Mario Regali
Telephone: (+39) 3398814124
E-mail: [email protected] ; [email protected]
Current position:
Associate Professor in Greek Literature
29/11/2019- 28/11/2022 Lecturer B (tenure track) Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Napoli Federico II
30/12/2016-28/11/2019 Lecturer A, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Napoli Federico II
Education:
2022 Abilitazione Scientifica Nazionale di Prima Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Full Professor in Greek Literature)
2018 Abilitazione Scientifica Nazionale di Seconda Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Associate Professor in Greek Literature)
2012 Abilitazione Scientifica Nazionale di Seconda Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Associate Professor in Greek Literature)
2006 PhD in Classical Philology and Greek Literature, Università di Pisa
2001 MA in Classics, Università di Pisa
Previous Positions:
14/04/2014 - 30/12/2016: Research Fellow, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Bari "Aldo Moro"
24/09/2012 - 30/06/2013 Research Fellow, Università di Pisa, "Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica".
01/11/2010 - 31/08/2012 Lecturer in Greek Language and Classical Philology, Università della Tuscia (Viterbo, Italy), "Dipartimento di Conservazione dei Beni Culturali".
01/05/ 2009 - 31/10/2009 , Research Fellow, Università di Pisa, "Dipartimento di Filologia Classica".
02/01/2007 - 01/01/2009 Research Fellow, Università degli Studi di Genova, "Dipartimento di archeologia, filologia classica e loro tradizioni in epoca cristiana medioevale e umanistica “Francesco Della Corte” (D.AR.FI.CL.ET.)".
Associate
E-mail: [email protected] ; [email protected]
Current position:
Associate Professor in Greek Literature
29/11/2019- 28/11/2022 Lecturer B (tenure track) Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Napoli Federico II
30/12/2016-28/11/2019 Lecturer A, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Napoli Federico II
Education:
2022 Abilitazione Scientifica Nazionale di Prima Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Full Professor in Greek Literature)
2018 Abilitazione Scientifica Nazionale di Seconda Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Associate Professor in Greek Literature)
2012 Abilitazione Scientifica Nazionale di Seconda Fascia in Lingua e Letteratura Greca (lit. National Academic Qualification as Associate Professor in Greek Literature)
2006 PhD in Classical Philology and Greek Literature, Università di Pisa
2001 MA in Classics, Università di Pisa
Previous Positions:
14/04/2014 - 30/12/2016: Research Fellow, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli studi di Bari "Aldo Moro"
24/09/2012 - 30/06/2013 Research Fellow, Università di Pisa, "Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica".
01/11/2010 - 31/08/2012 Lecturer in Greek Language and Classical Philology, Università della Tuscia (Viterbo, Italy), "Dipartimento di Conservazione dei Beni Culturali".
01/05/ 2009 - 31/10/2009 , Research Fellow, Università di Pisa, "Dipartimento di Filologia Classica".
02/01/2007 - 01/01/2009 Research Fellow, Università degli Studi di Genova, "Dipartimento di archeologia, filologia classica e loro tradizioni in epoca cristiana medioevale e umanistica “Francesco Della Corte” (D.AR.FI.CL.ET.)".
Associate
less
InterestsView All (8)
Uploads
Books by Mario Regali
Papers by Mario Regali
ting, the painting in the Nymphs’ grove at Lesbus just like the cicadas-
myth in Plato’s Phaedrus introduces the dialogue form.
A interessare gli eruditi antichi e gli studiosi di oggi è in particolare il paragone, proposto dal personaggio Blespidemo, tra Penia e “un’Erinni da tragedia” (v.423): Aristofane mette dunque in atto – come indicano già gli scoli – una parodia delle Eumenidi di Eschilo? Non è certo privo di rilevanza il gioco di rispecchiamento tra i due generi: Povertà ha uno sguardo “tragico e folle” (v. 424) e parla in uno stile elevato e ricco di citazioni (di cui già Tzetzes rintraccia la matrice euripidea). Ma più che a una puntuale lettura paratragica, si deve pensare – così suggerisce, per esempio, Sommerstein – alla riproposizione in chiave comica di un fortunato cliché tragico, che ha il suo archetipo nella antica tragedia eschilea (458 a. C.) ma che doveva essere ben noto, per successive riprese, anche agli spettatori del Pluto (388 a.C.). Penia rappresenta dunque un personaggio mostruoso, tragico, serio, e del tutto incompatibile con il mondo della commedia: per questo motivo sarà bruscamente scacciata dal protagonista.
