La città come laboratorio di apprendimento permanente, 2022
La pianificazione urbanistica orientata alla resilienza comporta un impegno coor¬dinato e integra... more La pianificazione urbanistica orientata alla resilienza comporta un impegno coor¬dinato e integrato volto a rendere le dinamiche urbane e territoriali più sostenibili e virtuose. Tuttavia, l’implementazione di modelli di governance innovativi incontra ancora molteplici ostacoli, enfatizzando le difficoltà delle amministrazioni locali nel costruire processi di transizione strutturati e durevoli. Il contributo indaga come sia possibile rispondere efficacemente alla necessità dei contesti urbani di adattarsi agli impatti climatici, analizzando il processo seguito per l’attuazione della Strategia di Transizione Climatica (STC) a scala locale “ACE3T-CLIMA – Acqua, Calore ed Ener¬gia: 3 pilastri per la Transizione CLImatica del Mantovano”.
La città come laboratorio di apprendimento permanente, 2022
Le condizioni rispetto alle quali sono state costruite e abitate città e territori stanno
cambian... more Le condizioni rispetto alle quali sono state costruite e abitate città e territori stanno cambiando radicalmente. Tra tutte, la questione del cambiamento climatico è di sicuro una delle sfide più importanti per lo sviluppo e la sostenibilità del XXI secolo. Il compito delle discipline di Governo del Territorio è, oggi come in passato, quello di ridurre i rischi e contribuire a fornire risposte a preoccupazioni e aspirazioni che le persone esprimono. Per definire approcci risolutivi l’approccio teorico e la pratica del Governo del Territorio sono chiamati a convergere e a produrre un sapere condiviso e una pratica conseguente capace di compensare gli squilibri ambientali e sociali: il mainstreaming diventa un processo necessario per integrare le questioni climatiche all’interno dei processi e delle politiche di settore affinché tutti gli attori adottino azioni possibili per rispondere agli impatti climatici. La disciplina e la pratica del Governo del Territorio devono saper imparare e rispondere prontamente agli eventi che ciascuna epoca le pone di fronte: questo secolo deve mettere al centro la gestione degli effetti che i cambiamenti climatici stanno producendo e produrranno. La risposta compensativa data dalla pianificazione territoriale non può più essere rimandata.
Il territorio del Polesine \ue8 senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 rispet... more Il territorio del Polesine \ue8 senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 rispetto alle aree centrali del Veneto e da una cronica arretratezza dal punto di vista economico, sociale e culturale: un\u2019\u201carea tangente lo sviluppo\u201d (Scalco L., 2004), per tempo \u201carea depressa\u201d che necessita di significativi interventi. Il differente sviluppo di quest\u2019area rispetto al resto della Regione \ue8 evidente sia piano economico che sul piano dell'innovazione sociale e del coinvolgimento della cittadinanza. Con il progetto \u201cLUCI \u2013 Laboratori Urbani per Comunit\ue0 Inclusive\u201d, sviluppato in partnership con diverse amministrazioni delle Provincie di Rovigo e Venezia e varie associazioni, si sono generate, tramite patti collaborativi orizzontali, azioni di politica locale che, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini possono contribuire a far fronte alle sempre pi\uf9 stringenti limitazioni dei bilanci pubblici e a riallacciare un ...
Il questionario \u201cCambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese\u201d \ue8 ... more Il questionario \u201cCambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese\u201d \ue8 un questionario che \ue8 stato predisposto dal Circolo Legambiente del Miranese in collaborazione con il Planning Climate Change Lab1 dell\u2019Universit\ue0 Iuav di Venezia al fine di valutare quali siano la percezione, la conoscenza e l\u2019interesse sul tema dei cambiamenti climatici dei cittadini dei Comuni del Miranese. Il questionario \ue8 un'attivit\ue0 proposta all'interno del progetto "Seminare Ambiente"2, finanziato dal CAV - Csv di Venezia3 e che vede il Circolo Legambiente del Miranese (in qualit\ue0 di capofila) collaborare con il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea e l'Auser di Spinea e di Mirano per progettare e realizzare azioni per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi terrestri, salvaguardare la biodiversit\ue0, contrastare i cambiamenti climatici e promuovere comportamenti da adottare per fronteggiare condizioni di cal...
