pezzi aggiunti nel 1868» (Inventario Bocchi, p. 108). Il Bocchi è inoltre ben conscio di avere dei frammenti “particolari” tanto è vero che il numero A1805 è preceduto dalla seguente affermazione «frammenti del I genere ma di specie diversa, cioè con varietà di colori e disegni» (Inventario Bocchi, p. 248) e accanto ad A1811 si legge «analogo a nn. 1812.1813.1814 e retro al 472 ed altri molti. Vedi in luogo a parte» (Inventario Bocchi, p. 251). Dalla lettura dell’inventario manoscritto si presume quindi che la Collezione Bocchi debba aver posseduto altri cinque frammenti di phialai (A471, A473, A477, A478, A1813) al momento purtroppo dispersi. 5 Fanno testo solo le etichette cartacee ottocentesche. Per la molteplicità di etichette presenti sui frammenti della Collezione Bocchi si veda Wiel-Marin 2005, p. 54. Federica Wiel-Marin Fig. 1. Phiale I.G. 22813: a) interno; b) esterno. 2) I.G. 22814 (fig. 2.a-b) Un frammento di parete (alt. 3,4; largh. 5,5; sp. 0,4/0,45). Int.: vernice nera con decorazione applicata bianca: parte centrale di un ‘lambda’, bocciolo appuntito ‘vuoto’ e l’impronta di due grossi punti ormai perlopiù scomparsi. Est.: nella parte superiore del frammento fascia orizzontale verniciata. Bibl.: Inventario Bocchi, A472'', p. 61. Fig. 2. Phiale I.G. 22814: a) interno; b) esterno. 3) I.G. 22815 (fig. 3.a-b) Un frammento di fondo (alt. 3,8; largh 4,7; sp. 0,35/0,4). Int.: boccioli ‘pieni’, riempiti di rosso-bruno, disposti a raggiera intorno all’omphalos, separati da boccioli di dimensioni più piccole e ‘vuoti’; tutti i boccioli sono disegnati con il bianco sovraddipinto. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A474, p. 61. Fig. 3. Phiale I.G. 22815: a) interno; b) esterno. - 1044 - CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA 4) I.G. 22816 (fig. 4.a-b) Due frammenti contigui6 di fondo (alt. 2,8; largh. 6,1; sp. 0,3/0,45). Int.: boccioli ‘pieni’, riempiti di rossobruno, disposti a raggiera intorno all’omphalos, separati da boccioli di dimensioni più piccole e ‘vuoti’; tutti i boccioli sono disegnati con il bianco sovraddipinto. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A475, A476, p. 61. Fig. 4. Phiale I.G. 22816: a) interno; b) esterno. 5) I.G. 44558 (fig. 5.a-b) Un frammento di fondo in prossimità all’omphalos (alt. 4,2; largh. 7,9; sp. 0,35/0,4). Int.: attorno all’omphalos baccellature disposte a raggiera e circondate da una circonferenza, tutto reso con il colore rosso-bruno (?) sovraddipinto; al di fuori di questa circonferenza, base di una serie di boccioli, anch’essi a raggiera, bordati di bianco con pennellata interna rosso-bruna. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1811, p. 251. Fig. 5. Phiale I.G. 44558: a) interno; b) esterno. 6) I.G. 44560 (Inv. Bocchi A1814) (fig. 6.a-b) Un frammento di fondo (alt. 3; largh. 5; sp. 0,4). Int.: baccellature disposte a raggiera e circondate da una circonferenza, tutto reso con il colore rosso-bruno (?) sovraddipinto; al di fuori di questa circonferenza, base di una serie di boccioli, anch’essi a raggiera, bordati di bianco con pennellata interna rosso-bruna. Est.: superficie risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1814, p. 251. 6 Francesco Antonio Bocchi scrive a margine dell’inventario manoscritto «furono da me uniti 14 luglio 1868». - 1045 - Federica Wiel-Marin Fig. 6. Phiale I.G. 44560: a) interno; b) esterno. 7) I.G. 44559 (fig. 7.a-b) Un frammento di parete fondo (alt. 5,9; largh. 2,9; sp. 0,35/0,45). Int.: al di sotto di una fascia con motivo a rete romboidale in bianco sovraddipinto, boccioli ‘pieni’ (pennellata in rosso) separati da delle palmette disposte a ventaglio (resta solo l’impronta; erano in bianco?). Est.: nella parte superiore del frammento fascia orizzontale verniciata, marcata inferiormente da una linea/circonferenza risparmiata. Bibl.: Inventario Bocchi, A1812, p. 251. Fig. 7. Phiale I.G. 44559: a) interno; b) esterno. Per quanto riguarda la forma, le phialai nn. 1 e 2 vanno sicuramente ricondotte al ‘Group 2’ di Tsingarida ; il ‘Group 2’ si differenzia dal ‘Group 1’ per l’andamento della parete e per la forma dell’orlo. Al ‘Group 2’ appartengono anche le altre phialai (nn. 3-7), questa volta non per la forma, perché il frammento non è ‘parlante’, ma per la decorazione interna con motivi floreali e geometrici (Tsingarida 2008b, p. 107). Le phialai di Adria sono decorate con la tecnica di Six policroma, tecnica utilizzata in entrambi i gruppi appena menzionati (Tsingarida 2008b, 106). Le phialai nn. 1 e 2 sembrano essere decorate nello stesso modo, così anche le phialai nn. 3 e 4. Queste ultime possono essere avvicinate a Graef, Langlotz 1933, n. 1166 e n. 1167 con la differenza che i boccioli più piccoli sono ‘vuoti’, si appoggiano a quelli di dimensioni maggiori e la superficie al di sotto di 7 7 Tsingarida 2008b, p. 106. - 1046 - CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA ciascun bocciolo piccolo, compresa tra due boccioli grandi, è priva di qualsiasi tipo di colore sovraddipinto. Per le phialai nn. 1 e 2 non si è ancora trovato un valido confronto. Le phialai nn. 5 e 6 presentano una decorazione simile e, anche se la struttura iconografica permetterebbe l’avvicinamento di queste alle phialai nn. 1-4, ciò è possibile solo con le phialai nn. 3 e 4 in quanto i boccioli più interni, ovvero quelli di dimensioni maggiori, sono ‘pieni’ e non ‘vuoti’, com’è il caso invece delle phialai nn. 1 e 2. La phiale n. 7 con la palmetta interposta tra due boccioli è confrontabile con Graef, Langlotz 1933, n. 1147 e n. 1152 con l’aggiunta però di una fascia a rete, che corre internamente lungo l’orlo; la presenza di una fascia continua interna è presente in modo diverso in Graef, Langlotz 1933, nn. 1141 (serie di tratti obliqui tra loro paralleli), 1149 (semplice fila di punti), 1163 (su fondo risparmiato). Le phialai decorate con la tecnica di Six possono essere divise in tre grandi gruppi8: 1) solo motivi fitomorfi; 2) animali reali ( ) o fantastici ( ), busti umani ( ), alternati o meno a strumenti musicali ( ) e/o elementi fitomorfi e/o geometrici ( ); 3) vere e proprie scene figurate. Le sette phialai di Adria appartengono tutte al primo gruppo, che si può a sua volta suddividere in due gruppi in base alla struttura della decorazione interna: a) gruppo a fasce concentriche. Qui vanno annoverati i rami di mirto, che sono largamente i più diffusi, i rami d’edera e le serie di volute e/o palmette. Per quanto riguarda i rami di mirto, Graef e Langlotz distinguono semplicemente fra foglie ‘vuote’9 e ‘piene’10, ma si ritiene che la suddivisione vada affinata in tre gruppi α) foglie ‘vuote’, solo bordate in bianco; ) foglie ‘piene’, bordate in bianco e riempite in modo approssimativo con un altro colore; ) foglie a tutti gli effetti ‘piene’, ovvero senza distinzione tra bordatura e riempimento e con l’utilizzo di un solo colore. I primi due gruppi α e sono tra loro molto simili sia per la struttura iconografica che per la qualità del disegno, più grossolano e meno raffinato rispetto al gruppo . b) gruppo con disposizione a raggiera. Anche qui si può distinguere tra solo boccioli ( ) o boccioli alternati a palmette ( ). Le phialai di Adria rientrano tutte nel gruppo con disposizione a raggiera e possono essere datate alla fine del VI-inizi del V sec. a.C. Anche se in forma preliminare, si anticipano dei dati, che necessitano di ulteriori approfondimenti. Cercando i confronti per le phialai di Adria si è raccolta, si confida al meglio11, la documentazione relativa alle phialai in tecnica di Six: FWM12 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 a a a a a a edera edera edera edera edera edera 13 provenienza inventario no no no no no no no si si si no no si no si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Eleusina Perachora Perachora Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Bologna, necr. Certosa Athina Athina Athina Athina Athina Athina Eleusina, 1458 Athina, 3756 Athina, 3757 Athina Athina Athina Athina Athina Bologna bibliografia14 Graef, Langlotz 1933, p. 112, n. 1251 Graef, Langlotz 1933, p. 112, n. 1252 Six 1888, p. 287, n. LXIV Six 1888, p. 287, n. LXV Six 1888, p. 287, n. LXVI Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1144 Grossman 1991, p. 22, n. 7 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1136, fig. Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1137 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1138 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1139, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1140 Zannoni 1876, p. 394, tav. 133,1 e 3 8 stato di conservaz.15 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario integro contesto votivo votivo votivo? votivo? votivo? votivo votivo votivo votivo votivo votivo funerario A differenza della Tsingarida, che le divide in soli due gruppi (Tsingarida 2008a, p. 188). «Myrtenblätter in Umriß ohne Füllung»: nn. 1131-1135 (Graef, Langlotz 1933, p. 103). 10 «Die Blätter in Umriß mit Füllung»: nn. 1111-1130 (Graef, Langlotz 1933, pp. 102-103). 11 Si è cercato di evitare di inserire più volte lo stesso vaso, ma nei casi in cui non si è vista alcuna immagine, potrebbe ahimé presentarsi qualche errore. Per il futuro ci si è riproposti di completare la verifica autoptica. 12 Classificazione dell’autrice. 13 Per “si” e “no” si intende se l’autrice ha visto o meno un’immagine del frammento/vaso in questione. 