Yeezus

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Yeezus
album in studio
ArtistaKanye West
Pubblicazione18 giugno 2013
Durata40:01
Dischi1
Tracce10
GenereMusica sperimentale[1][2][3][4]
Hip hop[4][5]
Industrial hip hop[4][6]
Electro[6]
Acid house
EtichettaRoc-A-Fella, Def Jam
ProduttoreKanye West (anche esecutivo), Alonso Zamarripa, Ackeejuice Rockers, Arca, Benji B, Carlos Broady, Brodinski, Ben Bronfman, Evian Christ, Eric Danchick, Daft Punk, Mike Dean, Dom Solo, Jack Donoghue, Gesaffelstein, Noah Goldstein, Lunice, Lupe Fiasco, Hudson Mohawke, No I.D., Che Pope, Rick Rubin (esecutivo), S1, Travis Scott, Sham Joseph
Registrazione2012–2013
Germani, Madpan e The Mercer Hotel, New York (New York)
Gee Jam, Port Antonio (Giamaica)
No Name Hotel e Studios de la Seine, Parigi (Francia)
Real World, Bath (Regno Unito)
Shangri-La, Malibù (California)
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[7]
(vendite: 35 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[8]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoDanimarca (bandiera) Danimarca[9]
(vendite: 20 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (2)[10]
(vendite: 2 000 000+)
Kanye West - cronologia
Album precedente
(2012)
Album successivo
(2016)
Singoli
  1. Black Skinhead
    Pubblicato: 19 giugno 2013
  2. Bound 2
    Pubblicato: 28 agosto 2013
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Rolling Stone[11]

Yeezus è il sesto album in studio del rapper statunitense Kanye West, pubblicato il 18 giugno 2013 dall'etichetta discografica Roc-A-Fella Records.

L'album inizialmente si chiamava Thank God For Drugs.[12] Per la produzione dell'album, la quale è iniziata nel salotto di un loft parigino, West ha raccolto intorno a sé una cerchia di collaboratori, tra i quali Mike Dean e i Daft Punk. Yeezus presenta collaborazioni con Assassin e King L, nonché musicisti con cui il rapper aveva lavorato precedentemente come Justin Vernon, Frank Ocean, Chief Keef, Kid Cudi e Charlie Wilson. Quindici giorni prima della data di pubblicazione fissata per Yeezus, West si è avvalso del contributo da parte del produttore Rick Rubin per riorganizzare il suono del disco in favore di un approccio maggiormente minimalista.

Ampiamente acclamato dalla critica specializzata, Yeezus ha ottenuto un punteggio di 84/100 su Metacritic, basato su 46 recensioni;[13] nel 2020 è stato inserito alla 269ª posizione della classifica riguardante i 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone. L'album ha debuttato direttamente al primo posto della Billboard 200 statunitense, vendendo 327 000 copie nella prima settimana e superando di 30 000 l'album Born Sinner del rapper J. Cole.

  • Black Skinhead: è stato estratto come primo singolo il 19 giugno, il giorno successivo alla pubblicazione dell'album. Ha ottenuto la certificazione oro negli USA.[14]
  • Bound 2: pubblicato come secondo singolo a circa due mesi dal primo, il 28 agosto, è risultato essere il singolo con maggiore successo dell'album. Ha infatti ottenuto la certificazione platino negli USA,[15] dove è arrivato alla dodicesima posizione.[16]
  1. On Sight – 2:36 (Kanye West, Guy-Manuel de Homem-Christo, Thomas Bangalter, Malik Jones, Che Smith, Elon Rutberg, Cydel Young, Derrick Watkins, Mikey Rodrigues, Mike Dean)
  2. Black Skinhead – 3:08 (Kanye West, Guy-Manuel de Homem-Christo, Thomas Bangalter, Malik Jones, Cyndel Young, Elon Rutberg, Wasalu Muhammad Jaco, Sakiya Sandifer, Mike Dean, Derrick Watkins)
  3. I Am a God – 3:51 (Kanye West, Guy-Manuel de Homem-Christo, Thomas Bangalter, Ross Birchard, Justin Vernon, Malik Jones, Che Smith, Elon Rutberg, Cyndel Young, Mike Dean, Derrick Watkins, Clifton Bailey, Harvel Hart, Anand Bakshi, Rahul Burman)
  4. New Slaves – 4:16 (Kanye West, Christopher Breaux, Cyndel Young, Ben Bronfman, Malik Jones, Che Smith, Elon Rutberg, Sakiya Sandifer, Louis Johnson, Mike Dean, Gabor Presser, Anna Adamis)
  5. Hold My Liquor – 5:26 (Kanye West, Che Smith, Cyndel Young, Elon Rutberg, Justin Vernon, Malik Jones, Mike Dean)
  6. I'm in It – 3:54 (Kanye West, Justin Vernon, Jeffrey Ethan Campbell, Josh Leary, Malik Jones, Cyndel Young, Sakiya Sandifer, Elon Rutberg, Mike Dean, Andre Harris, Jill Scott, Vidal Davis, Carvin Haggins, Kenny Lattimore)
  7. Blood on the Leaves – 5:59 (Kanye West, Ross Birchard, Elon Rutberg, Malik Jones, Tony Williams, Cyndel Young, Mike Dean, Lewis Allen)
  8. Guilt Trip – 4:03 (Kanye West, Scott Mescudi, Cyndel Young, Mike Dean, Larry Griffin Jr., Keith Elam, Kevin Hansford, Dupre Kelly, Chris Martin, Al-Terik Wardrick, Marlon Williams, Terrence Thornton, Tyree Pittman, Ackeejuice Rockers)
  9. Send It Up – 2:58 (Kanye West, Louis Johnson, Guy-Manuel de Homem-Christo, Thomas Bangalter, Alejandro Ghersi, Mike Levy, Sakiya Sandifer, Ab Liva, Elon Rutberg, Mike Dean, Moses Davis, Colin York, Lowell Dunbar)
  10. Bound 2 – 3:49 (Kanye West, John Stephens, Charlie Wilson, Che Pope, Elon Rutberg, Cyndel Young, Malik Jones, Sakiya Sandifer, Mike Dean, Norman Whiteside, Bob Massey, Robert Dukes, Ronnie Self)
  • Blood On The Leaves: il brano inizialmente doveva essere estratto come terzo singolo, ma tale scelta non fu mai attuata. Ottenne comunque la certificazione oro dalla RIAA.[17]
  • New Slaves: fu il primo brano ad essere eseguito da West, prima dell'uscita di Yeezus, il 17 maggio. Anch'esso ottenne la certificazione oro.[18]

