Nella prassi penalistica di età bassomedievale la regola contumax pro confesso habetur emerge con... more Nella prassi penalistica di età bassomedievale la regola contumax pro confesso habetur emerge con chiarezza in gran parte del continente europeo. In Italia essa si impone con particolare forza in età comunale, in connessione con due fenomeni che hanno l'effetto di connotare in senso fortemente negativo la contumacia: il processo di pubblicizzazione della giustizia e l'affermazione dei moduli inquisitori. Operando in stretto contato con due altri istituti-chiave, la confessione e il bando, la regola contumax pro confesso habetur – in quanto espressione della presunzione di colpevolezza – gioca dunque un ruolo non secondario nel definire i contorni della giustizia criminale nell'età del diritto comune e costituisce anzi una vera e propria architrave del sistema penale, specie quando si consideri che il fenomeno della contumacia – qualificata dai giuristi come confessio ficta – interessa una parte rilevante del totale delle cause penali. Nel XVIII secolo le risalenti regole...
Die Textsammlung enthalt 18 strafrechtstheoretische Texte vom ausgehenden 18. Jahrhundert bis zur... more Die Textsammlung enthalt 18 strafrechtstheoretische Texte vom ausgehenden 18. Jahrhundert bis zur Gegenwart. Die italienische Strafrechtswissenschaft rezipiert schon seit einigen Jahrzehnten intensiv die deutsche Strafrechtswissenschaft; abgesehen von einer kurzen Phase zu Beginn des 20. Jahrhunderts handelt es sich hierbei jedoch uberwiegend um eine Einbahnstrasse. Die Textsammlung soll dazu beitragen, diesen Zustand zu andern, denn die italienische Strafrechtswissenschaft verdient auch die Beachtung der deutschen Seite. Da die Wahrnehmung haufig an Sprachbarrieren scheitert, werden die Texte in deutscher Ubersetzung prasentiert. Die Herausgeber hoffen daher ein in Deutschland noch wenig erschlossenes Feld aufzuhellen und einen ersten strafrechtshistorischen und -dogmatischen Vergleich der Entwicklungen zu ermoglichen. Bei diesem Vergleich kann die Heranziehung der bereits im selben Verlag erschienenen Textsammlung 'Moderne deutsche Strafrechtsdenker' sowie die 'Einfuhrung in die moderne Strafrechtsgeschichte' hilfreich sein."
Il divieto della difesa tecnica costituisce un punto qualificante di notevole interesse nella dis... more Il divieto della difesa tecnica costituisce un punto qualificante di notevole interesse nella disciplina dell'Allgemeine Kriminalgerichtsordnung, il primo moderno codice di procedura penale promulgato da Giuseppe II d'Asburgo nel 1788. L'espulsione dell'avvocato difensore dall'ambito del processo è dovuta all'affermarsi della figura del giudice come funzionario dello Stato, rigidamente sottoposto alla legge e chiamato non solo a perseguire la punizione del delinquente e a pronunciare il giudizio finale, ma anche a provvedere al patrocinio dell'innocente. Sia il divieto della difesa tecnica che l'attribuzione al giudice burocrate delle tre funzioni processuali (accusa, difesa, giudizio) trovano il loro fondamento nell'ideologia statalista dell'assolutismo illuminato, applicata con lucida consapevolezza negli anni di Giuseppe II e destinata a condizionare l'amministrazione della giustizia nei territori asburgici fi-no alle riforme di metà Ottocento.
Nella prassi penalistica di età bassomedievale la regola contumax pro confesso habetur emerge con... more Nella prassi penalistica di età bassomedievale la regola contumax pro confesso habetur emerge con chiarezza in gran parte del continente europeo. In Italia essa si impone con particolare forza in età comunale, in connessione con due fenomeni che hanno l'effetto di connotare in senso fortemente negativo la contumacia: il processo di pubblicizzazione della giustizia e l'affermazione dei moduli inquisitori. Operando in stretto contato con due altri istituti-chiave, la confessione e il bando, la regola contumax pro confesso habetur – in quanto espressione della presunzione di colpevolezza – gioca dunque un ruolo non secondario nel definire i contorni della giustizia criminale nell'età del diritto comune e costituisce anzi una vera e propria architrave del sistema penale, specie quando si consideri che il fenomeno della contumacia – qualificata dai giuristi come confessio ficta – interessa una parte rilevante del totale delle cause penali. Nel XVIII secolo le risalenti regole...
