Il saggio analizza la produzione cinematografica aziendale, soffermandosi in particolare sul docu... more Il saggio analizza la produzione cinematografica aziendale, soffermandosi in particolare sul documentario televisivo "La via del petrolio" di Bernardo Bertolucci del 1965. Impegnato per dare all'Italia una indipendenza economica, Mattei abbraccia fin da subito l’idea di un’Europa unita sia dal punto di vista politico che economico. In tale modo, secondo il Presidente, la Ceca e la Cee, non solo potranno garantire un lungo periodo di pace al continente, ma potranno difendere meglio le loro economie dai grandi colossi dell’epoca: Usa e Russia. In tale contesto il Mediterraneo diventa veramente un mare Nostrum che può fare da cerniera per i traffici del petrolio tra l’Europa e il Medio Oriente, facilitando e riprendendo gli antichi rapporti commerciali tra i popoli che si affacciano su di esso
A. 6, n. 2.2 (2008): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; A. Trezza, Il Cilento in semiotica del paesag... more A. 6, n. 2.2 (2008): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; A. Trezza, Il Cilento in semiotica del paesaggio: testo della cultura e testo paesaggistico, P. 5 ; M.L. Mautone, Un cofanetto nuziale della bottega degli Embrachi al Museo Diocesano di Vallo della Lucania, P. 35 ; E. Granito, Lotte operaie nel Salernitano dall’Unità all’Età Giolittiana. Menechella la scapricciata e i suoi compagni, P. 48 ; A. Gargano, Affreschi oligarchici: lettere anonime, ricorsi e inchieste prefettizie nella vita socio-amministrativa di Pagani nel tardo Ottocento, P. 69 ; E. Bianco, L’incastellamento medievale nel Cilento interno: il borgo murato di Stio (XI-XVI sec.). Prime indagini, P. 96 ; E. Frescani, L’arte di imparare. Note sull’apprendistato nella valle dell’Irno nel XVII secolo, P. 109 ; E. Catone, I marchesi Forcella a Buccino. Brevi note genealogiche, P. 114 ; G. Pepe, Francesco Durelli: uno storico ignorato, P. 124 ; A. La Greca, “In diem Christi conscientiam onerantes”. L’atto di rifondazione della confraternita del SS. Rosario di Montecorice e del suo trasferimento dalla cappella di S. Sofia alla nuova chiesa parrocchiale di S. Biagio (6 febbraio 1589), P. 139 ; A. Capano, Note di toponomastica in margine al Catasto provvisorio di San Giovanni a Piro (1815) e di Bosco sua frazione (20 sett. 1828), P. 146 ; Nota di Redazione, Pioppi: « culla » della Dieta Mediterranea. Celebrati i 25 anni di “Cronache Cilentane” e la XVIII Edizione degli “Incontri Mediterranei”, P. 180 ; M. Serra, Un’avvincente iniziativa editoriale del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, P. 183 ; G. De Vita, “Oltre la torre d’avorio”. Un libro degli allievi per i sessant’anni del prof. Luigi Rossi, P. 188
A. 4, n. 1.1 (2006): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; D. Ienna, Menhir a "la Mannina". Un... more A. 4, n. 1.1 (2006): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; D. Ienna, Menhir a "la Mannina". Un sito megalitico a San Nazario di San Mauro La Bruca? Materiali e ipotesi interpretative, P. 5 ; A. Tierno, Il Vaticano Borgiano gr 27: un rotolo liturgico in lingua greca prodotto a Salerno, P. 44 ; G. Palmisciano, Baronissi nei moti del 1848, P. 54 ; C. Cerone, L’'arrivo dell'illuminazione a Capaccio e Agropoli. Dalle lampade a gas alla nazionalizzazione dell'energia. La centrale idroelettrica Maida, P. 68 ; F. La Greca, Paestanae valles: un antico nome per il Cilento?, P. 104 ; A. Giudice, Da Capo Palinuro alla conca di Sapri: la romanizzazione di un territorio, P. 110 ; Pietro III Paleologo di Bisanzio, Note storiche sulla vita del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio, con la Regola di S. Basilio, dalla sua fondazione al gran magistero della Imperiale Famiglia dei Paleologo di Bisanzio, P. 124 ; M. Cerrato – P. Zoccoli, Elementi per la gestione del marketing strategico del prodotto tipico. Il caso di un formaggio caprino, P. 140 ; E. Frescani, "Lò scritto meno del successo". I racconti di Antonio Sessa, un notaio salernitano del XVII secolo, P. 153 ; A. Capano, Sapri, note storiche e il suo Catasto "provvisorio" del 1815, P. 162 ; M. Di Pasquale, 1815 - San Martino Cilento. Un processo per tentato omicidio, P. 178 ; A. Tortorella Bracco, Da un cassettone dell'800 una romantica storia d'amore, P. 202
Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine del... more Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine dell'azienda statale e del suo presidente.
