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Venere di Hohle Fels

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Venere di Hohle Fels

La Venere di Hohle Fels, anche conosciuta come Venere di Schelklingen, è una statuina paleolitica di una Venere, ritrovata nei pressi di Schelklingen, in Germania.

La statuina di circa 6 cm, è scolpita in avorio ricavato da una zanna di mammuth. Rappresenta una figura femminile scolpita con i fianchi, i seni e la pancia molto pronunciati. È stata ritrovata precisamente in una caverna presso Schelklingen, nota come Hohle Fels, durante gli scavi del 2008[1] effettuati da un team dell'Università di Tubinga capeggiato dal professor Nicholas Conard, che ha descritto la scoperta su Nature.[2]

È stata datata, col metodo del radiocarbonio, a un periodo che va tra i 31.000 ed i 40.000 anni fa, durante la cultura dell'Aurignaziano agli inizi del Paleolitico superiore, ed è associabile alle prime presenze dell'Homo Sapiens (Cro-Magnon) in Europa.[3]

Si tratta della più antica rappresentazione del corpo umano di età paleolitica (Aurignaziano basale) oggi conosciuta, più antica di circa 5.000 anni rispetto alle altre "veneri" conosciute di età gravettiana[4].

  1. ^ (EN) Paul Mellars, Origins of the female image, in Nature, vol. 459, n. 7244, 2009-05, pp. 176–177, DOI:10.1038/459176a. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  2. ^ (EN) A female figurine from the basal Aurignacian of Hohle Fels Cave in southwestern Germany (PDF), su nature.com, Nature, 14 maggio 2009.
  3. ^ Trovata Venere di 35mila anni fa, su corriere.it, Corriere della Sera, 14 maggio 2009.
  4. ^ (EN) Nicholas J. Conard, A female figurine from the basal Aurignacian of Hohle Fels Cave in southwestern Germany, Nature 459, 248-252 (14 May 2009) doi:10.1038/

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