Il territorio del Polesine è senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalità rispetto all... more Il territorio del Polesine è senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalità rispetto alle aree centrali del Veneto e da una cronica arretratezza dal punto di vista economico, sociale e culturale: un’“area tangente lo sviluppo” (Scalco L., 2004), per tempo “area depressa” che necessita di significativi interventi. Il differente sviluppo di quest’area rispetto al resto della Regione è evidente sia piano economico che sul piano dell'innovazione sociale e del coinvolgimento della cittadinanza. Con il progetto “LUCI – Laboratori Urbani per Comunità Inclusive”, sviluppato in partnership con diverse amministrazioni delle Provincie di Rovigo e Venezia e varie associazioni, si sono generate, tramite patti collaborativi orizzontali, azioni di politica locale che, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini possono contribuire a far fronte alle sempre più stringenti limitazioni dei bilanci pubblici e a riallacciare un rapporto virtuoso tra Amministrazione e cittadinanza in un'ottica di co-programmazione, coprogettazione e applicazione del principio di sussidiarietà. Lo stesso processo collaborativo è stato utile a validare i dati scientifici degli impatti dei cambiamenti climatici con le percezioni degli abitanti. Ciò è servito a favorire una presa di coscienza collettiva del mondo politico, amministrativo, economico e della cittadinanza sull'urgenza di agire per l’adattamento delle comunità e dei territori agli effetti dei cambiamenti climatici: proprio questi richiedono un differente approccio e un rafforzato coinvolgimento delle comunità perché saranno queste, in particolare negli ambienti urbani, a soffrirne maggiormente gli effetti. Il progetto ha quindi sviluppato alcune azioni concrete, ma anche di politiche pubbliche, come lo sviluppo di un’apposita Strategia di Area Vasta elaborata con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori locali verso territori più resilienti e climate-proof, un “Regolamento per la partecipazione nel governo e nella cura dei Beni Comuni”, un’“Agenda del territorio” per supportare le Amministrazioni nel percorso di attivazione delle comunità, coprogettazione e nella stipula di patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni. L’incremento delle conoscenze su questi temi è stata supportata da specifici percorsi formativi, di amministratori pubblici, tecnici e liberi professionisti relativamente al tema della progettazione collettiva, del design for all, del climate-proof planning. Il progetto LUCI, con i casi applicativi e le produzioni teoriche, dimostrano la necessità del coinvolgimento nelle decisioni pubbliche dei vari soggetti per far emergere una volta di più l’importanza della collaborazione, in una società contemporanea che si trova di fronte alla sfida di cercare soluzioni a varie problematiche - sociali, ambientali ed economiche - in modo articolato, trasversale e aperto, creando alleanze di volta in volta differenti con i diversi attori delle comunità.
To build resilient and climate-neutral cities, it is required to modify current territorial plann... more To build resilient and climate-neutral cities, it is required to modify current territorial planning processes to make them more sustainable and virtuous. However, the implementation of new strategies and innovative governance models faces multiple obstacles, economic restrictions, and technical gaps. In particular, local governments often find it difficult to build structured transition processes. This article investigates how it is possible to respond effectively to the need of urban contexts to adapt to climate impacts, analyzing the case of the Climate Transition Strategy (CTS) “La Brianza Cambia Clima”, the first in Italy of this kind. Through the technical framework and the methodology described, the CTS can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to be implemented in the territory. This coordinated and shared strategic a...
Cities have a fundamental role in the adaptation and mitigation process to climate change. Even t... more Cities have a fundamental role in the adaptation and mitigation process to climate change. Even though cities will be the main subject of climate change impacts, they can propose solutions and build alternative scenarios. The difficulties that municipalities may encounter in their adaptation processes concern the lack of planning skills, technical knowledge, and human resources. To face these challenges Italian Metropolitan Cities can play a fundamental role in helping municipalities to plan and coordinate their efforts. The process in the Venetian territory has lasted many years and it has led to the awareness that local adaptation policies need to be addressed with broader support. The Metropolitan City of Venice has constructed a methodology for the planning of climatic adaptation. This methodology has been developed thanks to various plans and projects. These projects acted to increase the coordination between bodies, to define a broad area vision, to help municipalities to impl...
Il Polesine è caratterizzato da condizioni di marginalità e da una cronica arretratezza economica... more Il Polesine è caratterizzato da condizioni di marginalità e da una cronica arretratezza economica, sociale e culturale rispetto al resto del Veneto tanto da essere definito "area tangente lo sviluppo" e "area depressa". Il progetto "LUCI – Laboratori Urbani per Comunità Inclusive" ha sviluppato una metodologia per allacciare un rapporto virtuoso tra PA e cittadinanza in un'ottica di coprogettazione in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118 Cost.). Si sono intesi così i Beni Comuni come sistemi e luoghi resilienti capaci di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, indicando poi azioni specifiche di adattamento e protezione di quei luoghi eventualmente minacciati. LUCI ha sperimentato un approccio capace di stimolare una presa di coscienza collettiva sull'urgenza di agire per l'adattamento di comunità e territori a rischio valorizzando i Beni Comuni. Parole chiave: patti collaborativi, co-progettazione, pian...
L’esposizione socio-economica si traduce, soprattutto negli ambienti urbani, in una minor capacit... more L’esposizione socio-economica si traduce, soprattutto negli ambienti urbani, in una minor capacità di risposta e resilienza a situazioni di shock e stress. L’adattamento, per sua natura, deve necessariamente rifarsi alle esigenze localizzate nel territorio in cui i cambiamenti climatici produrranno i loro effetti, per queste ragioni la valutazione di vulnerabilità fisica (eseguita dal Politecnico di Milano) e la valutazione di esposizione socio-economica (eseguita dall’Università Iuav di Venezia) che hanno definito il rischio a livello censuario, hanno assunto un ruolo strategico nel processo. Al fine di rendere agevole la definizione delle misure di adattamento rispetto le specifiche vocazioni e morfologie di ciascuna area, è stato creato un Abaco di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici per il livello locale, pensato per l’applicazione di una serie di misure da parte dei tecnici dei Comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Milano seguendo la logica vulnerabilità-goal-target-azione. L’abaco, grazie a un supporto informatico prodotto da Città Metropolitana di Milano1, sarà uno strumento innovativo che potrà essere interrogato al fine di dare la migliore soluzione possibile all’esigenza di spazializzare una misura in un luogo a seconda della Local Climate Zone in cui si trova, alle implicazioni socio-economiche, all’impatto cui risponde (Urban Heat Island o Urban Flooding) L’obiettivo finale è facilitare tecnici comunali e amministratori pubblici nell’adozione di misure che sappiano adattare i propri territori all’esigenza stringente di rispondere in modo adattivo ai mutamenti metereologici e climatici che stanno in modo crescente colpendo le città e i territori.