Una ulteriore riprova della forza drammatica di Penia è la sua fortuna negli allestimenti contemporanei: contrariamente a quello che accade ad altri disturbatori, eliminati o fortemente rivisti nelle diverse riletture registiche, Povertà non manca mai in scena e diviene non di rado un personaggio chiave (così nell’allestimento di Massimo Popolizio), specialmente nelle messinscene poco orientate al disimpegno, che marcano zone d’ombra e inquietudini del testo aristofaneo.
Al di fuori della commedia, la personificazione di Povertà farà la sua comparsa in Teocrito, Plutarco, Luciano e Alcifrone; ma il caso più interessante è senza dubbio rappresentato dal Simposio di Platone, opera che viene composta, probabilmente, pochi anni dopo la rappresentazione del Pluto. Penia si accompagna qui non a Pluto ma a Poros; e la raffinatezza del filosofo nel coniugare l’astratto della personificazione e il concreto del personaggio non può che far pensare al modello aristofaneo e alla commedia antica.
ting, the painting in the Nymphs’ grove at Lesbus just like the cicadas-
myth in Plato’s Phaedrus introduces the dialogue form.
A interessare gli eruditi antichi e gli studiosi di oggi è in particolare il paragone, proposto dal personaggio Blespidemo, tra Penia e “un’Erinni da tragedia” (v.423): Aristofane mette dunque in atto – come indicano già gli scoli – una parodia delle Eumenidi di Eschilo? Non è certo privo di rilevanza il gioco di rispecchiamento tra i due generi: Povertà ha uno sguardo “tragico e folle” (v. 424) e parla in uno stile elevato e ricco di citazioni (di cui già Tzetzes rintraccia la matrice euripidea). Ma più che a una puntuale lettura paratragica, si deve pensare – così suggerisce, per esempio, Sommerstein – alla riproposizione in chiave comica di un fortunato cliché tragico, che ha il suo archetipo nella antica tragedia eschilea (458 a. C.) ma che doveva essere ben noto, per successive riprese, anche agli spettatori del Pluto (388 a.C.). Penia rappresenta dunque un personaggio mostruoso, tragico, serio, e del tutto incompatibile con il mondo della commedia: per questo motivo sarà bruscamente scacciata dal protagonista.
Una ulteriore riprova della forza drammatica di Penia è la sua fortuna negli allestimenti contemporanei: contrariamente a quello che accade ad altri disturbatori, eliminati o fortemente rivisti nelle diverse riletture registiche, Povertà non manca mai in scena e diviene non di rado un personaggio chiave (così nell’allestimento di Massimo Popolizio), specialmente nelle messinscene poco orientate al disimpegno, che marcano zone d’ombra e inquietudini del testo aristofaneo.
Al di fuori della commedia, la personificazione di Povertà farà la sua comparsa in Teocrito, Plutarco, Luciano e Alcifrone; ma il caso più interessante è senza dubbio rappresentato dal Simposio di Platone, opera che viene composta, probabilmente, pochi anni dopo la rappresentazione del Pluto. Penia si accompagna qui non a Pluto ma a Poros; e la raffinatezza del filosofo nel coniugare l’astratto della personificazione e il concreto del personaggio non può che far pensare al modello aristofaneo e alla commedia antica.