14 Per ogni esemplare si è inserito un unico riferimento bibliografico: se possibile con immagine, altrimenti quello con la descrizione più esaustiva. 15 In questa sede si considera integra anche una phiale ricomposta. 9 - 1047 - Federica Wiel-Marin FWM12 13 provenienza 1 a edera si Cirene 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 a a a a a a a a a a edera palmette palmette palmette palmette palmette volute volute volute volute si si si no no si si si si no 1 1 1 1 1 1 1 a a a a a a a α α α α α α α no si no no no si si Korinthos, Ag. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Perachora Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Delos, Sant.Hera Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Ag. Grecia 1 1 1 a a a si si si Acharnai Athina Athina 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 a a a a a a a a a a a a a a a si no no no no no no si no no no si si si no 1 a si 1 a no Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Cer. Athina, Cer. Italia Korinthos, Sant.Dem.Kore Korinthos, Sant.Dem.Kore Rhodos 1 a no Rhodos 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 a a a a a a a a a a a b si no no si no no no si no si si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Ag. Athina, Ag. Athina 1 1 1 1 1 1 b b b b b b no no si si si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Korinthos, Acr. 1 b si Pompei? 1 1 1 1 1 1 1 b b b b b b b no no si no si si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. - ? ? Cirene, Sb. 285.4 Korinthos, 937 Athina Athina Athina Athina Athina, 3758 Athina Athina Athina Delos Moore 1987, tav. 34.185 stato di conservaz.15 frammentario Campbell 1938, pp. 569-570, n. 7 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1170, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1171, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1172 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1173 Dunbabin 1962, p. 346, tav. 143 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1168, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1169, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1175, tav. 86 Dugas 1928, p. 187, n. 643 quasi integro frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario - Athina Athina Athina Athina Athina Athina, P11666 Leiden, I. 1905/1,34 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1131 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1132, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1133 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1134 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1135 Agora XXIII, n. 1438 CVA Leiden 3, tav. 115,4 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario integra funerario? Platonos-Giota 2004, fig. 42 CVA Bonn 1, tav. 39,1 CVA Leiden 3, tav. 115,5 quasi integro integro integro funerario funerario? funerario? Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1120, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1121 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1122 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1123 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1124 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1125 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1126 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1127, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1128 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1129 Graef, Langlotz 1933, p. 103, n. 1130 Kerameikos VII,2, p. 31, corredo 77, tav. 18 Kerameikos VII,2, p. 67, corredo 242, tav. 41 CVA Bonn 1, tav. 39,2 Corinth XVIII,1, p. 158, n. 422 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario integro integro integro frammentario votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo funerario funerario funerario? votivo Corinth XVIII,1, p. 158, n. 423, tav. 46 frammentario votivo Six 1888, p. 285, n. LI - - Six 1888, p. 285, n. LII - - Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1111, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1112 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1113 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1114, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1115 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1116 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1117 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1118, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 102, n. 1119 Vanderpool 1946, p. 326, n. 298, tav. 67 Vanderpool 1946, p. 326, n. 299, tav. 67 CVA Leiden 3, tav. 115,3 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario integro votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1154 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1165 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1174, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1166, fig. Graef, Langlotz 1933, p. 106, n. 1167, tav. 86 Broneer 1947, tav. 55,5 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario quasi integro votivo votivo votivo votivo votivo CVA Braunschweig, tav 29,1 integro funerario? Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1150 Six 1888, p. 286, n. LVI Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1141, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1142 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1145, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1147, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1149, tav. 85 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo bibliografia14 inventario Bonn, 849 Leiden, I. 1905/1,33 Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina, 698 Athina, 1419 Bonn, 563 Korinthos, C-73-359 Korinthos, C-64-402 London, GR1867.5-6.36 London, GR1867.5-6.37 Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina, P2685 Athina, P2727 Leiden, I. 1905/1,35 Athina Athina Athina Athina Athina Korinthos, C-47-702 Braunschweig, 321 Athina Athina Athina Athina Athina Athina - 1048 - contesto votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo funerario? CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA FWM12 1 1 1 1 b b b b 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 b b b b 13 Athina Athina Athina Delos, B6.088 Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1152, tav. 85 Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1153, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1155, tav. 86 Dugas 1928, p. 187, n. 644, tav. 52b stato di conservaz.15 frammentario frammentario frammentario quasi integro Athina Athina Athina Athina Athina, P32414 Athina Athina Athina Tatoi Athina, P15922 Athina Athina Athina Delos, B6.087 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1143 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1146 Graef, Langlotz 1933, p. 104, n. 1148 Graef, Langlotz 1933, p. 105, n. 1151 Lynch 2013, pp. 195-196, n. 23 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1204, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1205, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1206 Fritzilas 2006, p. 96, n. 181, tavv. 45 e 47 Agora XXIII, n. 1432 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1201 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1202, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1203 Dugas 1928, p. 187, n. 641, tavv. 52c e 70 frammentario frammentario frammentario frammentario quasi integro frammentario frammentario frammentario quasi integro frammentario frammentario frammentario frammentario quasi integro votivo votivo votivo votivo abitativo votivo votivo votivo Eleusina Wien, 1923 Malibu, 82.AE.40.73 Athina Grossman 1991, p. 24, n. 87 Boardman 1974, fig. 314 Grossman 1991, p. 19, fig. 3a-b integro frammentario funerario? - Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1197 frammentario votivo Cohen 2006, n. 18, pp. 88-89 integro funerario? Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1196 frammentario votivo votivo votivo bibliografia14 inventario contesto ? ? ? ? bovini cane cane cane caprino? cervide delfino delfino delfino delfino no no no no si si si no si no no si no si 2 2 2 delfino delfino delfino no si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Delos, Sant.Hera Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Ag. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Dekeleia Athina, Ag. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Delos, Sant.Hera Eleusina Eretria sconosciuta 2 delfino, polipo delfino, polipo delfino, volatile felino felino felino felino? marino marino (nave) marino (nave) no Athina, Acr. si Eretria no Athina, Acr. Paris, Louvre MNB624 Athina no si si no no no Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Ag. Athina, Ag. Thiva (Tebe) Athina, Acr. Athina Athina Athina, P1563 Athina, P6566 Athina, 2612 Athina Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1200 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1208, tav. 86 Agora XXIII, n. 1433 Agora XXIII, n. 1436 Six 1888, p. 285, n. L Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1199 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario votivo si sconosciuta Cardon 1978-1979, p. 133, nota 1216 integro - 2 2 polipo volatile si si Athina, Acr. Athina, Acr. Tampa 1986.062, J.V. Noble (già Maplewood, NJ) Athina Athina frammentario frammentario votivo votivo 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile volatile si no no no no no si no no no no si Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina, 1216 Athina Athina Athina Athina Bologna frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario integro votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo funerario 2 volatile si Delos, B6.089 Dugas 1928, p. 187, n. 642, tavv. 52c e 70 quasi integro votivo 2 2 volatile volatile si no Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Bologna, necr. Certosa Delos, Sant.Hera Kamiros sconosciuta Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1198, tav. 86 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1189, tav. 87 e fig. Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1191, fig. Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1192 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1193 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1194 Graef, Langlotz 1933, p. 108, n. 1195 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1215 Fritzilas 2006, p. 95, n. 172, tav. 45 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1217 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1218 Six 1888, p. 285, n. IL Six 1888, p. 285, n. XLVIII Zannoni 1876, p. 394, tav. 103, 1 e 2 Jacopi 1931, vol 4, figg. 68, 73 Six 1888, pp. 284-285, n. XLVIIbis integro - funerario - 2 2 volatile volatile no no Thymbra Thymbra Walters 1893, p. 300, n. B684 Walters 1893, p. 300, n. B685 integro? - 2 2 2 2 2 2 chimera sfinge sfinge sfinge sirena sirena si si si no si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Rhodos, 13449 Roma, Museo Gregoriano London London, GR 1877.9-30.21 Athina Athina Athina Athina Athina Athina Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1207, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1220, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1221, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1222 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1209, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1210, tav. 87 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario votivo votivo votivo votivo votivo votivo 2 2 2 2 2 2 2 2 2 si si si si provenienza 16 votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo Si è trovata un’immagine sulla slide 101 di un powerpoint caricato su www.ops.org; il powerpoint è relativo a una mostra dal titolo «Poseidon and the Sea. Myth, Cult, and Daily Life» tenutasi recentemente a Omaha, Nebraska, presso il Joslyn Art Museum (08.02-11.05.2014). - 1049 - Federica Wiel-Marin FWM12 13 provenienza 2 2 2 2 2 2 2 2 sirena sirena sirena sirena sirena sirena sirena sirena si si si si si si no si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Ag. Eleusina Eleusina Kamiros 2 2 2 2 2 2 2 sirena sirena si no si si si si si Kamiros Thymbra Athina, Acr. Athina, Acr. Eleusina Kamiros Toroni si no no no si si si no no no no si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. si si no si Athina, Acr. Athina, Ag. Athina, Acr. Athina 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 (2?) 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 si si si si si si si si si si si Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. no si si si si si si si si si no si si no Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. Athina, Acr. 3 3 3 3 3 3 3 no si si no si no si Athina, Ag. Athina, Ag. Athina, Ag. Athina, Ag. Italia sconosciuta sconosciuta 3 3 3 si si si Vulci Vulci Vulci 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 ( ) ( ) Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1211, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1212, tav. 87 Fritzilas 2006, p. 96, n. 178, tav. 47 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1219, tav. 87 Agora XXIII, n. 1439 Fritzilas 2006, p. 95, n. 175, tav. 46 Kourouniotes 1936, fig. 61 Jacopi 1931, vol 4, fig. 326 stato di conservaz.15 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario quasi integro integro Jacopi 1931, vol 4, figg. 323, 325 Walters 1893, p. 300, n. B683 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1223, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1242, tav. 89 Rhomaios 1906, tav. 17,1 Jacopi 1931, 4, tav. 3, fig. 199 Fritzilas 2006, p. 95, n. 174, tav. 46 integro frammentario frammentario frammentario integro frammentario funerario votivo votivo Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1177, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1178 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1179 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1180 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1181, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1182, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1183, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1184 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1185 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1186 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1187 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1188, tav. 87 e fig. Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1214, tav. 88 Agora XXIII, n. 1431 Graef, Langlotz 1933, p. 109, n. 1190 CVA Berlin 1 (DDR 3), tav. 52,4 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo frammentario frammentario frammentario integro votivo votivo funerario? Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1224, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1225, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1226, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1227, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1228, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1229, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1230, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1231, tav. 87 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1232, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 110, n. 1233, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 107, n. 1234, tav. 88 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1235 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1236, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1237, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1238, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1239, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1240, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1241, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1243, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1244, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1245, tav. 88 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1246 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1247, tav. 89 Graef, Langlotz 1933, p. 111, n. 1248, tav. 89 Grossman 1991, p. 24, n. 83 frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario frammentario - votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo votivo - Agora XXIII, n. 1430 Agora XXIII, n. 1434 Agora XXIII, n. 1435 Agora XXIII, n. 1437 CVA Berlin 1 (DDR 3), tav 52,1 Grossman 1991, p. 24, n. 84 Langlotz 1932, tav. 218,430 frammentario frammentario frammentario frammentario integro integro funerario? funerario? CVA Berlin 1 (DDR 3), tav. 52,2 Vierneisel, Kaeser 1990, fig 51.3 Vierneisel, Kaeser 1990, fig. 37.6 integro integro integro funerario? funerario? funerario? bibliografia14 inventario Athina Athina Athina, 1213 Athina Athina, P25314 Eleusina, 458 Eleusina, 1240 London, GR1864.1007.2 69 Rhodos, 13393 London Athina Athina Eleusina, 444 Rhodos, 13209 Polygyros, 86.213 Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina, P7888 Athina Berlin, V.I. 3311 Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina Athina, 1957.Aa.90 Athina, P6554 Athina, P24868 Athina, P19667 Athina, P25702 Berlin, F2311 Basel Würzburg, L430 Berlin, F2312 München, 2753 München, 8991 - 1050 - contesto votivo votivo votivo votivo funerario funerario funerario CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA Sino ad oggi si conoscono 209 phialai decorate con tecnica di Six, comprese quelle di Adria17. Dall’analisi della tabella si possono riconoscere le seguenti peculiarità: * Tra le phialai del gruppo 1 (83) le più attestate (56) sono quelle con motivo fitomorfo e più precisamente quelle a fasce concentriche (1a). Il mirto con foglie “bordate” (α e ) è ampiamente il più diffuso e presenta una provenienza variabile. Il mirto invece con foglie piene di tipo è meno frequente ed è documentato solo ad Atene (più sull’Acropoli che nell’Agora). Le phialai con tralci d’edera aventi sempre foglie piene, senza distinzione tra bordo e riempimento, sono state rinvenute oltre che ad Atene anche a Bologna, Cirene e Corinto. Le phialai con motivo fitomorfo, ma con disposizione a raggiera (1b) sono decisamente meno numerose (23) ed hanno una distribuzione limitata al mondo propriamente greco fatta eccezione per un’unica phiale «angeblich»18 da Pompei. * Le phialai del gruppo 2 (78) sono attestate in modo più o meno equivalente rispetto al gruppo 1 (83), con la sola differenza che presentano una distribuzione geografica più diversificata, in modo particolare quelle con animali ( ). * Le phialai con scene figurate (36) sono invece attestate19 solo ad Atene (soprattutto sull’Acropoli, ma anche nell’Agora) ed a Vulci. Le tre phialai da Vulci hanno inoltre lo stesso soggetto: il simposio! Kylikes 8) I.G. 8088 (fig. 8.a-b) Fondo stelo piede (alt. conservata 2,9; diam. stelo 3,1; diam. piede 7,35), mancano la parete e le due anse. Profilo continuo tra vasca e stelo; stelo basso e relativamente grosso, distinto dal piede per mezzo di due solcature; piede a disco massiccio con una profonda rientranza interna e superficie superiore appena concava (tipo C). Il profilo esterno e il piano d’appoggio del piede sono risparmiati. Internamente la decorazione è sovraddipinta in rosso-bruno con dettagli in vernice nera: figura maschile nuda in rapido movimento verso destra (gamba sinistra avanzata) con torso di tre quarti e braccio sinistro avanzato e piegato così da avere la mano sotto il seno. Si confronti con Graef, Langlotz 1933, n. 1074, attribuita alla cerchia di Epiktetos (510 a.C. ca.). Bibl.: Inventario Bocchi, B316, p. 378. Fig. 8. Kylix I.G. 8088: a) interno; b) esterno, piano d’appoggio. 