Climate change is a global phenomenon that poses local risks to sectors across society and the ec... more Climate change is a global phenomenon that poses local risks to sectors across society and the economy. All these growing risks have led the Municipality of San Donà di Piave—located within the Metropolitan City of Venice (CMVe)—to strengthen, over the years, its commitment to the adaptation to climate change in its plans and policies. Nature-based solutions can offer a perfect example of sustainable solutions to cope with climate change mitigation and adaptation challenges. In this context, thanks to the support of the LIFE Master Adapt project, San Donà di Piave, applying its methodologies and creating new territorial information, was able to insert, within its Action Plan for Sustainable Energy and Climate (SECAP), important and structural Nature-Based Solutions (NBSs) for the entire municipal area. This experience demonstrates how this process of mainstreaming adaptation actions and NBSs is possible at all levels of government of the territory. It also highlights the virtuosity ...
Il Polesine \ue8 caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 e da una cronica arretratezza eco... more Il Polesine \ue8 caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 e da una cronica arretratezza economica, sociale e culturale rispetto al resto del Veneto tanto da essere definito \u201carea tangente lo sviluppo\u201d e \u201carea depressa\u201d. Il progetto \u201cLUCI \u2013 Laboratori Urbani per Comunit\ue0 Inclusive\u201d ha sviluppato una metodologia per allacciare un rapporto virtuoso tra PA e cittadinanza in un\u2019ottica di coprogettazione in applicazione del principio di sussidiariet\ue0 orizzontale (art. 118 Cost.). Si sono intesi cos\uec i Beni Comuni come sistemi e luoghi resilienti capaci di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, indicando poi azioni specifiche di adattamento e protezione di quei luoghi eventualmente minacciati. LUCI ha sperimentato un approccio capace di stimolare una presa di coscienza collettiva sull\u2019urgenza di agire per l\u2019adattamento di comunit\ue0 e territori a rischio valorizzando i Beni Comuni
which are causing and will increasingly cause irreversible impacts in the future. For this reason... more which are causing and will increasingly cause irreversible impacts in the future. For this reason, in recent
decades, adaptation and mitigation measures have become increasingly important, both because of the
physical need for territories to identify sensitive responses to the sustainability challenge and because
of the growth of collective awareness on climate-related risks. Despite numerous and increasing
e!orts, Italian administrations at various levels often find it di"cult to e!ectively activate transformative
dynamics because of many strategic and technical gaps. The Climate Transition Strategies promoted
(CTS) by the Call for ideas “Strategia Clima” of Fondazione Cariplo tried to compensate these gaps and
to support the implementation of urban transition policies. To respond e!ectively to the need for urban
contexts to adapt to climate impacts and to promote development and management models capable
of increasing territorial resilience, the Call has brought to the definition of four CTS: two carried out by
single municipalities (Brescia and Bergamo), two by aggregations of municipalities (West Brianza and
Mantua). The example of partnerships is particularly significant in demonstrating the e!ectiveness of
this strategic tool since they can provide a broader context for action, increase the e!ectiveness of
actions and optimize resources. The common methodology implemented for both processes led to the
adoption of: - organic and well-defined coordination structure; - updated and cross-cutting knowledge
framework; - shared vision and strategic objectives; - synergic framework of actions; - mainstreaming of
planning instruments. Through the technical framework and the methodology implemented, the CTSs
can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the
construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to
be implemented in the territory. These documents, coordinated and shared by the administrations with
the stakeholders, can also give stability, coherence, and continuity to adaptation processes involving
di!erent stakeholders and sectors of the PA. Finally, they favour the implementation and multidisciplinarity
of policies for territorial resilience on a large scale that would otherwise be di"cult to achieve.
This paper focuses on recognising the underlying component of climate risk adaptation and managem... more This paper focuses on recognising the underlying component of climate risk adaptation and management that is present at the local planning level. Starting from a comparative analysis of four Italian cities in the Central Veneto Area, the aim is to understand how plans and regulations have already directed their efforts toward adaptation and climate risk reduction over the years, without explicitly labelling these measures as such. This process is carried out by coordinating the technicians of local administrations in the recognition and classification of already active measures that can be brought within the framework of combating the effects of climate change. The analysis of the identified measures shows that there is already considerable attention to flooding-related and heat-related issues in the local planning corpus. Understanding this dimension of local planning allows access to a set of adaptation intervention models that are already integrated into the planning system and support incorporating adaptation practices in a more coordinated way at various planning levels.
Lo strumento del portolano sembra il più idoneo a raccontare fenomeni e luoghi che funzionano da ... more Lo strumento del portolano sembra il più idoneo a raccontare fenomeni e luoghi che funzionano da punti nave nel leggere la rotta incerta del Mediterraneo. Il contributo ha l’obiettivo di proporre un portolano formato da diversi casi studio la cui somma vorrebbe dimostrare come alcuni processi testimonino che alcuni territori tornino a paradigmi e pratiche di sincretismo mediterraneo in cui i fenomeni di evoluzione della città e delle comunità hanno come esito una rilettura, un riuso e una ricolonizzazione di spazi urbani e di paesaggi.
La città come laboratorio di apprendimento permanente, 2022
La pianificazione urbanistica orientata alla resilienza comporta un impegno coor¬dinato e integra... more La pianificazione urbanistica orientata alla resilienza comporta un impegno coor¬dinato e integrato volto a rendere le dinamiche urbane e territoriali più sostenibili e virtuose. Tuttavia, l’implementazione di modelli di governance innovativi incontra ancora molteplici ostacoli, enfatizzando le difficoltà delle amministrazioni locali nel costruire processi di transizione strutturati e durevoli. Il contributo indaga come sia possibile rispondere efficacemente alla necessità dei contesti urbani di adattarsi agli impatti climatici, analizzando il processo seguito per l’attuazione della Strategia di Transizione Climatica (STC) a scala locale “ACE3T-CLIMA – Acqua, Calore ed Ener¬gia: 3 pilastri per la Transizione CLImatica del Mantovano”.
