Vai al contenuto

Građanski nogometni klub Dinamo Zagreb

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
GNK Dinamo Zagreb
Calcio
Modri (I blu), Purgeri (I cittadini)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Blu
InnoDinamo Ja Volim
Pips, Chips & Videoclips
Dati societari
CittàZagabria
NazioneCroazia (bandiera) Croazia
ConfederazioneUEFA
Federazione HNS
CampionatoHNL
Fondazione1945
PresidenteCroazia (bandiera) Velimir Zajec
AllenatoreCroazia (bandiera) Nenad Bjelica
StadioMaksimir
(24 851 posti)
Sito webwww.gnkdinamo.hr
Palmarès
Coppa delle Fiere
Trofei nazionali4 Campionati jugoslavi
25 Campionati croati
7 Coppe di Jugoslavia
17 Coppe di Croazia
8 Supercoppe di Croazia
Trofei internazionali1 Coppe delle Fiere
1 Coppa dei Balcani
Si invita a seguire il modello di voce

Il Građanski Nogometni klub Dinamo Zagreb, noto in Italia come Dinamo Zagabria e in passato con il nome di Croatia Zagreb (it. Croazia Zagabria), è una società calcistica croata con sede nella capitale, Zagabria, dove fu fondata nel 1945. Milita nella Hrvatska nogometna liga, la massima divisione del campionato croato di calcio, e disputa le gare interne allo stadio Maksimir della capitale croata.

Con 60 trofei ufficiali è il club croato più decorato, potendo vantare 25 titoli nazionali, 17 Coppe di Croazia e 8 Supercoppe di Croazia. Nel suo palmarès figurano anche 4 campionati jugoslavi e 7 Coppe di Jugoslavia, mentre a livello internazionale il club si è aggiudicato una Coppa delle Fiere (1966-1967) e una Coppa dei Balcani (1976).

Il Građanski Zagreb

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: 1. HŠK Građanski Zagreb.
Il Građanski Zagabria nel 1926.
Ultimo stemma del HŠK Građanski Zagreb, in uso fino allo scioglimento del 1945

Il club viene fondato il 26 aprile 1911 come Građanski Zagabria,[1] vince il primo campionato jugoslavo del 1923 e ottiene cinque successi in totale prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Altre due squadre di Zagabria, il Concordia e l'HAŠK, riescono invece a riportare rispettivamente una e due vittorie nel torneo.

Il periodo socialista

[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 giugno 1945 il governo comunista rinomina il Građanski in Dinamo:[1] il club riparte con giocatori quali Franjo Wölfl, Mirko Kokotović, August Lešnik, Zvonimir Cimermančić, Branko Pleše, Milan Antolković, Ivan Jazbinšek e Željko Čajkovski, mentre l'allenatore è Márton Bukovi. Il terreno di gioco continua ad essere lo Stadion Koturaška, ma poco dopo avviene il trasferimento nell'odierno Maksimir, che in precedenza era invece utilizzato dall'HAŠK.

La squadra conquista subito il titolo nel 1947-1948, presto seguito da altri due, nel 1953-1954 e nel 1957-1958, quando in rosa ci sono anche Dražan Jerković e Ivica Horvat; l'anno seguente debutta in Coppa dei Campioni, ma passa il Dukla Praga. Va tuttavia meglio nella Coppa delle Coppe 1960-1961: la Dinamo viene battuta dalla Fiorentina, che vincerà la coppa, solo in semifinale. Nella Coppa delle Fiere 1962-1963 si registra invece l'approdo alla prima finale europea, che viene però vinta dal Valencia.

La conquista del primo trofeo internazionale non tarda comunque molto ad arrivare: nell'edizione 1966-1967 della stessa competizione infatti il club, dopo aver eliminato anche la Juventus, riesce a prevalere sul Leeds Utd nel doppio decisivo confronto. Sempre in questo periodo, quando tra le file ci sono anche Mladen Ramljak, Krasnodar Rora, Slaven Zambata, Rudolf Belin e Zlatko Škorić, il club raggiunge in due occasioni i quarti in Coppa delle Coppe, nell'edizione 1964-1965 e in quella del 1969-1970; viene eliminato rispettivamente da Torino e Schalke 04.