Il film Totò al Giro d’Italia del 1948, per la regia di Mario Mattoli, con Totò, Isa Barzizza, Wa... more Il film Totò al Giro d’Italia del 1948, per la regia di Mario Mattoli, con Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari, Mario Riva, Mario Castellani (storica spalla di Totò), è l’unico film italiano dedicato alla gara ciclistica italiana a tappe più prestigiosa nel mondo, organizzata da La Gazzetta dello Sport, e il primo (di una lunga serie) in cui il nome di Totò compare nel titolo. Anche se si stratta di una commedia leggera, e nemmeno delle più brillanti del Principe della risata, il film è di notevole interesse storico per la sua capacità di segnalare aspetti sociali e storici dell’epoca in cui è stato prodotto e che riflettono un certo immaginario collettiv
La pubblicità serve solo per vendere? O diventa anche uno strumento politico se s’inserisce in un... more La pubblicità serve solo per vendere? O diventa anche uno strumento politico se s’inserisce in un più ampio piano strategico di comunicazione? Quanto può incidere sulla società, e quanto ne riflette di essa, una politica comunicativa allettante e incisiva come quella dell’Ente nazionale idrocarburi guidato da Enrico Mattei? Quanto può influenzare l’immaginario collettivo degli italiani? Sono alcune delle domande a cui prova a dare risposta il volume. Lo fa attraverso l’analisi della strategia politica della comunicazione attuata dall’azienda dal miracolo economico agli anni Settanta. Le interviste alla Rai di Enrico Mattei, i cortometraggi pubblicitari per la rubrica Carosello e le prime due riviste aziendali sono alcuni degli strumenti di comunicazione che, in sinergia tra di loro, rispondono al bisogno di presentare l’immagine di un’azienda moderna e di successo. Il volume documenta lo stretto legame che le attività aziendali hanno avuto con la società italiana, non solo perché l’Eni è stato uno dei pilastri del boom economico, ma anche la capacità della politica comunicativa di riflettere l’immaginario di un’epoca e di essere in sintonia con l’evoluzione sociale del Paese
The author analyzes the communication strategies in Agip and Eni during Enrico Mattei. In additio... more The author analyzes the communication strategies in Agip and Eni during Enrico Mattei. In addition to advertising on press, radio and television, Eni producing many documentaries for the cinemas. The best filmmakers and intellectuals collaborate for various Eni’s advertising. In Italy the Sixties represent the era of great collaboration between the intellectuals and government and private industry, led by men like Mattei with excellent management and communication skills. In its advertising Eni presents to the world an image of a modern and competitive company in oil and gas
Il saggio analizza la produzione cinematografica aziendale, soffermandosi in particolare sul docu... more Il saggio analizza la produzione cinematografica aziendale, soffermandosi in particolare sul documentario televisivo "La via del petrolio" di Bernardo Bertolucci del 1965. Impegnato per dare all'Italia una indipendenza economica, Mattei abbraccia fin da subito l’idea di un’Europa unita sia dal punto di vista politico che economico. In tale modo, secondo il Presidente, la Ceca e la Cee, non solo potranno garantire un lungo periodo di pace al continente, ma potranno difendere meglio le loro economie dai grandi colossi dell’epoca: Usa e Russia. In tale contesto il Mediterraneo diventa veramente un mare Nostrum che può fare da cerniera per i traffici del petrolio tra l’Europa e il Medio Oriente, facilitando e riprendendo gli antichi rapporti commerciali tra i popoli che si affacciano su di esso