La città come laboratorio di apprendimento permanente, 2022
Le condizioni rispetto alle quali sono state costruite e abitate città e territori stanno
cambian... more Le condizioni rispetto alle quali sono state costruite e abitate città e territori stanno cambiando radicalmente. Tra tutte, la questione del cambiamento climatico è di sicuro una delle sfide più importanti per lo sviluppo e la sostenibilità del XXI secolo. Il compito delle discipline di Governo del Territorio è, oggi come in passato, quello di ridurre i rischi e contribuire a fornire risposte a preoccupazioni e aspirazioni che le persone esprimono. Per definire approcci risolutivi l’approccio teorico e la pratica del Governo del Territorio sono chiamati a convergere e a produrre un sapere condiviso e una pratica conseguente capace di compensare gli squilibri ambientali e sociali: il mainstreaming diventa un processo necessario per integrare le questioni climatiche all’interno dei processi e delle politiche di settore affinché tutti gli attori adottino azioni possibili per rispondere agli impatti climatici. La disciplina e la pratica del Governo del Territorio devono saper imparare e rispondere prontamente agli eventi che ciascuna epoca le pone di fronte: questo secolo deve mettere al centro la gestione degli effetti che i cambiamenti climatici stanno producendo e produrranno. La risposta compensativa data dalla pianificazione territoriale non può più essere rimandata.
Il territorio del Polesine \ue8 senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 rispet... more Il territorio del Polesine \ue8 senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 rispetto alle aree centrali del Veneto e da una cronica arretratezza dal punto di vista economico, sociale e culturale: un\u2019\u201carea tangente lo sviluppo\u201d (Scalco L., 2004), per tempo \u201carea depressa\u201d che necessita di significativi interventi. Il differente sviluppo di quest\u2019area rispetto al resto della Regione \ue8 evidente sia piano economico che sul piano dell'innovazione sociale e del coinvolgimento della cittadinanza. Con il progetto \u201cLUCI \u2013 Laboratori Urbani per Comunit\ue0 Inclusive\u201d, sviluppato in partnership con diverse amministrazioni delle Provincie di Rovigo e Venezia e varie associazioni, si sono generate, tramite patti collaborativi orizzontali, azioni di politica locale che, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini possono contribuire a far fronte alle sempre pi\uf9 stringenti limitazioni dei bilanci pubblici e a riallacciare un ...
Il questionario \u201cCambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese\u201d \ue8 ... more Il questionario \u201cCambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese\u201d \ue8 un questionario che \ue8 stato predisposto dal Circolo Legambiente del Miranese in collaborazione con il Planning Climate Change Lab1 dell\u2019Universit\ue0 Iuav di Venezia al fine di valutare quali siano la percezione, la conoscenza e l\u2019interesse sul tema dei cambiamenti climatici dei cittadini dei Comuni del Miranese. Il questionario \ue8 un'attivit\ue0 proposta all'interno del progetto "Seminare Ambiente"2, finanziato dal CAV - Csv di Venezia3 e che vede il Circolo Legambiente del Miranese (in qualit\ue0 di capofila) collaborare con il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea e l'Auser di Spinea e di Mirano per progettare e realizzare azioni per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi terrestri, salvaguardare la biodiversit\ue0, contrastare i cambiamenti climatici e promuovere comportamenti da adottare per fronteggiare condizioni di cal...
Il territorio del Polesine è senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalità rispetto all... more Il territorio del Polesine è senza dubbi caratterizzato da condizioni di marginalità rispetto alle aree centrali del Veneto e da una cronica arretratezza dal punto di vista economico, sociale e culturale: un’“area tangente lo sviluppo” (Scalco L., 2004), per tempo “area depressa” che necessita di significativi interventi. Il differente sviluppo di quest’area rispetto al resto della Regione è evidente sia piano economico che sul piano dell'innovazione sociale e del coinvolgimento della cittadinanza. Con il progetto “LUCI – Laboratori Urbani per Comunità Inclusive”, sviluppato in partnership con diverse amministrazioni delle Provincie di Rovigo e Venezia e varie associazioni, si sono generate, tramite patti collaborativi orizzontali, azioni di politica locale che, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini possono contribuire a far fronte alle sempre più stringenti limitazioni dei bilanci pubblici e a riallacciare un rapporto virtuoso tra Amministrazione e cittadinanza in un'ottica di co-programmazione, coprogettazione e applicazione del principio di sussidiarietà. Lo stesso processo collaborativo è stato utile a validare i dati scientifici degli impatti dei cambiamenti climatici con le percezioni degli abitanti. Ciò è servito a favorire una presa di coscienza collettiva del mondo politico, amministrativo, economico e della cittadinanza sull'urgenza di agire per l’adattamento delle comunità e dei territori agli effetti dei cambiamenti climatici: proprio questi richiedono un differente approccio e un rafforzato coinvolgimento delle comunità perché saranno queste, in particolare negli ambienti urbani, a soffrirne maggiormente gli effetti. Il progetto ha quindi sviluppato alcune azioni concrete, ma anche di politiche pubbliche, come lo sviluppo di un’apposita Strategia di Area Vasta elaborata con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori locali verso territori più resilienti e climate-proof, un “Regolamento per la partecipazione nel governo e nella cura dei Beni Comuni”, un’“Agenda del territorio” per supportare le Amministrazioni nel percorso di attivazione delle comunità, coprogettazione e nella stipula di patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni. L’incremento delle conoscenze su questi temi è stata supportata da specifici percorsi formativi, di amministratori pubblici, tecnici e liberi professionisti relativamente al tema della progettazione collettiva, del design for all, del climate-proof planning. Il progetto LUCI, con i casi applicativi e le produzioni teoriche, dimostrano la necessità del coinvolgimento nelle decisioni pubbliche dei vari soggetti per far emergere una volta di più l’importanza della collaborazione, in una società contemporanea che si trova di fronte alla sfida di cercare soluzioni a varie problematiche - sociali, ambientali ed economiche - in modo articolato, trasversale e aperto, creando alleanze di volta in volta differenti con i diversi attori delle comunità.