Amichevole con l'Ajax nel 1971.

Gli anni settanta sono meno densi di successi, ad ogni modo la Dinamo continua a finire spesso nelle prime posizione in campionato; si qualifica perciò in più occasioni alle competizioni europee, pur non facendovi molta strada, ma nel 1976 conquista il secondo trofeo internazionale, la Coppa dei Balcani.

Per vedere il club tornare al successo in campionato bisogna attendere il 1982, quando arriva la vittoria di un altro titolo nazionale; questo è seguito da un'altra poco fortunata avventura nella Coppa dei Campioni (eliminazione nel primo turno per mano dello Sporting Lisbona), tuttavia a fine stagione viene alzata al cielo la settima Coppa nazionale. In questo periodo ci sono in squadra anche Srećko Bogdan, Zlatko Kranjčar, Snješko Cerin, Borislav Cvetković e Marko Mlinarić e, più tardi, Davor Šuker e Srečko Katanec.

Intanto però la Jugoslavia è attraversata da forti tensioni, che si riflettono anche nel calcio e che porteranno il Paese alla dissoluzione. Un episodio emblematico in questo senso accade il 13 maggio 1990 a Zagabria, dove, in occasione della partita contro la Stella Rossa si verificano una serie di incidenti e scontri nei quali viene coinvolto anche il giovane capitano Zvonimir Boban.[2] Il club, al pari degli altri croati e di quelli sloveni, disputa l'ultimo campionato jugoslavo nella stagione 1990-1991: è al terzo posto nella classifica perpetua della Prva Liga Jugoslava, dietro a Stella Rossa e Partizan.

Il periodo indipendentista croato

[modifica | modifica wikitesto]
La Dinamo Zagabria in campo con il Salisburgo nel terzo turno preliminare della UEFA Champions League 2009-2010.

Partecipa quindi al neonato campionato croato col nome di HAŠK-Građanski, presto mutato in Croatia Zagreb. Con quest'ultima denominazione vince il primo titolo croato nel 1992-1993, avendo in rosa anche Dražen Ladić, Igor Cvitanović, Mario Stanić e Dario Šimić; il successo di tre anni dopo coincide, invece, con il primo double. Dopo aver vinto altri due titoli, la squadra centra la prima qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League per nell'edizione 1998-1999, potendo contare anche su Robert Prosinečki. Stante il formato del torneo in vigore all'epoca, però, il secondo posto davanti ad Ajax e Porto non è sufficiente per proseguire il cammino. L'anno successivo il cammino in Champions si chiude con l'ultimo posto in classifica.

L'ingresso nel nuovo millennio porta il ritorno della vecchia denominazione Dinamo; il club torna al successo nel campionato 2002-2003 e intanto è già la squadra più vincente a livello nazionale. Raggiunge il traguardo dei dieci successi al termine del torneo 2007-2008, quando ci sono in campo anche Mario Mandžukić e Luka Modrić, ma deve aspettare altri quattro anni per tornare a giocare in UEFA Champions League: nel 2011-2012 chiude il girone all'ultimo posto con zero punti e una differenza reti di -19. Non va molto meglio nel 2012-2013, quando in rosa c'è anche Marcelo Brozović, e nel 2016-2017.

La Dinamo raggiunge i venti titoli vincendo il campionato 2018-2019 e l'anno seguente accede nuovamente alla fase a gruppi della UEFA Champions League. Nella stagione successiva i croati raggiungono i quarti di finale di Europa League. Nel 2023-2024 la Dinamo si aggiudica il campionato croato per la venticinquesima volta.

Građanski nogometni klub Dinamo Zagreb
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
  • 1951 - 2º in Prva Liga.
Vince la Coppa di Jugoslavia (1º titolo).
Semifinale della Zentropa Cup.
Turno preliminare della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Jugoslavia (2º titolo).

