Vai al contenuto

Quark down

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Quark down
ClassificazioneParticella elementare
FamigliaFermioni
GruppoQuark
GenerazionePrima
InterazioniElettromagnetica, forte, debole, gravitazionale
Simbolod
AntiparticellaAntiquark down (d)
TeorizzataMurray Gell-Mann (1964)
George Zweig (1964)
ScopertaSLAC (1968)
Proprietà fisiche
Massa3,5–6,0 MeV/c2[1]
Prodotti di decadimentoStabile oppure quark up + elettrone + antineutrino elettronico
Carica elettrica-⅓ e
Carica di colore
Spin½
Numero barionico+⅓

Il quark down o quark giù (solitamente abbreviato in quark d) è un quark di prima generazione con una carica elettrica negativa di -13 e.

Con una massa probabilmente compresa tra i 3,5 e i 6 MeV/c2, è il quark più leggero dopo il quark up.[1]. In accordo al modello standard della fisica delle particelle, questi due quark stabili sono i costituenti fondamentali dei nucleoni: il protone contiene un quark down e due quark up, mentre il neutrone contiene due quark down e un quark up.

È da notare che la maggior parte della massa nei nucleoni proviene dall'energia del campo gluonico che tiene insieme i quark, e non dalle masse dei quark stessi.

Nel 1963 Murray Gell-Mann e George Zweig ipotizzarono l'esistenza dei quark, in particolare dei primi tre (quark up, down e strange), e la prima prova della loro esistenza fu ottenuta con un esperimento di scattering anelastico profondo effettuato allo SLAC nel 1967.

Adroni che contengono quark down

[modifica | modifica wikitesto]

Sono inclusi tra gli adroni che contengono quark down:

  • I pioni carichi (): mesoni che contengono un quark up e un quark antidown, o viceversa.
  • Il pione neutro (): una combinazione lineare di up-antiup e down-antidown, come i mesoni e .
  • I mesoni ed : combinazioni lineari di alcune coppie quark-antiquark inclusa la coppia down-antidown.
  • Un gran numero di barioni identificati contengono uno o più quark down. Come i nucleoni, i barioni sono composti solo da quark up e quark down: il contiene un quark down, il ne contiene due, e il ne contiene tre.
  1. ^ a b C. Amsler et al. (Particle Data Group), PDGLive Particle Summary, su pdglive.lbl.gov, Particle Data Group, 2009. URL consultato il 23 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2020).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Fisica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Fisica