To build resilient and climate-neutral cities, it is required to modify current territorial plann... more To build resilient and climate-neutral cities, it is required to modify current territorial planning processes to make them more sustainable and virtuous. However, the implementation of new strategies and innovative governance models faces multiple obstacles, economic restrictions, and technical gaps. In particular, local governments often find it difficult to build structured transition processes. This article investigates how it is possible to respond effectively to the need of urban contexts to adapt to climate impacts, analyzing the case of the Climate Transition Strategy (CTS) “La Brianza Cambia Clima”, the first in Italy of this kind. Through the technical framework and the methodology described, the CTS can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to be implemented in the territory. This coordinated and shared strategic a...
Cities have a fundamental role in the adaptation and mitigation process to climate change. Even t... more Cities have a fundamental role in the adaptation and mitigation process to climate change. Even though cities will be the main subject of climate change impacts, they can propose solutions and build alternative scenarios. The difficulties that municipalities may encounter in their adaptation processes concern the lack of planning skills, technical knowledge, and human resources. To face these challenges Italian Metropolitan Cities can play a fundamental role in helping municipalities to plan and coordinate their efforts. The process in the Venetian territory has lasted many years and it has led to the awareness that local adaptation policies need to be addressed with broader support. The Metropolitan City of Venice has constructed a methodology for the planning of climatic adaptation. This methodology has been developed thanks to various plans and projects. These projects acted to increase the coordination between bodies, to define a broad area vision, to help municipalities to impl...
Il Polesine è caratterizzato da condizioni di marginalità e da una cronica arretratezza economica... more Il Polesine è caratterizzato da condizioni di marginalità e da una cronica arretratezza economica, sociale e culturale rispetto al resto del Veneto tanto da essere definito "area tangente lo sviluppo" e "area depressa". Il progetto "LUCI – Laboratori Urbani per Comunità Inclusive" ha sviluppato una metodologia per allacciare un rapporto virtuoso tra PA e cittadinanza in un'ottica di coprogettazione in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118 Cost.). Si sono intesi così i Beni Comuni come sistemi e luoghi resilienti capaci di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, indicando poi azioni specifiche di adattamento e protezione di quei luoghi eventualmente minacciati. LUCI ha sperimentato un approccio capace di stimolare una presa di coscienza collettiva sull'urgenza di agire per l'adattamento di comunità e territori a rischio valorizzando i Beni Comuni. Parole chiave: patti collaborativi, co-progettazione, pian...
L’esposizione socio-economica si traduce, soprattutto negli ambienti urbani, in una minor capacit... more L’esposizione socio-economica si traduce, soprattutto negli ambienti urbani, in una minor capacità di risposta e resilienza a situazioni di shock e stress. L’adattamento, per sua natura, deve necessariamente rifarsi alle esigenze localizzate nel territorio in cui i cambiamenti climatici produrranno i loro effetti, per queste ragioni la valutazione di vulnerabilità fisica (eseguita dal Politecnico di Milano) e la valutazione di esposizione socio-economica (eseguita dall’Università Iuav di Venezia) che hanno definito il rischio a livello censuario, hanno assunto un ruolo strategico nel processo. Al fine di rendere agevole la definizione delle misure di adattamento rispetto le specifiche vocazioni e morfologie di ciascuna area, è stato creato un Abaco di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici per il livello locale, pensato per l’applicazione di una serie di misure da parte dei tecnici dei Comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Milano seguendo la logica vulnerabilità-goal-target-azione. L’abaco, grazie a un supporto informatico prodotto da Città Metropolitana di Milano1, sarà uno strumento innovativo che potrà essere interrogato al fine di dare la migliore soluzione possibile all’esigenza di spazializzare una misura in un luogo a seconda della Local Climate Zone in cui si trova, alle implicazioni socio-economiche, all’impatto cui risponde (Urban Heat Island o Urban Flooding) L’obiettivo finale è facilitare tecnici comunali e amministratori pubblici nell’adozione di misure che sappiano adattare i propri territori all’esigenza stringente di rispondere in modo adattivo ai mutamenti metereologici e climatici che stanno in modo crescente colpendo le città e i territori.
Climate change is a global phenomenon that poses local risks to sectors across society and the ec... more Climate change is a global phenomenon that poses local risks to sectors across society and the economy. All these growing risks have led the Municipality of San Donà di Piave—located within the Metropolitan City of Venice (CMVe)—to strengthen, over the years, its commitment to the adaptation to climate change in its plans and policies. Nature-based solutions can offer a perfect example of sustainable solutions to cope with climate change mitigation and adaptation challenges. In this context, thanks to the support of the LIFE Master Adapt project, San Donà di Piave, applying its methodologies and creating new territorial information, was able to insert, within its Action Plan for Sustainable Energy and Climate (SECAP), important and structural Nature-Based Solutions (NBSs) for the entire municipal area. This experience demonstrates how this process of mainstreaming adaptation actions and NBSs is possible at all levels of government of the territory. It also highlights the virtuosity ...