Ottavi della Coppa delle Fiere.
Semifinalista nella Coppa delle Coppe.
Ottavi della Coppa delle Fiere.
Finalista in Coppa delle Fiere.
Vince la Coppa di Jugoslavia (3º titolo).
Primo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Quarti di finale della Coppa delle Coppe.
Vince la Coppa di Jugoslavia (4º titolo).
Turno preliminare della Coppa delle Coppe.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Vince la Coppa delle Fiere (1º titolo).
Secondo turno della Coppa delle Fiere.
Trentaduesimi di finale della Coppa delle Fiere.
Vince la Coppa di Jugoslavia (5º titolo).
Quarti di finale delladella Coppa delle Coppe.

Ottavi di finale della Coppa delle Fiere.
Secondo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Primo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa dei Balcani (1º titolo).
Secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Jugoslavia (6º titolo).
Primo turno della Coppa UEFA.

Primo turno della Coppa delle Coppe.
  • 1981-1982 Jugoslavia (bandiera) Campione di Jugoslavia (4º titolo).
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Primo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Jugoslavia (7º titolo).
Primo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Finalista in Coppa di Jugoslavia.
Secondo turno della Coppa UEFA.
Turno preliminare della Coppa UEFA.

Primo turno della Coppa UEFA.
  • Estate 1991: il club abbandona il torneo per partecipare al neonato campionato croato. Dopo una prima edizione non ufficiale il club viene ammesso nella neonata massima divisione nazionale, la 1. HNL con il nome di HAŠK-Građanski.
  • 1992 - 5º in 1. HNL.
Primo turno della Coppa UEFA.
Il club cambia la propria denominazione in Croatia Zagreb.
Finalista in Coppa di Croazia.
Primo turno della Champions League.
Vince la Coppa di Croazia (1º titolo).
Primo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista in Coppa di Croazia.
Vince la Coppa di Croazia (2º titolo).
Turno di qualificazione della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (3º titolo).
Secondo turno preliminare della Champions League.
Terzo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (4º titolo).
Fase a gruppi della Champions League.
Prima fase a gruppi della Champions League.
Finalista in Coppa di Croazia.
14 febbraio 2000: il club ritorna ala vecchia denominazione Dinamo.

Secondo turno di qualificazione della Champions League.
Primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (5º titolo).
Primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (6º titolo).
Secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Croazia (1º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (7º titolo).
Fase a gruppi della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Croazia (2º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (8º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Fase a gruppi della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (9º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Fase a gruppi della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Croazia (10º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Fase a gruppi dell'Europa League.

Vince la Supercoppa di Croazia (3º titolo).
Terzo turno di qualificazione della Champions League.
Fase a gruppi dell'Europa League.
Vince la Coppa di Croazia (11º titolo).
Fase a gruppi della Champions League.
Vince la Coppa di Croazia (12º titolo).
Fase a gruppi della Champions League.
Vince la Supercoppa di Croazia (4º titolo).
Playoff della Champions League.
Fase a gruppi dell'Europa League.
Finalista in Coppa di Croazia.
Vince la Supercoppa di Croazia (5º titolo).
Eliminato nel terzo turno di qualificazione della Champions League.
Eliminato nella fase a gruppi dell'Europa League.
Vince la Coppa di Croazia (13º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Vince la Coppa di Croazia (14º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Finalista in Coppa di Croazia.
Eliminato nei playoff dell'Europa League.
Vince la Coppa di Croazia (15º titolo).
Eliminato nei playoff della Champions League.
Eliminato negli ottavi dell'Europa League.
Finalista in Coppa di Croazia.
Vince la Supercoppa di Croazia (6º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.

