Colletorto | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 508 m s.l.m. | |
Superficie | 35,91 km² | |
Abitanti | 1.938 (2015) | |
Nome abitanti | Colletortesi | |
Prefisso tel | +39 0874 | |
CAP | 86044 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giovanni Battista (29 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Colletorto è un centro del Molise.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il paese sorge su una collina alta circa 500 metri per arrivare ai 776 metri di colle Crocella nell'Appennino molisano nel Molise centrale; è circondato da alberi di ulivo secolari, boschi di querce e da coltivazioni più rade di cereali e foraggere. Nelle vicinanze del territorio comunale di Colletorto passa il fiume Fortore ed è stata costruita e si estende parte della diga che ha portato alla formazione del Lago di Occhito. Altri torrenti importanti sono il vallone di Santa Maria affluente del Fortore e il torrente Cigno affluente del lago di Occhito. Dista 46 km da Campobasso, 34 da Guardialfiera e da Macchia Valfortore, 29 da Larino, 6 da San Giuliano di Puglia.
Cenni storici
[modifica]Il paese viene menzionato per la prima volta nei registri angioini del 1320, sotto il nome di collis Tortus, il che fa pensare che la sua esistenza sia precedente all'incoronazione della Regina Giovanna I di Napoli, figlia di Carlo II d'Angiò.
Molto si è detto sul nome originario del paese: da "Colle Toro" a "Colle Forte", passando per "Colleobtorto", proprio come scriveva secoli addietro un certo Padre Gonzaga. Ma oltre alle discordanze sul nome originario, altre supposizioni si fanno circa la visita della Regina Giovanna d'Angiò. Fatto sicuro è che ella fece costruire una torre merlata che ancora oggi si erge a monumento rappresentativo del comune. Essa sorge nell'area denominata "Largo Angioino" e costituisce, insieme al palazzo marchesale e alla Chiesa Madre, il culmine del centro storico.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il paese è diviso in due zone geografiche il "Colle" (la parte alta) e la "Terra" la parte bassa e più antica.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
In auto
[modifica]- da nord uscire a Termoli, seguire la direzione Campobasso/Larino, continuare sulla SS 87 (strada statale Bifernina), proseguire sulla SS 647, svoltare sulla SP 159 e seguire le indicazioni per Colletorto (SP73B2DIR).
- da sud seguire la direzione Pescara, uscire a San Severo, proseguire sulla SS 272 in direzione di San Severo, attraversare Torremaggiore, Casalvecchio di Puglia, Casalnuovo Monterotaro, continuare sulla SP 73B2DIR in direzione di Colletorto.
- Da Termoli prendere la SS 16, continuare sulla SS 87 (strada statale Bifernina), proseguire sulla SS 647, svoltare sulla SP 159 e seguire le indicazioni per Colletorto (SP73B2DIR).
- Da Campobasso percorrere la Strada Statale 87, attraversare Taverna del Tratturo, continuare in direzione di Colletorto (SP73B2DIR).
In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria di Termoli (a 50 km circa).
Da Termoli si prosegue per Colletorto in autobus con le Autolinee "Calzolaro".
In autobus
[modifica]- Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti:
- Autolinee C.L.P. S.p.A., ☎ +39 081 5311707, +39 081 5312424, info@clpbus.it. Collegamento diretto da Napoli per Campomarino e Termoli
- Autolinee Lariviera.
- Autolinee SATI.
- Autolinee Molise Trasporti.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Torre Angioina (1369). Fu fatta edificare nella seconda metà del Trecento da Giovanna d'Angiò, forse su una precedente struttura normanna, con lo scopo di fortificare queste terre soggette alle scorribande saracene. A pianta circolare, si eleva per 25 metri e termina con beccatelli e merlature. È suddivisa in più piani; ogni livello, che costituiva gli alloggiamenti delle guardie, è dotato di camino.
La struttura era legata al castello, divenuto poi Palazzo marchesale e ora sede municipale. - Palazzo Marchesale (1700 ca.) (Palazzo municipale). Il Palazzo, ora Municipio, fu costruito sul vecchio castello in dimensioni più ampie. L'ingresso principale porta lo stemma dei marchesi Rota e conduce ad uno scalone attraverso il quale si accede alle sale del piano superiore dove si custodiscono, nella sala consiliare, quattro tele raffiguranti le stagioni dai caratteri riconducibili alla scuola napoletana.
- Chiesa del purgatorio. Chiesa sconsacrata e usata dalla comunità come sala congressi.
- Chiesa di sant'Alfonso de' Liguori.
