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Venice, 28 june 2023. "Convegno Scientifico Internazionale. Diaspora neo-greca nell’Italia centromeridionale della prima età moderna, sec. XV-XVIII". Abstract. Grazie a fonti primarie di archivi spagnoli e italiani, l’intervento presenta le caratteristiche della comunità greco-albanese a Napoli nel Cinquecento, quando la capitale partenopea è la città più popolosa d’Europa, oltre al centro logistico e politico della Monarchia Ispanica nella guerra contro l’Impero Ottomano. Molti dei rifugiati levantini, pertanto, sono impegnati nel conflitto come spie. La maggior parte, infatti, sono scappati dopo l’avanzata turco-barbaresca, cosicché conoscono meglio di chiunque altro i nuovi domini del sultano. Nel corso dell’intervento, inoltre, si prende in considerazione la documentazione che certifica la fondazione della “natione” coronea di Napoli, mentre l’imperatore Carlo V, esultante per il trionfo di Tunisi, giunge all’ombra del Vesuvio. L’ultima parte è dedicata a esperienze biografiche di soggetti, che la storiografia attuale tende a classificare con la definizione inglese di Common People.
Rivista Europea di Studi Napoleonici e dell'Età delle Restaurazioni, 2021
ITALIANO: Con l’arrivo dei francesi nel regno di Napoli e l’allineamento dello stesso al sistema imperiale napoleonico, mutano gli equilibri geopolitici del Mediterraneo. L’attenzione della penisola italiana si sposta a Oriente, alla costa balcanica, in quel momento sotto influenza ottomana e, soprattutto, russa. I rapporti del nuovo console (segreto) napoletano a Corfù, Michele Gicca, albanese ed ex soldato dell’esercito borbonico, si concentrano infatti principalmente sugli spostamenti delle forze dello zar, unica vera minaccia al contingente francese di stanza in Puglia. Importanti sono però anche le numerose lettere che raccontano un’altra storia, parallela ai preparativi russi: quella delle popolazioni locali e dei tentativi di reclutamento da parte di tutte le potenze in campo, resti di una pratica antica ma, soprattutto nei momenti di crisi e trasformazione del continente, sempre di grande attualità. ENGLISH: With the French arrival in the Kingdom of Naples and its alignment with the Napoleonic imperial system, the geopolitical balance of the Mediterranean changes. The Italian peninsula attention switches eastward, to the Balkan coast, at that moment under both Ottoman and Russian influence. The reports of the new (secret) Neapolitan consul in Corfu – the Albanian former Bourbon soldier Michele Gicca – are mainly focused on the movement of the tsar’s troops, the only real threats to the French soldiers in Puglia. Very important are, however, the numerous letters telling us another story, a parallel story to the Russian preparations: the one of the local populations and of the various attempts from the European powers to recruit them; an ancient practice still highly present in the continent, especially in moments of great crisis and transformation.
Nel corso del sedicesimo secolo Napoli visse una enorme espansione demografica, che trasformò completamente la sua pianta cittadina. La capitale gentile decantata dai poeti durante l’età aragonese sembrò sempre più una città anomala. Lo stupore dei contemporanei era unanime, Napoli appariva un cantiere aperto. La presenza greca in città era plurisecolare. Dai tempi di Alfonso il Magnanimo gli stradioti divennero figure consuete nell’esercito napoletano, i soldati levantini però preferivano stabilirsi nelle province del regno, mentre nella capitale vivevano commercianti, eruditi e aristocratici sfuggiti alla avanzata ottomana in Rumelia. Tommaso Asan-Paleologo era uno dei personaggi più influenti della comunità ellenica, nel 1518 Carlo V concesse al militare corinzio il privilegio di fondare una cappella di rito greco a Napoli. Nel 1534 l’esperienza militare di Corone terminò con un pesante fallimento, che ebbe forti ripercussioni sulla capitale vicereale: i profughi del Peloponneso rappresentarono difatti il primo nucleo della "natione greca" di Napoli. Gli esuli della Morea entrarono, in gran parte, nella file dell’esercito e dello spionaggio imperiale. Sebbene fossero una comunità esigua, grazie alle mercedi e al sostegno politico di Carlo V i coronei comprarono terreni e immobili intorno alla chiesa fondata dal Paleologo, nel giro di pochi anni sorse un quartiere greco all’ombra del Vesuvio.
