Davide Turrini
Orcid id: 0000-0002-0390-9864
Davide Turrini (1973), PhD (2007), dal 2008 al 2011 è stato Assegnista di Ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara. Dal 1 settembre 2011 è entrato in servizio presso il Dipartimento di Architettura dello stesso ateneo come docente di Teoria e critica del design, Exhibition Design e Ecodesign (Ricercatore Universitario confermato nel SSD ICAR 13 - Disegno industriale). Attualmente, presso l'Università degli Studi di Firenze, è professore associato nel settore CEAR 08/D - Design con abilitazione scientifica nazionale per il ruolo di professore di prima fascia. Con continuità è responsabile scientifico di convegni internazionali, editor di numeri monografici di riviste scientifiche e curatore di mostre presso rilevanti istituzioni culturali in Italia e all'estero.
Davide Turrini (1973), PhD (2007), dal 2008 al 2011 è stato Assegnista di Ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara. Dal 1 settembre 2011 è entrato in servizio presso il Dipartimento di Architettura dello stesso ateneo come docente di Teoria e critica del design, Exhibition Design e Ecodesign (Ricercatore Universitario confermato nel SSD ICAR 13 - Disegno industriale). Attualmente, presso l'Università degli Studi di Firenze, è professore associato nel settore CEAR 08/D - Design con abilitazione scientifica nazionale per il ruolo di professore di prima fascia. Con continuità è responsabile scientifico di convegni internazionali, editor di numeri monografici di riviste scientifiche e curatore di mostre presso rilevanti istituzioni culturali in Italia e all'estero.
less
InterestsView All (36)
Uploads
Events by Davide Turrini
Responsabili scientifici: Davide Turrini, Marco Medici.
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura, Via della Ghiara 36 - Ferrara, 21 novembre 2024, ore 10.00-17.00.
In collaborazione con Davide Fornari e Daniela Smalzi.
Papers by Davide Turrini
Coordinamento scientifico: Lorenzo Ciccarelli, Lorenzo Mingardi, Isabella Patti.
Coordinamento scientifico: Paola Cordera.
Intervento in collaborazione con Emanuela Ferretti e Lorenzo Mingardi.
Responsabili scientifiche: Alessandra Acocella, Cristina Casero.
Intervento in collaborazione con Elisabetta Trincherini.
Responsabili scientifici: Davide Fornari, Davide Turrini.
Il convegno ripercorrere il fenomeno Olivetti nel suo insieme, concentrandosi sugli spazi (negozi, allestimenti commerciali e mostre) e sui linguaggi (la comunicazione visiva, il design dell'interazione, le attività formative, culturali e commerciali).
Responsabili scientifici: Davide Turrini, Marco Medici.
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura, Via della Ghiara 36 - Ferrara, 21 novembre 2024, ore 10.00-17.00.
In collaborazione con Davide Fornari e Daniela Smalzi.
Coordinamento scientifico: Lorenzo Ciccarelli, Lorenzo Mingardi, Isabella Patti.
Coordinamento scientifico: Paola Cordera.
Intervento in collaborazione con Emanuela Ferretti e Lorenzo Mingardi.
Responsabili scientifiche: Alessandra Acocella, Cristina Casero.
Intervento in collaborazione con Elisabetta Trincherini.
Responsabili scientifici: Davide Fornari, Davide Turrini.
Il convegno ripercorrere il fenomeno Olivetti nel suo insieme, concentrandosi sugli spazi (negozi, allestimenti commerciali e mostre) e sui linguaggi (la comunicazione visiva, il design dell'interazione, le attività formative, culturali e commerciali).
To continue in the path begun with the 2023 issue, focused on the development of a new idea of the museum (1934-1964), the annual journal Opus Incertum dedicates the 2024 issue to the temporary display (exhibitions, periodic events and fairs in a period between 1951 and 1992) as a multi-scale project – i.e. implying approaches at different scales, from the smallest detail to the definition of the exhibition space – as well as a multidisciplinary one, understood as pertaining both to the traditional fields of art, architecture and design, as well as to the most innovative multimedia and performative communication techniques, in a fruitful hybridization of approaches and statutes.
By recognizing the current logic of dynamic peripheralization and practicing the related collaborative design strategies, it is possible to improve the conditions of socio-economic isolation and discrimination experienced by those who live in marginalized contexts. This contribution is aimed at selecting and analyzing significant case studies in this regard, reaching the synthesis of articulated and multiscalar intervention models so that the peripheries can progressively be transformed into new centers of gravity pregnant with vital meanings.
V. 11 N. 1 - 2021
MD Journal
ISBN (print): 978-88-85885-11-0
ISSN (online): 2531-9477
based on the study of rules used to properly protect library assets so that students could gain specific skills for the preparation of bibliographic exhibitions. It took shape in the Chemistry and Life Sciences Library Santa Maria delle Grazie to emphasize the importance of the University's tangible and intangible cultural heritage with the intention of conveying the 'world' of library collections – and also the University's historical and architectural heritage - to students, scholars, and citizens.