Vince la Supercoppa di Croazia (7º titolo).
Eliminato nel terzo turno di qualificazione della Champions League.
Eliminato ai quarti dell'Europa League.
Vince la Coppa di Croazia (16º titolo).
Eliminato agli spareggi della Champions League.
Eliminato agli spareggi dell'Europa League.
Eliminato ai quarti di finale della Coppa di Croazia.
Vince la Supercoppa di Croazia (7º titolo).
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato in semifinale della Coppa di Croazia.
Vince la Supercoppa di Croazia (8º titolo).
Eliminato nel terzo turno di qualificazione della Champions League.
Eliminato negli spareggi di qualificazione di Europa League.
Eliminato agli ottavi di finale di Europa Conference League.
Vince la Coppa di Croazia (17º titolo).

L'accordo con la Lokomotiva Zagreb

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 la Dinamo Zagreb ha stretto un accordo di simbiosi con la Lokomotiva Zagreb, società all'epoca militante nel torneo locale di quarta serie croata, che è divenuta sua procacciatrice di giovani talenti. Per effetto dell'accordo la Lokomotiva Zagreb ha ottenuto un ingente afflusso finanziario e un notevole innalzamento tecnico, che le ha consentito tre promozioni consecutive fino a raggiungere la massima categoria nel 2009.

La permanenza ad alti livelli della Lokomotiva Zagreb nella massima serie, ha determinato forti polemiche nei confronti della Dinamo Zagabria poiché eserciterebbe il controllo di campionato e la federazione calcistica nazionale.[3]

Colori e simboli

[modifica | modifica wikitesto]

I colori della maglia della Dinamo Zagabria sono il blu, che è il principale, e il bianco.

Simboli ufficiali

[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo della Dinamo Zagabria è composto da un cerchio diviso diagonalmente a metà: nella parte a sinistra ci sono gli scacchi bianchi e rossi come nello stemma della Croazia, mentre nell'altra campeggia una "d" bianca su sfondo blu.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Maksimir.
Veduta panoramica dello Stadio Maksimir.

Dal 1948 il club disputa le proprie gare interne nello Stadio Maksimir, che può ospitare 35.123 spettatori. Sorge nei sobborghi a nord-est di Zagabria, nelle vicinanze del "Parco Maksimir" e dello zoo cittadino, ed è stato costruito nel 1912; venne utilizzato in precedenza dall'HAŠK Zagabria, uno dei club che si è unito nel 1945 per formare la Dinamo. Nella sua storia ha ospitato anche due partite del campionato d'Europa 1976, inclusa la finale per il terzo posto.

Il primo terreno di gioco è stato però lo Stadion Koturaška, che era del Građanski Zagabria

Allenatori e presidenti

[modifica | modifica wikitesto]
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del G.N.K. Dinamo Zagreb.

Tutti gli allenatori del club:[4]

Allenatori
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del G.N.K. Dinamo Zagreb.

Capocannonieri della Prva Liga

Capocannonieri della 1. HNL

Calciatore jugoslavo dell'anno

Calciatore croato dell'anno

Vincitori di titoli

Campioni d'Europa
Campioni del Sudamerica
Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Građanski nogometni klub Dinamo Zagreb.

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
1947-1948, 1953-1954, 1957-1958, 1981-1982
1951, 1960, 1963, 1965, 1969, 1980, 1983
1992-1993, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998, 1998-1999, 1999-2000, 2002-2003, 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023, 2023-2024
1993-1994, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998, 2000-2001, 2001-2002, 2003-2004, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2010-2011, 2011-2012, 2014-2015, 2015-2016, 2017-2018, 2020-2021, 2023-2024
2002, 2003, 2006, 2010, 2013, 2019, 2022, 2023

Competizioni internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
1966-1967

Altre competizioni

[modifica | modifica wikitesto]
1976

Competizioni giovanili

[modifica | modifica wikitesto]
2018[5]
1949-1950, 1954-1955, 1971-1972, 1972-1973, 1973-1974
1966-1967, 1972-1973
1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, 2015-2016, 2017-2018, 2018-2019, 2022-2023
1999-2000, 2000-2001, 2002-2003, 2003-2004, 2020-2021
2002, 2009

GNK Dinamo II

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: GNK Dinamo Riserve.