Il Polesine \ue8 caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 e da una cronica arretratezza eco... more Il Polesine \ue8 caratterizzato da condizioni di marginalit\ue0 e da una cronica arretratezza economica, sociale e culturale rispetto al resto del Veneto tanto da essere definito \u201carea tangente lo sviluppo\u201d e \u201carea depressa\u201d. Il progetto \u201cLUCI \u2013 Laboratori Urbani per Comunit\ue0 Inclusive\u201d ha sviluppato una metodologia per allacciare un rapporto virtuoso tra PA e cittadinanza in un\u2019ottica di coprogettazione in applicazione del principio di sussidiariet\ue0 orizzontale (art. 118 Cost.). Si sono intesi cos\uec i Beni Comuni come sistemi e luoghi resilienti capaci di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, indicando poi azioni specifiche di adattamento e protezione di quei luoghi eventualmente minacciati. LUCI ha sperimentato un approccio capace di stimolare una presa di coscienza collettiva sull\u2019urgenza di agire per l\u2019adattamento di comunit\ue0 e territori a rischio valorizzando i Beni Comuni
which are causing and will increasingly cause irreversible impacts in the future. For this reason... more which are causing and will increasingly cause irreversible impacts in the future. For this reason, in recent
decades, adaptation and mitigation measures have become increasingly important, both because of the
physical need for territories to identify sensitive responses to the sustainability challenge and because
of the growth of collective awareness on climate-related risks. Despite numerous and increasing
e!orts, Italian administrations at various levels often find it di"cult to e!ectively activate transformative
dynamics because of many strategic and technical gaps. The Climate Transition Strategies promoted
(CTS) by the Call for ideas “Strategia Clima” of Fondazione Cariplo tried to compensate these gaps and
to support the implementation of urban transition policies. To respond e!ectively to the need for urban
contexts to adapt to climate impacts and to promote development and management models capable
of increasing territorial resilience, the Call has brought to the definition of four CTS: two carried out by
single municipalities (Brescia and Bergamo), two by aggregations of municipalities (West Brianza and
Mantua). The example of partnerships is particularly significant in demonstrating the e!ectiveness of
this strategic tool since they can provide a broader context for action, increase the e!ectiveness of
actions and optimize resources. The common methodology implemented for both processes led to the
adoption of: - organic and well-defined coordination structure; - updated and cross-cutting knowledge
framework; - shared vision and strategic objectives; - synergic framework of actions; - mainstreaming of
planning instruments. Through the technical framework and the methodology implemented, the CTSs
can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the
construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to
be implemented in the territory. These documents, coordinated and shared by the administrations with
the stakeholders, can also give stability, coherence, and continuity to adaptation processes involving
di!erent stakeholders and sectors of the PA. Finally, they favour the implementation and multidisciplinarity
of policies for territorial resilience on a large scale that would otherwise be di"cult to achieve.
This paper focuses on recognising the underlying component of climate risk adaptation and managem... more This paper focuses on recognising the underlying component of climate risk adaptation and management that is present at the local planning level. Starting from a comparative analysis of four Italian cities in the Central Veneto Area, the aim is to understand how plans and regulations have already directed their efforts toward adaptation and climate risk reduction over the years, without explicitly labelling these measures as such. This process is carried out by coordinating the technicians of local administrations in the recognition and classification of already active measures that can be brought within the framework of combating the effects of climate change. The analysis of the identified measures shows that there is already considerable attention to flooding-related and heat-related issues in the local planning corpus. Understanding this dimension of local planning allows access to a set of adaptation intervention models that are already integrated into the planning system and support incorporating adaptation practices in a more coordinated way at various planning levels.
Lo strumento del portolano sembra il più idoneo a raccontare fenomeni e luoghi che funzionano da ... more Lo strumento del portolano sembra il più idoneo a raccontare fenomeni e luoghi che funzionano da punti nave nel leggere la rotta incerta del Mediterraneo. Il contributo ha l’obiettivo di proporre un portolano formato da diversi casi studio la cui somma vorrebbe dimostrare come alcuni processi testimonino che alcuni territori tornino a paradigmi e pratiche di sincretismo mediterraneo in cui i fenomeni di evoluzione della città e delle comunità hanno come esito una rilettura, un riuso e una ricolonizzazione di spazi urbani e di paesaggi.
Il questionario “Cambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese” è un questionar... more Il questionario “Cambiamento climatico: cosa ne pensano I cittadini del miranese” è un questionario che è stato predisposto dal Circolo Legambiente del Miranese in collaborazione con il Planning Climate Change Lab1 dell’Università Iuav di Venezia al fine di valutare quali siano la percezione, la conoscenza e l’interesse sul tema dei cambiamenti climatici dei cittadini dei Comuni del Miranese. Il questionario è un'attività proposta all'interno del progetto "Seminare Ambiente"2, finanziato dal CAV - Csv di Venezia3 e che vede il Circolo Legambiente del Miranese (in qualità di capofila) collaborare con il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea e l'Auser di Spinea e di Mirano per progettare e realizzare azioni per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi terrestri, salvaguardare la biodiversità, contrastare i cambiamenti climatici e promuovere comportamenti da adottare per fronteggiare condizioni di calamità ed emergenza nel miranese. Il questionario si propone di essere uno strumento di indagine, ma anche, e soprattutto, di sensibilizzazione dei cittadini, fornendo uno spunto di riflessione su tematiche e beni di interesse collettivo e su misure che per divenire efficaci richiedono un impegno ed una partecipazione condivisa. Le pagine che seguono mostrano i risultati del rilevante numero di questionari che sono stati compilati nel territorio del miranese tra maggio e settembre 2021 sia online che – in minor numero a causa della situazione pandemica - in formato cartaceo.
