Papers by Annalisa Di Nuzzo
Dialoghi Mediterranei, 2024
Dialoghi Mediterranei, 2024
Dialoghi Mediterranei, 2023
Dialoghi Mediterranei, 2021
Dialoghi Mediterranei, 2021
Prospectivas sobres poéticas orales, 2020
EtnoAntropologia, 2020
This study explores the relationship between the new migration literature and reflective anthropo... more This study explores the relationship between the new migration literature and reflective anthropology. The relationship between literature and anthropology becomes more and more significant and provides fruitful reading keys for transcultural ethnography. Migration literature in Italian is investigated through first and second generation migrant writers, so much so as to define a post-colonial Italian literature. Gender, ethnicity and migration configure as the keystones of the new plural and transcultural subjectivities of post-modern Italy.
Dialoghi Mediterranei, 2021
Journal of Agriculture and Environment for International Development , 2020
Dialoghi Mediterranei, 2020
Dialoghi Mediterranei, 2020
Dialoghi Mediterranei, 2020
Dialoghi Mediterranei, 2020
Dialoghi Merditerranei, 2019
Dialoghi Mediterranei, 2020
Dialoghi Mediterranei, 2019
Il Brigante e le donne in alcuni racconti orali della Lucania, 2010
Al di là del mare: l’immaginario del bel paese nella nuova letteratura italiana della migrazione, 2010
Donne migranti in Campania :lavoro di cura , sistemi familiari, 2009
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Papers by Annalisa Di Nuzzo
fuorviante gang, trova nella città la scena privilegiata dove attuare strategie di violenza e sopruso, attingendo,
spesso, a diversi background non sempre malavitosi. Lo studio affrontato in questo volume apre ad una
riflessione attenta, in chiave di antropologia urbana, sulla percezione della città, in particolare da parte delle
giovani generazioni attraverso le sub culture di cui sono protagoniste, siano esse legate all’età che alle
stratificazioni culturali, etniche e di genere. In particolare la ricerca ha affrontato lo studio di tutti gli attori
del complesso campo sociale che caratterizza la città postmoderna e che possono contribuire alla
ricostruzione del fenomeno. Muovendo dai vari approcci teorici, l’analisi offre un excursus che affronta
anche la questione del genere legata alla presenza femminile nelle gang e alla gestione della violenza. Nella
seconda parte del volume ampio spazio è dedicato a diverse forme di etnografia frutto della ricerca sul
campo. In particolare le interviste a tre figure dello Stato, ovvero il Presidente del tribunale dei minorenni di
Napoli, il Sostituto Procuratore Capo presso il tribunale dei minorenni di Napoli e l’Ispettore superiore SUPS
della Polizia di Stato, chiariscono e fanno emergere i vissuti e lo spaccato sociale che sottende alle
aggregazioni giovanili di Napoli e non solo, mettendo in evidenza le responsabilità di tutti i protagonisti
sociali della vita della città in particolare la famiglia, la scuola, lo Stato. Inoltre una parte innovativa dello
studio è riservata ad una dettagliata analisi del fenomeno mediatico che ne deriva e all’uso del web che ne
viene fatto offrendo materiali significativi per una proficua netnografia. Lo sguardo antropologico della
studiosa invita alla complessa interpretazione dell’antinomia che caratterizza la città attraverso l’analisi del
disorientamento, del malessere e del disagio che questa provoca soprattutto negli adolescenti, mettendo in
relazione la disgregazione del tessuto sociale urbano e l’alterazione dei modi di vivere, e soprattutto dei
valori, l’esclusione sociale e l’assenza di aspettative. Il saggio finale di Emilia Di Martino offre un’utile
comparazione con fenomeni europei di vissuti urbani. Il volume costituisce un utile punto di riferimento per
orientarsi nel labirinto del fenomeno che è sempre più presente nelle città italiane e non solo.