A. 6, n. 2.2 (2008): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; A. Trezza, Il Cilento in semiotica del paesag... more A. 6, n. 2.2 (2008): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; A. Trezza, Il Cilento in semiotica del paesaggio: testo della cultura e testo paesaggistico, P. 5 ; M.L. Mautone, Un cofanetto nuziale della bottega degli Embrachi al Museo Diocesano di Vallo della Lucania, P. 35 ; E. Granito, Lotte operaie nel Salernitano dall’Unità all’Età Giolittiana. Menechella la scapricciata e i suoi compagni, P. 48 ; A. Gargano, Affreschi oligarchici: lettere anonime, ricorsi e inchieste prefettizie nella vita socio-amministrativa di Pagani nel tardo Ottocento, P. 69 ; E. Bianco, L’incastellamento medievale nel Cilento interno: il borgo murato di Stio (XI-XVI sec.). Prime indagini, P. 96 ; E. Frescani, L’arte di imparare. Note sull’apprendistato nella valle dell’Irno nel XVII secolo, P. 109 ; E. Catone, I marchesi Forcella a Buccino. Brevi note genealogiche, P. 114 ; G. Pepe, Francesco Durelli: uno storico ignorato, P. 124 ; A. La Greca, “In diem Christi conscientiam onerantes”. L’atto di rifondazione della confraternita del SS. Rosario di Montecorice e del suo trasferimento dalla cappella di S. Sofia alla nuova chiesa parrocchiale di S. Biagio (6 febbraio 1589), P. 139 ; A. Capano, Note di toponomastica in margine al Catasto provvisorio di San Giovanni a Piro (1815) e di Bosco sua frazione (20 sett. 1828), P. 146 ; Nota di Redazione, Pioppi: « culla » della Dieta Mediterranea. Celebrati i 25 anni di “Cronache Cilentane” e la XVIII Edizione degli “Incontri Mediterranei”, P. 180 ; M. Serra, Un’avvincente iniziativa editoriale del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, P. 183 ; G. De Vita, “Oltre la torre d’avorio”. Un libro degli allievi per i sessant’anni del prof. Luigi Rossi, P. 188
A. 4, n. 1.1 (2006): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; D. Ienna, Menhir a "la Mannina". Un... more A. 4, n. 1.1 (2006): G. Guardia, Editoriale, P. 3 ; D. Ienna, Menhir a "la Mannina". Un sito megalitico a San Nazario di San Mauro La Bruca? Materiali e ipotesi interpretative, P. 5 ; A. Tierno, Il Vaticano Borgiano gr 27: un rotolo liturgico in lingua greca prodotto a Salerno, P. 44 ; G. Palmisciano, Baronissi nei moti del 1848, P. 54 ; C. Cerone, L’'arrivo dell'illuminazione a Capaccio e Agropoli. Dalle lampade a gas alla nazionalizzazione dell'energia. La centrale idroelettrica Maida, P. 68 ; F. La Greca, Paestanae valles: un antico nome per il Cilento?, P. 104 ; A. Giudice, Da Capo Palinuro alla conca di Sapri: la romanizzazione di un territorio, P. 110 ; Pietro III Paleologo di Bisanzio, Note storiche sulla vita del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio, con la Regola di S. Basilio, dalla sua fondazione al gran magistero della Imperiale Famiglia dei Paleologo di Bisanzio, P. 124 ; M. Cerrato – P. Zoccoli, Elementi per la gestione del marketing strategico del prodotto tipico. Il caso di un formaggio caprino, P. 140 ; E. Frescani, "Lò scritto meno del successo". I racconti di Antonio Sessa, un notaio salernitano del XVII secolo, P. 153 ; A. Capano, Sapri, note storiche e il suo Catasto "provvisorio" del 1815, P. 162 ; M. Di Pasquale, 1815 - San Martino Cilento. Un processo per tentato omicidio, P. 178 ; A. Tortorella Bracco, Da un cassettone dell'800 una romantica storia d'amore, P. 202
Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine del... more Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine dell'azienda statale e del suo presidente.