2013
"The essay focuses on the Muslims in Naples during the Sixteenth century, when the capital is experiencing a deep urban transformation, which is linked to the massive immigration and the conflict against the Turk. The warfare between the House of Austria and the Porte affects the lifes of the Muslims, which belong to three categories: slaves, free-men or refugees. Depending of their condition Muslims occupy the urban spaces. The Muslims of Naples respond to social, political and religious pressures with individual solutions like the redemption, getaway or conversion to Catholicism. The reputation of the city, the war to the sultan and the big number of Muslims force the Hispanic authorities of the kingdom to a closer contact with the alien. Keywords: Naples, Islam, slaves, refugees, neophytes, urban spaces."
Storie connesse. Forme di vita quotidiana fra Spagna e Regno di Napoli (secoli XVI-XVIII) a cura di R.M. Delli Quadri, M.V. Mafrici, 2018
2009
Oggetto di questo libro è l’arciconfraternita dello Spirito Santo dei napoletani a Roma, tra il XVI e l’inizio del XVIII secolo. Si presentano in questa sede i primi risultati di una ricerca sulla nazione napoletana nella capitale pontificia. L’interesse di partenza dello studio è stato comprendere come si muovesse l’identità napoletana nell’ambito di una capitale come Roma, con cui esistevano nella prima età moderna numerosi contatti. In tal senso l’ambito specifico prescelto è stato quello della sociabilità religiosa vissuta attraverso l’organizzazione confraternale. In questo settore il caso romano, specie negli ultimi anni, è stato al centro di interessanti e approfonditi studi. Sulla base degli stimoli storiografici forniti da questi ultimi, è stata condotta un’indagine che consentisse di inserire il sodalizio dei napoletani nel quadro delle attività religiose, assistenziali e politiche delle nationes presenti sulla scena romana, più in particolare di quelle appartenenti alla comunità imperiale spagnola. L’approccio privilegiato è stato quello della ricostruzione dei profili sociali e istituzionali dell’arciconfraternita.
2021
In relazione alle origini di provenienza degli Albanesi d'Italia, gli Arbëreshë, giunti dalla Penisola Balcanica nell'Italia Meridionale tra il tramontare del XV secolo fino alla metà del XVIII secolo, molte sono le tesi esposte, pochi gli studi intrapresi. Taluni hanno cercato di far risalire le proprie origini dal ceppo bizantino, altri, da escludere una minoranza, erroneamente da quello particolareggiato dei Coronei, altri ancora, per comodo o per negligenza, da ogni parte di Albania.
Itinerari di ricerca storica, a.XXXV-2021, n.2 (nuova serie), 2021
Sulle soglie della modernità, la malattia fece la sua comparsa sulla scena politica. E la fece, almeno inizialmente, in posizione di soggetto politico: perché il problema che poneva non era più quello religioso della salvezza, ma quello secolare della conservazione della stabilità sociale. Una impostazione in bilico tra protezione, assistenza, cura e custodia. Nell’età moderna l’assistenza cominciò ad essere considerata non più espressione della pietà cristiana e quindi esclusivo monopolio della Chiesa ma anche un segno dell’impegno sociale dei sovrani, che vedevano tra l’altro, nell’edificazione di tali opere, un momento dell’esaltazione del proprio governo. . La storia delle varie forme assistenziali è stata segnata dalla modalità con cui nel corso dei secoli la Chiesa e successivamente le istituzioni laiche hanno cercato di mettere in atto quello che era ’insegnamento cristiano: il malato era considerato sacro e per le sue sofferenze veniva assimilato a Cristo, al suo sacrificio sulla croce ed era un onore curarlo e servirlo, trovando in questo una via privilegiata per incontrare Dio.
ABITARE NEL MEDITERRANEO TARDOANTICO Atti del III Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo (CISEM) (Bologna 28-31 ottobre 2019), 2021
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Collection de l'Ecole française de Rome, 2008
The Journal of Engineering and Exact Sciences
Antiguo Oriente , 2009
in C. MASETTI (a cura di) Per un Atlante della Grande Guerra. Atti del Seminario dalla Mappa al GIS, Roma, Cisge, 2018, pp. 213-221., 2018
Bulletin of Kazan State University of Culture and Arts. , 2024
Bulletin of the Council for Research in …, 1995
Orthodox News, 2016
The Annals of Thoracic Surgery, 2002
Archaeology, Ethnology and Anthropology of Eurasia, 2008
Acta Veterinaria Hungarica, 2019
Educational Management Administration & Leadership, 2020
Developmental Biology, 2007
Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 1971
Molecular Therapy - Nucleic Acids, 2019
Tefsir Tatarów Wielkiego Księstwa Litewskiego: XVI-wieczny przekład Koranu na język polski, 2022