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Krzysztof Penderecki

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Krzysztof Penderecki, 2008

Krzysztof Penderecki (1933 – 2020), compositore e direttore d'orchestra polacco.

Da La censura era il silenzio. E io cercavo con ansia i miei colleghi occidentali

Corriere della sera, 18 luglio 2009

  • Ci sono muri invisibili, impercettibili ma non per questo meno saldi. Nella Polonia del blocco sovietico non è che impedissero la musica sacra: semplicemente nessuno la ascoltava. La censura era il silenzio. Ricordo le suggestioni: Pierre Boulez, Anton Webern. Ma anche Luigi Nono, che venne a trovarmi nei primi anni Sessanta. Era il primo musicista «dell'ovest» che mi capitava di conoscere e rammento un uomo affascinante, convinto della necessità dell'impegno civile da parte dell'artista.
  • Credo che l'originalità del linguaggio, l'assoluta indipendenza delle idee e la volontà di aprirsi agli altri siano valide alternative ai Muri. Di qualsiasi tipo essi siano.
  • L'Europa ha delle forti radici cristiane eppure non credo che oggi la cultura cattolica abbia un'influenza determinante nel creare un «sentire comune». La religione presta più attenzione ai fenomeni sociali. E non mi piace l'idea di un'Europa «omologata».
  • La musica sacra mi ha offerto un'alternativa alle idee dominanti. I testi della grande tradizione religiosa sono un patrimonio letterario infinito, continua fonte di ispirazione, come la Bibbia o il Vangelo.
  • «Mittelfest» è una grande occasione per riflettere sulle divisioni e sul loro peso nella cultura e nei rapporti umani e io sono contento di proporre al pubblico di Cividale del Friuli un omaggio alla tradizione polacca, anche con musiche dedicate a Grazyna Bacewicz e ad Henryk Górecki. Sono artisti che mi hanno segnato.

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