Dalla stagione 2014-15 è stata istituita la seconda squadra della Dinamo conosciuta come Dinamo II. Al pari delle seconde squadre di Rijeka e Hajduk è stata in inserita in Terza Divisione e non può partecipare alla Coppa Nazionale né essere promossa nella stessa categoria della "Prima Squadra". È composta da giocatori fra i 18 e i 21 anni, nelle partite ufficiali possono giocare solo 5 "fuori quota".

Statistiche e record

[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Il club gioca diverse stagioni della Prva Liga jugoslava, dove riporta quattro successi senza mai retrocedere. Qui rimane fino all'edizione 1990-1991, al termine della quale lascia il campionato per partecipare al neonato torneo croato: dopo una prima edizione non ufficiale viene ammesso nella 1. HNL, risultando qui la squadra più titolata.

Dalla nascita alla stagione 2023-2024 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prva Liga 45 1946-1947 1990-1991 78
1. HNL 33 1992 2023-2024

Tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Il club ha vinto due trofei internazionali, la Coppa delle Fiere 1966-1967, conquistata dopo aver eliminato anche la Juventus nei quarti ed aver battuto in finale il Leeds Utd, e la Coppa dei Balcani 1976. Ha disputato anche la finale della Coppa delle Fiere 1962-1963, dove è stato però battuto dal Valencia, e la semifinale della Coppa delle Coppe 1960-1961, ma a passare è stata la Fiorentina che poi vincerà il trofeo. La squadra di Zagabria è arrivata in due occasioni fino ai quarti in questa manifestazione: nell'edizione 1964-1965 e in quella del 1969-1970: viene qui eliminata rispettivamente dal Torino e dal Schalke 04.

In tempi recenti i croati hanno giocato per la prima volta nella fase a gruppi della Champions League nell'edizione 1998-1999: in base al formato dell'epoca, però, il secondo posto davanti a Ajax e Porto non è stato sufficiente per proseguire il cammino. Nelle ultime stagioni sono una presenza quasi costante nelle fasi di qualificazione alla massima competizione europea.

Alla stagione 2022-2023 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:[6]

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 24 1958-1959 2022-2023
Coppa delle Coppe 9 1960-1961 1994-1995
Coppa UEFA/UEFA Europa League 26 1971-1972 2021-2022

Statistiche individuali

[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Sammir a quota 76, mentre il miglior marcatore è Igor Cvitanović con 15 gol.[6]

Statistiche di squadra

[modifica | modifica wikitesto]

A livello internazionale la miglior vittoria è per 6-0, ottenuta in due occasioni: contro lo Zalaegerszeg nel primo turno della Coppa UEFA 2002-2003 e contro il B68 Toftir nel primo turno preliminare della UEFA Champions League 1993-1994, mentre la peggior sconfitta è per 9-2, subita contro il Bayern Monaco nella fase campionato della UEFA Champions League 2024-2025.[6]

Tifosi del club.

Sebbene durante tutta la storia del club si siano formati numerosi gruppi di tifosi, curiosamente il primo gruppo ad emergere in modo organico ed organizzato fu il club di tifosi sorto nella "rivale" Spalato nel 1950, la Torcida Split dell'Hajduk Spalato. Il primo gruppo organizzato dei Modri a formarsi è quello dei Bad Blue Boys nati nel 1986, conosciuti anche come "BBB", che riprende il nome di un film del 1983, Bad Boys.[7]

I Bad Blue Boys sono conosciuti per il lungo elenco di incidenti causati in diversi stadi europei. Nel 2008 si sono resi protagonisti di violenti scontri, lancio di fumogeni e altri oggetti all'interno del campo da gioco, durante la gara di Coppa UEFA contro l'Udinese. Nella trasferta di Timișoara, il 1º ottobre 2009, la Dinamo Zagreb è stata penalizzata di 3 punti nel girone di UEFA Europa League, dovendo disputare le due successive gare europee casalinghe a porte chiuse. La partita di Timişoara era stata vinta per 3-0 dalla compagine di Zagabria; in seguito, avendo vinto il ricorso, i tre punti vennero riassegnati ai croati.[8] Incidenti tra tifosi si sono verificati anche a San Siro nel 2019 con i tifosi bergamaschi, per la partita valevole ai gironi di Champions League finita poi con la vittoria dell'Atalanta, mentre all'andata vittoria per 4-0 da parte dei croati.