- Monastero di sant'Alfonso de' Liguori. Il complesso è costituito da una chiesa ed un convento che in origine era dei Carmelitani. Soppresso a metà Cinquecento, l'edificio conventuale fu ristrutturato nel 1730 ed ampliato dal marchese Bartolomeo Rota per ospitare i frati dell'ordine dei Riformati di San Francesco. Essi vi rimasero fino al 1810, anno della soppressione degli ordini religiosi.
Un decennio dopo fu affidato alle suore dette Liguorine fino al 1953, quando subentrarono le suore Immacolatine che vi stabilirono un Istituto Magistrale cessato nel 1992, quando fu chiusa anche la convivenza religiosa.
L'edificio conventuale conserva nel refettorio affreschi settecenteschi di Paolo Brunetti, artista della scuola di Oratino: un' Ultima cena, oltre ad un trittico Convito di Baltasar, Nozze di Cana, allegorie delle Virtù. - Chiesa di Santa Maria di Laureto. Situata a qualche chilometro dal paese è officiata durante il lunedì dell'Angelo e il primo maggio per la gita fuori porta.
- 1 Chiesa di San Giovanni Battista, Largo Verdi. È la chiesa parrocchiale ed ha la particolarità che l'entrata coincide con il campanile.
- Fontane. Il paese è pieno e circondato da fontane ricche di acqua: Fonte Cerasa, Pozzo Berardinelli, Fontana del convento, Fontana del Pallone (campo sportivo), Fontana del Purgatorio, Sciù Sciù, Pannon, Vederame (bederame) e altre ancora; a Colletorto ci sono 18 fontane nelle campagne e dintorni, di cui 7 ubicate all'interno del paese.
Eventi e feste
[modifica]- Fuochi di Sant'Antonio. 17 gennaio. Festa antica e molto particolare di Colletorto, che mischia sacro e profano, sono i "fuochi di Sant'Antonio". Ogni rione del paese prepara dei falò, attorno ai quali ci si riunisce con cibo, bevande e musica fino al mattino; altre particolarità sono l'ospitalità che si deve offrire al visitatore e la data che coincide con l'inizio del carnevale.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]L'economia è di carattere prevalentemente agricolo e poggia sulla produzione di cereali e un ottimo olio extravergine d'oliva che da breve ha ottenuto la denominazione di origine protetta la DOP Molise. Il Comune aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio. Colletorto possiede una propria varietà di olivo, l'oliva nera di Colletorto.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Piegatina Molisana Pizzeria, Contrada Santa Maria, ☎ +39 349 5320574.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Hotel Peda, Via Dalla Chiesa 11, ☎ +39 0874 730607.
- Equiturismo De Girolamo, C/da Macchie, ☎ +39 347 1648120, agricoladegirolamo@outlook.it. Nell'incontaminata natura Molisana, il posto giusto per rilassarsi e degustare prelibatezze locali a km 0, per vivere una vera e propria esperienza rurale, per scoprire in sella ad un cavallo l'incantevole natura ed il fascino dei tratturi Molisani.
Sicurezza
[modifica]- 1 Giuliano, Corso Vittorio Emanuele, 70, ☎ +39 0874 730351.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 2 Poste italiane, Via Bovio, 8, ☎ +39 0874 730050.
Nei dintorni
[modifica]- Campobasso — La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
- Guardialfiera — Sorge a poca distanza dal lago omonimo, nato a seguito della creazione di una diga che ha prodotto così lo specchio d'acqua, completamente in territorio molisano, più grande della regione.
- Campomarino — Gli insediamenti balneari sul litorale formano una conurbazione con Termoli; il centro antico è più discosto verso le colline. È uno dei quattro comuni molisani la cui popolazione discende dagli Albanesi in fuga dal dominio ottomano e conserva tradizioni, usi, costumi e lingua d'origine, l'arbëreshë, ossia l' albanese molisano.
- Lago di Occhito — È un grande invaso artificiale, creato con uno sbarramento sul Fortore. Segna il confine tra la Puglia e il Molise per circa 10 km. Ha una lunghezza di circa 12 km e la sua capacità di contenimento è di 333 milioni di m³ di acqua. I comuni che si affacciano sul lago sono Sant'Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella, Gambatesa e Tufara in Molise; Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco la Catola in Puglia. Alla sua creazione viene attribuito l'innalzamento del tasso di umidità nelle zone circostanti. Lo sbarramento è raggiungibile da Carlantino in Puglia e da Colletorto in Molise.
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Altri progetti
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