Die Textsammlung enthalt 18 strafrechtstheoretische Texte vom ausgehenden 18. Jahrhundert bis zur... more Die Textsammlung enthalt 18 strafrechtstheoretische Texte vom ausgehenden 18. Jahrhundert bis zur Gegenwart. Die italienische Strafrechtswissenschaft rezipiert schon seit einigen Jahrzehnten intensiv die deutsche Strafrechtswissenschaft; abgesehen von einer kurzen Phase zu Beginn des 20. Jahrhunderts handelt es sich hierbei jedoch uberwiegend um eine Einbahnstrasse. Die Textsammlung soll dazu beitragen, diesen Zustand zu andern, denn die italienische Strafrechtswissenschaft verdient auch die Beachtung der deutschen Seite. Da die Wahrnehmung haufig an Sprachbarrieren scheitert, werden die Texte in deutscher Ubersetzung prasentiert. Die Herausgeber hoffen daher ein in Deutschland noch wenig erschlossenes Feld aufzuhellen und einen ersten strafrechtshistorischen und -dogmatischen Vergleich der Entwicklungen zu ermoglichen. Bei diesem Vergleich kann die Heranziehung der bereits im selben Verlag erschienenen Textsammlung 'Moderne deutsche Strafrechtsdenker' sowie die 'Einfuhrung in die moderne Strafrechtsgeschichte' hilfreich sein."
Il divieto della difesa tecnica costituisce un punto qualificante di notevole interesse nella dis... more Il divieto della difesa tecnica costituisce un punto qualificante di notevole interesse nella disciplina dell'Allgemeine Kriminalgerichtsordnung, il primo moderno codice di procedura penale promulgato da Giuseppe II d'Asburgo nel 1788. L'espulsione dell'avvocato difensore dall'ambito del processo è dovuta all'affermarsi della figura del giudice come funzionario dello Stato, rigidamente sottoposto alla legge e chiamato non solo a perseguire la punizione del delinquente e a pronunciare il giudizio finale, ma anche a provvedere al patrocinio dell'innocente. Sia il divieto della difesa tecnica che l'attribuzione al giudice burocrate delle tre funzioni processuali (accusa, difesa, giudizio) trovano il loro fondamento nell'ideologia statalista dell'assolutismo illuminato, applicata con lucida consapevolezza negli anni di Giuseppe II e destinata a condizionare l'amministrazione della giustizia nei territori asburgici fi-no alle riforme di metà Ottocento.
Autore di fama europea, Giasone del Maino è tra i massimi esponenti della prestigiosa tradizione ... more Autore di fama europea, Giasone del Maino è tra i massimi esponenti della prestigiosa tradizione giuridica dell'Università di Pavia. Vissuto in anni di forti trasformazioni politiche e culturali, egli ne è interprete come giurista, letterato, diplomatico e testimone della temperie rinascimentale. Come giurista, vanta una prestigiosa carriera svolta negli atenei di Pavia, Padova e Pisa. La sua ricca produzione, tradizionale nelle forme, è ravvivata da una profonda cultura umanistica, e rappresenta un punto fermo per il pensiero giuridico europeo. Come letterato, si distingue nell'attività oratoria: le sue orationes assurgono a modello di questa tipologia letteraria, e talora si ricollegano alla sua attività diplomatica. Giasone coltiva peraltro una pluralità di forme di scrittura e di interessi culturali, dimostrando quella molteplicità di visioni tipica del clima intellettuale dell'epoca. Come diplomatico, partecipa a delicate missioni anche fuori d'Italia ed entra in rapporto con i protagonisti delle vicende politiche del tempo. Numerosi sono stati i suoi allievi, punte di diamante di una compagine studentesca di respiro europeo, consapevole delle nuove sensibilità culturali. Tra essi spicca Andrea Alciato.
Uploads
Papers