The contribution proposed for the call identifies and provides a critical interpretation of the thought and work of theoreticians and true ecodesigners, and more generally of holistic views related to sustainable economic, socio-environmental and productive scenarios. This will create an excursus of virtuous views and correct design practices which serve to help understand the complexity of contemporary scenarios and intervene on the same, starting from figures like Emilio Ambasz, Henri Lefebvre, Victor Papanek, Paolo Soleri and John Thackara, in addition to economists such as Ernst Friedrich Schumacher, philosophers such as Serge Latouche and exponents of systems theories such as Fritjof Capra.
The essay will be a stimulus for the use of intangible tools on the one hand, intended as intellectual reflections and cultural processes, and tangible on the other, intended as operational methods and products, which contemporary man can use to relate to the biosphere according to a participatory, respectful and empathetic approach, which has by now become essential.
in "Design for next", proceedings of the 12th EAD Conference in Rome, edited by L. Di Lucchio, L. Imbesi, P. Atkinson
Key-contents of this essay are: stone surfaces, design and form finding, file to factory and mass customization, digital fabrication, innovative materials and surfaces, technology transfer.
La diffusione della motorizzazione coincide anche con una definitiva differenziazione identitaria dello stile automobilistico nazionale, contrassegnato da misurate espressioni di potenza, linee sobrie e confortevoli, e da dettagli di particolare eleganza. In tale contesto, significativamente proprio nel capoluogo piemontese, viene realizzato il Museo dell’Automobile, intitolato al collezionista di veicoli storici Carlo Biscaretti di Ruffia.
L’edificio, inaugurato alla fine del 1960, tramanda la memoria di scienziati, costruttori e campioni dei circuiti, in una visione documentaria e celebrativa dell’auto destinata a riscuotere per molti anni un indiscusso successo di pubblico. Nel 2002 i vertici dell’istituzione museale valutano la praticabilità di un progetto di ampliamento e rinnovamento dell’edificio che viene portato a termine nel 2011, sotto la regia progettuale dell’architetto Cino Zucchi.
Una nuova ala presenta all’interno uno spazio indiviso estremamente flessibile e all’esterno è definita da un sinuoso involucro in acciaio e vetro serigrafato. Tale palinsesto, dinamico e comunicativo, abbraccia il fianco e il retro dell’intero complesso, unificandone e rinnovandone profondamente l’immagine. Al piano terreno Zucchi progetta un bookshop, una caffetteria e una grande corte coperta: si tratta di nuovi spazi dedicati all’incontro e all’aggregazione delle persone che, unitamente a una nuova selezione espositiva e a un nuovo allestimento curato da François Confino, decretano la decisiva mutazione del museo da monumentale contenitore celebrativo a generatore culturale complesso.
participatory value of the program / Con crescente frequenza e pregnanza, il design dell’arredamento in cartone è portatore di importanti significati connessi alla sostenibilità dei processi produttivi: disegnare e costruire mobili o oggetti con i materiali a base di cellulosa significa attivare filiere brevi e circolari, a basso impatto e a costi competitivi, finalizzate all’uso consapevole e al riciclo, dove il valore dell’autorialità del progetto non soverchia la valenza funzionale e partecipativa del programma.
Tale cambiamento, su cui è incentrato lo sviluppo di questo saggio, è partito negli ultimi lustri dalla gamma dei materiali, aggiornata ed ampliata con prodotti innovativi in larga parte ottenuti dal recupero; esso si è poi sviluppato attraverso la creatività di designer, artisti e artigiani grazie ai quali la cellulosa rinasce ciclicamente, alimentando un universo produttivo sostenibile, leggero, amichevole e declinato in maniera articolata nei settori dell’arredamento, dell’allestimento e dell’architettura, del packaging e del corporate design, del design for children.
"
Opere di Richard-Ginori, Bitossi, Up & Up, Colle Vilca, Poltronova, Martinelli Luce, ecc.
Tra i contenuti due saggi di Davide Turrini:
- "La produzione ceramica. Utile compagna messaggera di creatività", pp. 21-29 (con opere di Giovanni Gariboldi, Angelo Mangiarotti, Joe Colombo per Richard-Ginori, Mancioli, Bitossi);
- "L'arcano del marmo. Peculiarità toscana, identità del design italiano", pp. 38-43 (con opere di Michele De Lucchi, Andrea Branzi, Lella e Massimo Vignelli per Skipper, Up & Up, Casigliani).
Inoltre due saggi di Elisabetta Trincherini:
- "In teoria... i mobili. La produzione dell'arredo in Toscana dal secondo dopoguerra a oggi: pratiche ed estetiche", pp. 30-38;
- "Lucca e il design. Storie, personaggi e percorsi", pp. 50-56.