17 Sono esclusi i cinque frammenti di phialai, al momento dispersi, menzionati in nota 4. CVA Braunschweig, p. 37. 19 Esistono altre tre phialai con scene figurate, di cui però non si conosce l’esatta provenienza: due con provenienza sconosciuta e una con una provenienza generica dall’Italia. 18 - 1051 - Federica Wiel-Marin Fig. 9. Kylix I.G. 7436: interno. Fig. 10. Kylix I.G. 22237: interno. 9) I.G. 7436 (fig. 9) Un frammento di fondo (alt. 2,9; largh. 5,5; sp. 0,4/0,5). Int.: entro tondo risparmiato torso di figura maschile nuda in rapido movimento verso sinistra con braccio sinistro sollevato all’indietro con mano sollevata verso l’esterno, in atteggiamento forse di danza. I dettagli del torso (capezzolo e pettorale) sono resi con vernice, mentre quelli del collo con incisione. Bibl.: Inventario Bocchi, B1026, p. 512; Wiel-Marin 2005, n. 1402, p. 382 (inserito erroneamente!). 10) I.G. 22237 (fig. 10) Un frammento di fondo (alt. 6,1; largh. 5,8; sp. 0,5/0,7). Profilo continuo tra vasca e stelo, che è appena accennato. Internamente entro tondo delimitato da due circonferenze concentriche sovraddipinte satiro con capelli e barba lunghi in movimento verso destra, ma con la testa girata all’indietro; il braccio destro è portato all’indietro, mentre quello sinistro è proteso in avanti. Sullo sfondo tralcio di vite. La decorazione è applicata tutta con il colore bruno sovraddipinto; solo i capelli, la barba e la pupilla sono resi con la vernice nera; i dettagli sono tutti incisi ad eccezione della tenia e di due tratti presenti sulla barba, probabilmente sovraddipinti di bianco, di cui restano solo le impronte opache. Bibl.: Inventario Bocchi, B461, p. 398; Schöne 1878, pp. 68-69, n. 174 (B 461), t. 12,2; Ghirardini 1905, p. 25, nota 6. Kylikes in tecnica di Six sono pressoché sconosciute ad eccezione di quelle rinvenute sull’Acropoli di Atene (Graef, Langlotz 1933, nn. 1074-1078), a Camiro (Walters 1893, nn. B697-B698), a Eleusi e a Bitalemi (Grossman 1991, p. 24, rispettivamente nn. 98-99). Le kylikes adriesi vanno probabilmente tutte datate ca. alla fine del VI sec. a.C. Per la kylix 10 purtroppo non si sono ancora trovati dei confronti adeguati! Lekythos 11) I.G. 44441 (fig. 11.a-b) Un frammento di parte inferiore del corpo (diam. al di sopra di piede 2,7; sp. 0,45). Troncocono rovesciato dal profilo esterno dritto. Al di sopra del piano di calpestio, reso con una linea continua sovraddipinta, pochi resti che potrebbero essere forse interpretati come Odisseo, o uno dei suoi compagni, legato “penzolone” sotto un ovino, di cui si vedono, a sinistra, le zampe anteriori. Per la forma, è avvicinabile alla Classe del Leoncino: CVA Gela 4, tav. 41,1 e 2 (ca. 500 a.C.); CVA Agrigento 1, tav. 87,9 e 10 (490-480 a.C.) e tav. 88,2 (500-490 a.C.); Agora XXIII, n. 1175 (500 a.C. ca.); CVA Napoli 5, tav. 68,5 (490-480 a.C.); CVA Caltagirone 1, tav. 40,3 e 5 (510-500 a.C.). - 1052 - CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA Fig. 11. Lekythos I.G. 44441: a) esterno; b) esterno, dettaglio. Forma chiusa (chous?) 12) I.G. 44488 (fig. 12.a-b) Due frammenti contigui di parete inferiore di piccola forma chiusa (alt. 5,1; largh. 4,9; sp. 0,25/0,3). Int.: superficie ondulata coperta da una vernice sottile, striata e opaca. Est.: la metopa è limitata a sinistra ed in basso da due linee parallele, disegnate in modo corsivo con il bianco sovraddipinto; della decorazione interna alla metopa, anch’essa in bianco, resta ben poco, un breve tratto verticale di difficile interpretazione. Anche se verniciato internamente20 e nonostante lo spessore molto ridotto della parete potrebbe trattarsi di un chous: si vedano ad esempio van Hoorn 1951, figg. 422-424, databili al secondo quarto del V sec. a.C. Fig. 12. Forma chiusa I.G. 44488: a) interno; b) esterno. Chous 13) I.G. 44440 (fig. 13.a-c) Mancano buona parte della bocca e l’ansa (alt. conservata 6,35; diam. collo 3,2; diam. max. 6,35; diam. piede 4,75). Bocca trilobata, corpo globulare, breve piede a disco dal profilo esterno