L’ITALIANO LUNGO LE VIE DELLA SCIENZA E DELL’ARTE. A cura di Alessandra Giannotti, Laura Ricci e Donatella Troncarelli. CIVILTÀ ITALIANA Collana diretta da Silvia Contarini, Terza serie 38, AIPI ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PROFESSORI D’ITALIANO, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Books by Chiara Murru
Papers by Chiara Murru
and the broader proliferation of his literary oeuvre. Concurrently, the authors delve into the dissemination and reception of the Dante anniversary on the international stage.
ventre, che ricorre nel poema dodici volte, con accezioni spesso molto differenti tra loro.
Il significato più ricorrente, attestato esclusivamente nell’Inferno, è quello di ‘parte esterna del corpo corrispondente alla cavità che contiene l’apparato digerente’: il ventre caratterizza figure infernali, permette di figurare in modo vivido i tormenti che affliggono
i dannati e di approfondire aspetti relativi all’anatomia e alle malattie. Nel Purgatorio,
un’occorrenza del vocabolo è riferita all’apparato digerente, in un contesto figurato,
mentre il ventre della «dolce serena» del canto xix si presta a diverse interpretazioni che
ancora dividono gli studiosi. Nel Paradiso, infine, ventre ricorre due volte e solo in riferimento al sacro grembo della Vergine Maria. Si vuole proporre dunque un’indagine che, a partire dai vari usi di ventre nella Commedia, consente di affrontare argomenti e temi differenti che risultano collegati dall’ampia escursione semantica di questo vocabolo nelle tre cantiche.
and the broader proliferation of his literary oeuvre. Concurrently, the authors delve into the dissemination and reception of the Dante anniversary on the international stage.
ventre, che ricorre nel poema dodici volte, con accezioni spesso molto differenti tra loro.
Il significato più ricorrente, attestato esclusivamente nell’Inferno, è quello di ‘parte esterna del corpo corrispondente alla cavità che contiene l’apparato digerente’: il ventre caratterizza figure infernali, permette di figurare in modo vivido i tormenti che affliggono
i dannati e di approfondire aspetti relativi all’anatomia e alle malattie. Nel Purgatorio,
un’occorrenza del vocabolo è riferita all’apparato digerente, in un contesto figurato,
mentre il ventre della «dolce serena» del canto xix si presta a diverse interpretazioni che
ancora dividono gli studiosi. Nel Paradiso, infine, ventre ricorre due volte e solo in riferimento al sacro grembo della Vergine Maria. Si vuole proporre dunque un’indagine che, a partire dai vari usi di ventre nella Commedia, consente di affrontare argomenti e temi differenti che risultano collegati dall’ampia escursione semantica di questo vocabolo nelle tre cantiche.
A una prima parte dedicata a un’analisi generale della lingua di Longhi segue una più specifica indagine lessicale. Infine si offre un glossario costruito a partire da un nucleo di voci isolate per dimostrare la persistenza delle innovazioni lessicali longhiane e realizzato in modo da evidenziare la continuità degli usi in ambito artistico: la selezione di voci risponde alla volontà di misurare l’apporto innovativo fornito da Longhi alla lingua della critica d’arte, il quale si esplica mediante la creazione di espressioni nuove o di nuove accezioni per vocaboli già esistenti, e si manifesta nel momento in cui questa inventiva continua a dimostrare la propria vitalità nei decenni successivi.
The essay examines a corpus of Roberto Longhi’s works written between 1912 and 1922 and those chosen by the author himself for the first volume of his Opere complete published by Sansoni, the Scritti giovanili.
The first section, which makes a general analysis of Longhi’s language, is followed by a more specific lexical search. finally a glossary constructed from a number of isolated entries reveals the persistance of Longhi’s lexical innovations. This glossary is compiled in such a way as to evidence the continuity of their use in the field of art history. The choice of entries allows an evaluation of Longhi’s innovative contribution to the language of art criticism; this is developed in the invention of new expressions or new meanings for already existing words, and is seen in the way his creativity continues to show its vitality in the following decades.
Presentazione a cura di Chiara Murru e Federigo Bambi
Il mio intervento si propone di indagare il problema della comunicazione verbale delle opere d'arte e quei meccanismi lessicali e sintattici che hanno permesso a Roberto Longhi di far sì che i quadri da lui descritti sorgessero come spontaneamente davanti agli occhi dei suoi lettori. In particolare ci si concentra su esempi tratti da uno dei suoi testi più importanti, il "Piero della Francesca", nel percorso che va dal primo "Piero dei Franceschi e lo sviluppo della pittura veneziana" del 1914 al capolavoro del 1927.
Seminario dottorale, Scuola di Dottorato in "Linguistica Educativa e Italianistica. L'italiano, le altre Lingue e Culture
Università per Stranieri di Siena, 4 maggio 2023, ore 15-17