Talks by Gregorio Taccola
Bookmarks Related papers MentionsView impact
A partire da un’esperienza professionale e di ricerca maturata nell’ambito della gestione e della... more A partire da un’esperienza professionale e di ricerca maturata nell’ambito della gestione e della valorizzazione dei beni museali mi propongo di riflettere sul contributo che gli strumenti digitali possono portare al rinnovamento dei musei di storia di prima generazione (fondati in Italia a fine Ottocento. Con particolare riferimento ad alcune esperienze tratte dall’ambito lombardo e milanese, mi interrogo sulle prospettive che l’informatica introduce per realizzare un percorso museale dinamico, in grado di confrontarsi con le sensibilità proprie del pubblico contemporaneo e con le questioni euristiche ed epistemologiche sollevate dall’odierno dibattito sulle fonti storiche.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
After the Great war, consequently to demobilization, subversive tendencies break into the society... more After the Great war, consequently to demobilization, subversive tendencies break into the society in Italy as abroad. In this context the museums of history are among the institutions involved in transition from war to peace because they guide the (im)possible return and promote the social reaggregation by the construction of a public memory. To illustrate this matter, I propose a museological study case from a cross-disciplinary approach adopting an historiographical perspective, that takes advantage archive studies and anthropology. The Museo del Risorgimento of Milan is one of the most prominent Italian collector of WW1 memories founding the Archive of War (1924) and the Museum of War (1935). In its milieu, the reflection on transition begins even before the war’s end and concerns the relation between the old State and the new Nation coming through the trenches. This reflection renews the Museo’s policy in gathering, organizing and displaying materials: the public memory of the Nation does not more just celebrate individuals-martyrs but above all the heroic masses. A similar policy, with significant adjustments, resignifies the meaning of the Nation during the following transitions (after the wars in Spain and Ethiopia and the WW2). In conclusion, the Museo is an institution that gives meaning to war heritage in consequence of ritual actions based on the gift and the passage, performed in its holy space. Therefore, during transitions, the museums of history contribute to the social cohesion through the reification of war’s spiritual heritage in a public space for rituals renewing the national identity.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
During the past decades, the debate on the representation of history in historical museums has co... more During the past decades, the debate on the representation of history in historical museums has constantly been questioning the identity and the role of those institutions. Deconstructing great narratives; opposingnational histories to personal memories; conceiving museums both as sites of education and consumption:these are some of the crucial topics which public history can give its contribution about, in order to find acompromise between the scientific value and the social, political and commercial issues.I will discuss this matter assuming as study case the former Archive and Museum of War established inMilan by Antonio Monti during the fascist era. The historiographic approach assumed in my study is the“archival turn” that focuses on the relationships among sources, and on the variation of thoserelationships during the actions proper to museums: collection, organization and display.By observing how the meaning of the sources changes in consequence to different sets of relationships,the “archival turn” approach may support the public history’s reflection on historical museums, accordingto the multifocal representation of history required by contemporary societies, but without renouncing tothe key role of historians in history telling.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Giornata di studio dei dottorandi del Dipartimento di Studi Storici
Ottobre 1866: i plebisciti s... more Giornata di studio dei dottorandi del Dipartimento di Studi Storici
Ottobre 1866: i plebisciti sanciscono ufficialmente l’annessione delle province venete al Regno d’Italia. Ricucito lo strappo apertosi con la pace di Villafranca, pur a seguito di una guerra assai sfortunata per il giovane esercito italiano sconfitto a Custoza e Lissa, il Veneto poteva finalmente congiungersi al resto della penisola sotto la corona di Vittorio Emanuele II. Si poneva così fine a una questione antica, quella del sacrificio di Venezia, che, apertasi con la stagione francese e il trattato di Campoformio, si era lungamente trascinata nel corso del Risorgimento, passando per le insurrezioni del 1848-49 e la Seconda guerra d’Indipendenza. Al contempo un nuovo, spinoso problema s’imponeva sulla scena della storia e della memoria collettiva nazionale, costrette fin da subito a confrontarsi con un’unione scaturita dalla sconfitta militare e con il complesso rapporto fra lo Stato e i territori annessi.
In occasione del 150° anniversario della Terza guerra d’Indipendenza, i dottorandi in Storia dell’Università degli Studi di Milano propongono una Giornata di Studio che, partendo dalla campagna del ‘66 e dalla questione dell’annessione del Veneto, inquadri il problema in un’ottica di lunga durata, dalle guerre napoleoniche fino al secondo Novecento.
Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, venerdì 25 novembre 2016
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Papers by Gregorio Taccola
"Esporre la guerra. Musei di storia e Novecento a Milano" è una mostra che, partendo da un approf... more "Esporre la guerra. Musei di storia e Novecento a Milano" è una mostra che, partendo da un approfondimento sul patrimonio e sulla storia delle Raccolte Storiche, offre l’occasione per una riflessione sul ruolo dei Musei di Storia nella Milano del Novecento e su interrogativi e problematiche che la pratica dell’esporre e narrare le guerre porta inevitabilmente con sé
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Diacronie: Studi di Storia Contemporanea, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Gregorio Taccola
Raccogliere, ordinare, esporre. Grande guerra e musei di storia a Milano (1915-1943), 2023
Fin dall’inizio della Grande guerra, gli oggetti legati al conflitto furono raccolti dai musei di... more Fin dall’inizio della Grande guerra, gli oggetti legati al conflitto furono raccolti dai musei di storia perché venissero conservati e trasmessi alle future generazioni: in questo modo anche i musei di storia erano parte di una operazione culturale che rafforzava il patto nazionale tra combattenti e civili, legittimava la scelta dell’intervento e dava un senso alla morte di massa. La città di Milano si dotò precocemente di un civico museo di storia, inaugurato nel 1885 con il nome di Museo del Risorgimento nazionale; dal 1896 al 1943 rimase nel Castello Sforzesco, dove esponeva anche i numerosi reperti e oggetti della Prima guerra mondiale; successivamente passò a Palazzo Moriggia e dal 1963 al 1995 a Palazzo Morando, come nuovo Museo di Storia contemporanea. Da allora a Milano non è più presente uno spazio espositivo permanente dove vedere gli oggetti legati alla Grande guerra raccolti dal civico museo di storia. Questo libro intende colmare almeno in parte tale silenzio espositivo ripercorrendo la storia museale degli oggetti legati alla Grande guerra per il periodo compreso tra l’inizio della raccolta e il 1943.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Talks by Gregorio Taccola
Ottobre 1866: i plebisciti sanciscono ufficialmente l’annessione delle province venete al Regno d’Italia. Ricucito lo strappo apertosi con la pace di Villafranca, pur a seguito di una guerra assai sfortunata per il giovane esercito italiano sconfitto a Custoza e Lissa, il Veneto poteva finalmente congiungersi al resto della penisola sotto la corona di Vittorio Emanuele II. Si poneva così fine a una questione antica, quella del sacrificio di Venezia, che, apertasi con la stagione francese e il trattato di Campoformio, si era lungamente trascinata nel corso del Risorgimento, passando per le insurrezioni del 1848-49 e la Seconda guerra d’Indipendenza. Al contempo un nuovo, spinoso problema s’imponeva sulla scena della storia e della memoria collettiva nazionale, costrette fin da subito a confrontarsi con un’unione scaturita dalla sconfitta militare e con il complesso rapporto fra lo Stato e i territori annessi.
In occasione del 150° anniversario della Terza guerra d’Indipendenza, i dottorandi in Storia dell’Università degli Studi di Milano propongono una Giornata di Studio che, partendo dalla campagna del ‘66 e dalla questione dell’annessione del Veneto, inquadri il problema in un’ottica di lunga durata, dalle guerre napoleoniche fino al secondo Novecento.
Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, venerdì 25 novembre 2016
Papers by Gregorio Taccola
Books by Gregorio Taccola
Ottobre 1866: i plebisciti sanciscono ufficialmente l’annessione delle province venete al Regno d’Italia. Ricucito lo strappo apertosi con la pace di Villafranca, pur a seguito di una guerra assai sfortunata per il giovane esercito italiano sconfitto a Custoza e Lissa, il Veneto poteva finalmente congiungersi al resto della penisola sotto la corona di Vittorio Emanuele II. Si poneva così fine a una questione antica, quella del sacrificio di Venezia, che, apertasi con la stagione francese e il trattato di Campoformio, si era lungamente trascinata nel corso del Risorgimento, passando per le insurrezioni del 1848-49 e la Seconda guerra d’Indipendenza. Al contempo un nuovo, spinoso problema s’imponeva sulla scena della storia e della memoria collettiva nazionale, costrette fin da subito a confrontarsi con un’unione scaturita dalla sconfitta militare e con il complesso rapporto fra lo Stato e i territori annessi.
In occasione del 150° anniversario della Terza guerra d’Indipendenza, i dottorandi in Storia dell’Università degli Studi di Milano propongono una Giornata di Studio che, partendo dalla campagna del ‘66 e dalla questione dell’annessione del Veneto, inquadri il problema in un’ottica di lunga durata, dalle guerre napoleoniche fino al secondo Novecento.
Palazzo Moriggia, Museo del Risorgimento, venerdì 25 novembre 2016