Welcome to the Machine
Welcome to the Machine | |
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Artista | Pink Floyd |
Autore/i | Roger Waters |
Genere | Rock sperimentale Rock progressivo Rock psichedelico |
Edito da | Harvest Records (UK) Columbia Records (US) |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Wish You Were Here |
Data | 1975 |
Durata | 7:31 |
Welcome to the Machine è una canzone dei Pink Floyd, inserita nell'album Wish You Were Here del 1975.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il brano è caratterizzato dall'uso ricorrente di sintetizzatori (come le vibrazioni del VCS3 all'inizio del brano) e di chitarre acustiche; si ricorre anche all'uso dei timpani e del basso. In generale è frequente l'uso dell'elettronica, capace di generare atmosfere molto cupe.
Il tema della canzone è quello della critica al mondo dell'industria musicale (tema poi ripreso nella canzone seguente dell'album, Have a Cigar) ed in generale alla società industrializzata. "The Machine", cioè "La Macchina", è l'industria musicale rappresentata dalle majors discografiche che si nutrono dei talenti dei nuovi cantanti e gruppi per sopravvivere. Il testo descrive infatti il dialogo che avviene tra un discografico rude e arrogante ed un giovane cantante. È però il manager discografico a decidere il destino del cantante, seguendo esclusivamente il criterio dell'assoluta esigenza di far soldi, vendendo il più possibile a scapito della qualità e della passione. Infine, un'aspra critica è rivolta anche al mondo del giornalismo musicale.
Musicalmente il susseguirsi lento e regolare dei sintetizzatori e la voce quasi "urlata" di Gilmour conferiscono un'atmosfera cupa e al contempo futuristica alla canzone. All'ascolto il brano presenta sfumature tipiche della musica Industrial ed elettronica,[2] la quale in quegli anni stava vedendo la luce con i primi esperimenti musicali, anche ad opera degli stessi Pink Floyd. Da notare inoltre, la totale assenza della batteria.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Roger Waters - VCS3, basso
- David Gilmour - voce, chitarra folk
- Richard Wright - VCS3, sintetizzatore ARP String Ensemble, Minimoog
- Nick Mason - timpano, piatto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Welcome to the Machine: La storia del brano dei Pink Floyd - R3M, su www.r3m.it, 7 ottobre 2019. URL consultato il 26 settembre 2022.
- ^ Povey, Glenn (2007). Echoes: The complete history of Pink Floyd. UK: Mind Head Publishing. ISBN 978-0-9554624-0-5
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- welcome to the machine - pink floyd, su YouTube, 6 agosto 2007.
- (EN) Welcome to the Machine, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.