Riguardo concretamente al rapporto fra la porta e l’impianto scenico, è presumibile che l’edificio scenico avesse dalle tre alle cinque porte, più altri ingressi secondari (come le botole o le finestre), ognuno con una funzione specifica; si noti, tuttavia, che l’edificio teatrale ha subito nel corso del tempo profonde modifiche e che è arduo offrire un quadro chiaro della situazione in epoca classica. Se per gli scoli le menzioni aristofanee della porta sono spesso considerate come indicazioni sceniche, l’erudizione antica sembra aver prestato interesse per i rituali che davanti agli ingressi i Greci compivano (si pensi – ad esempio – all’esposizione dei morti). La commedia, in ogni caso, sembra aver avuto un ruolo fondamentale per la definizione del ruolo della porta in altri generi letterari: l’Archaia e la Nea, infatti, costituiscono probabilmente un ipotesto decisivo per il dialogo filosofico e per il mimo. Nel dialogo, così come in commedia, la porta rappresenta spesso un luogo liminare, che separa due dimensioni spaziali, oppure la meta di un viaggio; ad ogni modo, la porta può anche rappresentare una barriera fra la possibilità – ad esempio – di amare e non. Questo valore ‘erotico’ è sfruttato principalmente dal mimo, in cui la porta può dare o meno accesso all’eros.
Nel teatro contemporaneo, le potenzialità sceniche della porta appena illustrate ostano a una rappresentazione realistica: questa difficoltà è connaturata con il fatto che, come si è detto, il teatro di Aristofane è caratterizzato da repentini cambi di scena. Le migliori realizzazioni, allora, sembrano quasi recuperare una caratteristica dell’impianto scenico antico, ossia la mancanza di realismo: soluzioni registiche moderne, in effetti, hanno scelto di apporre sulla scena quasi esclusivamente delle porte, risemantizzandone il valore in continuazione nel corso dello svolgimento della trama.
"Ecdotica e interpretazione dei classici latini e greci:
problemi di metodo in prospettiva interdisciplinare. II serie"
a cura di Serena Cannavale, Giovan Battista D’Alessio, Lorenzo Miletti, Mario Regali
Seminario di Peter Wilson (University of Sydney): The Politics of Greece’s Theatrical Revolution
24 Ottobre 2022 h. 11.30
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Studi Umanistici, via Porta di Massa 1
Aula ex Cataloghi lignei
Ecdotica e interpretazione dei classici latini e greci: problemi di metodo in prospettiva interdisciplinare
a cura di Serena Cannavale, Giovan Battista D’Alessio, Lorenzo Miletti, Mario Regali
15 novembre 2021 h. 9.30
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Napoli, Via Mezzocannone 8
Microsoft Teams, codice x89ujs4
Giulio Massimilla
Università degli Studi di Napoli Federico II, SNSLA
Saluti e introduzione
Ettore Cingano
Università Ca’ Foscari Venezia
Agoni orchestici, rapsodici, mantici, citarodici, lirici e falsi agoni in Grecia arcaica
Marco Ercoles
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Clemente Alessandrino, il salterio ebraico e l’harmonia dorica
Giuseppe Ucciardello
Università degli Studi di Messina
Frammenti di un glossario greco da un palinsesto londinese
Coordina Giovan Battista D’Alessio
Università degli Studi di Napoli Federico II
“Dance and Ecstatic Movement in Longinus’ On the Sublime”
Introduce Giovan Battista D’Alessio
Napoli, 19 Ottobre 2021 h. 11.30
Università degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici, via Porta di Massa 1, Aula ex Cataloghi lignei
Ciclo di seminari “Ecdotica e interpretazione dei classici latini e greci: problemi di metodo in prospettiva interdisciplinare”, a cura di Serena Cannavale, Giovan Battista D’Alessio, Lorenzo Miletti, Mario Regali
CdS in Lettere classiche, cattedra di «Storia della filologia e della tradizione classica» a.a. 2021-22, prof. Lorenzo Miletti
Lezione-Seminario
a conclusione dei corsi di Filologia classica e Civiltà egee, prof. L. Miletti
CdS in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale
CdSM in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico
Intervengono:
Stefania Cecere (Eberhard Karls Universität Tübingen)
La mimesis negli aneddoti pliniani sulla pittura
Elena Maglione (Università della Campania Luigi Vanvitelli)
Ritrarre gli imperatori in versi: i Caesares di Ausonio
Discutono Lorenzo Miletti, Mario Regali e gli studenti fridericiani
28 Maggio 2021 h. 14.00
Dipartimento di Studi Umanistici, Aula A11, Via Nuova Marina 33
IMPORTANTE: A causa delle restrizioni dovute alla pandemia sars-covid 19, il seminario è a numero chiuso. Gli interessati a partecipare potranno prenotarsi contattando il prof. Miletti ([email protected]) entro il 25 maggio 2021
CdSM in Filologia Letterature e Civiltà del Mondo Antico, Corso di «Ricezione, permanenza e trasformazione del classico», tenuto da Giancarlo Abbamonte e Giovan Battista D’Alessio
Medea. Un Maggio di Pietro Frediani contadino e poeta di Buti (1775-1857)
Proiezione del film (1972, 46 min.) e incontro con il regista Paolo Benvenuti. Intervengono Francesco Cotticelli, Fabrizio Franceschini e Anna Masecchia, coordinano Giancarlo Abbamonte e Giovan Battista D’Alessio.