a doppio tronco di cono, superficie inferiore di piede appena concava. Int.: la superficie è risparmiata ad eccezione del collo. Est.: entro una metopa bordata, su tutti e quattro i lati, da una linea singola in colore rosso-bruno sovraddi- 20 Schreiber 1999, p. 197. - 1053 - Federica Wiel-Marin pinto figura maschile21 stante in posizione centrale verso destra con lira nella mano sinistra, il braccio sinistro è proteso, mentre il destro è arretrato. La forma del chous si avvicina per il profilo del corpo a Green 1970, n. 15, p. 478, fig. 6 e del piede a Green 1970, n. 4, p. 475, fig. 2 e n. 21, p. 478, fig. 8, mentre la decorazione priva di dettagli interni e costituita da un’unica figura più o meno centrale può essere riconducibile ad un periodo compreso tra il secondo quarto e la fine del V sec. a.C. (Cohen 2006, pp. 78-79; van Hoorn 1951, figg. 426-430 e 432-435). Fig. 13. Chous I.G. 44440: a) esterno, profilo laterale; b) esterno, fronte; c) esterno, dettaglio. Per quanto riguarda i frammenti presenti nella Collezione Bocchi di Adria si può affermare solamente che la provenienza adriese è certa, mentre è purtroppo sconosciuta l’area esatta dell’abitato, in cui sono stati rinvenuti; si può però presumere che provengano da due aree differenti visto che sono stati inventariati in due momenti diversi (si veda nota 4). Per il loro innato stato di conservazione precario i vasi in tecnica di Six erano destinati perlopiù ad un uso saltuario quale offerta votiva o funeraria22. Se per le due phialai dalla tomba 381 della necropoli del- 21 Potrebbe forse trattarsi di un satiro, perché sembra esserci un alone opaco in corrispondenza di un’eventuale coda. Il chous andrebbe però restaurato per poter affermare con sicurezza la presenza o meno di una coda. 22 Scarrone 2008, p. 53; Tsingarida 2008a, p. 191. - 1054 - CERAMICA ATTICA SOVRADDIPINTA (TECNICA DI SIX) DA ADRIA la Certosa di Bologna23 (Zannoni 1876, p. 394, tav. 133, 2 e 3; Pellegrini 1912, nn. 464-465) è chiara una destinazione funeraria, per i frammenti di Adria si potrebbe invece pensare ad un uso votivo e quindi ad un’ulteriore “conferma” della presenza di un’area sacra24 ad Adria. Non va comunque esclusa a priori la possibilità che le phialai adriesi provengano invece dall’abitato vista l’esistenza ad Atene di almeno una phiale proveniente da contesto abitativo25. Concludendo si può affermare a buon ragione che la distribuzione delle phialai in tecnica di Six non va limitata solamente ad Atene ed a poche colonie greche26, bensì può essere allargata anche all’area d’influenza etrusca27. [email protected] BIBLIOGRAFIA Agora XXIII = M.B. 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Pellegrini menziona anche un altro chous, che dalla descrizione non parrebbe rientrare tra i vasi in tecnica di Six (Pellegrini 1912, n. 357). 24 Colonna 1974, p. 8; Gaucci 2012, pp. 159-160; Baldassarra 2013, pp. 299-300 (ipotizza l’esistenza di ben tre aree sacre!). 25 Lynch 2013, pp. 195-196, n. 23. Si veda anche Cohen 2006, p. 73. 26 Tsingarida 2008a, p. 190. 27 Si pensi anche all’attività della bottega di Nikosthenes, entro cui si sarebbero sviluppate le phialai in tecnica di Six (Tsingarida 2008a, p. 190; Tsingarida 2008b). I prodotti di questa bottega avevano notoriamente come destinazione principale l’Etruria. - 1055 - Federica Wiel-Marin Langlotz E. 1932, Griechische Vasen, München. Lynch K.M. 2013, The Symposium in Context. Pottery from a Late Archaic House near the Athenian Agora, Hesperia Supplement 46, Princeton. Moore M.B. 1987, Attic Black Figure and Black Glazed Pottery, in The extramural Sanctuary of Demeter and Persephone at Cyrene, Libya. Final Reports, vol. 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Abstract – The Bocchi Collection, now in the National Archaeological Museum of Adria (Italy), holds the findings made by the Bocchi family during the 18th and 19th centuries in the ancient settlement of Adria. The collection preserves some fragments of Attic vases decorated in Six’s technique: seven polychrome phialai, three cups, one lekythos, and two choes. The phialai, all with ornamental designs, can be dated to the end of the 6th to the beginning of the 5th century B.C.E. They were usually found in sacral and funeral areas. The Adria phialai were probably discovered in two different areas of the ancient site. How should these two areas be interpreted—as a settlement or possibly as a sanctuary? Cups in Six’s technique cups are quite rare: the Adria cups date from the end of the 6th century: two show a tunning naked male and the third a satyr. The three closed-shape vessels were common and found over a wide geographical area. They are much later in date than the drinking vessels. - 1056 -