Il film Totò al Giro d’Italia del 1948, per la regia di Mario Mattoli, con Totò, Isa Barzizza, Wa... more Il film Totò al Giro d’Italia del 1948, per la regia di Mario Mattoli, con Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari, Mario Riva, Mario Castellani (storica spalla di Totò), è l’unico film italiano dedicato alla gara ciclistica italiana a tappe più prestigiosa nel mondo, organizzata da La Gazzetta dello Sport, e il primo (di una lunga serie) in cui il nome di Totò compare nel titolo. Anche se si stratta di una commedia leggera, e nemmeno delle più brillanti del Principe della risata, il film è di notevole interesse storico per la sua capacità di segnalare aspetti sociali e storici dell’epoca in cui è stato prodotto e che riflettono un certo immaginario collettiv
La pubblicità serve solo per vendere? O diventa anche uno strumento politico se s’inserisce in un... more La pubblicità serve solo per vendere? O diventa anche uno strumento politico se s’inserisce in un più ampio piano strategico di comunicazione? Quanto può incidere sulla società, e quanto ne riflette di essa, una politica comunicativa allettante e incisiva come quella dell’Ente nazionale idrocarburi guidato da Enrico Mattei? Quanto può influenzare l’immaginario collettivo degli italiani? Sono alcune delle domande a cui prova a dare risposta il volume. Lo fa attraverso l’analisi della strategia politica della comunicazione attuata dall’azienda dal miracolo economico agli anni Settanta. Le interviste alla Rai di Enrico Mattei, i cortometraggi pubblicitari per la rubrica Carosello e le prime due riviste aziendali sono alcuni degli strumenti di comunicazione che, in sinergia tra di loro, rispondono al bisogno di presentare l’immagine di un’azienda moderna e di successo. Il volume documenta lo stretto legame che le attività aziendali hanno avuto con la società italiana, non solo perché l’Eni è stato uno dei pilastri del boom economico, ma anche la capacità della politica comunicativa di riflettere l’immaginario di un’epoca e di essere in sintonia con l’evoluzione sociale del Paese
The author analyzes the communication strategies in Agip and Eni during Enrico Mattei. In additio... more The author analyzes the communication strategies in Agip and Eni during Enrico Mattei. In addition to advertising on press, radio and television, Eni producing many documentaries for the cinemas. The best filmmakers and intellectuals collaborate for various Eni’s advertising. In Italy the Sixties represent the era of great collaboration between the intellectuals and government and private industry, led by men like Mattei with excellent management and communication skills. In its advertising Eni presents to the world an image of a modern and competitive company in oil and gas
I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le... more I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le porte al progressivo ripiegamento sul privato che contrassegnerà il decennio successivo. Questo numero speciale di “Cinema e Storia” fa luce sull'altra faccia dei Settanta, rinunciando alle convenzionali scansioni temporali sinora utilizzate dagli storici e soprattutto alla visione tradizionale di un decennio caratterizzato in prevalenza dal terrorismo o dalla violenza politica. Si tratta di un periodo che ha visto una profonda riflessione sul tema dei diritti e che ha rappresentato la stagione più incisiva dell’esperienza riformatrice italiana, con una serie impressionante di riforme varate dal Parlamento, nonché dell’unico decennio della storia repubblicana in cui la forbice tra le classi sociali si assottiglia sensibilmente. È inoltre un’epoca contraddistinta dall'esplosione di variegati fenomeni culturali, libertà creativa, liberazione sessuale ed emancipazione femminile. Nei Settanta si afferma un nuovo protagonismo della società civile, accanto all'emergere dei primi segnali dell’individualismo, considerato un tratto distintivo degli anni Ottanta. Ci troviamo di fronte, in definitiva, a un decennio complesso, al crocevia tra il precedente e il successivo, che sfugge a inquadramenti e definizioni univoche, e che pertanto non può essere letto attraverso una lente unica. Il presupposto scientifico è che la storia politica e quella attraverso gli audiovisivi non bastino a spiegare la complessa realtà di un’epoca e non possano dare risposte esaurienti senza dialogare tra loro tramite un confronto serrato capace di illuminare ulteriormente un tormentato periodo del nostro recente passato.
"The Other Side of the Seventies. Media, politica e società in Italia", 2019
I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le... more I Settanta sono per lo più conosciuti come gli anni di piombo, della violenza brutale che apre le porte al progressivo ripiegamento sul privato che contrassegnerà il decennio successivo. Questo numero speciale di “Cinema e Storia” fa luce sull'altra faccia dei Settanta, rinunciando alle convenzionali scansioni temporali sinora utilizzate dagli storici e soprattutto alla visione tradizionale di un decennio caratterizzato in prevalenza dal terrorismo o dalla violenza politica. Si tratta di un periodo che ha visto una profonda riflessione sul tema dei diritti e che ha rappresentato la stagione più incisiva dell’esperienza riformatrice italiana, con una serie impressionante di riforme varate dal Parlamento, nonché dell’unico decennio della storia repubblicana in cui la forbice tra le classi sociali si assottiglia sensibilmente. È inoltre un’epoca contraddistinta dall'esplosione di variegati fenomeni culturali, libertà creativa, liberazione sessuale ed emancipazione femminile. Nei Settanta si afferma un nuovo protagonismo della società civile, accanto all'emergere dei primi segnali dell’individualismo, considerato un tratto distintivo degli anni Ottanta. Ci troviamo di fronte, in definitiva, a un decennio complesso, al crocevia tra il precedente e il successivo, che sfugge a inquadramenti e definizioni univoche, e che pertanto non può essere letto attraverso una lente unica. Il presupposto scientifico è che la storia politica e quella attraverso gli audiovisivi non bastino a spiegare la complessa realtà di un’epoca e non possano dare risposte esaurienti senza dialogare tra loro tramite un confronto serrato capace di illuminare ulteriormente un tormentato periodo del nostro recente passato.
Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine dell'azienda statal... more Attraverso l'analisi della produzione documentaristica viene fuori l'immagine dell'azienda statale e del suo presidente.
Quaderno Sism 2015, a cura di Stefano Pisu. Società Italiana di Storia Militare Acies Edizioni Mi... more Quaderno Sism 2015, a cura di Stefano Pisu. Società Italiana di Storia Militare Acies Edizioni Milano, 2015
Panel 13 (Sala Malliani): Tra cronaca e satira Chair: Raffaele De Berti (Università degli Studi d... more Panel 13 (Sala Malliani): Tra cronaca e satira Chair: Raffaele De Berti (Università degli Studi di Milano) 1. Christian Uva (Università degli Studi Roma Tre): Corpi arenati: dal "caso Montesi" a "La dolce vita", note su eros e thanatos nella condizione balneare tra cinema e cultura visuale. 2. Roy Menarini (Università di Bologna): La comicità (de)sessualizzata. Parodia del voyeur nei primi anni Sessanta 3. Alberto Pezzotta (IULM-Libera Università di Lingue e Comunicazione): Alberto Cavallone tra divulgazione e avanguardia 4. Mirco Melanco (Università degli Studi di Padova): 1976: Rodolfo Sonego e il comune senso del pudore tra perbenismo falsificante e soft-pornografia 5. Discussione 12.30-13.30 terzo keynote (Sala Malliani) Peppino Ortoleva (Università degli Studi di Torino), L'"onda anomala" degli anni Sessanta Chair: Tomaso Subini (Università degli Studi di Milano) 13.30-15.00 pranzo (Crociera di Studi Umanistici) 15.00-16.30 panel 14, 15 (in parallelo) Panel 14 (Crociera di Studi Umanistici): Divismo e trasgressione Chair: Augusto Sainati (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa) 1. Alberto Scandola (Università degli Studi di Verona): Scandalosa Maria. La rivoluzione sessuale di Maria Schneider tra cinema e carta stampata 2. Federica Piana (Università degli Studi di Sassari): Gli scandali di una "ninfetta con la frangia lunga". La vita privata di Catherine Spaak nei primi anni Sessanta 3. Angela Bianca Saponari (Università degli Studi di Bari): "Una donna dongio-vanni". Deformazioni grottesche del corpo erotico di Sandra Milo nel cinema italiano dei primi anni Sessanta 4. Discussione Panel 15 (Sala Malliani): Divismo, moralità e società italiana Chair: Elena Dagrada (Università degli Studi di Milano) 1. Federico Vitella (Università degli Studi di Messina): Media morality. Il discor-so divistico moralizzante della stampa popolare italiana degli anni Cinquanta 2. David Bruni (Università degli Studi di Cagliari): Toutes les filles s'appellent Catherine. Il corpo del divismo francese nel cinema italiano degli anni Sessan-ta 3. Cristina Jandelli (Università degli Studi di Firenze): Claudia Cardinale sfidan-zata d'Italia 4. Discussione 16.30-17.30 quarto keynote (Sala Malliani) Pietro Adamo (Università degli Studi di Torino), L'improbabile legittimazione dell'hard core: come è successo che alla fine degli anni Sessanta alcuni Stati abbiano depenalizzato la produzione e la distribuzione di pornografia Chair: Mauro Giori (Università degli Studi di Milano) 17.30-18.30 relazione finale (Sala Malliani) Tomaso Subini (Principal Investigator, Università degli Studi di Milano): La via italiana alla pornografia 18.30-19.30 aperitivo (Crociera di Studi Umanistici) Comitato scientifico:
Relazione al convegno “Il ruolo dell'Università per la formazione al cinema e all'audiovisivo” (U... more Relazione al convegno “Il ruolo dell'Università per la formazione al cinema e all'audiovisivo” (Università di Cagliari, 27-28 settembre 2019)
Presentazione nella sezione "Poster” dell’iniziativa Filmidea – Giornate di studio su storia, cin... more Presentazione nella sezione "Poster” dell’iniziativa Filmidea – Giornate di studio su storia, cinema, musica e TV nell'ambito della Terza Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) "Invito alla Storia" (Università della Campania Luigi Vanvitelli, 24-28 giugno 2019)
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Papers by Elio Frescani
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