In ogni epoca storica la strutturazione dei sistemi urbani ha giocato un ruolo fondamentale per l... more In ogni epoca storica la strutturazione dei sistemi urbani ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle comunità. Città come incubatori di criticità, ma, soprattutto, luoghi propulsori del cambiamento, anticipatori di comportamenti, agevolatori di processi di condivisione e cooperazione per il miglioramento collettivo. Negli ultimi anni, a causa delle limitazioni imposte dalla diffusione del virus Sars-Covid19, i nuclei urbani sono stati teatro dell’accelerata diffusione di interventi – governati o spontanei, piccoli o grandi – che hanno spinto i cittadini a rivalutare le proprie potenzialità di agenti attivi nella trasformazione delle città. E se le comunità urbane vogliono evitare di trovarsi impreparate a rispondere ai mutamenti, alle sollecitazioni, agli shock e agli stress a cui il sistema-città è costantemente sottoposto, i processi di pianificazione urbana non possono mai cessare di integrarsi e autogenerarsi. Con il contributo di studiosi e docenti, questo volume indaga come le città possano essere – da diversi punti di vista, a diverse geografie e scale, per differenti temi e opportunità – laboratori di apprendimento permanente: apprendendo dalle comunità, apprendendo dagli eventi, apprendendo dalle città.
La temperatura del Pianeta sta aumentando a una velocità senza precedenti a causa delle attività ... more La temperatura del Pianeta sta aumentando a una velocità senza precedenti a causa delle attività antropiche. Nonostante i progressi in campo scientifico e previsionale, permane un forte divario tra le azioni che sarebbero necessarie e quelle effettivamente intraprese al fine di scongiurare i peggiori rischi derivanti dagli impatti dei cambiamenti climatici. Anche nell’Alto Adriatico la strada per rispondere a questa necessità è quella di guidare la transizione climatica con la consapevolezza che chi si impegnerà prima avrà meno probabilità di essere travolto dagli eventi che – comunque – si verificheranno e avrà la possibilità di tutelare l’enorme patrimonio culturale, storico, abitativo e produttivo che caratterizza – con grandi sfaccettature e diversità – questa parte di Adriatico. Questo Abaco per la transizione climatica è stato pensato per sostenere il necessario e improcrastinabile mutamento sostanziale dei processi di Governo del Territorio a tutti i livelli decisionali dell’Alto Adriatico, con il fine ultimo di aumentare la resilienza delle città e delle coste di questa splendida parte di mare Adriatico: dal Parco del Delta del Po a Venezia, da Spalato a Trieste.
La gestione del territorio affronta urgenze derivanti da emergenti e sempre più pressanti questio... more La gestione del territorio affronta urgenze derivanti da emergenti e sempre più pressanti questioni: disuguaglianze sociali e materiali, conseguenze derivanti dagli impatti determinati dai cambiamenti climatici, necessità di maggiore valorizzazione dei beni comuni, urgenza di rispondere in modo appropriato e concreto al desiderio di partecipazione dei cittadini nella definizione delle decisioni inerenti la cosa pubblica.
Uploads
Papers
cambiando radicalmente. Tra tutte, la questione del cambiamento climatico è di
sicuro una delle sfide più importanti per lo sviluppo e la sostenibilità del XXI secolo.
Il compito delle discipline di Governo del Territorio è, oggi come in passato, quello
di ridurre i rischi e contribuire a fornire risposte a preoccupazioni e aspirazioni
che le persone esprimono. Per definire approcci risolutivi l’approccio teorico e la
pratica del Governo del Territorio sono chiamati a convergere e a produrre un sapere
condiviso e una pratica conseguente capace di compensare gli squilibri ambientali
e sociali: il mainstreaming diventa un processo necessario per integrare le
questioni climatiche all’interno dei processi e delle politiche di settore affinché tutti
gli attori adottino azioni possibili per rispondere agli impatti climatici.
La disciplina e la pratica del Governo del Territorio devono saper imparare e
rispondere prontamente agli eventi che ciascuna epoca le pone di fronte: questo
secolo deve mettere al centro la gestione degli effetti che i cambiamenti climatici
stanno producendo e produrranno. La risposta compensativa data dalla pianificazione
territoriale non può più essere rimandata.
decades, adaptation and mitigation measures have become increasingly important, both because of the
physical need for territories to identify sensitive responses to the sustainability challenge and because
of the growth of collective awareness on climate-related risks. Despite numerous and increasing
e!orts, Italian administrations at various levels often find it di"cult to e!ectively activate transformative
dynamics because of many strategic and technical gaps. The Climate Transition Strategies promoted
(CTS) by the Call for ideas “Strategia Clima” of Fondazione Cariplo tried to compensate these gaps and
to support the implementation of urban transition policies. To respond e!ectively to the need for urban
contexts to adapt to climate impacts and to promote development and management models capable
of increasing territorial resilience, the Call has brought to the definition of four CTS: two carried out by
single municipalities (Brescia and Bergamo), two by aggregations of municipalities (West Brianza and
Mantua). The example of partnerships is particularly significant in demonstrating the e!ectiveness of
this strategic tool since they can provide a broader context for action, increase the e!ectiveness of
actions and optimize resources. The common methodology implemented for both processes led to the
adoption of: - organic and well-defined coordination structure; - updated and cross-cutting knowledge
framework; - shared vision and strategic objectives; - synergic framework of actions; - mainstreaming of
planning instruments. Through the technical framework and the methodology implemented, the CTSs
can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the
construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to
be implemented in the territory. These documents, coordinated and shared by the administrations with
the stakeholders, can also give stability, coherence, and continuity to adaptation processes involving
di!erent stakeholders and sectors of the PA. Finally, they favour the implementation and multidisciplinarity
of policies for territorial resilience on a large scale that would otherwise be di"cult to achieve.