Gemellaggi e rivalità

[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria della Dinamo Zagabria ha un'accesa rivalità con le tifoserie di Stella Rossa Belgrado, Partizan Belgrado e Hajduk Spalato.

Un gemellaggio, nato recentemente, lega i sostenitori della Dinamo Zagabria con gli ultras della Roma.[9]

Rosa 2024-2025

[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e numerazione aggiornate al 24 agosto 2024.[10]

N. Ruolo Calciatore
1 Croazia (bandiera) P Danijel Zagorac
2 Iran (bandiera) D Sadegh Moharrami
3 Giappone (bandiera) D Takuya Ogiwara
5 Macedonia del Nord (bandiera) C Arijan Ademi (capitano)
6 Francia (bandiera) D Maxime Bernauer
7 Croazia (bandiera) C Luka Stojković
9 Croazia (bandiera) A Bruno Petković
10 Croazia (bandiera) C Martin Baturina
11 Kosovo (bandiera) A Arbër Hoxha
13 Macedonia del Nord (bandiera) D Stefan Ristovski
14 Croazia (bandiera) C Marko Rog
17 Croazia (bandiera) A Sandro Kulenović
18 Svizzera (bandiera) A Josip Drmić
19 Colombia (bandiera) A Juan Córdoba
20 Croazia (bandiera) C Marko Pjaca
23 Croazia (bandiera) C Tibor Halilović
N. Ruolo Calciatore
25 Croazia (bandiera) C Petar Sučić
27 Croazia (bandiera) C Josip Mišić
28 Martinica (bandiera) D Kévin Théophile-Catherine
29 RD del Congo (bandiera) A Nathanaël Mbuku
31 Croazia (bandiera) C Marko Bulat
32 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) P Faris Krkalić
33 Croazia (bandiera) P Ivan Nevistić
39 Croazia (bandiera) D Mauro Perković
55 Croazia (bandiera) D Dino Perić
77 Croazia (bandiera) A Dario Špikić
97 Croazia (bandiera) A Deni Jurić
Croazia (bandiera) C Marko Brkljača
Croazia (bandiera) P Ivan Mandic
Croazia (bandiera) C Fran Topić
Marocco (bandiera) D Samy Mmaee
  1. ^ a b (EN) Club, in gnkdinamo.hr. URL consultato il 30 marzo 2021.
  2. ^ 13 maggio 1990: Dinamo-Stella Rossa, il match che incendiò la Jugoslavia, in gazzetta.it. URL consultato il 30 marzo 2021.
  3. ^ 16 brevi aneddoti curiosi sul mondo del calcio, Il Post, 20 gennaio 2018.
  4. ^ Dinamo Zagabria » Storia Allenatore, su calcio.com. URL consultato il 28 marzo 2021.
  5. ^ (EN) Dinamo Zagreb crowned Blue Stars champions [Il Dinamo Zagabria vince la Blue Stars], su fifa.com, FIFA, 10 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2020).
  6. ^ a b c Copia archiviata, su uefa.com. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2018).
  7. ^ I Bad Blue Boys, i cattivi ragazzi di Zagabria, su ultimavoce.it.
  8. ^ Dinamo Zagabria a porte chiuse, su it.uefa.com.
  9. ^ di Alessia Marani, Scontri ultras, la nuova geografia del tifo violento: alleanze, codici e vendette giurate, su www.ilmattino.it, 16 marzo 2023.
    «gemellaggio dei romanisti con i Bad Blue Boys della Dinamo Zagabria.»
  10. ^ gnkdinamo.hr, https://www.gnkdinamo.hr/hr/Momcadi/Prva-Momcad.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN132266774 · GND (DE3045790-7
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio