Guido Alberti

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo calciatore e militare italiano, vedi Guido Alberti (calciatore).
Guido Alberti nel film Il Decameron (1971)

Guido Alberti (Benevento, 20 aprile 1909[1]Roma, 3 agosto 1996[2]) è stato un attore italiano.

Figlio dell'industriale Ugo, comproprietario della omonima fabbrica di torroni e del Liquore Strega, nacque a Benevento ed entrò sin da giovane nell'industria di famiglia, dove fu Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 1957, ricoprendo la stessa carica anche nella IDA (Industria Dolciaria Alberti). Nel 1953 sposò l'astrologa Lucia Alberti. Intrapresa la carriera di attore nel 1963, fu diretto da importanti registi, tra i quali Federico Fellini con cui girò e Francesco Rosi con cui girò Le mani sulla città.

Prese parte anche a pellicole di Pier Paolo Pasolini (Il Decameron), Eduardo De Filippo (Spara forte, più forte... non capisco!), Roman Polański (Che?) e Mario Monicelli (Casanova '70). Ha recitato al fianco di famosi attori come Alain Delon, Al Pacino, Marcello Mastroianni, Anthony Quinn, Orson Welles, Virna Lisi, Massimo Girotti, Claudia Cardinale e Silvana Mangano. È stato attivo anche in televisione, interpretando gli sceneggiati televisivi Luisa Sanfelice, Resurrezione, Il Circolo Pickwick di Ugo Gregoretti (1968) Il processo Cuocolo di Gianni Serra (1969). Una delle sue ultime interpretazioni risale al 1991, anno in cui recitò ne Il portaborse di Daniele Luchetti.

Il premio Strega

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Amico dei coniugi Goffredo e Maria Bellonci, entrò a far parte del loro famoso salotto letterario romano, dando vita con essi nel 1947 al Premio Strega, assegnato ai maggiori scrittori italiani contemporanei.

Guido Alberti nel film Milano odia: la polizia non può sparare (1974)

Doppiatori italiani

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  1. ^ Vedere il certificato di nascita pubblicato on line da parte del Comune di Benevento, su antenati.san.beniculturali.it. URL consultato il 26 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2016).
  2. ^ Morto Alberti, il padre dello Strega - Industriale, mecenate e attore, in Corriere della Sera, 4 agosto 1996, p. 23.

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