cambiando radicalmente. Tra tutte, la questione del cambiamento climatico è di
sicuro una delle sfide più importanti per lo sviluppo e la sostenibilità del XXI secolo.
Il compito delle discipline di Governo del Territorio è, oggi come in passato, quello
di ridurre i rischi e contribuire a fornire risposte a preoccupazioni e aspirazioni
che le persone esprimono. Per definire approcci risolutivi l’approccio teorico e la
pratica del Governo del Territorio sono chiamati a convergere e a produrre un sapere
condiviso e una pratica conseguente capace di compensare gli squilibri ambientali
e sociali: il mainstreaming diventa un processo necessario per integrare le
questioni climatiche all’interno dei processi e delle politiche di settore affinché tutti
gli attori adottino azioni possibili per rispondere agli impatti climatici.
La disciplina e la pratica del Governo del Territorio devono saper imparare e
rispondere prontamente agli eventi che ciascuna epoca le pone di fronte: questo
secolo deve mettere al centro la gestione degli effetti che i cambiamenti climatici
stanno producendo e produrranno. La risposta compensativa data dalla pianificazione
territoriale non può più essere rimandata.
decades, adaptation and mitigation measures have become increasingly important, both because of the
physical need for territories to identify sensitive responses to the sustainability challenge and because
of the growth of collective awareness on climate-related risks. Despite numerous and increasing
e!orts, Italian administrations at various levels often find it di"cult to e!ectively activate transformative
dynamics because of many strategic and technical gaps. The Climate Transition Strategies promoted
(CTS) by the Call for ideas “Strategia Clima” of Fondazione Cariplo tried to compensate these gaps and
to support the implementation of urban transition policies. To respond e!ectively to the need for urban
contexts to adapt to climate impacts and to promote development and management models capable
of increasing territorial resilience, the Call has brought to the definition of four CTS: two carried out by
single municipalities (Brescia and Bergamo), two by aggregations of municipalities (West Brianza and
Mantua). The example of partnerships is particularly significant in demonstrating the e!ectiveness of
this strategic tool since they can provide a broader context for action, increase the e!ectiveness of
actions and optimize resources. The common methodology implemented for both processes led to the
adoption of: - organic and well-defined coordination structure; - updated and cross-cutting knowledge
framework; - shared vision and strategic objectives; - synergic framework of actions; - mainstreaming of
planning instruments. Through the technical framework and the methodology implemented, the CTSs
can activate inter-municipal transformative actions through the mainstreaming of planning tools, the
construction of a medium-long-term vision, and the identification of concrete and widespread actions to
be implemented in the territory. These documents, coordinated and shared by the administrations with
the stakeholders, can also give stability, coherence, and continuity to adaptation processes involving
di!erent stakeholders and sectors of the PA. Finally, they favour the implementation and multidisciplinarity
of policies for territorial resilience on a large scale that would otherwise be di"cult to achieve.
Il questionario è un'attività proposta all'interno del progetto "Seminare Ambiente"2, finanziato dal CAV - Csv di Venezia3 e che vede il Circolo Legambiente del Miranese (in qualità di capofila) collaborare con il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea e l'Auser di Spinea e di Mirano per progettare e realizzare azioni per la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi terrestri, salvaguardare la biodiversità, contrastare i cambiamenti climatici e promuovere comportamenti da adottare per fronteggiare condizioni di calamità ed emergenza nel miranese.
Il questionario si propone di essere uno strumento di indagine, ma anche, e soprattutto, di sensibilizzazione dei cittadini, fornendo uno spunto di riflessione su tematiche e beni di interesse collettivo e su misure che per divenire efficaci richiedono un impegno ed una partecipazione condivisa.
Le pagine che seguono mostrano i risultati del rilevante numero di questionari che sono stati compilati nel territorio del miranese tra maggio e settembre 2021 sia online che – in minor numero a causa della situazione pandemica - in formato cartaceo.
a causa delle limitazioni imposte dalla diffusione
del virus Sars-Covid19, i nuclei urbani sono stati teatro dell’accelerata diffusione di interventi – governati
o spontanei, piccoli o grandi – che hanno spinto
i cittadini a rivalutare le proprie potenzialità di agenti attivi nella trasformazione delle città.
E se le comunità urbane vogliono evitare di
trovarsi impreparate a rispondere ai mutamenti,
alle sollecitazioni, agli shock e agli stress a cui il
sistema-città è costantemente sottoposto, i processi
di pianificazione urbana non possono mai cessare
di integrarsi e autogenerarsi.
Con il contributo di studiosi e docenti, questo volume indaga come le città possano essere – da diversi punti di vista, a diverse geografie e scale, per differenti temi e opportunità – laboratori di apprendimento permanente: apprendendo dalle comunità, apprendendo dagli eventi, apprendendo dalle città.