Fabio Aru
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Fabio Aru (1990 – vivente), ciclista italiano.
Citazioni di Fabio Aru
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Sul Mont du Chat, la salita più dura di Francia] Fama meritata: è durissima. Metto allo stesso livello il Mortirolo e, un gradino sopra, lo Zoncolan. Sono le uniche salite dove uso il rocchetto posteriore da 32 denti: un rapporto che se lo spingi in pianura la catena gira a vuoto.[1]
- Luglio 2003: tre settimane in macchina con i miei genitori, tra Pirenei, Alpi e Costa Azzurra, con puntata finale a Parigi. Quello dello scorso anno [2016] mi sembrava un film già visto.[1]
- [A La Planche des Belles Filles dopo la vittoria della 5ª tappa del Tour de France] Una ricognizione sul posto era impossibile. Ho guardato e riguardato i video delle vittorie di Chris Froome e Vincenzo Nibali, studiato l’altimetria e scelto un punto che mi sembrava adatto a me, a circa due chilometri e mezzo dall’arrivo.[2]
- In cuor mio avevo pensato di poterla prendere [la maglia gialla] anche se non l’avrei mai detto ad alta voce. [...] Sul traguardo ero arrabbiato per non aver vinto la tappa: Bardet è stato bravo a trovare il tempo per superarmi. Poi ho guardato lo schermo gigante e ho visto Chris sfuocato. Ho capito di avercela fatta.[3]
Note
[modifica]- ↑ a b Da intervista di Marco Bonarrigo, Ciclismo. Aru sogna in giallo: «Sono cambiato, la sofferenza mi ha reso più forte», Corriere.it, 18 giugno 2017
- ↑ Citato in Marco Bonarrigo, Aru azzanna il Tour, Corriere della Sera, 6 luglio 2017, p. 42,
- ↑ Citato in Marco Bonarrigo, Tour de France, Aru nuova maglia gialla: stroncato Froome nel finale., Corriere.it, 13 luglio 2017