10 Maggio 2021 h. 16.00, Microsoft Team:
Ricezione, permanenza e trasformazione del classico a.a. 2020-21 MAGISTRALE
Codice: b83i2of
Lucia Prauscello (All Souls College, Oxford)
Un papiro inedito da Oxyrhynchus con una narrazione su Iside
Martedì 24 marzo 2020, ore 16.00
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Studi Umanistici, Via Porta di Massa 1
Aula ex-Cataloghi lignei
La funzione dello spazio nella fondazione e nel rinnovamento
dei generi letterari greci
Places for the Muses: The Function of Space in the Foundation and Renewal
of Greek Literary Genres
Giornata di Studi
Napoli, 28 novembre 2019
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, via Mezzocannone 8
Aula Magna
9:00-9:15 Saluti: Giovanni Polara (Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli), Arturo De Vivo (Università di Napoli Federico II), Giulio Massimilla (Università di Napoli Federico II)
9:15-9:30 Introduzione ai lavori
Presidenza Ferruccio Conti Bizzarro (Università di Napoli Federico II)
9:30-10:00 Dino De Sanctis (Università della Tuscia):
Locus amoenus e verità poetica: i giardini delle Muse da Esiodo alla lirica arcaica
10:00-10:30 Emilia Cucinotta (Università di Pisa):
Il prato degli Iniziati nelle Rane di Aristofane: per una poetica della commedia
10:30-11:00 Discussione
11:00-11:15 Coffee Break
Presidenza Barbara Graziosi (Princeton University)
11:15-11:45 Andrea Capra (Durham University):
La campagna greca e il codice delle Muse: iniziazioni poetiche e generi letterari
11:45-12:15 Irmgard Männlein-Robert (Eberhard Karls Universität Tübingen):
Spaces of the Afterlife in Late Plato
12:15-12:45 Discussione
12:45-14:00 Pausa pranzo
Sala del Lucernario
Presidenza Giovan Battista D’Alessio (Università di Napoli Federico II)
14:00-14:30 Giulio Massimilla (Università di Napoli Federico II):
Paesaggio e canto bucolico negli idilli di Teocrito
14:30-15:00 Serena Cannavale (Università di Napoli Federico II):
Paesaggi oltremondani nell’epigramma sepolcrale ellenistico
15:00-15:30 Discussione
15:30-15:45 Coffee Break
Presidenza Massimo Lazzeri (Università di Salerno)
15:45-16:15 Lorenzo Miletti (Università di Napoli Federico II):
Nuovi luoghi per le Muse: la retorica rinnovata di Elio Aristide
16:15-16:45 Mario Regali (Università di Napoli Federico II):
Echi del Fedro di Platone nel romanzo bucolico di Longo Sofista
16:45-17:15 Casper De Jonge (Universiteit Leiden):
Genre and Landscape in Ancient Literary Criticism
17:15-17:45 Discussione
17:45-18:00 Conclusione lavori
Comitato organizzatore: Serena Cannavale, Lorenzo Miletti, Mario Regali
Comitato scientifico: Serena Cannavale, Giambattista D’Alessio, Casper de Jonge, Irmgard Männlein-Robert, Giulio Massimilla, Giuseppina Matino, Lorenzo Miletti, Mario Regali
info: [email protected]; [email protected]; [email protected]