Classifiche settimanali

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Classifica (2013-21) Posizione
massima
Islanda[19] 22
Italia[20] 40
Lituania[21] 90

Classifiche di fine anno

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Classifica (2021) Posizione
Islanda[22] 55
Classifica (2022) Posizione
Islanda[23] 33
Classifica (2023) Posizione
Islanda[24] 58
  1. ^ (EN) Jack Shepard, Kanye West releases new album The Life of Pablo exclusively through TIDAL, su independent.co.uk, The Independent, 14 febbraio 2016. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  2. ^ (EN) Sowmya Krishnamurthy, Eyes off the Throne: A Look Back at Kanye’s Rise, su villagevoice.com, The Village Voice, 9 febbraio 2016. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2016).
  3. ^ (EN) Hadrien Turner, Yeezus Walks, su massappeal.com, Mass Appeal, 18 giugno 2013. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  4. ^ a b c d (EN) Tony M. Centeno, June 18 In Hip-Hop History: Kanye West Drops Experimental Album 'Yeezus', su iHeartRadio, 18 giugno 2023. URL consultato il 29 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Charles Aaron, Kanye West's 'Yeezus': Our Impulsive Reviews, su spin.com, Spin, 15 giugno 2013. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2013).
  6. ^ a b (EN) Evan Rytlewski, Kanye West: Yeezus, su avclub.com, The A.V. Club, 17 giugno 2013. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
  7. ^ (EN) ARIA TOP 50 Albums Chart - 21/03/2011, su ariacharts.com.au, ARIA. URL consultato il 6 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2011).
  8. ^ (EN) Certificazioni Kanye West in Regno Unito, su bpi.co.uk, BPI. URL consultato il 6 aprile 2012.
  9. ^ (DA) Yeezus, su IFPI Danmark. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Kanye West - Yeezus – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 novembre 2020.
  11. ^ Recensione su Rolling Stones
  12. ^ Kanye West’s ‘Yeezus’ Was Originally Titled ‘Thank God For Drugs’ Reveals Designer Joe Perez, su genius.com. URL consultato il 28 settembre 2023.
  13. ^ (EN) Yeezus by Kanye West, metacritic.com.
  14. ^ https://www.forbes.com/sites/garysuarez/2015/08/19/kanye-west-sales-platinum-gold/
  15. ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - October 28, 2015
  16. ^ Kanye West - Chart history | Billboard, su billboard.com. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
  17. ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - October 28, 2015
  18. ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - October 28, 2015
  19. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - Vika 35, 2021, su plotutidindi.is, Plötutíðindi. URL consultato l'8 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2021).
  20. ^ Classifica settimanale WK 25 (dal 17.06.2013 al 23.06.2013), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 18 luglio 2024.
  21. ^ (LT) 2021 35-os SAVAITĖS (rugpjūčio 27- rugsėjo 2 d.) ALBUMŲ TOP100., su agata.lt, AGATA. URL consultato il 3 settembre 2021.
  22. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2021, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2022).
  23. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2024).
  24. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – 2023, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2024).

Collegamenti esterni

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