Kill Switch
Kill Switch videogioco | |
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Piattaforma | PlayStation 2, Xbox, Microsoft Windows, Game Boy Advance |
Data di pubblicazione | PlayStation 2: 28 ottobre 2003 17 marzo 2004 Xbox: |
Genere | Sparatutto in terza persona |
Tema | Guerra |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Namco USA, Visual Impact (GBA) |
Pubblicazione | Namco, Destination Software (GBA) |
Design | Chris Esaki |
Programmazione | Gil Colgate |
Sceneggiatura | Alvin Muolic |
Musiche | Kevin Manthei |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | DualShock 2, gamepad, tastiera |
Motore grafico | RenderWare |
Supporto | DVD, CD-ROM, cartuccia |
Fascia di età | ESRB: M · PEGI: 16 · USK: 16 |
Kill Switch è un videogioco sviluppato e distribuito da Namco nel 2004.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nel gioco si vestiranno i panni di un soldato la cui memoria è stata cancellata e che viene inviato da una misteriosa organizzazione in varie zone del globo per scatenare un nuovo conflitto mondiale. Mano a mano che le missioni si susseguono però, il protagonista comincia ad avere ricordi della sua vita passata che lo porteranno a ribellarsi a tale organizzazione.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Kill Switch è uno dei primi videogiochi in cui viene impiegato un sistema di copertura per affrontare i PNG avversari. Il giocatore, per poterli affrontare, deve forzatamente ripararsi dietro numerosi ripari e aprire il fuoco al momento più opportuno. Dietro suddetti ripari si avrà anche la possibilità di sparare alla cieca per impedire l'avanzamento dei nemici. L'arsenale è di vario genere, ed include al suo interno mitra, fucili d'assalto, mitragliatrici pesanti, granate e fucili di precisione[1].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco è stato giudicato positivamente dalla critica per quanto concerne l'intelligenza artificiale degli avversari, la grafica, il sistema di controllo, il sonoro e la meccanica di copertura, mentre è stato giudicato negativamente per la ripetitività dell'azione, il controllo dell'inquadratura e per la brevità della modalità principale[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Andrea Cani, Recensione Kill.switch, su Gamesurf, 14 aprile 2004, p. 1. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ Kill.Switch, su Multiplayer.it, 25 marzo 2004. URL consultato l'11 ottobre 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kill Switch / Kill Switch (altra versione), su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kill Switch (Xbox) / Kill Switch (PlayStation 2) / Kill Switch (Game Boy Advance), su GameFAQs, Red Ventures.